DIREZIONE DIDATTICA STATALE 8° CIRCOLO “A. ROSMINI” Corso Italia, n°7 - 76123- Andria (Bari) Tel. 0883/246459 Fax 0883/292770 - Mail Box:[email protected] Sito web : www.circolodidatticorosmini.gov.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/2015 Il nostro slogan: “Chiarezza e Semplicità” 1 INFORMAZIONI GENERALI SULLA SCUOLA Analisi del contesto territoriale L’8° Circolo Didattico "Antonio Rosmini", sorto il 10 settembre 1979, è situato nella zona 167 nord - est del territorio andriese, ad alta densità demografica e costante espansione edilizia ed urbanistica ed è caratterizzato dalla massima stabilità del personale docente e ATA.la cui età media si aggira intorno ai 48 anni, un traguardo assai significativo in termini di raggiunta maturità professionale. Costituisce un fattore di qualità la presenza di operatori scolastici andriesi, molti dei quali, compreso il Dirigente Scolastico, residenti nel quartiere e, di riflesso, particolarmente attenti alla lettura dei bisogni dell'utenza del territorio. Di significativa rilevanza è la constatazione che il 99% del personale docente e non docente con contratto di lavoro a tempo indeterminato risulta in servizio presso questa Scuola da più di 5 anni.. 2 Gli alunni provengono da famiglie giovani e generalmente collaborative nei confronti della vita scolastica. Con esse la Scuola continua ad interloquire attraverso il Progetto Genitori, annualmente programmato nell'ambito delle iniziative volte all'educazione alla Salute. La Scuola, nel corso degli anni, in base alle caratteristiche dell’utenza e alle esigenze del territorio, ha concordato le seguenti finalità prioritarie che rappresentano la “mission”dell’organizzazione: - Favorire lo star bene a scuola attraverso l’attenzione alla persona; - Promuovere l’alfabetizzazione culturale di base e l’integrazione fra i saperi e le esperienze. La “vision” della nostra scuola, ossia ciò che l’organizzazione si propone di essere, è quella di realizzare una scuola di qualità con una particolare attenzione alle dinamiche relazionali nei rapporti interpersonali e allo “star bene” dell’alunno, al rispetto della sua "persona". Da anni, infatti, sono stati organizzati nel Circolo corsi di formazione del personale scolastico sulla comunicazione educativa. Il logo della scuola rappresenta il simbolo numerico “8” animato dal volto sorridente di un bambino con il berretto. Il sorriso rappresenta la serenità, il berretto la protezione, la sicurezza. Il servizio che offriamo ha come VALORI DI ISPIRAZIONE due concetti chiave: “CHIAREZZA E SEMPLICITA’”. E’ questo lo slogan della scuola: si tratta di due princìpi sui quali più facilmente si ottiene il consenso universale. Chiarezza significa azione educativa improntata alla trasparenza, attenzione al compito. Semplicità vuol dire disponibilità all’ascolto, accoglienza, attenzione alla relazione. Presso questa Scuola, nell’arco degli ultimi anni si sono svolti n. 3 corsi abilitanti per il conseguimento dell’idoneità all’insegnamento nella scuola elementare, n. 6 corsi di formazione per docenti neo immessi in ruolo, n. 3 corsi per il conseguimento dell’idoneità all’insegnamento della Religione Cattolica e n. 3 corsi INDIRE punto Edu per il personale A.T.A. in servizio nelle scuole di Andria, coordinati dal Dirigente Scolastico. Dal 1998 l’edificio ora denominato “Paolo Borsellino” sito in Corso Italia n.7 è stato sede del Distretto Scolastico, quindi osservatorio privilegiato della realtà scolastica territoriale e dall’11 settembre 2007 sede temporanea del C.I.S.A. (Comunità Istituzioni Scolastiche Andriesi) . Dall’anno scolastico 2000/2001, attraverso una convenzione della durata quadriennale, rinnovata negli scorsi anni, è iniziata una collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Bari, con quella di Macerata e con Urbino per le attività di tirocinio degli studenti universitari, attraverso la guida di docenti tutor in servizio presso questo Circolo Didattico. Nell’anno scolastico 2006/2007, inoltre, la Scuola ha ospitato n. 7 candidati tirocinanti del CorsoConcorso selettivo di formazione per il reclutamento dei Dirigenti Scolastici, ai sensi dell’art. 16 del D.D.G. 22/11/2004 e nell’a.s. 2012/2013 n. 10 Dirigenti Scolastici neo immessi in ruolo e seguiti nell’attività di Mentor da parte del Dirigente Scolastico di questo Circolo Didattico. 3 Numero dei plessi N° 2 plessi di scuola primaria: ”Paolo Borsellino” e “Giovanni Falcone”; N° 4 plessi di scuola dell’infanzia: Rosmini, Rosmini II, Don Milani e G. Mansi. Numero di alunni Il numero complessivo degli alunni del Circolo ammonta a 1140 unità così distribuite: N° 722 alunni di scuola primaria, di cui n° 29 in situazione di handicap; N° 355 alunni di scuola dell’infanzia, di cui 16 in situazione di handicap. Numero di classi N° 35 classi di scuola primaria; N° 17 sezioni di scuola dell’infanzia a doppio organico. Organizzazione oraria Scuola primaria: N° 27 ore settimanali per le tutte le classi dal lunedì al venerdì, con la seguente articolazione oraria: dalle ore 8.06 alle ore 13.30. Scuola dell’infanzia: N° 40 ore settimanali in tutte le sezioni dal lunedì al venerdì, con la seguente articolazione oraria: dalle ore 8.15 alle ore 16.15 con fruizione del servizio di refezione. 