ARITMETICA N = {0 ,1 , 2 , 3 , 4 ,... n .... } I NUMERI NATURALI PRIORITA’ delle QUATTRO OPERAZIONI SOMME e SOTTRAZIONI hanno la stessa priorità, se ho solo somme e sottrazioni le eseguo in fila da sinistra a destra 10 + 5 − 3 + 8 = 15 − 3 + 8 = 12 + 8 = 20 MOLTIPLICAZIONI e DIVISIONI hanno la stessa priorità, se ho solo moltiplicazioni e divisioni le eseguo in fila da sinistra a destra 30 : 3 ⋅ 5 : 2 = 10 ⋅ 5 : 2 = 50 : 2 = 25 MOLTIPLICAZIONI e DIVISIONI hanno la precedenza su SOMME e SOTTRAZIONI, in una espressione prima bisogna eseguire le moltiplicazioni e le divisioni poi le somme e le sottrazioni 12 + 20 : 10 − 4 − 5 ⋅ 2 + 1 = 12 + 2 − 4 − 10 + 1 = 14 − 4 − 10 + 1 = 10 − 10 + 1 = 0 + 1 = 1 e 100 − 50 : 5 ⋅ 2 + 4 ⋅ 2 = 100 − 10 ⋅ 2 + 8 = 100 − 20 + 8 = 80 + 8 = 88 PROPRIETA’ delle POTENZE 25 = 21⋅ 4 2 ⋅2 2 ⋅4 23 ⋅ 2 = 32 base 2 5 5volte esponente ”due alla quinta” moltiplico la base tante volte quanto è indicato dall’esponente. Le potenze hanno la priorità sulle operazioni: prima le potenze, dopo le altre operazioni. 3 + 2 3 : 2 − 1 + 5 2 + 1 − 32 ⋅ 2 2 : 2 = = 3 + 8 : 2 − 1 + 25 + 1 − 9 ⋅ 4 : 2 = Esempio: = 3 + 4 − 1 + 25 + 1 − 36 : 2 = = 3 + 4 − 1 + 25 + 1 − 18 = 14 Le potenze godono delle seguenti proprietà © Barbara Pozzi 2009 23 ⋅ 22 = 2 3 + 2 = 25 Somma degli esponenti Moltiplicazione di due potenze con uguale base 310: 37 = 310- 7 = 33 Sottrazione degli esponenti Divisione di due potenze con uguale base ( 22 )3 = 2 2⋅3 = 26 Moltiplico gli esponenti Potenza di potenza 50 = 40 = 880 = … = 1 Qualsiasi numero elevato alla zero dà come risultato UNO OSSERVAZIONE 1) Se si deve calcolare una moltiplicazione o divisione di due potenze con stesso esponente si può prima eseguire la moltiplicazione o divisione e dopo la potenza 3 2 esempi: 153 : 5 3 = (15 : 5) = 33 = 27 e 2 2 ⋅ 32 = (2 ⋅ 3) = 6 2 = 36 2) Se ci sono somme o sottrazioni si devono sempre eseguire prima le potenze esempi: 4 3 81 −3 3 4 ≠ (8 − 3) e 51 +3 2 3 ≠ (5 + 2 ) 2 2 123 123 4 4096 −81= 4015 5 4 =625 3 125+8=133 7 3 =343 LO ZERO Sommare o sottrarre zero: il numero al quale si somma o sottrae zero non cambia © Barbara Pozzi 2009 Es: 5 + 0 = 5 o cioè vale sempre n + 0 = n e n − 0 = n 3–0=3 ∀n ∈ N Moltiplicare per zero: qualsiasi numero moltiplicato per zero dà sempre come risultato zero Es: 4 ⋅ 0 = 0 o cioè vale sempre n ⋅ 0 = 0 1256 ⋅ 0 = 0 ∀n ∈ N es: 0 : 4 = 0 infatti 0 ⋅ 4 = 0 Dividere: zero diviso un qualsiasi numero dà sempre zero NON si può invece dividere un numero per zero es: 4 : 0 = ? NESSUNA SOLUZIONE Infatti non può esistere un numero che moltiplicato per zero dà 4 o un qualsiasi altro numero. LE PARENTESI Le parentesi servono, in un’espressione aritmetica contenente più operazioni, a indicare la priorità delle operazioni da svolgere; in generale si svolgono PRIMA le operazioni delle parentesi più interne. {…. […. ( …. ) ….] ….