RISCHI E PREVENZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI Corso di formazione per infermieri Progetto formativo aziendale Cagliari, P.O. Binaghi 24-25; 26-27 maggio 2010 QUALITA’ E SICUREZZA NELL’ALLESTIMENTO DELLE TERAPIE ANTIBLASTICHE: la centralizzazione delle attivita’ D.ssa Gigliola Pusceddu La centralizzazione della gestione dei farmaci antiblastici oltre che un obbligo di legge diventa una strategia efficace per garantire la QUALITÀ e la SICUREZZA della terapia dei pazienti LE LINEE GUIDA MINISTERIALI G.U. N°236 DEL 7/10/1999 PREVEDONO IL CONTROLLO DI TUTTE LE FASI DELLA GESTIONE DEL FARMACO ¾ MANIPOLAZIONE ¾ SOMMINISTRAZIONE ¾ SMALTIMENTO U F A UNITA’ FARMACI ANTIBLASTICI OBIETTIVI ¾ Gestione del Rischio clinico e riduzione del rischio di errore ¾ Sicurezza per i lavoratori professionalmente esposti ¾ Ottimizzazione dell’uso delle risorse e risparmio grazie alla riduzione degli sprechi ¾ Governo clinico: creazione di un team multidisciplinare LOCALE PREPOSTO ALL’ALLESTIMENTO DEI FARMACI ANTIBLASTICI Un locale con funzione di zona filtro Un locale adibito alla preparazione dei farmaci NELLA ZONA FILTRO SONO CONTENUTI: ¾ Un frigorifero per la conservazione dei medicinali a temperatura controllata ¾ Un lavabo ¾ Un armadio contenente i DPI NEL LOCALE ADIBITO ALLA PREPARAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI SONO CONTENUTI: ¾ Una cappa a flusso laminare verticale con tubo di scarico collegato direttamente all’ambiente esterno ¾ Sedia regolabile e girevole, priva di poggia braccia, per la persona incaricata alla diluizione dei farmaci in cappa ¾ Un carrello da porre a fianco dell’operatore che allestisce i farmaci per avere a portata di mano il materiale d’uso immediato ¾ Un piano di lavoro per appoggiare i vassoi con i farmaci da preparare ¾ un armadio per lo stoccaggio dei farmaci ATTIVITA’ Richiesta di allestimento fatta su apposito modulo prestampato contenente tutti i dati necessari per un corretto allestimenti della terapia Conferma Richiesta di allestimento Elaborazione dati (il farmacista controlla la prescrizione:dosaggi, stabilità chimico-fisica-fotosensibilità, immette i dati nel sistema informatico) Stampa e consegna del foglio di lavoro ed etichette personalizzate al personale infermieristico addetto alla preparazione TECNICHE E MODALITA’ DI LAVORO Predisposizione di rigorose procedure per: ¾Norme generali di comportamento ¾ Dispositivi di protezione da indossare ¾ Allestimento:operazioni preliminari ¾ Modalità operative di allestimento ¾ Registrazione lotti e materie prime utilizzate ¾ Confezionamento e consegna del preparato finito al personale di reparto ¾Smaltimento rifiuti ¾Procedure di decontaminazione e pulizia della cappa ¾Procedura di pulizia degli ambienti ¾ Procedura per il trattamento di contaminazione accidentale del personale ¾ Kit di emergenza in caso di spandimento accidentale dei farmaci antiblastici Le procedure e le istruzioni operative devono essere scritte e condivise Il rispetto delle procedure è fondamentale per assicurare al paziente qualità e sicurezza del prodotto farmaceutico finito, indipendentemente dalla variabilità degli operatori in turno Il rispetto delle procedure consente inoltre di tutelare al meglio la sicurezza e la salute degli operatori coinvolti NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO Nell’area controllata è vietato: mangiare bere fumare masticare chewing-gum utilizzare cosmetici IL PERSONALE ADDETTO ALL’ATTIVITÀ DI ALLESTIMENTO PRIMA DI INIZIARE L’ATTIVITÀ DEVE: • togliere gioielli e orologi • raccogliere i capelli se lunghi • indossare i dispositivi di protezione prima di accedere nell’area di allestimento • eseguire un lavaggio chirurgico delle mani e braccia ed indossare: 9 guanti senza polvere per le operazioni preliminari e di supporto 9 guanti specifici per la manipolazione dei citotossici quando opera in cappa UNA CORRETTA TECNICA DI MANIPOLAZIONE DEI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI È INDISPENSABILE PER EVITARE LA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE UNA CORRETTA TECNICA ASETTICA È INDISPENSABILE PER EVITARE LA CONTAMINAZIONE PER CONTATTO DEGLI AGHI, PARTI DI SIRINGHE, TAPPI ECC E QUINDI DEL PRODOTTO FINALE ALLESTIMENTO: OPERAZIONI PRELIMINARI 1. Indossare i DPI nella zona filtro 2. Preparare il piano