4 Risorse professionali Scuola primaria: n° 44 docenti su posto comune; n° 2 insegnanti specialisti dell'insegnamento della lingua inglese; n° 3 insegnanti specialisti dell’insegnamento della Religione Cattolica; n° 16 docenti e dodici ore di sostegno psicofisici. Scuola dell’infanzia: n° 34 docenti su posto comune; n° 9 docenti di sostegno psicofisici, n. 2 docente per audioleso. Uffici di segreteria: n° 1 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi; n° 6 Assistenti amministrativi. Personale ausiliario: n° 18 Collaboratori scolastici, dei quali n.2 utilizzati in compiti parziali Risorse materiali n. 8 personal computers e n.8 postazioni Intranet negli uffici di segreteria; n. 2 laboratori di informatica con complessive 28 postazioni di lavoro per gli alunni nei due plessi di scuola primaria; n. 6 Lavagne Interattive Multimediali; n. 4 TV color con videoregistratori; n. 3 videoproiettori; n. 1 antenna satellitare; n. 30 radioregistratori; n. 23 lettori CD; n. 40 lettori MP3; n. 20 computers portatili; n. 4 impianti di amplificazione; n. 4 impianti di radiodiffusione; n. 2 tastiere elettroniche; n. 2 lavagne luminose; n. 2 proiettori per diapositive; n. 1 episcopio; n. 7 impianti di amplificazione portatili n. 2 pianoforti digi 5 PROGETTAZIONE EDUCATIVA LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già elementare e media. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. Per raggiungere la suindicata finalità è possibile individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti affinché l’allievo riesca a dare senso e significato a quello che va imparando. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, per fare in modo che non si tramutino in disuguaglianze. Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. Incoraggiare l’apprendimento cooperativo attraverso la formazione di gruppi all’interno della classe per un aiuto reciproco tra pari. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di imparare ad apprendere ed acquisire consapevolezza del proprio stile di apprendimento. Realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. 6 SETTORE INTEGRAZIONE SCOLASTICA 1) ANALISI DELLA SITUAZIONE Frequentano le scuole dell’8° Circolo Didattico n. 29 alunni riconosciuti in situazione di handicap psicofisico e sensoriale nella scuola primaria e 17 nella scuola dell’infanzia. La maggior parte degli alunni inseriti in questa scuola proviene da un ambiente socio-culturale mediamente evoluto e le famiglie di provenienza mostrano collaborazione nella formazione dei propri figli. Alcune di esse sono seguite dal Settore Servizi Sociali del Comune che opera in stretto raccordo con la Scuola. Nella scuola primaria operano i seguenti docenti di sostegno: nel plesso Borsellino: BURDO ANNA, D’AVANZO VINCENZA, DE VANNA MARIA TERESA, FATONE ANNUNZIATA, FUSARO MARIA, LOMBARDI ANGELA MASTROTOTARO ROSSELLA, MONTINGELLI MARIANNA, QUERCIA ROSANNA ; nel plesso Falcone ACQUAVIVA ALESSANDRA, CALO’ CATERINA, CAVALLARO MARIA PIA, DI BARI MARIANNA, LOCONTE ANTONIETTA, MARCONE ROSALBA, TARANTINI STEFANIA. Nella scuola dell’infanzia operano i seguenti docenti di sostegno: nel plesso Rosmini ALICINO ANGELA, BUONOMO SAVINA, CIVITA ANNA. LOMBARDI ROSA ANGELA, MIRACAPILLO VINCENZA, PAPA LUCIA, SURIANO MARIA LUCIA; nel plesso G. Mansi DEL ROSSO ANNAMARIA e RUTIGLIANI ISABELLA. Nella scuola opera, altresì, l’Unità Multispecialistica per l’integrazione scolastica dipendente dall’AUSL BAT, con le seguenti figure: Dott. BRIGIDA FIGLIOLIA NEUROPSICHIATRA Dott. ROSALBA LASCIARREA ASSISTENTE SOCIALE e l’èquipe riabilitativa dell’Istituto “A. Quarto di Palo” convenzionata con la Regione con le seguenti figure: Dott. MARIO DAMIANI NEUROLOGO Dott. ANGELA FERRI PSICOLOGA Dott. ITALA PORZIO PSICOLOGA NICOLETTA SELVAROLO ASSISTENTE SOCIALE GABRIELLA BRUNO TERAPISTA SC.PRIM. MONICA MAZZONE TERAPISTA SC.PRIM. MONICA ZINGARELLI TERAPISTA SC.INF. ANNAMARIA LASCIARREA TERAPISTA SC. INF. NICOLETTA GUGLIELMI TERAPISTA SC.INF. MARIA GRAZIA ZINGARO TERAPISTA SC.PRIM. 7 CRITERI GENERALI Al fine di promuovere l’integrazione di tutti gli alunni,la scuola mette in atto strategie educative e didattiche che si articolano in modo orizzontale e reticolare, utilizzando le diverse figure educative e professionali.. Gli strumenti adeguati a tal fine sono: Diagnosi Funzionale, Profilo Dinamico Funzionale, Piano Educativo Individualizzato e Piano di Studio Personalizzato. La Diagnosi Funzionale, al momento di ingresso dell’alunno nella scuola, è essenziale per la conoscenza delle potenzialità del soggetto e la definizione dei suoi bisogni educativi. Alla definizione di tali diagnosi sono chiamati a provvedere i componenti dell’Unità Multidisciplinare dell’AUSL, ognuno per la parte di competenza, con la stretta collaborazione dei genitori. Alla luce della documentazione risultante dalla Diagnosi Funzionale predisposta dai servizi specialistici, si procede successivamente alla redazione, per ogni bambino disabile, di un Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.). Alla sua stesura provvedono, oltre agli operatori dell’AUSL, i genitori dell’ alunno, il personale docente curricolare e specializzato, il Dirigente Scolastico.Tale documento pone in rilievo le difficoltà di apprendimento conseguenti alla particolare situazione, le possibilità di recupero e le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e rafforzate nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni). Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) è, invece, il documento nel quale si descrivono gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione. Il Piano di Studio Personalizzato è la programmazione didattica annuale su misura per l’alunno. 