direzione didattica statale 8° circolo “antonio rosmini”

DIREZIONE DIDATTICA STATALE 8° CIRCOLO “A. ROSMINI”
Corso Italia, n°7 - 76123- Andria (Bari)
Tel. 0883/246459 Fax 0883/292770 - Mail Box:[email protected]
Sito web : www.circolodidatticorosmini.gov.it
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A. S.
2014/2015
Il nostro slogan:
“Chiarezza e Semplicità”
1
INFORMAZIONI GENERALI SULLA SCUOLA
Analisi del contesto territoriale
L’8° Circolo Didattico "Antonio Rosmini", sorto il 10 settembre 1979, è situato nella zona 167
nord - est del territorio andriese, ad alta densità demografica e costante espansione edilizia ed
urbanistica ed è caratterizzato dalla massima stabilità del personale docente e ATA.la cui età media si
aggira intorno ai 48 anni, un traguardo assai significativo in termini di raggiunta maturità professionale.
Costituisce un fattore di qualità la presenza di operatori scolastici andriesi, molti dei quali, compreso il
Dirigente Scolastico, residenti nel quartiere e, di riflesso, particolarmente attenti alla lettura dei bisogni
dell'utenza del territorio.
Di significativa rilevanza è la constatazione che il 99% del personale docente e non docente con
contratto di lavoro a tempo indeterminato risulta in servizio presso questa Scuola da più di 5 anni..
2
Gli alunni provengono da famiglie giovani e generalmente collaborative nei confronti della vita
scolastica. Con esse la Scuola continua ad interloquire attraverso il Progetto Genitori, annualmente
programmato nell'ambito delle iniziative volte all'educazione alla Salute.
La Scuola, nel corso degli anni, in base alle caratteristiche dell’utenza e alle esigenze del territorio, ha
concordato le seguenti finalità prioritarie che rappresentano la “mission”dell’organizzazione:
- Favorire lo star bene a scuola attraverso l’attenzione alla persona;
- Promuovere l’alfabetizzazione culturale di base e l’integrazione fra i saperi e le esperienze.
La “vision” della nostra scuola, ossia ciò che l’organizzazione si propone di essere, è quella di
realizzare una scuola di qualità con una particolare attenzione alle dinamiche relazionali nei rapporti
interpersonali e allo “star bene” dell’alunno, al rispetto della sua "persona". Da anni, infatti, sono stati
organizzati nel Circolo corsi di formazione del personale scolastico sulla comunicazione educativa.
Il logo della scuola rappresenta il simbolo numerico “8” animato dal volto sorridente di un bambino
con il berretto. Il sorriso rappresenta la serenità, il berretto la protezione, la sicurezza.
Il servizio che offriamo ha come VALORI DI ISPIRAZIONE due concetti chiave:
“CHIAREZZA E SEMPLICITA’”. E’ questo lo slogan della scuola: si tratta di due princìpi sui quali
più facilmente si ottiene il consenso universale.
Chiarezza significa azione educativa improntata alla trasparenza, attenzione al compito.
Semplicità vuol dire disponibilità all’ascolto, accoglienza, attenzione alla relazione.
Presso questa Scuola, nell’arco degli ultimi anni si sono svolti n. 3 corsi abilitanti per il conseguimento
dell’idoneità all’insegnamento nella scuola elementare, n. 6 corsi di formazione per docenti neo
immessi in ruolo, n. 3 corsi per il conseguimento dell’idoneità all’insegnamento della Religione
Cattolica e n. 3 corsi INDIRE punto Edu per il personale A.T.A. in servizio nelle scuole di Andria,
coordinati dal Dirigente Scolastico.
Dal 1998 l’edificio ora denominato “Paolo Borsellino” sito in Corso Italia n.7 è stato sede del
Distretto Scolastico, quindi osservatorio privilegiato della realtà scolastica territoriale e dall’11
settembre 2007 sede temporanea del C.I.S.A. (Comunità Istituzioni Scolastiche Andriesi) .
Dall’anno scolastico 2000/2001, attraverso una convenzione della durata quadriennale, rinnovata negli
scorsi anni, è iniziata una collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria
dell’Università degli Studi di Bari, con quella di Macerata e con Urbino per le attività di tirocinio degli
studenti universitari, attraverso la guida di docenti tutor in servizio presso questo Circolo Didattico.
Nell’anno scolastico 2006/2007, inoltre, la Scuola ha ospitato n. 7 candidati tirocinanti del CorsoConcorso selettivo di formazione per il reclutamento dei Dirigenti Scolastici, ai sensi dell’art. 16 del
D.D.G. 22/11/2004 e nell’a.s. 2012/2013 n. 10 Dirigenti Scolastici neo immessi in ruolo e seguiti
nell’attività di Mentor da parte del Dirigente Scolastico di questo Circolo Didattico.
3
Numero dei plessi
N° 2 plessi di scuola primaria: ”Paolo Borsellino” e “Giovanni Falcone”;
N° 4 plessi di scuola dell’infanzia: Rosmini, Rosmini II, Don Milani e G. Mansi.
Numero di alunni
Il numero complessivo degli alunni del Circolo ammonta a 1140 unità così distribuite:
N° 722 alunni di scuola primaria, di cui n° 29 in situazione di handicap;
N° 355 alunni di scuola dell’infanzia, di cui 16 in situazione di handicap.
Numero di classi
N° 35 classi di scuola primaria;
N° 17 sezioni di scuola dell’infanzia a doppio organico.
Organizzazione oraria
Scuola primaria:
N° 27 ore settimanali per le tutte le classi dal lunedì al venerdì, con la seguente
articolazione oraria: dalle ore 8.06 alle ore 13.30.
Scuola dell’infanzia:
N° 40 ore settimanali in tutte le sezioni dal lunedì al venerdì, con la seguente
articolazione oraria: dalle ore 8.15 alle ore 16.15 con fruizione del servizio di refezione.
4
Risorse professionali
Scuola primaria:
n° 44 docenti su posto comune;
n° 2 insegnanti specialisti dell'insegnamento della lingua inglese;
n° 3 insegnanti specialisti dell’insegnamento della Religione Cattolica;
n° 16 docenti e dodici ore di sostegno psicofisici.
