speciale A colloquio con Barbara Pittarello, Logistic Manager, Luca Sabadin, Chief Financial Officer, e Michele Roverato, warehouse head di PittaRosso SpA; Esmeralda Spagnolo, commerciale e marketing, e Massimo Cendron, Project Manager di Overlog Overlog contribuisce fortemente alla rivoluzione informatica di PittaRosso Dietro un piano di espansione aziendale impegnativo e complesso, si nasconde un grande sistema informativo, come nel caso di PittaRosso che, anche grazie alla consulenza di Overlog e alla soluzione Slim2K, ha raddoppiato in breve tempo il numero di punti vendita e incrementato il fatturato D uecento milioni di euro di fatturato, 10 milioni di scarpe vendute, 98 punti vendita diretti e 22 milioni di scarpe movimentate. Questi sono i numeri di PittaRosso nel 2013, un anno davvero importante per l’azienda, caratterizzato da una crescita costante e progressiva di investimenti, negozi sia in Italia che all’estero, aumento del DA SINISTRA : MICHELE ROVERATO, BARBARA P ITTARELLO, M ASSIMO C EDRON E SMERALDA SPAGNOLO. E numero dei dipendenti e del fatturato. Lo stesso trend prosegue anche nel 2014, inaugurato col cambio del marchio da “Pitta- zando scarpe che venivano vendute nelle piazze di Padova, du- rello Rosso” a “PittaRosso” e un restyling dei punti vendita, che rante i giorni di mercato. Nel 1980 arriva l’apertura del primo toccheranno quota 120 entro dicembre, con una previsione di punto vendita a Jesolo Lido (VE), al quale se ne aggiungono al- fatturato che si aggira attorno ai 240 milioni di euro. tri sette entro il 1990. Con l’acquisizione del brand nel 2011 da parte di 21 Investimenti, fondo di private equity di Alessandro Quali sono le origini di questo “impero delle calzature”? Come Benetton, inizia l’espansione su tutto il territorio nazionale tra- ci racconta Barbara Pittarello, Logistic Manager di PittaRosso, sformando il Gruppo da rete locale a network nazionale e con sono stati i suoi nonni a dare il via all’attività nel 1920, realiz- gestione manageriale, con una nuova vision aziendale: avere 28 Logistica Management | GIUGNO 2014 logistica per il fashion la più ampia gamma di calzature possibili per uomo, donna frire ai nostri clienti un assortimento per tutta la famiglia in ogni e bambino, puntando alla qualità dei prodotti in larga parte stagione, con un ottimale rapporto qualità prezzo che rende il Made in Italy e fornendo un servizio di eccellenza al cliente. Il nostro prodotto desiderabile da tutti. Il nostro assortimento “no tutto segnato da una forte brand awareness che trova nel ros- brand” sfrutta in larga parte le capacità del Made in Italy, prodot- so il suo colore distintivo, come suggeriscono sia il brand che il ti che compongono circa il 50% del nostro assortimento donna. format recentemente adottato per la rete vendita. Il contesto logistico è invece il seguente. La movimentazione Seguiamo attraverso le voci dei protagonisti le varie fasi di svi- prodotti passa attraverso il magazzino centrale suddiviso in due luppo del progetto. piani per un totale di 20.000 mq (di cui 8.000 mq aggiunti nel marzo 2013) che si trova qui a Legnaro (PD) accanto ai nostri Logistica Management: Prima di parlare della partnership uffici, nonché attraverso depositi esterni gestiti in outsourcing con Overlog, cerchiamo di inquadrare la rete distributiva, il da operatori logistici scelti da noi. Nel caso di grossi volumi da contesto logistico e gli obiettivi di PittaRosso a seguito del gestire, specialmente in particolari periodi dell’anno, ci avvalia- piano di crescita aziendale. mo inoltre di magazzini “temporanei”, utili per smaltire molto più velocemente la merce. Infatti, avere 5.000 SKU a stagione Luca Sabadin: Dopo l’acquisizione del Gruppo da parte di 21 significa riversare in negozio tra le 40 e la 45.000 paia di scarpe Investimenti e con l’arrivo di nuovo management, il 