8 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI La diffusione dei Bisogni Educativi Speciali è legata alla sempre più evidente eterogeneità delle classi e alla crescente complessità dei contesti scolastici, che pongono in essere una serie di problematiche educative che non attengono esclusivamente agli alunni con deficit. Da qui nasce la possibilità di utilizzare il concetto di Bisogno Educativo Speciale non solo per la conoscenza dell’alunno con disabilità certificata, ma anche per la progettazione di interventi educativo-didattici adeguati alle caratteristiche individuali di chiunque presenti, anche temporaneamente, disagi o difficoltà a livello cognitivo, affettivo, sociale. Nell’espressione Bisogno Educativo Speciale si vuole, infatti, fare rientrare quella condizione varia e multiforme di difficoltà nell’apprendimento che è condivisa da diverse situazioni, e che comporta per la scuola la predisposizione di un’organizzazione didattica finalizzata alla rimozione di tutti gli ostacoli che si frappongono allo sviluppo armonico dell’alunno. L’emanazione della Legge n. 170/2010 riporta in primo piano un importante fronte di riflessione culturale e professionale, focalizzando l’attenzione sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica. In seguito la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, recante gli strumenti di intervento per alunni con bisogni Educativi Speciali e successivamente la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, nella quale si delineano le indicazioni operative, pongono la scuola nella prospettiva di perseguire una “politica di inclusione”. Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie: A) Disabilità (Legge n.104) B) Disturbi Evolutivi Specifici (DSA - Legge n. 170), deficit del linguaggio, disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD), iperdotazione mentale o gifted, disturbo della coordinazione motoria, della disprassia, disturbo non verbale, disturbo dello spettro autistico lieve ( non inseriti nelle casistiche previste dalla legge n. 104), livello intellettivo limite (FIL- borderline) con QI da 70 a 85. C)Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale alunni stranieri di recente immigrazione. Disturbi specifici di apprendimento ( DSA) La Legge 8 ottobre 2010, n. 170 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. Il principale criterio necessario pertanto a stabilire la diagnosi di DSA è quello della <<discrepanza>> tra abilità nel dominio interessato (deficitaria in rapporto alle attese per l’età e/o la classe frequentata) e l’intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica). Vi sono differenze esistenti tra difficoltà di apprendimento e disturbo di apprendimento, il primo termine è riconducibile a qualsiasi difficoltà scolastica incontrata da uno studente, durante la sua carriera scolastica, quindi può riguardare qualunque soggetto, il secondo è relativo a problematiche più definite e strettamente legate al processo di apprendimento. Vi sono una serie di tipicità relative alla difficoltà di apprendimento come la forte demotivazione, la diversità culturale, la scarsa competenza linguistica, i disturbi del comportamento (ADHD, disturbi neuromotori gravi, consistenti ipercinesie, disturbi mentali e di personalità), il ritardo mentale. Molto differenti sono invece tutte quelle situazioni che rientrano nella categoria dei disturbi che fanno riferimento a problematiche più importanti e dall’evoluzione incerta. Non sono conseguenza di un handicap, né sono imputabili a fattori esterni, 9 quali differenze culturali, insegnamento inappropriato o insufficiente, ma dipendono dalle basi neuropsicologiche dell’apprendimento stesso. Secondo l’art. 5 della Legge 170/2010 e specificatamente nelle Linee Guida del 12 luglio 2012 l’azione formativa individualizzata pone obiettivi comuni per tutta la classe, ma adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo, proponendo attività di recupero individuali; la didattica personalizzata calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità ed unicità dei bisogni educativii, dando a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità. La didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche tali da promuovere il successo formativo di ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, ecc.); l’attenzione agli stili di apprendimento; la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere un apprendimento significativo. La sinergia fra didattica individualizzata e personalizzata determina per l’alunno con DSA, le condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. L’art. 5 della Legge n. 170/2010 prevede misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere, nonché l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di strumento alternativi e le tecnologie informatiche, che rendono più fruttuosa e agevole l’espressione delle proprie potenzialità. Essi si suddividono in: non tecnologici: schemi e mappe concettuali, libro di testo, appunti del docente, materiale iconico, grafici; a bassa tecnologia: registratore come alternativa agli appunti, fogli con righe, quadretti a spaziatura particolare; ad alta tecnologia: computer con correttore ortografico, sintesi vocale, PPT, web, libri digitali, audiolibri, CD-Rom, scanner, LIM, software didattici; PDP (Piano Didattico Personalizzato). L’art. 5 della legge n. 170/2010 prevede, inoltre, per l’insegnamento della lingua straniera, l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale, che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, dove