Scuola dell’infanzia:
n° 34 docenti su posto comune;
n° 9 docenti di sostegno psicofisici, n. 2 docente per audioleso.
Uffici di segreteria:
n° 1 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi;
n° 6 Assistenti amministrativi.
Personale ausiliario:
n° 18 Collaboratori scolastici, dei quali n.2 utilizzati in compiti parziali
Risorse materiali
n. 8 personal computers e n.8 postazioni Intranet negli uffici di segreteria;
n. 2 laboratori di informatica con complessive 28 postazioni di lavoro per gli alunni nei due plessi di
scuola primaria;
n. 6 Lavagne Interattive Multimediali;
n. 4 TV color con videoregistratori;
n. 3 videoproiettori;
n. 1 antenna satellitare;
n. 30 radioregistratori;
n. 23 lettori CD;
n. 40 lettori MP3;
n. 20 computers portatili;
n. 4 impianti di amplificazione;
n. 4 impianti di radiodiffusione;
n. 2 tastiere elettroniche;
n. 2 lavagne luminose;
n. 2 proiettori per diapositive;
n. 1 episcopio;
n. 7 impianti di amplificazione portatili
n. 2 pianoforti digi
5
PROGETTAZIONE
EDUCATIVA
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo
grado, già elementare e media. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno
sviluppo della persona. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni
nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della
cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.
Per raggiungere la suindicata finalità è possibile individuare, nel rispetto della libertà di
insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo.
 Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti
affinché l’allievo riesca a dare senso e significato a quello che va imparando.
 Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, accogliendo e valorizzando
le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, per fare in modo
che non si tramutino in disuguaglianze.
 Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca
di nuove conoscenze.
 Incoraggiare l’apprendimento cooperativo attraverso la formazione di gruppi
all’interno della classe per un aiuto reciproco tra pari.
 Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di imparare
ad apprendere ed acquisire consapevolezza del proprio stile di apprendimento.
 Realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso
tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
6
SETTORE INTEGRAZIONE SCOLASTICA
1) ANALISI DELLA SITUAZIONE
Frequentano le scuole dell’8° Circolo Didattico n. 29 alunni riconosciuti in situazione di handicap
psicofisico e sensoriale nella scuola primaria e 17 nella scuola dell’infanzia.
La maggior parte degli alunni inseriti in questa scuola proviene da un ambiente socio-culturale
mediamente evoluto e le famiglie di provenienza mostrano collaborazione nella formazione dei
propri figli. Alcune di esse sono seguite dal Settore Servizi Sociali del Comune che opera in stretto
raccordo con la Scuola.
Nella scuola primaria operano i seguenti docenti di sostegno: nel plesso Borsellino: BURDO
ANNA, D’AVANZO VINCENZA, DE VANNA MARIA TERESA, FATONE ANNUNZIATA,
FUSARO MARIA, LOMBARDI ANGELA MASTROTOTARO ROSSELLA, MONTINGELLI
MARIANNA, QUERCIA ROSANNA ; nel plesso Falcone ACQUAVIVA ALESSANDRA,
CALO’ CATERINA, CAVALLARO MARIA PIA, DI BARI MARIANNA, LOCONTE
ANTONIETTA, MARCONE ROSALBA, TARANTINI STEFANIA.
Nella scuola dell’infanzia operano i seguenti docenti di sostegno: nel plesso Rosmini ALICINO
ANGELA, BUONOMO SAVINA, CIVITA ANNA. LOMBARDI ROSA ANGELA,
MIRACAPILLO VINCENZA, PAPA LUCIA, SURIANO MARIA LUCIA; nel plesso G. Mansi
DEL ROSSO ANNAMARIA e RUTIGLIANI ISABELLA.
Nella scuola opera, altresì, l’Unità Multispecialistica per l’integrazione scolastica dipendente
dall’AUSL BAT, con le seguenti figure:
Dott. BRIGIDA
FIGLIOLIA
NEUROPSICHIATRA
Dott. ROSALBA
LASCIARREA ASSISTENTE SOCIALE
e l’èquipe riabilitativa dell’Istituto “A. Quarto di Palo” convenzionata con
la Regione con le seguenti figure:
Dott. MARIO
DAMIANI
NEUROLOGO
Dott. ANGELA
FERRI
PSICOLOGA
Dott. ITALA
PORZIO
PSICOLOGA
NICOLETTA
SELVAROLO
ASSISTENTE SOCIALE
GABRIELLA
BRUNO
TERAPISTA SC.PRIM.
MONICA
MAZZONE
TERAPISTA SC.PRIM.
MONICA
ZINGARELLI
TERAPISTA SC.INF.
ANNAMARIA
LASCIARREA
TERAPISTA SC. INF.
NICOLETTA
GUGLIELMI
TERAPISTA SC.INF.
MARIA GRAZIA
ZINGARO
TERAPISTA SC.PRIM.
7
CRITERI GENERALI
Al fine di promuovere l’integrazione di tutti gli alunni,la scuola mette in atto strategie educative e
didattiche che si articolano in modo orizzontale e reticolare, utilizzando le diverse figure educative
e professionali..
Gli strumenti adeguati a tal fine sono: Diagnosi Funzionale, Profilo Dinamico Funzionale, Piano
Educativo Individualizzato e Piano di Studio Personalizzato.
La Diagnosi Funzionale, al momento di ingresso dell’alunno nella scuola, è essenziale per la
conoscenza delle potenzialità del soggetto e la definizione dei suoi bisogni educativi. Alla
definizione di tali diagnosi sono chiamati a provvedere i componenti dell’Unità Multidisciplinare
dell’AUSL, ognuno per la parte di competenza, con la stretta collaborazione dei genitori.
Alla luce della documentazione risultante dalla Diagnosi Funzionale predisposta dai servizi
specialistici, si procede successivamente alla redazione, per ogni bambino disabile, di un Profilo
Dinamico Funzionale (P.D.F.). Alla sua stesura provvedono, oltre agli operatori dell’AUSL, i
genitori dell’ alunno, il personale docente curricolare e specializzato, il Dirigente Scolastico.Tale
documento pone in rilievo le difficoltà di apprendimento conseguenti alla particolare situazione, le
possibilità di recupero e le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e rafforzate
nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni).
Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) è, invece, il documento nel quale si descrivono gli
interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti in un determinato periodo di tempo, ai fini
della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione.
Il Piano di Studio Personalizzato è la programmazione didattica annuale su misura per l’alunno.
8
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La diffusione dei Bisogni Educativi Speciali è legata alla sempre più evidente eterogeneità delle classi
e alla crescente complessità dei contesti scolastici, che pongono in essere una serie di problematiche
educative che non attengono esclusivamente agli alunni con deficit. Da qui nasce la possibilità di
utilizzare il concetto di Bisogno Educativo Speciale non solo per la conoscenza dell’alunno con
disabilità certificata, ma anche per la progettazione di interventi educativo-didattici adeguati alle
caratteristiche individuali di chiunque presenti, anche temporaneamente, disagi o difficoltà a livello
cognitivo, affettivo, sociale. Nell’espressione Bisogno Educativo Speciale si vuole, infatti, fare
rientrare quella condizione varia e multiforme di difficoltà nell’apprendimento che è condivisa da
diverse situazioni, e che comporta per la scuola la predisposizione di un’organizzazione didattica
finalizzata alla rimozione di tutti gli ostacoli che si frappongono allo sviluppo armonico dell’alunno.
L’emanazione della Legge n. 170/2010 riporta in primo piano un importante fronte di riflessione
culturale e professionale, focalizzando l’attenzione sulla didattica individualizzata e personalizzata,
sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica. In seguito la
Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, recante gli strumenti di intervento per alunni con bisogni
Educativi Speciali e successivamente la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, nella quale si delineano le
indicazioni operative, pongono la scuola nella prospettiva di perseguire una “politica di inclusione”.
Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie:
A) Disabilità (Legge n.104)
B) Disturbi Evolutivi Specifici (DSA - Legge n. 170), deficit del linguaggio, disturbo dell’attenzione e
iperattività (ADHD), iperdotazione mentale o gifted, disturbo della coordinazione motoria, della
disprassia, disturbo non verbale, disturbo dello spettro autistico lieve ( non inseriti nelle casistiche
previste dalla legge n. 104), livello intellettivo limite (FIL- borderline) con QI da 70 a 85.
C)Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale alunni stranieri di recente immigrazione.
Disturbi specifici di apprendimento ( DSA)
La Legge 8 ottobre 2010, n. 170 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia
come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli
atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché
alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo.
Il principale criterio necessario pertanto a stabilire la diagnosi di DSA è quello della <<discrepanza>>
tra abilità nel dominio interessato (deficitaria in rapporto alle attese per l’età e/o la classe frequentata)
e l’intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica).
Vi sono differenze esistenti tra difficoltà di apprendimento e disturbo di apprendimento, il primo
termine è riconducibile a qualsiasi difficoltà scolastica incontrata da uno studente, durante la sua
carriera scolastica, quindi può riguardare qualunque soggetto, il secondo è relativo a problematiche più
definite e strettamente legate al processo di apprendimento. Vi sono una serie di tipicità relative alla
difficoltà di apprendimento come la forte demotivazione, la diversità culturale, la scarsa competenza
linguistica, i disturbi del comportamento (ADHD, disturbi neuromotori gravi, consistenti ipercinesie,
disturbi mentali e di personalità), il ritardo mentale. Molto differenti sono invece tutte quelle situazioni
che rientrano nella categoria dei disturbi che fanno riferimento a problematiche più importanti e
dall’evoluzione incerta. Non sono conseguenza di un handicap, né sono imputabili a fattori esterni,
9
quali differenze culturali, insegnamento inappropriato o insufficiente, ma dipendono dalle basi
neuropsicologiche dell’apprendimento stesso.
Secondo l’art. 5 della Legge 170/2010 e specificatamente nelle Linee Guida del 12 luglio 2012 l’azione
formativa individualizzata pone obiettivi comuni per tutta la classe, ma adattando le metodologie in
funzione delle caratteristiche individuali con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle
competenze fondamentali del curricolo, proponendo attività di recupero individuali; la didattica
personalizzata calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità ed unicità dei
bisogni educativii, dando a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità.
La didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie
didattiche tali da promuovere il successo formativo di ogni alunno:
 l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, ecc.);
 l’attenzione agli stili di apprendimento;
 la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere un
apprendimento significativo. La sinergia fra didattica individualizzata e personalizzata
determina per l’alunno con DSA, le condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento.
L’art. 5 della Legge n. 170/2010 prevede misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai
fini della qualità dei concetti da apprendere, nonché l’introduzione di strumenti compensativi,
compresi i mezzi di strumento alternativi e le tecnologie informatiche, che rendono più fruttuosa e
agevole l’espressione delle proprie potenzialità. Essi si suddividono in:
 non tecnologici: schemi e mappe concettuali, libro di testo, appunti del docente, materiale
iconico, grafici;
 a bassa tecnologia: registratore come alternativa agli appunti, fogli con righe, quadretti a
spaziatura particolare;
 ad alta tecnologia: computer con correttore ortografico, sintesi vocale, PPT, web, libri
digitali, audiolibri, CD-Rom, scanner, LIM, software didattici;
 PDP (Piano Didattico Personalizzato).
L’art. 5 della legge n. 170/2010 prevede, inoltre, per l’insegnamento della lingua straniera, l’uso di
strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale, che assicurino ritmi graduali di
apprendimento, prevedendo anche, dove risulti utile, la possibilità dell’esonero.
È necessario sottolineare la delicatezza delle problematiche psicologiche che si innestano nell’alunno
con DSA per l’utilizzo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative. Ai compagni di classe
gli strumenti compensativi e le misure dispensative possono risultare incomprensibili facilitazioni. A
questo riguardo, il docente di classe, sentita la famiglia interessata, può avviare adeguate iniziative per
condividere con i compagni di classe le ragioni dell’applicazione degli strumenti e delle misure citate,
anche per evitare la stigmatizzazione e le ricadute psicologiche negative.
Resta ferma, infine, la necessità di creare un clima della classe accogliente, praticare una gestione
inclusiva della stessa, tenendo conto degli specifici bisogni educativi degli alunni con DSA.
