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Alpe-Adria-Trail
Estate 2015
Alpe-Adria-Trail
Dal Grossglockner al mare
L’Alpe-Adria-Trail è un viaggio su sentieri ben segnalati lungo ca. 750 km ala
scoperta di tre culture, tre lingue e tre nazioni (Austria, Italia e Slovenia). Dai piedi
del maestoso Grossglockner fino alle azzurre acque del mare con incantevoli
panorami sul “giardino dell’Eden”. Attraverso un’equilibrata miscela di spettacoli
naturali, corsi d’acqua, torrenti e laghi alpini, un affascinante mondo animale e
vegetale e infine il vasto orizzonte dell’Adriatico.
Dai piedi della più alta vetta austriaca, il Grossglockner (3.798 m) fino al mare Adriatico. In
43 tappe, ognuna delle quali si snoda per circa 17 chilometri, si attraversano i paesaggi di
Carinzia, Friuli e Slovenia. In tutto circa 750 km da nord a sud, accompagnati da un clima
temperato che promette tante ore di sole, temperature piacevoli e stupendi panorami dalle
Alpi all'Adriatico.
La via è la meta.
La meta geografica dell’Alpe-Adria-Trail è Muggia, poco a sud di Trieste, che un tempo era
il porto principale della imperialregia marineria austriaca. Questo trekking segue l’acqua
nelle sue forme più diverse, dai ghiacci eterni del Grossglockner ai fiumi, dalle cascate ai
laghi e al mare. Sono sentieri che esistono da sempre, ma che ora sono stati cartografati
nel loro insieme. Chi non può o non vuole percorrere l'intero itinerario, può decidere di
seguire alcune delle tappe più belle del “giardino dell’eden”, che hanno in comune
panorami paradisiaci, fantastici scenari naturali, laghi balneari luccicanti al sole, maestose
cime di roccia e ghiaccio e infine le acque azzurre dell'Adriatico.
Il primo passo
Le prime otto tappe in Carinzia attraversano l'idillica valle Mölltal circondata da un
incantevole scenario alpino con cime di 3000 metri. Si parte in mezzo al Parco Nazionale
Alti Tauri, ai piedi del Pasterze, il più vasto ghiacciaio austriaco. Il Trail prosegue quindi per
Heiligenblut e Grosskirchheim. Qui s’incontrano i mulini di Apriach, testimoni della vita di
privazioni che conducevano i contadini nel periodo dal XVII al XX secolo. Lungo il percorso
si trova anche la medievale Gmünd, cittadina degli artisti, recentemente premiata con
l’EDEN-Award 2011 per il suo impegno professionale a favore della cultura. La Millstätter
Alpe è fra le zone escursionistiche più belle della Carinzia, sia per le sue cime dolci e
arrotondate, sia per la vista meravigliosa sul sottostante lago Millstätter See, il terzo
maggior lago della Carinzia.
Ci troviamo in mezzo al dolce paesaggio del Parco Nazionale dei monti Nockberge,
attraversato dalle tappe 15 e 16. Arriach si vanta di essere il punto geografico centrale
della Carinzia. Da qui parte la tappa che conduce in cima all'Alpe Gerlitzen, a 1.911 m.
Con una magnifica vista sul lago Ossiacher See, si prosegue per l’ultima tappa che si
snoda interamente in territorio carinziano, da Velden sul lago Wörthersee fino alla
Baumgartnerhöhe, a poca distanza dal lago Faaker See. Poco prima dell'arrivo si
raggiunge la rocca di Finkenstein, che ospita un'arena per concerti, spettacoli teatrali e…
incantevoli tramonti.
Incontri con la Slovenia.