risulti utile, la possibilità dell’esonero. È necessario sottolineare la delicatezza delle problematiche psicologiche che si innestano nell’alunno con DSA per l’utilizzo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative. Ai compagni di classe gli strumenti compensativi e le misure dispensative possono risultare incomprensibili facilitazioni. A questo riguardo, il docente di classe, sentita la famiglia interessata, può avviare adeguate iniziative per condividere con i compagni di classe le ragioni dell’applicazione degli strumenti e delle misure citate, anche per evitare la stigmatizzazione e le ricadute psicologiche negative. Resta ferma, infine, la necessità di creare un clima della classe accogliente, praticare una gestione inclusiva della stessa, tenendo conto degli specifici bisogni educativi degli alunni con DSA. Il Dirigente scolastico, nella logica dell’autonomia riconosciuta alle istituzioni scolastiche, è il garante delle opportunità formative offerte e dei servizi erogati ed è colui che attiva ogni possibile iniziativa affinché il diritto allo studio di tutti e di ciascuno si realizzi. Per la realizzazione degli obiettivi programmati, il Dirigente scolastico si avvale della collaborazione del docente referente con compiti di informazione, consulenza e coordinamento. La nomina del referente di Istituto per la problematica connessa ai Disturbi Specifici di Apprendimento non costituisce un formale obbligo istituzionale ma è demandata alla autonomia progettuale delle singole scuole. La presenza all’interno dell’Istituto scolastico di un docente esperto, con compiti di referente, non solleva il Collegio dei docenti ed i Consigli di classe interessati dall’impegno educativo di condividere le scelte. Risulta, infatti, indispensabile il coinvolgimento e la corresponsabilità dell’intera comunità educante. 10 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irrepetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità. Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; assumere atteggiamenti sempre più responsabili. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande e a riflettere sui significati. Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.Secondo le nuove indicazioni per il curricolo, è importante sostenere gli alunni verso l’acquisizione della cittadinanza attiva, che non è una disciplina a sé stante, ma esercizio quotidiano di convivenza, di rispetto per la legalità, di progressiva consapevole riflessione sulle regole e sui valori fondamentali della società. Nel corrente anno scolastico 2014/15 si svolgerà la progettazione didattica annuale, che ha come titolo: “SCUOLA A COLORI”. Essa vuole richiamare l’idea di una scuola allegra, ricca di proposte educative e didattiche accattivanti e stimolanti per suscitare nei bambini curiosità e motivazione ad apprendere, elementi fondamentali per consentire a tutti gli alunni di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. La programmazione porrà in essere attività sempre nuove e diversificate in base ad argomenti e tematiche comuni: “accoglienza”; “ecco i colori” ; “tra le stagioni”; “in famiglia”; “tutti in festa£ì”: “con il corpo”, “scopro e creo”. Ogni progetto presenta all’interno delle unità didattiche presentate nella mappa concettuale e sarà caratterizzato da: -flessibilità nell’asdeguare gli obiettivi formativi alle reali esigenze dei bambini,; _scelta ragionata dei contenuti più significativi per 11 l’acquisizione di nuove conoscenze; - selezione di strategie educative e didattiche che prevedono esperienze dirette nei vari ambiti: manipolativo, grafico, linguistico-espressivo, creativo. Attraverso tale itinerario formativo si intende valorizzare la ricchezza di ogni persona, garantendo un clima di serenità e accoglienza dove ogni bambino nella sua diversità diviene una risorsa e un’opportunità di crescita per tutti. “IL SE’ E L’ALTRO” Stimolare il bambino a comprendere ed acquisire norme di comportamento per una convivenza democratica. “IL CORPO E IL MOVIMENTO” Promuovere la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare in base a tutti i piani di attenzione formativa. Rafforzare l’autostima. “IMMAGINI, SUONI, COLORI” Sviluppare nel bambino la capacità di comunicare attraverso diversi linguaggi, di esprimere emozioni, di raccontare, inventare e drammatizzare storie, di esprimersi attraverso il disegno, la pittura, le attività sonoro-espressive e simbolico-rappresentative accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità. “ I DISCORSI E LE PAROLE Scoprire, esplorare e imparare a conoscere la realtà naturale ed artificiale sviluppando l’intelligenza spaziale, logico-linguistica e il pensiero matematico. Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette o raccontate di fiabe, favole, storie, racconti e resoconti. “ LA CONOSCENZA DEL MONDO” Ordinare e raggruppare per forma, colore, grandezza e quantità. Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; registrare regolarità e cicli temporali. Localizzare se stessi, oggetti e persone in situazioni spaziali. “RELIGIONE CATTOLICA” Osservare con meraviglia il mondo riconosciuto come dono di Dio Creatore. Scoprire nei racconti dei Vangeli la persona e l’insegnamento di Gesù di Nazareth. Riconoscere alcuni linguaggi simbolici caratteristici della vita dei cristiani. Comprendere che la Chiesa è comunità di uomini e donne uniti nel nome di Dio Padre ed espressione del comandamento evangelico dell’amore. 