2011 ha all’anno secondo delle logiche di rotazione che variano in base segnato l’inizio di una vera e propria “rivoluzione informatica” alla posizione geografica, metratura e performance di vendita all’interno di PittaRosso, indispensabile per sostenere la cresci- dei 116 store che attualmente compongono il nostro network ta aziendale e realizzata grazie alla collaborazione che tutt’ora distributivo. Da considerare inoltre che i nostri punti vendita prosegue con Overlog, azienda di Buttrio (UD) specializzata non dispongono di magazzino, né sono attrezzati per effettua- nello sviluppo e realizzazione di sistemi avanzati per la gestione re operazioni logistiche. Questo perché vogliamo che il nostro e ottimizzazione dei flussi logistici di magazzino. Già dal primo personale si concentri esclusivamente sul retail e le vendite. incontro con l’ingegner Marco Crasnich, amministratore e so- Detto questo, la nostra supply chain acquisti è composta in lar- cio Overlog, ci è parsa chiara la necessità di intervenire sui pro- ga parte da fornitori di medie e piccole dimensioni, le cui ca- cessi aziendali, informatizzando la gestione dell’intera supply pacità IT sono tecnologicamente poco evolute; i fornitori con dimensioni significative e con un sistema IT evoluto sono invece in minoranza. Circa i trasporti, le consegne ai punti vendita vengono gestite principalmente attraverso un network esterno di trasportatori oltre all’ausilio di mezzi di proprietà per il bacino storico di consegna. Nel 2011, gli obiettivi di crescita che ci eravamo prefissati riguardavano innanzitutto l’apertura di nuovi punti vendita, che doveva essere sostenuta in maniera adeguata da un sistema IT efficiente e allo stesso tempo flessibile, in grado di coordinare le attività di magazzino con le esigenze dei punti vendita. Di conseguenza, puntavamo ad un aumento delle vendite per ciascun DA SINISTRA : A NDREA C IPOLLONI (C EO P ITTAROSSO), M ARCO C RASNICH E L UCA SABADIN. negozio, con un incremento dello scontrino medio e della frequenza di consegna. Infine, volevamo poter gestire dalla sede centrale tutti i processi operativi in maniera autonoma, poter chain per ottenere il massimo dell’efficienza. Partiamo da una attingere ad un bacino di dati e informazioni molto ampio ed considerazione, per noi fondamentale: il nostro vero punto di introdurre una gestione clusterizzata dei punti vendita. forza è l’ampio assortimento offerto al cliente, che conta circa Senza un’adeguata architettura IT, raddoppiare il numero degli 5.000 referenze in ogni diversa stagione. store in breve tempo, garantendone l’assortimento continuo e Siamo i top client per tanti marchi di grande successo (tra cui incrementando il fatturato, sarebbe stato impossibile. Geox e Nero Giardini) dai quali acquistiamo direttamente, ma ciò che ci contraddistingue sul mercato è la vasta scelta di cal- Inoltre, abbiamo voluto riorganizzare, o meglio creare, il siste- zature “no brand”, scelta dal nostro ufficio acquisti per poter of- ma informativo, mantenendo però l’ERP preesistente. Pertan- GIUGNO 2014 | Logistica Management 29 speciale A REA DI SCARICO MERCI. to, abbiamo studiato con Overlog un progetto che prevedesse al centro il gestionale aziendale, al quale dover collegare dei sistemi specialistici verticali per una gestione integrata della supply chain: Slim2k per il magazzino, bentech per la BI, Camì per la gestione delle casse, Zucchetti per la contabilità, ecc. In questo modo, ciascun sistema è indipendente e, se un giorno si dovesse decidere di sostituire anche solo uno dei “satelliti”, non ci sarebbero ripercussioni sul sistema IT. LM: Le aree di intervento sono state molteplici giusto? Da dove siete partiti e quali soluzioni sono state implementate? LS: Prima dell’incontro con Overlog, la gestione delle attività A REA DI STOCCAGGIO. di magazzino era lasciata