Il Dirigente scolastico, nella logica dell’autonomia riconosciuta alle istituzioni scolastiche, è il garante
delle opportunità formative offerte e dei servizi erogati ed è colui che attiva ogni possibile iniziativa
affinché il diritto allo studio di tutti e di ciascuno si realizzi. Per la realizzazione degli obiettivi
programmati, il Dirigente scolastico si avvale della collaborazione del docente referente con compiti di
informazione, consulenza e coordinamento. La nomina del referente di Istituto per la problematica
connessa ai Disturbi Specifici di Apprendimento non costituisce un formale obbligo istituzionale ma è
demandata alla autonomia progettuale delle singole scuole. La presenza all’interno dell’Istituto
scolastico di un docente esperto, con compiti di referente, non solleva il Collegio dei docenti ed i
Consigli di classe interessati dall’impegno educativo di condividere le scelte. Risulta, infatti,
indispensabile il coinvolgimento e la corresponsabilità dell’intera comunità educante.
10
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di
età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si
pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della
cittadinanza.
 Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove
esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti
come persona unica e irrepetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di
identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una
comunità.
 Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il
proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;
provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; assumere atteggiamenti sempre più
responsabili.
 Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,
l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza rievocando, narrando e
rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande e a riflettere sui significati.
 Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di
gestire i contrasti attraverso regole condivise; significa porre le fondamenta di un abito
democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.Secondo
le nuove indicazioni per il curricolo, è importante sostenere gli alunni verso l’acquisizione della
cittadinanza attiva, che non è una disciplina a sé stante, ma esercizio quotidiano di convivenza, di
rispetto per la legalità, di progressiva consapevole riflessione sulle regole e sui valori fondamentali
della società.
Nel corrente anno scolastico 2014/15 si svolgerà la progettazione didattica annuale, che ha come titolo:
“SCUOLA A COLORI”. Essa vuole richiamare l’idea di una scuola allegra, ricca di proposte
educative e didattiche accattivanti e stimolanti per suscitare nei bambini curiosità e motivazione ad
apprendere, elementi fondamentali per consentire a tutti gli alunni di raggiungere i traguardi per lo
sviluppo delle competenze. La programmazione porrà in essere attività sempre nuove e diversificate in
base ad argomenti e tematiche comuni: “accoglienza”; “ecco i colori” ; “tra le stagioni”; “in famiglia”;
“tutti in festa£ì”: “con il corpo”, “scopro e creo”. Ogni progetto presenta all’interno delle unità
didattiche presentate nella mappa concettuale e sarà caratterizzato da: -flessibilità nell’asdeguare gli
obiettivi formativi alle reali esigenze dei bambini,; _scelta ragionata dei contenuti più significativi per
11
l’acquisizione di nuove conoscenze; - selezione di strategie educative e didattiche che prevedono
esperienze dirette nei vari ambiti: manipolativo, grafico, linguistico-espressivo, creativo. Attraverso
tale itinerario formativo si intende valorizzare la ricchezza di ogni persona, garantendo un clima di
serenità e accoglienza dove ogni bambino nella sua diversità diviene una risorsa e un’opportunità di
crescita per tutti.
“IL SE’ E L’ALTRO”
Stimolare il bambino a comprendere ed acquisire norme di
comportamento per una convivenza democratica.
“IL CORPO E IL MOVIMENTO”
Promuovere la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della
personalità e come condizione funzionale, relazionale cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare
in base a tutti i piani di attenzione formativa. Rafforzare l’autostima.
“IMMAGINI, SUONI, COLORI”
Sviluppare nel bambino la capacità di comunicare attraverso diversi linguaggi, di esprimere emozioni,
di raccontare, inventare e drammatizzare storie, di esprimersi attraverso il disegno, la pittura, le attività
sonoro-espressive e simbolico-rappresentative accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità.
“ I DISCORSI E LE PAROLE
Scoprire, esplorare e imparare a conoscere la realtà naturale ed artificiale sviluppando l’intelligenza
spaziale, logico-linguistica e il pensiero matematico. Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni
lette o raccontate di fiabe, favole, storie, racconti e resoconti.
“ LA CONOSCENZA DEL MONDO”
Ordinare e raggruppare per forma, colore, grandezza e quantità. Collocare persone, fatti
ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; registrare
regolarità e cicli temporali. Localizzare se stessi, oggetti e persone in situazioni spaziali.
“RELIGIONE CATTOLICA”
Osservare con meraviglia il mondo riconosciuto come dono di Dio Creatore. Scoprire nei racconti dei
Vangeli la persona e l’insegnamento di Gesù di Nazareth. Riconoscere alcuni linguaggi simbolici
caratteristici della vita dei cristiani. Comprendere che la Chiesa è comunità di uomini e donne uniti nel
nome di Dio Padre ed espressione del comandamento evangelico dell’amore.
12
PROGETTAZIONE
EXTRACURRICOLARE
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA 2015:
La Scuola Primaria, in regime di autonomia, è chiamata ad assolvere
il compito di creare le condizioni atte a garantire il successo scolastico
sia attraverso interventi compensativi e mirati, sia attraverso
un’offerta formativa arricchita qualitativamente ed ampliata
quantitativamente, tesa alla prevenzione del disagio ed al recupero
delle situazioni di disuguaglianza culturale attraverso la promozione
dell’autostima.
DESTINATARI
Alunni delle classi di scuola primaria del 2° Circolo
RISORSE PROFESSIONALI
docenti di scuola primaria di entrambi i plessi in qualità di tutor
esperti esterni in qualità di docenti dei gruppi di apprendimento
RESPONSABILE DEL PROGETTO:
Ins. Capurso Antonella per la scuola primaria;
Ins. Giorgio Mariangela per la scuola dell’infanzia
FINALITA’
Con questo progetto si intende offrire agli alunni l’opportunità di un ampliamento ed un arricchimento
dell’offerta formativa attraverso la frequenza non obbligatoria di laboratori caratterizzati da una
metodologia finalizzata al rafforzamento dell’autostima personale attraverso l’attivazione dei seguenti
laboratori:
“CIACK SI GIRA” per le classi prime
“IL CORO DELLA ROSMINI” per le classi seconde
“SCACCO MATTO” per le classi terze
“BALLI TRADIZIONALI” per le classi quarte
“GIORNALISTI IN ERBA” per le classi quinte
PROGETTO PIEDIBUS Cannone Lucia, Girasoli Domenichella,
Caterina e Tota Filomena
13
Sgaramella Nicoletta Susco
PROGETTO DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA per le classi prime di
scuola primaria in orario curricolare “IL CAMMINO DELLA FELICITA’” con gli esperti esterni
Patrizia Labianca e Gianbattista Rossi
Il progetto di ampliamento dell’offerta formativa si attua orientativamente nell’arco temporale da
febbraio a maggio 2015 e si articola in rientri pomeridiani il venerdì dalle 15.00 alle 18.00, nei due
plessi di scuola primaria.