12 PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA 2015: La Scuola Primaria, in regime di autonomia, è chiamata ad assolvere il compito di creare le condizioni atte a garantire il successo scolastico sia attraverso interventi compensativi e mirati, sia attraverso un’offerta formativa arricchita qualitativamente ed ampliata quantitativamente, tesa alla prevenzione del disagio ed al recupero delle situazioni di disuguaglianza culturale attraverso la promozione dell’autostima. DESTINATARI Alunni delle classi di scuola primaria del 2° Circolo RISORSE PROFESSIONALI docenti di scuola primaria di entrambi i plessi in qualità di tutor esperti esterni in qualità di docenti dei gruppi di apprendimento RESPONSABILE DEL PROGETTO: Ins. Capurso Antonella per la scuola primaria; Ins. Giorgio Mariangela per la scuola dell’infanzia FINALITA’ Con questo progetto si intende offrire agli alunni l’opportunità di un ampliamento ed un arricchimento dell’offerta formativa attraverso la frequenza non obbligatoria di laboratori caratterizzati da una metodologia finalizzata al rafforzamento dell’autostima personale attraverso l’attivazione dei seguenti laboratori: “CIACK SI GIRA” per le classi prime “IL CORO DELLA ROSMINI” per le classi seconde “SCACCO MATTO” per le classi terze “BALLI TRADIZIONALI” per le classi quarte “GIORNALISTI IN ERBA” per le classi quinte PROGETTO PIEDIBUS Cannone Lucia, Girasoli Domenichella, Caterina e Tota Filomena 13 Sgaramella Nicoletta Susco PROGETTO DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA per le classi prime di scuola primaria in orario curricolare “IL CAMMINO DELLA FELICITA’” con gli esperti esterni Patrizia Labianca e Gianbattista Rossi Il progetto di ampliamento dell’offerta formativa si attua orientativamente nell’arco temporale da febbraio a maggio 2015 e si articola in rientri pomeridiani il venerdì dalle 15.00 alle 18.00, nei due plessi di scuola primaria. OBIETTIVI FORMATIVI Intervenire su tutte le aree della personalità per rafforzare il senso di autostima. Favorire la creatività e migliorare il grado di socializzazione. Promuovere competenze emotive-affettive e relazionali. Rimotivare allo studio e alla frequenza scolastica. ATTIVITA’ Conversazioni guidate, letture, attività manipolative, drammatizzazioni, elaborati grafico-pittorici, interviste, raccolta di documenti, visione di videocassette, esecuzione di balli e di canti popolari, preparazione di cartelloni illustrati, stesura di articoli, elaborazione di un DVD di documentazione. CRITERI I laboratori comprendono alunni di classi parallele dalla I alla V con un numero di frequentanti non superiore a 25 unità MODALITA’ DI VERIFICA Prove semistrutturate (colloqui, questionari) in itinere, schede strutturate alla fine del percorso, osservazioni occasionali e sistematiche degli allievi durante le attività per rilevare il grado di coinvolgimento affettivo e motivazionale nelle attività proposte. ATTIVITA’ AGGIUNTIVE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA PROGETTO: “INGLESE FACILE” DESTINATARI: N. 105 alunni cinquenni frequentanti le sezioni di scuola dell’infanzia; OBIETTIVI: Fornire nuovi strumenti di comunicazione e di espressione; Comunicare con molteplici linguaggi; Sviluppare l’immaginazione e la creatività individuale Favorire il primo approccio con una lingua straniera ATTIVITA’: 14 LABORATORIO LINGUISTICO per alunni cinquenni frequentanti le scuole dell’infanzia Rosmini, Don Milani e G. Mansi TEMPI Il progetto si attua nell’arco temporale da febbraio a maggio 2015 e si articola in n. 8 prolungamenti orario di 2 ore e trenta minuti per gli alunni dalle 16.15 alle 18.45 per complessive 20 ore. LUOGHI DI ATTUAZIONE Locali scolastici degli edifici Rosmini, Don Milani e G. Mansi. RISORSE PROFESSIONALI Esperto esterno PON e docenti tutor in numero congruo rispetto ai gruppi di apprendimento reclutati con procedure ad evidenza pubblica. RESPONSABILE DEL PROGETTO: Ins. Giorgio Mariangela PROGETTO MUSICA “SE PER MIRACOLO” per n. 5 sezioni della scuola dell’infanzia “G. Mansi” a cura dell’ins. Giuseppe Olimpio De Tullio per n. 30 ore di attività aggiuntive di insegnamento PROGETTO MA CHE MUSICA MAESTRO per n. 17 sezioni della scuola infanzia. PROGETTI SPECIALI Progetto “UNA BIBLIOTECA PER CRESCERE” in rete con n. 14 scuole andriesi; Attività di ricerca-azione con allieve tirocinanti Liceo Pedagogico e Liceo Sociale; Progetto Nazionale “SPORT DI CLASSE” di attività motoria per la scuola primaria; Progetto GIOCHI TRADIZIONALI con l’Ufficio Scolastico Provinciale, i Circoli e gli Istituti Comprensivi, i tirocinanti del Liceo Sociale “Pietro Bethancourt” di Andria e l’Amministrazione Comunale; Progetto NERO SU BIANCO con le scuole andriesi in rete con l’Università di Bari Scuola Capofila dal 2003 della Rete di Scuole CISA (Comunità Istituzioni Scolastiche Andriesi) 15 UTILIZZO PALESTRE SCOLASTICHE Associazione “Olimpia Basket Andria”, plesso “P. Borsellino” As s ociaz<ione Sportiva Modalità di funzionamento degli organi collegiali Il Consiglio di Circolo si riunisce mediamente una volta ogni due mesi. Esso stabilisce indirizzi generali e ha potere deliberante in materia di organizzazione e di utilizzo dei mezzi finanziari, sentite le proposte del Collegio dei Docenti e i pareri dei Consigli di Interclasse e di Intersezione. Il Collegio dei docenti di scuola infanzia e primaria ha competenza esclusiva per quanto concerne l’azione didattica ed educativa. I Consigli di Interclasse ( nella scuola primaria) e di Intersezione (nella scuola