completamente all’esperienza e al know how del personale, mentre i registri di cassa impiegati Nel 2011, siamo partiti con la sostituzione presso i nostri punti negli store non erano collegati in rete con il nostro ERP. Per- vendita del sistema di gestione casse, adottando una soluzio- tanto, il riassortimento dei punti vendita avveniva in base al ne più avanzata rispetto alla precedente: ogni 5-10 minuti i re- venduto dichiarato dai negozi, si mandava l’ordine in magaz- gistratori di tutti gli store inviano al nostro sistema centrale i zino e si provvedeva alla preparazione dei pallet per i giri di dati relativi alle vendite, così da delegare alla sede centrale la consegna. gestione degli assortimenti, secondo una logica di tipo “push”. Tale impostazione non era sicuramente adeguata al nostro pia- In questo modo il punto vendita è dispensato dalla gestione dei no di sviluppo e soprattutto non era adatta ai ritmi della nostra riordini e può concentrarsi esclusivamente sulle vendite. espansione, molto più rapida e in continua evoluzione rispetto In seguito, grazie all’implementazione di Slim2K, il WMS di al passato. Overlog sviluppato con tecnologia web e specializzato nel controllo della movimentazione e dello stoccaggio dei materiali Per questo, il primo passo verso il cambiamento è stato realiz- nel magazzino, e la Business Analytics di beanTech, tecnologia zare uno studio di fattibilità con il supporto di Overlog, la cui capace di analizzare grandi quantità di dati provenienti da fon- consulenza è stata indispensabile per identificare le criticità ti diverse ed elaborarle per produrre informazioni utili al pro- in essere e le aree su cui era necessario intervenire. Successi- cesso decisionale, è stato possibile mappare l’intero processo vamente, sono stati definiti i piani di intervento strategico e logistico ed introdurre la gestione dei punti vendita per cluster. tattico e, in maniera graduale, sono stati attivati i sottoprogetti Infatti, in base a dei criteri stabiliti in sede, quali ad esempio le esecutivi individuati da Overlog per realizzare quella che ab- performance di vendita e la superficie espositiva, i punti vendi- biamo battezzato come “rivoluzione informatica”. ta della nostra rete sono stati suddivisi in 16 gruppi omogenei; 30 Logistica Management | GIUGNO 2014 logistica per il fashion a seconda delle caratteristiche di ciascun cluster, viene stabilito gli operatori ad essere guidati dal sistema e hanno ridotto il come organizzare al meglio l’assortimento, in modo da ridurre tempo necessario alla preparazione degli ordini. al minimo le scorte ed ottimizzare la rotazione dei prodotti, ot- I tempi di prelievo sono stati velocizzati anche grazie ad un al- tenendo infine il più ampio assortimento possibile in negozio. tro cambiamento: in precedenza l’unità di prelievo era la singola scatola contenente il paio di scarpe, ora invece è diventata Siamo passati inoltre da una logistica trasporti totalmente in- il collo contenente più unità di prodotto; successivamente, dal terna, a una marginalmente interna e sostanzialmente esterna. collo si passa direttamente al pallet, il cui contenuto viene im- Noi non siamo bravi a fare i trasportatori, vendiamo scarpe. mediatamente identificato dall’operatore attraverso la lettura Per questo, abbiamo deciso di fare un bid iniziale per trovare dell’etichetta apposta al bancale in fase di uscita. i migliori trasportatori operanti in prevalenza nel triveneto ed assegnato loro la gestione dei trasporti. LM: Quali altri vantaggi ha apportato una soluzione come Slim2K alla logistica di PittaRosso? LM: Passiamo ora al magazzino. È bastato introdurre un WMS per ottimizzare i flussi logistici o è stata necessaria una revi- MC: Come accennato all’inizio da Luca Sabadin, PittaRosso si sione più incisiva? avvale anche di magazzini esterni oltre a quello