OBIETTIVI FORMATIVI
Intervenire su tutte le aree della personalità per rafforzare il senso di autostima.
Favorire la creatività e migliorare il grado di socializzazione.
Promuovere competenze emotive-affettive e relazionali.
Rimotivare allo studio e alla frequenza scolastica.
ATTIVITA’
Conversazioni guidate, letture, attività manipolative, drammatizzazioni, elaborati grafico-pittorici,
interviste, raccolta di documenti, visione di videocassette, esecuzione di balli e di canti popolari,
preparazione di cartelloni illustrati, stesura di articoli, elaborazione di un DVD di documentazione.
CRITERI
I laboratori comprendono alunni di classi parallele dalla I alla V con un numero di frequentanti non
superiore a 25 unità
MODALITA’ DI VERIFICA
Prove semistrutturate (colloqui, questionari) in itinere, schede strutturate alla fine del percorso,
osservazioni occasionali e sistematiche degli allievi durante le attività per rilevare il grado di
coinvolgimento affettivo e motivazionale nelle attività proposte.
ATTIVITA’ AGGIUNTIVE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
PROGETTO: “INGLESE FACILE”
DESTINATARI:
N. 105 alunni cinquenni frequentanti le sezioni di scuola dell’infanzia;
OBIETTIVI:
 Fornire nuovi strumenti di comunicazione e di espressione;
 Comunicare con molteplici linguaggi;
 Sviluppare l’immaginazione e la creatività individuale
 Favorire il primo approccio con una lingua straniera
ATTIVITA’:
14
LABORATORIO LINGUISTICO per alunni cinquenni frequentanti le scuole dell’infanzia Rosmini,
Don Milani e G. Mansi
TEMPI
Il progetto si attua nell’arco temporale da febbraio a maggio 2015 e si articola in n. 8 prolungamenti
orario di 2 ore e trenta minuti per gli alunni dalle 16.15 alle 18.45 per complessive 20 ore.
LUOGHI DI ATTUAZIONE
Locali scolastici degli edifici Rosmini, Don Milani e G. Mansi.
RISORSE PROFESSIONALI
Esperto esterno PON e docenti tutor in numero congruo rispetto ai gruppi di apprendimento reclutati
con procedure ad evidenza pubblica.
RESPONSABILE DEL PROGETTO:
Ins. Giorgio Mariangela
PROGETTO MUSICA “SE PER MIRACOLO” per n. 5 sezioni della scuola dell’infanzia “G. Mansi” a
cura dell’ins. Giuseppe Olimpio De Tullio per n. 30 ore di attività aggiuntive di insegnamento
PROGETTO MA CHE MUSICA MAESTRO per n. 17 sezioni della scuola infanzia.
PROGETTI SPECIALI
 Progetto “UNA BIBLIOTECA PER CRESCERE” in rete con n. 14 scuole andriesi;
 Attività di ricerca-azione con allieve tirocinanti Liceo Pedagogico e Liceo Sociale;
 Progetto Nazionale “SPORT DI CLASSE” di attività motoria per la scuola primaria;
 Progetto GIOCHI TRADIZIONALI con l’Ufficio Scolastico Provinciale, i Circoli e gli
Istituti Comprensivi, i tirocinanti del Liceo Sociale “Pietro Bethancourt” di Andria e
l’Amministrazione Comunale;
 Progetto NERO SU BIANCO con le scuole andriesi in rete con l’Università di Bari
 Scuola Capofila dal 2003 della Rete di Scuole CISA (Comunità Istituzioni Scolastiche
Andriesi)
15
UTILIZZO PALESTRE SCOLASTICHE
Associazione “Olimpia Basket Andria”, plesso “P. Borsellino”
As s ociaz<ione Sportiva
Modalità di funzionamento degli
organi collegiali
Il Consiglio di Circolo si riunisce
mediamente una volta ogni due
mesi. Esso stabilisce indirizzi
generali e ha potere deliberante in
materia di organizzazione e di
utilizzo dei mezzi finanziari, sentite
le proposte del
Collegio dei
Docenti e i pareri dei Consigli di
Interclasse e di Intersezione.
 Il Collegio dei docenti di scuola
infanzia e primaria
ha
competenza
esclusiva
per
quanto
concerne
l’azione
didattica ed educativa.
 I Consigli di Interclasse ( nella
scuola primaria) e
di
Intersezione (nella scuola dell’infanzia) sono le sedi della partecipazione dei genitori.
Formulano proposte ed esprimono pareri in ordine all’azione educativa e didattica.
 Il Comitato dei genitori, composto dai rappresentanti eletti dei consigli di intersezione e
di interclasse ed integrato dai rappresentante dei genitori facenti parte del Consiglio di
Circolo, è periodicamente convocato dal Capo d’Istituto. Formula proposte e pareri per
migliorare l’atttività educativa e il funzionamento della scuola.
* Incarichi attribuiti al personale docente
Collaboratori del Dirigente Scolastico: Zagaria Rosa e Abruzzese Antonietta
Fiduciari: Romanelli Angela, Tesoro Anna, Guadagno Nunzia e Colletta Lucia
Coordinatori d’interclasse: Quacquarelli Vincenza (1^); Di Gioia Maria (2^); D’Ambrosio
Maria Filomena (3^); Calvano Antonietta (4^); Losappio Maria ( 5^).
- Referente laboratorio informatica e sussidi plesso Falcone: Calvano Antonietta
- Referente informatica scuola dell’infanzia Rosmini: Suriano Maria Lucia.
- Referente Bisogni Educativi Speciali: Lombardi Angela.
- Referente visite guidate e rapporti con il territorio: Sgaramella Nicopletta
- Referente educazione alla legalità: Caterino Francesca.