dell’infanzia) sono le sedi della partecipazione dei genitori. Formulano proposte ed esprimono pareri in ordine all’azione educativa e didattica. Il Comitato dei genitori, composto dai rappresentanti eletti dei consigli di intersezione e di interclasse ed integrato dai rappresentante dei genitori facenti parte del Consiglio di Circolo, è periodicamente convocato dal Capo d’Istituto. Formula proposte e pareri per migliorare l’atttività educativa e il funzionamento della scuola. * Incarichi attribuiti al personale docente Collaboratori del Dirigente Scolastico: Zagaria Rosa e Abruzzese Antonietta Fiduciari: Romanelli Angela, Tesoro Anna, Guadagno Nunzia e Colletta Lucia Coordinatori d’interclasse: Quacquarelli Vincenza (1^); Di Gioia Maria (2^); D’Ambrosio Maria Filomena (3^); Calvano Antonietta (4^); Losappio Maria ( 5^). - Referente laboratorio informatica e sussidi plesso Falcone: Calvano Antonietta - Referente informatica scuola dell’infanzia Rosmini: Suriano Maria Lucia. - Referente Bisogni Educativi Speciali: Lombardi Angela. - Referente visite guidate e rapporti con il territorio: Sgaramella Nicopletta - Referente educazione alla legalità: Caterino Francesca. - Referente biblioteca e prestito libri plesso Falcone: Pistillo Sabina - Referente integrazione scuola dell’infanzia: Buonomo Savina - Referenti documentazione sito web scuola primaria: Mari A. Siponee Cabnnone N. - 16 * Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa. Ins. Avantario Rita: sostegno al lavoro dei docenti :coordinamento del Progetto speciale in rete Biblioteca- area 2. Ins. Maisto Maria: sostegno al lavoro degli studenti: coordinamento dell’attività motoria e sportiva a livello di Circolo – area 3. Ins. Capurso Antonella: gestione del P.O.F.:coordinamento della progettazione curricolare ed extracurricolare e della valutazione a livello di scuola primaria- area 1. Ins. Giorgio Mariangela: gestione del P.O.F.:coordinamento della progettazione curricolare ed extracurricolare e della valutazione a livello di scuola dell’infanzia- area 1. Ins. Ruggiero M. Altomare: sostegno al lavoro dei docenti: cura della documentazione didattica attraverso la gestione e l’aggiornamento del sito web a livello di Circolo – area 2. Ins. Cusmai Filomena: sostegno al lavoro dei docenti: coordinamento dell’integrazione scolastica a livello di Circolo– area 2. CLASSI, SEZIONI E INSEGNANTI ASSEGNATI Scuola dell’infanzia “Edificio Rosmini” Sez. A inss. SURIANO SABINA - CORATELLA ROSALBA Sez. B inss. CIVITA ANGELA – GIORGIO ANGELA Sez. C inss. INCHINGOLO ADDOLORATA – ZAGARIA MARIA Sez. D inss. ABRUZZESE ANTONIETTA – DI TRANI MICHELINA Sez. E inss. ZOTTI SILVIA - GUADAGNO NUNZIA Sez. F inss. MATERA FRANCESCA – SGARRA MARIA Sez. G inss. DI BARI TERESA – DI BARI MARIA Sez. H inss. ACQUAVIVA FRANCESCA – GUGLIELMI RITA Sez. I inss. CANNONE NUNZIA – COLELLA NUNZIA Scuola dell’infanzia “Rosmini II” Sez. L inss. ABBASCIANO MARIA – GUGLIELMI ANNA Scuola dell’infanzia “Don Milani” Sez. M inss. QUACQUARELLI SABINA – GIORGIO MARIANGELA Sez. N inss. TESORO ANNA – PORRO ANTONIETTA Scuola dell’infanzia “Graziella Mansi” Sez. O inss.GIORGIO LUCIA – LASTELLA SALVATORA Sez. P inss. MARTINELLI LUCIA – DE TULLIO GIUSEPPE OLIMPIO Sez. Q inss. CIVITA ANGELA – GALLO MARIA 17 Sez. R inss. DI BISCEGLIE MARIA – TORTORA ROSA Sez. S inss. COLLETTA LUCIA – ZINFOLLINO BEATRICE Scuola Primaria Plesso “Paolo Borsellino” 1^A inss. CANNONE ANGELA –PAPARUSSO ANNA 1^B inss. QUACQUARELLI VINCENZA –PAPARUSSO ANNA 1^C inss. CANNONE GIOVINA –PAPARUSSO ANNA 1^D inss. RUGGIERO MARIA ALTOMARE – PAPARUSSO ANNA 1^E inss. CATERINO FRANCESCA – MERAFINA MADDALENA 2^A inss. DI GIOIA MARIA – DI BARI ANTONELLA 2^ B inss. PIOMBAROLO MARIA- DI BARI ANTONELLA 2^C inss. BASILE ANNA MARIA – DI BARI ANTONELLA 2^D inss. BASILE MARIA –DI BARI ANTONELLA 3^A inss. SIPONE GIOVANNA –GIANNOTTI SABINA 3^B inss. ZAGARIA STEFANIA – GIANNOTTI SABINA 3^C inss. D’AMBROSIO FILOMENA – GIANNOTTI SABINA 3^D inss. INCHINGOLO MARIA – GIANNOTTI SABINA 4^A inss. MAISTO MARIA –SERGIO ANNA 4^B inss. SGARAMELLA MARIA PIA – SERGIO ANNA 4^C inss. CUSMAI FILOMENA – SERGIO ANNA 4^D inss. ALICINO MARIA ELENA – SERGIO ANNA 5^A inss. CANNONE LUCIA –SGARAMELLA NICOLETTA 5^B inss. ZAGARIA ROSA – SGARAMELLA NICOLETTA 5^C inss. CAPURSO ANTONELLA –SGARAMELLA NICOLETTA 5^D inss. GIRASOLI DOMENICHELLA –SGARAMELLA NICOLETTA Scuola Primaria Plesso “Giovanni Falcone” 1^F inss. BRUNO KETTY- INCHINGOLO ROSA 1^G inss. TOTA FILOMENA – INCHINGOLO ROSA 2^E inss. MAMELI DORIANA - INCHINGOLO ROSA 2^F inss. RELLA ANGELA - INCHINGOLO ROSA 3^E inss. ESABON ROSANNA –MERAFINA MADDALENA 3^F inss. SANTOMAURO ADDOLORATA – MERAFINA MADDALENA 4^E-4^F inss. PISTILLO SABINA – AVANTARIO RITA-SUSCO CATERINA- MERAFINA M. 4^G- 4^H inss.ASSELTA GRAZIA –CALVANO ANTONIA- SUSCO CATERINA 5^E -5^ F- inss. ATTIMONELLI ANTONIA – LOSAPPIO MARIA-CARLUCCI GIUSEPPINA 5^G- 5^H inss.ROMANELLI ANGELA – MARI ANTONELLA –CARLUCCI GIUSEPPINA 18 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Ins. SANTOMAURO GRAZIA nelle sezioni di scuola dell’infanzia A, B, C,D, G, H, I, L, O, P, Q, R, S e nelle classi di scuola primaria 5^G; Ins. DI PALMA RITA nelle classi 1^A, 1^D, 1^E, 2^B, 2^ D, 3^A, 3^ B, 4^ A., 4^ B , 4^C, 5^A, del plesso “P. Borsellino”; Ins. LOSITO CHIARA nelle classi 1^F, 1^ G, 3^C, 3^D, 4^D, 4^E, 4^F,4^G, 4^H, 5^F , 5^H dei plessi ”P. Borsellino” e “G. Falcone”; INSEGNAMENTO L2 CON SPECIALISTI Ins. MARI ROSA nelle classi 1^D, 2^ A, 2^C, 2^ D, 3^C, 3^D, 4^ C, 4^D, 5^C, 5^D