di lavoro • Accendere la cappa circa 30 minuti prima dell’inizio dell’attività in cappa • Disinfettare il piano di lavoro e le pareti della cappa con garza sterile imbevuta di alcool al 70% • Verificare la presenza in cappa del contenitore rigido per taglienti • Disinfettare con alcool al 70% la spruzzetta contenente il disinfettante e introdurla in cappa • Predisporre in cappa garze sterili per le operazioni di disinfezione e per la decontaminazione finale del prodotti 3. Predisporre i farmaci e le soluzioni necessarie per l’allestimento delle terapie • Disinfettare con garze imbevute di alcool al 70% i piani d’appoggio • predisporre nei vassoi l’occorrente per le singole preparazioni 4. Disinfettare tutti i flaconi e le fiale con alcool 70% prima di essere introdotti in cappa per ridurre al minimo la carica batterica superficiale MODALITÀ OPERATIVE DI ALLESTIMENTO Materiale da utilizzare: AGHI • monouso • raccordabili ad una siringa luer-lock • grosso calibro solo per soluzioni dense SIRINGHE • monouso • con attacco luer-lock per evitare sconnessioni dell’ago • con sistema di bloccaggio dello stantuffo a fine corsa • di materiale chimicamente inerte • di volume adeguato al volume del farmaco da prelevare per evitare errori di prelievo o di lettura • non devono essere riempite per più dei due terzi del loro volume GARZE • sterili • non devono rilasciare fili o pelucchi TAPPI • attacco luer-lock MODALITÀ OPERATIVE DI ALLESTIMENTO Manovre di diluizione FIALE • verificare che non sia rimasto del liquido nella parte superiore della fiala • avvolgere il collo della fiala con una garza sterile •non esercitare una pressione eccessiva che potrebbe determinare la rottura dell’intera fiala • eseguire il movimento di apertura della fiala nella direzione opposta all’operatore con movimento effettuato verso il fondo della cappa FLACONCINI • inserire l’ago proteggendo testa e collo del flacone con garza sterile • verificare l’assenza di frustoli dopo la perforazione con l’ago • scambiare continuamente tra flacone e siringa uguali volumi di aria con uguali volumi di liquido per bilanciare le pressioni • introdurre lentamente il diluente ed agitare il flaconcino • mantenere una garza sterile tra la mano dell’operatore e flaconcino quando si estrae l’ago • prima di eliminare l’aria tirare indietro lo stantuffo per richiamare il liquido dell’ago NELLA FASE DI RICOSTITUZIONE DI UN PREPARATO IN POLVERE LIOFILIZZATA PRESTARE MOLTA ATTENZIONE AL VOLUME DEL DILUENTE: VOLUMI ERRATI DANNO CONCENTRAZIONI ERRATE, DA CUI CONSEGUONO DOSAGGI FINALI ERRATI. PROCEDURE INERENTI LA REGISTRAZIONE DEI LOTTI DELLE MATERIE PRIME L’operatore di supporto fornirà all’operatore addetto all’allestimento il farmaco e il flacone di soluzione infusionale destinato a contenere la preparazione farmaceutica finita L’operatore in cappa avrà cura di dettare all’operatore di supporto: lotto e numero di flaconi utilizzati delle specialità medicinali e dei diluenti utilizzati L’operatore di supporto avrà cura di registrare sul foglio di lavoro quanto dettato dall’addetto all’allestimento in cappa DECONTAMINAZIONE FINALE DEL PRODOTTO Ciascuna preparazione allestita deve essere accuratamente decontaminata con garza imbevuta di alcool 70° prima di essere consegnata all’operatore di supporto che provvederà all’etichettatura CONFEZIONAMENTO E CONSEGNA DEL PREPARATO FINITO AL PERSONALE DI REPARTO Confezionamento e trasporto Tutti i farmaci antiblastici preparati presso l’ UFA giungono ai reparti identificabili da una apposita etichetta recante: 1. nome e cognome del paziente al quale la preparazione è destinata 2. reparto di appartenenza 3. qualità e dosaggio del farmaco 4. qualità e volume del diluente 5. volume totale della preparazione 6. velocità di infusione 7. data di somministrazione 8. firma del farmacista 9. avvertenze particolari ¾ Tutte le preparazioni di ogni singolo paziente sono poste in apposito sacchetto di polietilene chiuso mediante termosaldatura per evitare la fuoriuscita di farmaco in caso di rottura accidentale ¾ I sacchetti contenenti le preparazioni devono essere trasportati dall’UFA al reparto in contenitori appositi ben chiusi ¾ Il trasporto di contenitori deve essere effettuato a cura di personale appositamente istruito SMALTIMENTO MATERIALE USATO PER LA MANIPOLAZIONE ¾ Aghi