Corso di patologia e diagnostica edilizia

PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
LAVORO PERSONALE
Corso di patologia e diagnostica edilizia
Prof. Enrico De Angelis
François LIOUSSOU
Matr. 798250
François LIOUSSOU
1
PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
LAVORO PERSONALE
INDICE
INDICE 2 1 CASO INDIVIDUALE 3 1.1 INTRODUZIONE 1.2 STORIA DELLA COSTRUZIONE 1.4 DESCRIZIONE E ANALISI 1.4.1 CONTESTO URBANISTICO 1.4.2 OSSERVAZIONI ET DESCRIZIONE 1.4.3 ANALISI 1.5 IPOTESI D’INTERVENTO 3 4 5 5 8 8 9 2 ALBERO DEI GUASTI 10 3 SIMULAZIONE WUFI 12 3.1 CONTESTO 3.2 CONFIGURAZIONI TECNOLOGICHE 3.3 SIMULAZIONE 12 12 13 François LIOUSSOU
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PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
1
CASO INDIVIDUALE
1.1
INTRODUZIONE
LAVORO PERSONALE
Durante la settimana di vacanza ho visitato Venezia, sperando di scoprire una
patologia interessante per realizzare il mio lavoro personale.
Con sapevole dei problemi geotecnici del suolo della città, ho voluto lavorare su
questo tema. Ho trovato per caso una patologia che illustra questo.
In questo documento voglio prima raccontare come la città è stata costruita,
concentrandosi sulle fondazioni e materiali da costruzione.
Poi, in un secondo tempo vorrei provare a descrivere e analizzare la patologia che
intendo studiare.
Infine vorrei cercare di risolvere questa patologia proponendo una soluzione di
intervento.
François LIOUSSOU
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PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
1.2
LAVORO PERSONALE
STORIA DELLA COSTRUZIONE
È un errore pensare che Venezia sia stata costruita sull’acqua, cosi sembra davvero
fuoriuscire dall’acqua. Però in realtà tutte le case sono costruite seguendo la linea
d’acqua dei fiumi e torrenti che attraversano la laguna o sulle isole di cui ce ne sono
117.
Come tutti gli edifici veneziani, dalla più piccola capanna ai magnifici palazzi e
chiese, le fondazioni di edifici di Venezia sono state effettuate utilizzando pali battuti
in profondità nel terreno della laguna.
Questi pali che avevano una lunghezza compressa tra 3 e 5 metri, sono stati
attaccati insieme, a fianco a fianco in file da 2 a 3.
A queste file di pali erano poi fissate delle specie di spessi pontoni di legno
massiccio.
Per dare un esempio, la chiesa di Santa Maria della Salute è stata costruita su
1.156.672 pali lunghi quattro metri di quercia e larice.
Il campanile di San Marco ha richiesto cento mille alberi. Sui puntoni, i costruttori veneziani pongono dopo dei grossi blocchi di pietra. La
pietra utilizzata era di solito la pietra bianca d’Istria, che si può vedere in quasi tutti gli
edifici veneziani.
Si ponevano questi blocchi di pietra a testa a testa, tagliati con precisione, in modo
tale da creare una nuova riga orizzontale sovrapposizionando direttamente ai piloni
di legno e blocchi di pietra della riga superiore, che serviva di base e poi ricevono le
pareti portanti del futuro palazzo.
Il peso della costruzione era così molto bene distribuito sulle pile conficcati nella
laguna. Queste pile sono perfettamente unite ai piloni che le coprono, ha anche dato
una grande stabilità all’intero edificio.
Questa tecnica aveva un altro vantaggio: Consentiva di isolare in modo efficiente i
muri del palazzo dall’acqua della laguna.
Infatti, siccome i muri dei palazzi sono stati interamente in mattoni, i rischi di risalita
di acqua per capillarità erano elevati.
Con questa tecnica di costruzione, i mattoni non potevano essere in contatto diretto
con l’acqua della laguna poiché sono stati isolati mediante la doppia fila costituta dai
piloni di legno e soprattutto i blocchi di pietra.
Se il mattone è un materiale da costruzione ideale per Venezia a causa della sua
leggerezza, però l’effetto dell’acqua salata combinata agli attacchi di gelo in inverno,
rappresenta un enorme pericolo per le pareti dei palazzi e chiese.