Ins. RUGGIERO MARIA nelle classi 2^E, 2^F, 3^ A, 3^E, 4^F, 4^G, 4^H, 5^E, 5^F 19 PIANO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE Soggetti coinvolti Personale docente, amministrativo e ausiliario in servizio nel Circolo. Obiettivi da perseguire Passare da una logica progettuale occasionale alla valorizzazione delle risorse attraverso l’ottimizzazione dei canali della comunicazione e dell’interazione tra scuola ed extrascuola. Attività Corsi di formazione per il personale docente scuola infanzia e primaria: “Il Settembre Pedagogico 2014: “IMPARARE AD IMPARARE” – relatori Eugenio Scardaccione e Luca Grandi con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Andria e la Rete di Scuole CISA; Adesione individuale dei docenti e del personale ATA ad attività formative organizzate nel territorio Progetto Genitori 2015: percorso educativo “L’ARTE DI EDUCARE” Risultati attesi Coinvolgimento attivo di ciascuno; Valorizzazione delle professionalità; Ricaduta positiva sull’agire professionale quotidiano. Modalità di verifica e di documentazione Monitoraggio attraverso questionari iniziali, in itinere e finali. Incontri periodici del gruppo di progetto. Verifiche a medio termine e finali negli organi collegiali. 20 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE A.T.A AMBROSECCHIA COSIMO (Direttore dei servizi generali ed amministrativi) Organizzazione dei servizi amministrativi e responsabilità del loro funzionamento. Autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo, contabile di ragioneria e di economato. Organizzazione e coordinamento del personale A.T.A. Promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti dal personale amministrativo e ausiliario. Rilascio di certificazioni, di estratti e copie di documenti. Esecuzione di delibere degli organi collegiali a carattere esclusivamente contabile. Elaborazione di progetti e proposte inerenti il miglioramento organizzativo, anche in relazione all’uso di procedure informatiche. Attività istruttoria diretta alla stipula di accordi, contratti e convenzioni con enti esterni. Unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola in coerenza con il piano dell’offerta formativa. AFFARI GENERALI DE LEONARDIS Patrizia - (Assistente Amm.va) Tenuta registro protocollo informatico. Convocazioni organii collegiali. Uscite sul territorio e visite guidate. Supporto ai progetti. Collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi. ALBO Luisa– (Assistente Amm.va) Predisposizione atti per attività negoziale e tenuta degli inventari; tenuta del registro dei movimenti materiale di pulizia, materiale di facile consumo. Rapporti con l’Ente Locale e con l’esterno. Stato giuridico del personale ausiliario. Assenze e permessi personale ATA con contratto a tempo determinato e a tempo indeterminato. Collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il Direttore dei servizi generali e amministrativi. PERSONALE RENNA Sabino– (Assistente Amm.vo) Stipendi. Contratti. Stato giuridico del personale docente Varie docenti. Atti a carattere amministrativo – contabile: conguaglio fiscale, mod. CUD, schede fiscali, prestiti, pratiche INPS. Collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi. MAGNO Silvia – (Assistente Amm.va) Richieste di manutenzione ordinaria assenze e permessi personale docente con contratto a tempo determinato e a tempo indeterminato. Individuazione supplenti e sostituzioni. Decreti di assenze e aspettative. Gestione recuperi, certificati di servizio, tenuta fascicoli, acquisizione dati per graduatorie. Collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il Direttore dei servizi generali e amministrativi 21 ALUNNI MONTRONE Vincenzo – BASILE Angela (Assistenti Amm.vi) Circolari in visione ai docenti e al personale A.T.A. Iscrizioni alunni e relativi fascicoli. Schede di valutazione e attestati. Schedario alunni. Certificati alunni. Pratiche alunni in situazione di handicap. Pratiche adozioni libri di testo. Rapporti con l’équipe Quarto di Palo e con l’Unità Multispecialistica per l’integrazione scolastica. Pratiche diritto allo studio. Pratiche infortuni alunni e peresonale. Collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi. COLLABORATORI SCOLASTICI Presso il Circolo Didattico Rosmini operano 18 collaboratori scolastici assegnati ai seguenti plessi: SCUOLA PRIMARIA – PLESSO “PAOLO BORSELLINO” - DI PALMA DI PASQUALE FUCCI MAGGIULLI MENAFRA SCIASCIA ANNA CHIARA LUIGI MIRELLA FRANCESCA ANTONELLA GIUSEPPE SCUOLA PRIMARIA – PLESSO “GIOVANNI FALCONE” - COVIELLO VITO - DI MOLFETTA PASQUALE - GRANATA NICOLA - GUARDIA TERESA - IEVA ANNA - LIONETTI NICOLA SCUOLA DELL’INFANZIA “ ROSMINI” - ABRUZZESE LUCIA - DI BARI MARIA STELLA - TURSI NICOLA - MOSCA NICOLA SCUOLA DELL’INFANZIA - GRAZIELLA MANSI - NOTARPIETRO ANNAMARIA SINESI MARIA IMMACOLATA SCUOLA DELL’INFANZIA – DON MILANI - CICIRIELLO MARIA - PORRO ANNA MARIA 22 INCARICHI SPECIFICI PERSONALE A.T.A. Nel corrente anno scolastico sono stati assegnati i seguenti incarichi specifici: PERSONALE AMMINISTRATIVO - RENNA SABINO Responsabilità area docenti ALBO LUISA Responsabilità area patrimonio.. Art. 7 MONTRONE VINCENZO Coordinamento area alunni DE LEONARDIS PATRIZIA Responsabilità archivio e affari generali PERSONALE AUSILIARIO - Art. 7 ABRUZZESE LUCIA Assistenza alla persona scuola infanzia. Art.7 FUCCI MIRELLA Assistenza alla persona scuola primaria Art. 7 DI PALMA ANNA CHIARA Assistenza alla persona scuola primaria Art. 2 Di PASQUALE LUIGI Conduzione della centrale termica. Art. 