centrale. Sen- Esmeralda Spagnolo: Il progetto è stato sicuramente più invasivo, per diversi motivi. Infatti, durante la gestione manuale del magazzino, non esisteva un processo di identificazione del singolo prodotto, ma venivano registrate le unità di carico in entrata, senza avere la possibilità di verificare la disponibilità dei numeri per ciascun modello. Uno dei primi interventi che abbiamo fatto è stato quindi sul packaging dei prodotti e, in questo, PittaRosso è stato fondamentale nel dialogo coi fornitori. Era indispensabile infatti che in fase di produzione venisse applicato sulla confezione il codice a barre completo di tutte le informazioni necessarie, inclusa la taglia. Grazie al rapporto di fiducia tra PittaRosso e i suoi fornitori, siamo riusciti a dotare di barcode tutti i prodotti all’origine, rendendoli tracciabili lungo A REA SPEDIZIONI. tutta la supply chain. za un sistema informativo integrato come Slim2K, non sarebSui processi interni di magazzino, invece, abbiamo dovuto be stato possibile monitorare e gestire in maniera coordinata ridisegnare il layout, chiedendo di ampliare il deposito pre- le attività di più magazzini contemporaneamente. Infatti, il esistente di altri 8.000 mq per ridefinire l’utilizzo degli spazi, management aveva stabilito che tutte le calzature provenienti aumentando la superficie dedicata alle calzature per donna e da produttori non italiani (40% del totale, solitamente scarpe bambino, e distribuendo in maniera ottimale le attività legate sportive) dovevano essere gestite dal magazzino esterno che, in all’assortimento e al picking. L’ampliamento dell’impianto cen- base al riassortimento, doveva provvedere a rifornire i negozi. trale nel 2013 ha consentito inoltre di garantire la distribuzione Esattamente lo stesso procedimento adottato per il magazzino del doppio dei punti vendita che, ricordo sono passati nel giro centrale, che invece gestisce tutti i prodotti Made in Italy. di breve tempo da 53 a 116, raddoppiando inoltre la rotazione dei prodotti in magazzino, quella che in gergo viene definita Michele Roverato: Io sono responsabile del magazzino centrale “attività di giostra”. da circa un anno. Grazie al WMS, quel che è migliorata è stata innanzitutto la velocità di risposta, fondamentale nel settore in Massimo Cedron: Una delle principali difficoltà riscontrate du- cui opera PittaRosso. Inoltre, non essere vincolati a quell’ope- rante l’implementazione del WMS è stata capire quali informa- ratore per lo svolgimento di certe operazione, ma poter fare zioni andavano inserite all’interno del sistema per ottimizzare affidamento su tutto il personale all’interno del magazzino, è tutte le attività logistiche. Infatti, prima del nostro arrivo, l’ap- stata un’altra scelta vincente. Ora infatti possiamo impiegare provvigionamento dei punti vendita avveniva in base all’espe- indistintamente i 43 operatori, inclusi i 9 facenti parte della co- rienza maturata dagli operatori di magazzino. Ora invece sono operativa. GIUGNO 2014 | Logistica Management 31 speciale Aggiungo anche che senza una base dati su cui lavorare, sareb- al passato, infatti, dal ricevimento della merce al momento del- be stato davvero impensabile riuscire a seguire uno sviluppo la sua esposizione in negozio, la distanza temporale si è ridotta così rapido del network di vendita. Grazie al WMS, ora possia- notevolmente. mo pianificare la movimentazione, definire le tempistiche di consegna, gestire le variazioni degli ordini in maniera struttu- Vorrei aggiungere alcune migliorie legate ai punti vendita. In- rata e più efficiente a livello logistico. fatti, gli store meno recenti sono stati recentemente ristruttu- Giusto per dare qualche dato sull’aumento di produttività del rati in modo da avere un piccolo deposito che serve a noi per magazzino, basti pensare che siamo passati da un’efficienza