François LIOUSSOU
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PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
1.4
LAVORO PERSONALE
DESCRIZIONE E ANALISI
Prima di qualsiasi lavoro è essenziale realizzare un’indagine e capire i problemi al
livello globale. Dobbiamo cercare a conoscere il periodo di costruzione, i materiali
impiegati, la destinazione d’uso. Un esame visivo, è il modo più semplice ed
economico, che permetterà sicuramente di concludere sul risultato del diagnosi.
1.4.1
contesto urbanistico
François LIOUSSOU
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PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
LAVORO PERSONALE
L’edificio è situato nel cuore della città, in uno dei luoghi più turistici, vicino alla
Piazza San Marco, in una strada molta trafficata. L’edificio si trova alla giunzione di
due grandi palazzi. È presente un’apertura, una porta che collega i due edifici
lasciando un passaggio libero. Questa porta conduce, da una parte, alla strada
trafficata. L’atra parte conduce su un piccolo vicolo. Mentre spesso nella città, gli
edifici sono costruiti in linea, a fianco a fianco per rendersi più resistenti; nel caso di
studio, per lasciare un passaggio tra i due edifici, uno spazio è stato lasciato. Così
questa costruzione ha per funzione contrastare la spinta orizzontale sulle pareti
esterne dei palazzi, ma anche per mantenere l’insieme più resistente in caso di
movimento di terra o scossa tellurica.
I materiali utilizzati sono tipici di quelli utilizzati tradizionalmente per la costruzione
della città:
- L’architrave in pietra bianca d’Istria, è molto compatto e molto forte;
- Il muro in mattoni, assicura la sua leggerezza;
- Un rivestimento esterno.
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PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
François LIOUSSOU
LAVORO PERSONALE
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PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
1.4.2
LAVORO PERSONALE
Osservazioni et descrizione
La patologia è triplice:
- Ampie e lunghe crepe correndo sopra l’architrave, con un’inclinazione di 45°.
Queste crepe attraversano solo il mattone ma non l’architrave in pietra. La larghezza
media della fessura è di 3 cm, e di lunghezza media 1 m;
- L’intera costruzione è inclinata verticalmente verso la destra;
- L’intonaco di facciata è quasi completamente caduto. Solo il 5% della superficie è
ancora coperto.
Si osserva una “pasta sigillante” sulla costruzione a sinistra che dimostra che c’è già
stato in passato un tentativo per rimediare alla patologia. Questo dimostra in primo
luogo che le anomalie sono vecchie, e in secondo luogo che essi erano anche
presenti in passato.
Osserviamo anche una struttura in legno, costruita temporaneamente, per sostenere
la struttura, così da rallentare il fenomeno, ma anche di un’altra parte da proteggere
gli utenti di un possibile collasso. Questo dispositivo è evidentemente un dispositivo
di emergenza che non può in un alcun modo risolvere il problema a lungo termine.
1.4.3
Analisi
Qua, la presenza sistematica di crepe a 45° sopra l’architrave è caratteristica di un
cedimento differenziale delle fondazioni e di una instabilità del seminterrato. Queste
crepe sono indubbiamente di natura strutturale (e non solo lesioni superficiali).
I cedimenti differenziali possono essere spiegato con differenti ragioni:
- I due edifici non hanno le stesse dimensioni e non sono necessariamente stati
costruiti nello stesso momento. Quindi, la tipologia di fondazioni non è probabilmente
la stessa, ed è possibile che i pali di una delle strutture di fondazioni siano più
conficcati dell’altra. La direzione delle fessure e l'inclinazione della costruzione
suggeriscono chiaramente un più rapido assestamento dell'edificio di destra rispetto
a quello di sinistra;
- Un fenomeno più globale che conosce l'intera città: l'acqua molto salata della
laguna corrode poco a poco le fondamenta. Questo fenomeno è accelerato dal fatto
che i canali sono stati scavati più profondi per lasciare passare grandi navi, che da
un lato crea una chiamata dell’acqua nei canali e in secondo aumentano la quantità
di onde sulle costruzioni.
François LIOUSSOU
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PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
1.5
LAVORO PERSONALE
IPOTESI D’INTERVENTO
Il trattamento di questa patologia può essere visto da due punti di vista, a breve
termine ed a lungo termine.