7 LIONETTI NICOLA Assistenza al primo pronto soccorso. Art. 7 CICIRIELLO MARIA Assistenza alla persona sc. infanzia DI BARI MARIA STELLA Assistenza alla persona scuola infanzia Art. 7 MOSCA NICOLA Assistenza ala persona scuola infanzia Art. 7 PORRO ANNA MARIA Assistenza alla persona scuola infanzia GUARDIA TERESA Assistenza alla persona scuola primaria; MAGGIULLI FRANCESCA Assistenza alla persona scuola primaria; MENAFRA ANTONELLA\ Assistenza alla persona scuola primaria; NOTARPIETRO ANNAMARIA Assistenza alla persona scuola infanzia; SCIASCIA GIUSEPPE Assistenza alla persona scuola primaria SINESI MARIA IMMACOLATA Assistenza alla persona scuola dell’infanzia 23 VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione è un’analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati di un’organizzazione. Il processo di valutazione, che consente di individuare chiaramente punti di forza e aree di miglioramento, deve tradursi in azioni pianificate e monitorate nel tempo per verificarne l’andamento. Tale valutazione si attua attraverso un processo condiviso, il più possibile partecipato e diffuso a tutta la struttura, i cui elementi caratterizzanti sono: sistematicità, periodicità, condivisione e miglioramento. Per noi QUALITA’ significa migliorare costantemente i servizi offerti rispondendo a criteri di efficacia ed efficienza, di trasparenza e visibilità. Si cerca, così, di ottimizzare le risorse interne e, nel contempo, di valorizzare le risorse esterne presenti nel territorio per un rapporto sinergico di responsabilità sociale Le fasi attraverso le quali si snoda la valutazione tengono in debito conto i seguenti aspetti: qualità attesa, qualità progettata, qualità erogata, qualità percepita, qualità paragonata. Qualità attesa In questa fase si prendono in considerazione le aspettative dell’utente, in particolare ciò che i genitori e le altre parti interessate si aspettano che la scuola faccia. Detta rilevazione delle attese e dei bisogni viene fatta soprattutto attraverso indagini qualitative negli incontri preliminari, colloqui prescolastici. Non meno importante è conoscere le credenze, i convincimenti, le aspettative dei bambini. Queste sono generalmente ricostruite dai docenti e dai responsabili attraverso indagini qualitative in forma diretta (colloqui, conversazioni) o in forma mediata (drammatizzazioni, espressione grafico-pittorica). Qualità progettata In questa fase i responsabili dello staff di Direzione con il contributo di tutti e di ciascuno progettano all’interno dell’organizzazione l’erogazione di un servizio adeguato alle aspettative dell’utente. La qualità progettata è espressa e dichiarata nel Piano dell’Offerta Formativa, documento progettuale costitutivo dell’identità culturale della scuola. Qualità erogata. In questa fase i responsabili dello staff di Direzione prendono in considerazione ciò che costituisce il servizio stesso. Il controllo è continuo in modo da poter intervenire se l’erogazione si discosta dagli standard di qualità programmata. Nell’8° Circolo il controllo di qualità è fatto utilizzando strumenti sia quantitativi (raccolta dati, confronto dati raccolti con dati attesi) che qualitativi (visite didattiche in classe, incontri con i genitori, riunioni con i docenti, controllo del rispetto dei regolamenti). 24 Qualità percepita In questa fase i responsabili dello staff di Direzione considerano la qualità percepita dal cliente: si tratta di un controllo di qualità, effettuato a fine anno scolastico, affidato alla soggettività del cliente e alle sue operazioni valutative basate sulle attese. I collaboratori del Dirigente Scolastico sanno bene che conoscere le attese e progettare la qualità del servizio tenendone conto significa prevedere minori scarti tra servizio erogato e percezione di qualità dello stesso. Qualità paragonata. E’ la qualità che va oltre al controllo interno al servizio, perché si basa sul confronto del servizio erogato con altre erogazioni similari per verificarne le aree di criticità e i punti di forza. Solo una esplicita definizione di parametri standard di qualità può costituire premessa alla fase operativa della qualità paragonata. Il sistema di valutazione nazionale rappresenta quindi per l’8° Circolo un valido supporto per la crescita della qualità. In definitiva, la nostra Scuola è impegnata ad introdurre gradualmente ma in modo sistematico tali pratiche, far partecipare e motivare adeguatamente il personale e i portatori di interesse, al fine di promuovere un effettivo miglioramento continuo dell’amministrazione e parallelamente elevare la qualità dei servizi erogati. Non a caso, il Circolo “Rosmini” è risultato finalista al Premio Qualità Italia Scuole 2006, organizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica in collaborazione con la Confindustria ed ha partecipato nell’a.s. 2012/2013 all’esperienza di Autovalutazione CAF FOR MIUR RIFERIMENTI NORMATIVI DPR n.275 dell’8.03.1999 avente per oggetto “Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”; Art. 4 comma 4° del D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89: “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”; Atto di Indirizzo firmato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in data 8 settembre 2009; Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione Decreto 16 novembre 2012, n. 254 ESTREMI DELLA DELIBERA DEL P.O.F. Collegio dei docenti di scuola dell’infanzia e primaria del 27-10-2014. Consiglio di Circolo delibera n° 33/2014 del 06.11-2014 25