Con le tappe successive del trekking Alpen-Adria-Trail gli escursionisti abbandonano il
territorio austriaco per entrare in Slovenia e arrivare a Kransjka Gora, stazione sciistica di
Coppa del Mondo. Il percorso segue quindi in gran parte il fiume Soča, che in italiano si
chiama Isonzo, e attraversa il parco del Triglav, in mezzo alle Alpi Giulie, l'unico parco
nazionale della Slovenia. Con un po' di fortuna qui s’incontrano vari animali selvatici:
stambecchi, camosci, cervi, galli cedroni e altri. Per la strada alpina più alta della Slovenia,
si passa per Vršič raggiungendo Bovec, la stazione di sport acquatici e sport invernali più
alta della Slovenia. Ci si trova qui nella incontaminata valle dell'Isonzo (Sočatal), premiata
con L’EDEN-Award 2008. Si tratta di un vero gioiello naturale, racchiuso nel parco
nazionale, ricco di attrazioni naturalistiche, cascate, grotte e solitarie valli laterali. In questa
valle arriviamo a Caporetto (Kobarid) e Tolmino, paesi legati alle memorie della Prima
Guerra Mondiale. La valle deve gran parte della sua bellezza alle acque azzurre e
trasparenti del fiume, che nasce da una fonte carsica nella Slovenia nordoccidentale. È
uno spazio straordinario per gli amanti della canoa e dei pescatori che a volte catturano
magnifici esemplari di trota marmorata. Man mano che si avanza lungo l’Isonzo verso sud,
il paesaggio si fa sempre più dolce. A ovest, il Trail attraversa la zona di Goriška Brda,
dove per tradizione da secoli si pratica la viticoltura. La favorevole posizione di queste
colline è l'ideale per la produzione di vini premiati a livello internazionale. Al termine del
Trail, nel Carso a est di Trieste, vale la pena visitare un monumento culturale famoso in
Europa e nel mondo: il centro ippico e allevamento di cavalli di Lipizza, fondato nel 1580
dall'arciduca Carlo II.
La luce dell’Adriatico.
Nel Collio si attraversa per la prima volta il confine italiano e già si respira l’atmosfera
serena del Mediterraneo mentre si entra nell’antica città di Cividale del Friuli, che fu
fondata da una popolazione celtica e in seguito conquistata da Giulio Cesare. Nel
medioevo fu capitale del primo ducato longobardo in Italia. Dal giugno 2011 Cividale è
inclusa nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Da qui può già cominciare il viaggio attraverso i sapori d’Italia: chi decide di percorrere
questa tappa, dovrebbe avere nello zaino una buona guida gastronomica e mettere in
programma una visita alle aziende di produzione del Collio, famose per l’eccellente qualità
dei vini, severamente controllata e garantita da oltre quarant’anni. La località più
importante di questo affascinante paesaggio collinare è Cormòns, una meravigliosa
cittadina in stile asburgico, dove vale la pena di visitare sia le chiese, sia le numerose
cantine vinicole. La tappa successiva ci porta attraverso il Carso, un altopiano calcareo
emerso dal mare circa 30 milioni di anni fa, dove spesso la bora soffia con violenza. È un
paesaggio aspro e affascinante. A Duino, dove Rainer Maria Rilke scrisse le famose Elegie
Duinesi, raggiungiamo il mare. Ancora pochi chilometri e finalmente si arriva alla meta: il
porto di Muggia. Questa idillica cittadina marinara è caratterizzata dall’inconfondibile stile di
Venezia. Ascoltando il rumore leggero che fanno gli alberi delle barche a vela nel porto e
respirando l’aria salmastra dell’Adriatico, si cena con ottimo pesce di mare in uno degli
eccellenti ristoranti, godendo una vista magnifica sul pittoresco golfo di Trieste disteso
come in sogno davanti a noi. Fino al 1918, Trieste era il porto principale dell’impero
austroungarico. La rettangolare Piazza dell’Unità d’Italia, affacciata sul mare, è chiusa su
tre lati da fastosi edifici in stile neoclassico.
Variante breve del Trail: Giro delle 3 Nazioni.
Chi non ha tempo di percorrere l’intero Trail, ma non vuole rinunciare alle emozioni di un
trekking attraverso tre nazioni, può scegliere la variante breve dell’Alpe-Adria-Trail: con il
Giro delle 3 Nazioni in sette tappe giornaliere si percorrono 130 km attraverso Carinzia,
Slovenia e Friuli. Il punto di partenza carinziano si trova alla Baumgartner Höhe, presso il
lago Faaker See, da dove si prosegue per Warmbad Villach, Nötsch e Feistritz. Quindi si
punta verso l’Italia attraverso la Val Canale e i paesi di Valbruna e Tarvisio. Oltre al famoso
santuario di Monte Santo di Lussari, si toccano i laghi di Fusine e si passa ai piedi del
Mangart, una delle vette più alte delle Alpi Giulie. Proseguendo si entra in Slovenia a
Kranjska Gora, stazione di sport invernali famosa a livello internazionale, da dove si parte
per superare la catena delle Caravanche e ritornare al punto di partenza in Carinzia.
Ulteriori informazioni sul sito www.alpe-adria-trail.com o rivolgendosi a:
Responsabile stampa Kärnten Werbung GmbH
Elke Maidic
Völkermarkter Ring 21 - 23, A-9020 Klagenfurt
Tel. 0043(0)463-3000-26, Fax. 0043(0)463-3000-60
[email protected], www.presse.kaernten.at
Nell’archivio stampa sono disponibili buone immagini per illustrare i vostri articoli sulla
Carinzia:
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