A breve termine, si tratta soprattutto di garantire la costruzione per prevenire la sua
completa distruzione. Ma anche per proteggere i residenti e passanti. Per questo
dobbiamo verificare che l’architrave in legno è propriamente dimensionato e resiste
alle pressioni. Dopo assicurarsi che lo stress sulla struttura non aumenta
drammaticamente. Infatti, se lo stress aumenta troppo, allora potrebbe superare la
forza resistente della pietra e portare a rovinare la costruzione irrimediabilmente. Per
questo preconizzo la posa di tiranti et profili di fissaggio.
A lungo termine, l’intervento riguarda le fondazioni. Il trattamento delle fondazioni a
Venezia è un problema globale, molto complesso e urgente. Infatti, le soluzioni
proposte sono spesso estremamente costosi e non sempre efficace.
Una prima soluzione è quella di inietare cemento ad alta pressione sotto l’edificio di
manera da elevarlo.
Per cercare di ridurre gli effetti della marea sulla città, una seconda soluzione molto
ambiziosa dovrebbe essere operativa nel 2014. Questo è in progetto Mose. Prevede
l’installazione de dighe mobile e galleggianti alle tre bocche di comunicazione della
laguna: lido, Malamocco, Chiogga. Ogni diga ha un sistemà di valvola. Queste
valvole presentanno una struttura metalica di 20 m di larguezza e 30 m di longuezza,
per 5 m di spessore. Sono mobile per gravità, vuole dire che si basano al interiore di
cassoni prefabricate in cemento armato, nel fondo della laguna. Quando che una
marea superiore a 110 cm, le valvole si svuotano d’acqua con aria compressa e si
sollevano ruotando attorno all’asse delle cerniere per emergere dall’acquase,
isolando la laguna dal mare, per impedire il passagio del flussi di marea.
François LIOUSSOU
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PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
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LAVORO PERSONALE
ALBERO DEI GUASTI
La foto mostra un distacco e un sfaldamento localizzato della pittura di rivestimento
esterno. La patologià è situata in un angolo di soffito di sbalzo su spazio aperto.
L'origine di una tale patologia può essere multipla: Da un lato, a causa di errore
umane (cattiva messa in opera, uso di un prodotto inadatto,...), o in secondo luogo, a
causa di condizioni meteorologico (ciclo gelo/disgelo, umidità ossessiva,...). In
questo caso, si può pensare che la prima causa al origine della patologia sia una
umidità troppo elevata. Infatti, notiamo sulla facciata appena sopra l'angolo delle
macchie nere di muffa e delle strisce nere. Quindi, l'origine del problema è
probabilmente dovuto alla geometria del nodo che crea un flusso di acqua
incontrollato. Oppure una perdita d'acqua nel muro al angolo.
François LIOUSSOU
10
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François LIOUSSOU
LAVORO PERSONALE
PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
3
SIMULAZIONE WUFI
3.1
CONTESTO
LAVORO PERSONALE
L'edificio oggetto di studio appartiene ad un quartiere di edilizia residenziale
pubblica sorto negli anni Ottanta (anno di progetto: 1980; anno di costruzione:
1986), nella periferia sud-occidentale di Milano.
3.2
CONFIGURAZIONI TECNOLOGICHE
Per realizzare la simulazione WUFI, ho scelto la facciata sud del edificio.
Non ho avuto informazioni precise circa i materiali utilizzati per la realizzazione
dell'edificio nè tantomeno sulle stratigrafie dei diversi elementi.
Tuttavia, ho potuto formulare alcune ipotesi plausibili facendo riferimento alle
modalità costruttive tipiche del periodo in cui il quartiere è stato realizzato e sulla
base di alcune foto che ho fato :
Prospetto Sud
Foto detagliata de un
facciata
François LIOUSSOU
bucco nella
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PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
3.3
LAVORO PERSONALE
SIMULAZIONE
Partando da queste ipotesi, ho definito la stratigrafia su WUFI :
François LIOUSSOU
13
PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
LAVORO PERSONALE
Dopo ho scelto i dati della regione di Locarno, (molto vicino di Milano) per l’ambiante esterne
:
François LIOUSSOU
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PATOLOGIA E DIAGNOSTICA EDILIZIA
LAVORO PERSONALE
Su un periodo di 3 anni, ecco sarrebbe il ristultato della simulazione:
François LIOUSSOU
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