del “congelare” temporaneamente la merce di fine stagione. Que- 60% in modalità manuale all’85-90% con l’impiego del WMS sta infatti se è al di sopra di una certa quantità, che garantisce di Overlog. Anche la percentuale di errori, benché già bassa in quella che noi definiamo una “numerata assortita” (disponibili- precedenza, è stata ridotta ulteriormente. tà dei numeri per quel modello), allora resta nel punto vendita in attesa di essere distribuita ad altri negozi del nostro network. LS: Insieme a Barbara Pittarello e Michele Roverato, abbiamo Se invece la merce di fine stagione è al di sotto di quanto stabi- ripensato la gestione degli spazi di magazzino: i punti vendita lito, torna in magazzino per essere riassortita, prima di tornare definiti “best performer”, ai quali vanno spediti grosse quanti- nuovamente negli store. Questo è un punto molto importante tà di merce, hanno uno spazio fisso, dedicato interamente alla per noi: avere una numerato assortita garantisce una possibilità preparazione dei loro ordini; per gli store più piccoli invece, ab- di vendita del 70% rispetto all’esigenza del cliente. biamo deciso di non dedicare uno spazio ma, essendo poca la Questa gestione, così flessibile e personalizzata a seconda delle merce da spedire, un singolo pallet, che conterrà più tipologie esigenze del nostro network di vendita, non sarebbe stata possi- di prodotto a seconda del riassortimento. In questo modo, la bile senza l’ausilio di un grosso bacino dati che Overlog, insieme superficie di magazzino è gestita in modo più efficiente e al- al partner beanTech, ci hanno messo a disposizione. La nostra cune aree sono diventate multidestinazione, servono cioè più azienda lavora a dei ritmi davvero frenetici, con obiettivi a ca- punti vendita nello stesso spazio che una volta era “occupato” denza quasi mensili, per cui non avevamo bisogno di una repor- dalla preparazione degli ordini di un solo negozio. tistica standardizzata ma di poter attingere ad un’ampia base Anche in entrata abbiamo migliorato la gestione dei flussi, as- dati, estrapolando le informazioni di volta in volta necessarie. segnando a ciascun trasportatore delle aree specifiche; questo ci ha permesso di migliorare i controlli sulla merce ancor prima LM: Quale è stata la reazione del personale di magazzino del suo ingresso in magazzino. all’adozione del nuovo WMS? Siete complessivamente soddi- Grazie al WMS, in sintesi, abbiamo mappato il magazzino e sfatti del progetto suddiviso gli spazi in aree logiche. Questo ci ha permesso di gestire al meglio anche un processo delicato come quello del ri- ES: Il nostro sistema si contraddistingue per la facilità d’uso, ol- entro della merce a fine stagione, oltre che dimezzare i tempi di tre che per la flessibilità di gestione. Infatti, Slim2K è un WMS consegna della merce ai negozi nei cambi di stagione. Rispetto molto intuitivo e non ci sono stati grosse difficoltà di apprendimento da parte degli operatori dopo aver frequentato il corso di formazione della durata di un mese. Certo, come spesso accade, la difficoltà maggiore non è nel nuovo sistema ma convincere le persone ad abbandonare i vecchi schemi per abbracciare una nuova gestione del lavoro, che richiede strumenti solo all’apparenza più complessi. Nel magazzino, oltre al WMS, abbiamo deciso di dotare il personale di una cinquantina di terminali palmari Motorola per efficientare la fase di prelievo e preparazione degli ordini e, anche in questo caso, non abbiamo riscontrato alcun problema da parte degli operatori ad accettare questi nuovi strumenti di lavoro. LS: Possiamo ritenerci più che soddisfatti della partnership con Overlog, sia perché gli obiettivi che ci eravamo prefissati nel 2011 sono stati raggiunti, se non addirittura superati, e sia perché Slim2K è una soluzione davvero flessibile. 32 Logistica Management | GIUGNO 2014