- Referente biblioteca e prestito libri plesso Falcone: Pistillo Sabina
- Referente integrazione scuola dell’infanzia: Buonomo Savina
- Referenti documentazione sito web scuola primaria: Mari A. Siponee Cabnnone N.
-
16
* Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa.






Ins. Avantario Rita: sostegno al lavoro dei docenti :coordinamento del Progetto speciale in
rete Biblioteca- area 2.
Ins. Maisto Maria: sostegno al lavoro degli studenti: coordinamento dell’attività motoria e
sportiva a livello di Circolo – area 3.
Ins. Capurso Antonella: gestione del P.O.F.:coordinamento della progettazione curricolare
ed extracurricolare e della valutazione a livello di scuola primaria- area 1.
Ins. Giorgio Mariangela: gestione del P.O.F.:coordinamento della progettazione curricolare
ed extracurricolare e della valutazione a livello di scuola dell’infanzia- area 1.
Ins. Ruggiero M. Altomare: sostegno al lavoro dei docenti: cura della documentazione
didattica attraverso la gestione e l’aggiornamento del sito web a livello di Circolo – area 2.
Ins. Cusmai Filomena: sostegno al lavoro dei docenti: coordinamento dell’integrazione
scolastica a livello di Circolo– area 2.
CLASSI, SEZIONI E INSEGNANTI ASSEGNATI
Scuola dell’infanzia “Edificio Rosmini”
Sez. A inss. SURIANO SABINA - CORATELLA ROSALBA
Sez. B inss. CIVITA ANGELA – GIORGIO ANGELA
Sez. C inss. INCHINGOLO ADDOLORATA – ZAGARIA MARIA
Sez. D inss. ABRUZZESE ANTONIETTA – DI TRANI MICHELINA
Sez. E inss. ZOTTI SILVIA - GUADAGNO NUNZIA
Sez. F inss. MATERA FRANCESCA – SGARRA MARIA
Sez. G inss. DI BARI TERESA – DI BARI MARIA
Sez. H inss. ACQUAVIVA FRANCESCA – GUGLIELMI RITA
Sez. I inss. CANNONE NUNZIA – COLELLA NUNZIA
Scuola dell’infanzia “Rosmini II”
Sez. L inss. ABBASCIANO MARIA – GUGLIELMI ANNA
Scuola dell’infanzia “Don Milani”
Sez. M inss. QUACQUARELLI SABINA – GIORGIO MARIANGELA
Sez. N inss. TESORO ANNA – PORRO ANTONIETTA
Scuola dell’infanzia “Graziella Mansi”
Sez. O inss.GIORGIO LUCIA – LASTELLA SALVATORA
Sez. P inss. MARTINELLI LUCIA – DE TULLIO GIUSEPPE OLIMPIO
Sez. Q inss. CIVITA ANGELA – GALLO MARIA
17
Sez. R inss. DI BISCEGLIE MARIA – TORTORA ROSA
Sez. S inss. COLLETTA LUCIA – ZINFOLLINO BEATRICE
Scuola Primaria Plesso “Paolo Borsellino”
1^A inss. CANNONE ANGELA –PAPARUSSO ANNA
1^B inss. QUACQUARELLI VINCENZA –PAPARUSSO ANNA
1^C inss. CANNONE GIOVINA –PAPARUSSO ANNA
1^D inss. RUGGIERO MARIA ALTOMARE – PAPARUSSO ANNA
1^E inss. CATERINO FRANCESCA – MERAFINA MADDALENA
2^A inss. DI GIOIA MARIA – DI BARI ANTONELLA
2^ B inss. PIOMBAROLO MARIA- DI BARI ANTONELLA
2^C inss. BASILE ANNA MARIA – DI BARI ANTONELLA
2^D inss. BASILE MARIA –DI BARI ANTONELLA
3^A inss. SIPONE GIOVANNA –GIANNOTTI SABINA
3^B inss. ZAGARIA STEFANIA – GIANNOTTI SABINA
3^C inss. D’AMBROSIO FILOMENA – GIANNOTTI SABINA
3^D inss. INCHINGOLO MARIA – GIANNOTTI SABINA
4^A inss. MAISTO MARIA –SERGIO ANNA
4^B inss. SGARAMELLA MARIA PIA – SERGIO ANNA
4^C inss. CUSMAI FILOMENA – SERGIO ANNA
4^D inss. ALICINO MARIA ELENA – SERGIO ANNA
5^A inss. CANNONE LUCIA –SGARAMELLA NICOLETTA
5^B inss. ZAGARIA ROSA – SGARAMELLA NICOLETTA
5^C inss. CAPURSO ANTONELLA –SGARAMELLA NICOLETTA
5^D inss. GIRASOLI DOMENICHELLA –SGARAMELLA NICOLETTA
Scuola Primaria Plesso “Giovanni Falcone”
1^F inss. BRUNO KETTY- INCHINGOLO ROSA
1^G inss. TOTA FILOMENA – INCHINGOLO ROSA
2^E inss. MAMELI DORIANA - INCHINGOLO ROSA
2^F inss. RELLA ANGELA - INCHINGOLO ROSA
3^E inss. ESABON ROSANNA –MERAFINA MADDALENA
3^F inss. SANTOMAURO ADDOLORATA – MERAFINA MADDALENA
4^E-4^F inss. PISTILLO SABINA – AVANTARIO RITA-SUSCO CATERINA- MERAFINA M.
4^G- 4^H inss.ASSELTA GRAZIA –CALVANO ANTONIA- SUSCO CATERINA
5^E -5^ F- inss. ATTIMONELLI ANTONIA – LOSAPPIO MARIA-CARLUCCI GIUSEPPINA
5^G- 5^H inss.ROMANELLI ANGELA – MARI ANTONELLA –CARLUCCI GIUSEPPINA
18
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
 Ins. SANTOMAURO GRAZIA nelle sezioni di scuola dell’infanzia A, B, C,D, G, H, I, L, O, P, Q,
R, S e nelle classi di scuola primaria 5^G;
 Ins. DI PALMA RITA nelle classi 1^A, 1^D, 1^E, 2^B, 2^ D, 3^A, 3^ B, 4^ A., 4^ B , 4^C, 5^A,
del plesso “P. Borsellino”;
 Ins. LOSITO CHIARA nelle classi 1^F, 1^ G, 3^C, 3^D, 4^D, 4^E, 4^F,4^G, 4^H, 5^F , 5^H dei
plessi ”P. Borsellino” e “G. Falcone”;
INSEGNAMENTO L2 CON SPECIALISTI
 Ins. MARI ROSA nelle classi 1^D, 2^ A, 2^C, 2^ D, 3^C, 3^D, 4^ C, 4^D, 5^C, 5^D
 Ins. RUGGIERO MARIA nelle classi 2^E, 2^F, 3^ A, 3^E, 4^F, 4^G, 4^H, 5^E, 5^F
19
PIANO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE
 Soggetti coinvolti
Personale docente, amministrativo e ausiliario in servizio nel Circolo.
