lare, in conseguenza dell'azione della gravità. Anche nello zigote indifferenziato, la polarità non subisce l'influenza della gravità. L a prima è, infatti, influenzata da fattori interni sconosciuti, mentre quest'ultima può solo alterare temporaneamente il fenomeno. È pertanto da ritenersi per certo che se pur in vari casi è stato identificato un fattore esterno che influisce sulla distinzione in base ed apice in una pianta inferiore, nelle piante superiori lo sviluppo polare è una apparizione specifica duratura, dovuta a fattori interni. In qualche caso è stato peraltro osservato che possono verificarsi cambiamenti dovuti a cause intrinseche. Così ad es. in felci del tipo Plat'ycerium e Adianthum e nell'orchidea Neottia nidus avis si formano germogli direttamente dall'apice vegetativo delle radici. Nell'Ophioglossum, i germogli in abbozzo che sviluppano dalle radici possono ritornare allo stato di apici radicali. Sulla manifestazione dei fenomeni visibili della polarità, sopratutto nei riguardi della rigenerazione, sono state date varie interpretazioni. Una teoria cosidetta « particolare » considera la polarità di un organismo, in analogia con le manifestazioni di quella magnetica, come derivata da una speciale orientazione intrinseca dei suoi elementi costituenti : le cellule (VOCHTING). Un'altra teoria, che sarebbe stata indicata dal BONNET (1745), è quella delle « sostanze organo-formative », detta pure « teoria ormonica » ; essa è stata adottata, con modificazioni di maggiore o minore entità, anche da altri botanici. P i ù recente è la teoria dei « gradienti fisiologici assiali » del CHILI? (1910-16) il quale ha specificato che i « gradienti di metabolismo » sarebbero indici di una polarità funzionale dell'organismo relativamente al differenziamento morfologico ed istologico di questo. In fine, secondo l'ipotesi formulata dal W E N T (1932), le parti basali delle piante corrisponderebbero al polo positivo e le foglie a quello negativo. Temporaneo invertimento della polarità nelle piante e l'impiego delle auxine. Nel fusto e nella radice agisce dunque una forza interna ereditaria, la quale si esplica col maggior vigore ai due poli di diverso valore : base ed apice. Classiche sono al riguardo le esperienze del VOCHTING (1878, 1918) con talee di salice, che, in varie posizioni e suddivise'in piccoli pezzi — « individui fisiologici » —, conservano il fenomeno.