taglienti ed eventuali rimanenze di farmaco da eliminare devono essere riposti negli appositi contenitori rigidi per taglienti e quindi nell’alipack ¾ Siringhe, flaconcini, guanti usati per la manipolazione devono essere chiusi prima in un sacchetto di polietilene e poi smaltiti nell’ alipack ¾ Tutti i dispositivi di protezione personale (camici, cuffie, mascherine e calzari devono essere riposti nell’alipack ¾ Gli occhiali di protezione devono essere accuratamente lavati con sapone di marsiglia per poterli riutilizzare successivamente PROCEDURA DI DECONTAMINAZIONE DELLA CAPPA TERMINATE LE OPERAZIONI DI ALLESTIMENTO SI DEVE PROCEDERE ALLA PULIZIA DELLA CAPPA CON ALCOOL 70° 1. Prima di iniziare l’operazione di decontaminazione, l’operatore deve indossare tutti i mezzi di protezione personale e deve operare con la cappa in funzione 2. Procedere alla rimozione di tutto il materiale presente in cappa, eliminando i rifiuti(contenitore per taglienti sigillato con apposito coperchio, sacchetto contenente garze, guanti etc) dentro l’apposito contenitore rigido per rifiuti tossico-nocivi 3. Sollevare il vetro frontale di protezione e pulire accuratamente tutte le superfici interne della cappa con garze imbevute di alcool 70°, rinnovando le garze ad ogni superficie. Procedere sempre dalle zone a minor contaminazione verso quelle a maggior contaminazione 4. Pulire con alcool a 70° il piano di lavoro e passare poi alla vasca di raccolta sottostante con movimento sempre dalla periferia verso il centro 5. Ripassare la superficie superiore del piano di lavoro e rimontare TERMINATE LE OPERAZIONI ELENCATE MANTENERE LA CAPPA IN FUNZIONE PER ALTRI 30 MINUTI PRIMA DI PROCEDERE AL SUO SPEGNIMENTO 6. Pulire le superfici anteriore e posteriore del pannello di chiusura con alcool a 70° e chiudere con questo l’apertura frontale della cappa e accendere la lampada germicida 7. Tutti i dispositivi di protezione monouso utilizzati per le operazioni di pulizia della cappa devono essere eliminati nel contenitore per rifiuti tossico nocivi PROCEDURA PER IL TRATTAMENTO DI CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE DEL PERSONALE Contaminazione di cute e mucose 1. Lavare accuratamente con acqua e sapone la parte interessata 2. Richiedere l’intervento del medico Contaminazione degli occhi 1. Procedere ad abbondante lavaggio con acqua corrente o soluzione fisiologica per almeno 15 minuti 2. Consultare immediatamente l’oculista Contaminazione dei dispositivi di protezione 1. Procedere immediatamente alla sostituzione del dispositivo di protezione 2. Smaltire il dispositivo contaminato come rifiuto tossico inoculazione(puntura accidentale con aghi contaminati) 1. Favorire il sanguinamento per agevolare l’eliminazione del farmaco inoculato 2. Lavare abbondantemente con acqua corrente e sapone 3. Disinfettare N.B. OGNI CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE DEVE ESSERE SEGNALATA: AL MEDICO COMPETENTE AL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ALLA DIREZIONE SANITARIA SPANDIMENTO ACCIDENTALE DEI FARMACI ANTIBLASTICI KIT DI EMERGENZA Il kit deve essere presente nelle aree di immagazzinamento allestimento somministrazione Contenuto del kit: dispositivi di protezione individuale da indossare soluzione di ipoclorito di sodio al 10% quale neutralizzante contenitore rigido per taglienti per la raccolta di frammenti di vetro panni assorbenti paletta monouso scopetta monouso IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DI FARMACI CITOTOSSICI… ..DOPO AVER INDOSSATO TUTTI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE PRESENTI NEL KIT.. iniziare la decontaminazione delle aree meno contaminate verso quelle piu contaminate raccogliere tutti i frammenti di vetro con la paletta e versarli nel contenitore rigido utilizzare panni assorbenti per assorbire i liquidi versati inumidire i panni assorbenti per raccogliere le polveri versate eliminare nel contenitore dedicati i DPI utilizzati e il materiale usato per le operazione di decontaminazione lavare piu volte l’area contaminata con soluzioni di ipoclorito al 10% e risciacquare OGNI INCIDENTE DOVRA’ ESSERE REGISTRATO SU APPOSITO REGISTRO E SEGNALATO AL MEDICO COMPETENTE AL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ALLA DIREZIONE SANITARIA Grazie per l’attenzione D.ssa Gigliola Pusceddu