 Obiettivi da perseguire
Passare da una logica progettuale occasionale alla valorizzazione delle risorse attraverso
l’ottimizzazione dei canali della comunicazione e dell’interazione tra scuola ed extrascuola.

Attività
Corsi di formazione per il personale docente scuola infanzia e primaria:
“Il Settembre Pedagogico 2014: “IMPARARE AD IMPARARE” – relatori Eugenio Scardaccione e
Luca Grandi con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Andria e la Rete di Scuole CISA;
Adesione individuale dei docenti e del personale ATA ad attività formative organizzate nel
territorio
Progetto Genitori 2015: percorso educativo “L’ARTE DI EDUCARE”

Risultati attesi
Coinvolgimento attivo di ciascuno;
Valorizzazione delle professionalità;
Ricaduta positiva sull’agire professionale quotidiano.
 Modalità di verifica e di documentazione
Monitoraggio attraverso questionari iniziali, in itinere e finali.
Incontri periodici del gruppo di progetto.
Verifiche a medio termine e finali negli organi collegiali.
20
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE A.T.A
AMBROSECCHIA COSIMO (Direttore dei servizi generali ed amministrativi)
Organizzazione dei servizi amministrativi e responsabilità del loro funzionamento. Autonomia
operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere
amministrativo, contabile di ragioneria e di economato. Organizzazione e coordinamento del personale
A.T.A. Promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti dal personale amministrativo e
ausiliario. Rilascio di certificazioni, di estratti e copie di documenti. Esecuzione di delibere degli organi
collegiali a carattere esclusivamente contabile. Elaborazione di progetti e proposte inerenti il
miglioramento organizzativo, anche in relazione all’uso di procedure informatiche. Attività istruttoria
diretta alla stipula di accordi, contratti e convenzioni con enti esterni. Unitarietà della gestione dei
servizi amministrativi e generali della scuola in coerenza con il piano dell’offerta formativa.
AFFARI GENERALI
DE LEONARDIS Patrizia - (Assistente Amm.va)
Tenuta registro protocollo informatico. Convocazioni organii
collegiali. Uscite sul territorio e visite guidate. Supporto ai progetti. Collaborazione con il Dirigente
Scolastico e con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi.
ALBO Luisa– (Assistente Amm.va)
Predisposizione atti per attività negoziale e tenuta degli inventari; tenuta del registro dei movimenti
materiale di pulizia, materiale di facile consumo. Rapporti con l’Ente Locale e con l’esterno. Stato
giuridico del personale ausiliario. Assenze e permessi personale ATA con contratto a tempo
determinato e a tempo indeterminato. Collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il Direttore dei
servizi generali e amministrativi.
PERSONALE
RENNA Sabino– (Assistente Amm.vo)
Stipendi. Contratti. Stato giuridico del personale docente Varie docenti. Atti a carattere amministrativo
– contabile: conguaglio fiscale, mod. CUD, schede fiscali, prestiti, pratiche INPS. Collaborazione con
il Dirigente Scolastico e con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi.
MAGNO Silvia – (Assistente Amm.va)
Richieste di manutenzione ordinaria assenze e permessi personale docente con contratto a tempo
determinato e a tempo indeterminato. Individuazione supplenti e sostituzioni. Decreti di assenze e
aspettative. Gestione recuperi, certificati di servizio, tenuta fascicoli, acquisizione dati per graduatorie.
Collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il Direttore dei servizi generali e amministrativi
21
ALUNNI
MONTRONE Vincenzo – BASILE Angela (Assistenti Amm.vi)
Circolari in visione ai docenti e al personale A.T.A. Iscrizioni alunni e
relativi fascicoli. Schede di valutazione e attestati. Schedario alunni.
Certificati alunni. Pratiche alunni in situazione di handicap. Pratiche
adozioni libri di testo. Rapporti con l’équipe Quarto di Palo e con l’Unità
Multispecialistica per l’integrazione scolastica. Pratiche diritto allo studio.
Pratiche infortuni alunni e peresonale. Collaborazione con il Dirigente
Scolastico e con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi.
COLLABORATORI SCOLASTICI
Presso il Circolo Didattico Rosmini operano 18 collaboratori scolastici assegnati ai seguenti plessi:
SCUOLA PRIMARIA – PLESSO “PAOLO BORSELLINO”
-
DI PALMA
DI PASQUALE
FUCCI
MAGGIULLI
MENAFRA
SCIASCIA
ANNA CHIARA
LUIGI
MIRELLA
FRANCESCA
ANTONELLA
GIUSEPPE
SCUOLA PRIMARIA – PLESSO “GIOVANNI FALCONE”
- COVIELLO
VITO
- DI MOLFETTA
PASQUALE
- GRANATA
NICOLA
- GUARDIA
TERESA
- IEVA
ANNA
- LIONETTI
NICOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA “ ROSMINI”
- ABRUZZESE
LUCIA
- DI BARI
MARIA STELLA
- TURSI
NICOLA
- MOSCA
NICOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA - GRAZIELLA MANSI
-
NOTARPIETRO ANNAMARIA
SINESI
MARIA IMMACOLATA
SCUOLA DELL’INFANZIA – DON MILANI
- CICIRIELLO
MARIA
- PORRO
ANNA MARIA
22
INCARICHI SPECIFICI PERSONALE A.T.A.
Nel corrente anno scolastico sono stati assegnati i seguenti incarichi specifici:
PERSONALE AMMINISTRATIVO
-
RENNA SABINO Responsabilità area docenti
ALBO LUISA Responsabilità area patrimonio..
Art. 7 MONTRONE VINCENZO Coordinamento area alunni
DE LEONARDIS PATRIZIA Responsabilità archivio e affari generali
PERSONALE AUSILIARIO
-
Art. 7 ABRUZZESE LUCIA Assistenza alla persona scuola infanzia.
Art.7 FUCCI MIRELLA Assistenza alla persona scuola primaria
Art. 7 DI PALMA ANNA CHIARA Assistenza alla persona scuola primaria
Art. 2 Di PASQUALE LUIGI Conduzione della centrale termica.
Art. 7 LIONETTI NICOLA Assistenza al primo pronto soccorso.
Art. 7 CICIRIELLO MARIA Assistenza alla persona sc. infanzia
DI BARI MARIA STELLA Assistenza alla persona scuola infanzia
Art. 7 MOSCA NICOLA Assistenza ala persona scuola infanzia
Art. 7 PORRO ANNA MARIA Assistenza alla persona scuola infanzia
GUARDIA TERESA Assistenza alla persona scuola primaria;
MAGGIULLI FRANCESCA Assistenza alla persona scuola primaria;
MENAFRA ANTONELLA\ Assistenza alla persona scuola primaria;
NOTARPIETRO ANNAMARIA Assistenza alla persona scuola infanzia;
SCIASCIA GIUSEPPE Assistenza alla persona scuola primaria
SINESI MARIA IMMACOLATA Assistenza alla persona scuola dell’infanzia
23
VERIFICA
E
VALUTAZIONE
La valutazione è un’analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati di
un’organizzazione. Il processo di valutazione, che consente di individuare chiaramente punti di forza e
aree di miglioramento, deve tradursi in azioni pianificate e monitorate nel tempo per verificarne
l’andamento. Tale valutazione si attua attraverso un processo condiviso, il più possibile partecipato e
diffuso a tutta la struttura, i cui elementi caratterizzanti sono: sistematicità, periodicità, condivisione e
miglioramento. Per noi QUALITA’ significa migliorare costantemente i servizi offerti rispondendo a
criteri di efficacia ed efficienza, di trasparenza e visibilità. Si cerca, così, di ottimizzare le risorse
interne e, nel contempo, di valorizzare le risorse esterne presenti nel territorio per un rapporto sinergico
di responsabilità sociale
Le fasi attraverso le quali si snoda la valutazione tengono in debito conto i seguenti aspetti:
qualità attesa, qualità progettata, qualità erogata, qualità percepita, qualità paragonata.
 Qualità attesa
In questa fase si prendono in considerazione le aspettative dell’utente, in particolare ciò che i genitori e
le altre parti interessate si aspettano che la scuola faccia. Detta rilevazione delle attese e dei bisogni
viene fatta soprattutto attraverso indagini qualitative negli incontri preliminari, colloqui prescolastici.
Non meno importante è conoscere le credenze, i convincimenti, le aspettative dei bambini. Queste sono
generalmente ricostruite dai docenti e dai responsabili attraverso indagini qualitative in forma diretta
(colloqui, conversazioni) o in forma mediata (drammatizzazioni, espressione grafico-pittorica).
 Qualità progettata
In questa fase i responsabili dello staff di Direzione con il contributo di tutti e di ciascuno progettano
all’interno dell’organizzazione l’erogazione di un servizio adeguato alle aspettative dell’utente. La
qualità progettata è espressa e dichiarata nel Piano dell’Offerta Formativa, documento progettuale
costitutivo dell’identità culturale della scuola.
 Qualità erogata.
In questa fase i responsabili dello staff di Direzione prendono in considerazione ciò che costituisce il
servizio stesso. Il controllo è continuo in modo da poter intervenire se l’erogazione si discosta dagli
standard di qualità programmata. Nell’8° Circolo il controllo di qualità è fatto utilizzando strumenti sia
quantitativi (raccolta dati, confronto dati raccolti con dati attesi) che qualitativi (visite didattiche in
classe, incontri con i genitori, riunioni con i docenti, controllo del rispetto dei regolamenti).
24
 Qualità percepita
In questa fase i responsabili dello staff di Direzione considerano la qualità percepita dal cliente: si
tratta di un controllo di qualità, effettuato a fine anno scolastico, affidato alla soggettività del cliente e
alle sue operazioni valutative basate sulle attese. I collaboratori del Dirigente Scolastico sanno bene che
conoscere le attese e progettare la qualità del servizio tenendone conto significa prevedere minori scarti
tra servizio erogato e percezione di qualità dello stesso.
 Qualità paragonata.
E’ la qualità che va oltre al controllo interno al servizio, perché si basa sul confronto del servizio
erogato con altre erogazioni similari per verificarne le aree di criticità e i punti di forza. Solo una
esplicita definizione di parametri standard di qualità può costituire premessa alla fase operativa della
qualità paragonata. Il sistema di valutazione nazionale rappresenta quindi per l’8° Circolo un valido
supporto per la crescita della qualità.
In definitiva, la nostra Scuola è impegnata ad introdurre gradualmente ma in modo sistematico tali
pratiche, far partecipare e motivare adeguatamente il personale e i portatori di interesse, al fine di
promuovere un effettivo miglioramento continuo dell’amministrazione e parallelamente elevare la
qualità dei servizi erogati.
Non a caso, il Circolo “Rosmini” è risultato finalista al Premio Qualità Italia Scuole 2006, organizzato
dal Dipartimento della Funzione Pubblica in collaborazione con la Confindustria ed ha partecipato
nell’a.s. 2012/2013 all’esperienza di Autovalutazione CAF FOR MIUR
RIFERIMENTI NORMATIVI
 DPR n.275 dell’8.03.1999 avente per oggetto “Regolamento in materia di autonomia delle
istituzioni scolastiche”;
 Art. 4 comma 4° del D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89: “Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”;
 Atto di Indirizzo firmato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in data 8
settembre 2009;
 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
Decreto 16 novembre 2012, n. 254
ESTREMI DELLA DELIBERA DEL P.O.F.
Collegio dei docenti di scuola dell’infanzia e primaria del 27-10-2014.
Consiglio di Circolo delibera n° 33/2014 del 06.11-2014
25