} 1e tonde 2e quadre 3e graffe [(6 ⋅ 2 : 4 ): (10 : 5 − 7)⋅ 3 ] : (3 [3 : (2 − 7 )⋅ 3 ] : (3 ) = [3 : (16 − 7)⋅ 3 ] : 3 = [27 : 9 ⋅ 3 ] : 3 = [3 ⋅ 3 ] : 3 = [3 ] : 3 = 3 3 3 3 4 4 2 4 4 2 3 4 2 Esempio: 4 2 5 2 4 4 2 3 ⋅ 32 ) 2 = 5 2 10 10 10 10 310 : 310 = 1 MINIMO COMUNE MULTIPLO (m.c.m) Fra un gruppo di due o più numeri è il più piccolo fra i multipli comuni. Esempio: 4, 30, 54 m.c.m (4, 30, 54) = ? MULTILPLI di 4 : (4⋅ 1) (4 ⋅ 2) 4 8 MULTILPLI di 30 : (30 ⋅ 1) 30 © Barbara Pozzi 2009 (4 ⋅ 3) (4 ⋅ 4) (4 ⋅ 5) ………… 12 16 20 …… (30 ⋅ 2) (30 ⋅ 3) (30 ⋅ 4) (30 ⋅ 5) ……. 60 90 120 150 …… (4 ⋅ 135) …. 540 …. (30 ⋅ 18) …. 540 …. MULTILPLI di 54 : (54⋅ 1) (54 ⋅ 2) (54 ⋅ 3) (54 ⋅ 4) 54 108 162 216 (54 ⋅ 5) ……. 270 …… (54 ⋅ 10) …. 540 …. 540 è il m.c.m. perché è il più piccolo numero che è contemporaneamente multiplo dei tre numeri dati. Come calcolare il m.c.m. Prima occorre FATTORIZZARE (cioè scrivere come prodotto) i numeri dati in NUMERI PRIMI. I numeri primi sono i numeri maggiori di 1, che risultano divisibili esattamente solo per 1 e per se stessi: 2, 3, 5, 7, 11, 13, 17, 19, 23 … 4 = 22 30 = 2 ⋅ 3 ⋅ 5 54 = 2 ⋅ 33 m.c.m. = moltiplico tutti i fattori, comuni e non comuni, presi con il massimo esponente m.c.m (4, 30, 54) = 22 ⋅ 33 ⋅ 5 = 540 OSSERVAZIONI: • il m.c.m. è sicuramente o il numero maggiore fra quelli dati o è maggiore di tutti • moltiplicare fra loro i numeri dati fornisce sicuramente un loro multiplo comune, ma non è il minimo (nell’esempio precedente 4 ⋅ 30 ⋅ 54 = 6480 che è maggiore di 540) LE FRAZIONI SIGNIFICATO DI FRAZIONE Sia N D una frazione: N è detto numeratore, D è detto denominatore. Il significato di questa scrittura è: divido l’unità 1 in D parti uguali e ne prendo un numero pari a N. esempi: 2 = divido l’unità in 5 parti e ne prendo 2 5 | 0 2 <1 5 la frazione | | 2/5 | 2 è minore di 1 5 3 = divido l’unità in 2 parti e prendo 3 di queste parti 2 © Barbara Pozzi 2009 | | 1 | 0 | | 1 | 3/2 3 3 > 1 la frazione è maggiore di 1 2 2 Da questi esempi segue che • se N < D la frazione indica una quantità inferiore a 1 • se N > D la frazione indica una quantità maggiore di 1 FRAZIONE IMPROPRIA • se N = D la frazione indica sempre 1 FRAZIONE PROPRIA FRAZIONE APPARENTE FRAZIONI E NUMERI DECIMALI Se voglio trasformare una frazione in un numero decimale, dovrò dividere il numeratore per il denominatore, cioè N = N:D D Ad esempio 2 = 2:5 = 0,4 5 e 3 = 3:2 = 1,5 2 SEMPLIFICARE UNA FRAZIONE Due frazioni si dicono equivalenti se rappresentano la stessa quantità, lo stesso numero decimale. Esempio: 4 2 = = 0, 6 6 3 si dirà che 4 2 e sono due frazioni equivalenti. 6 3 Data una frazione, si possono ricavare infinite frazioni ad essa equivalenti moltiplicando numeratore e denominatore per uno stesso numero (non zero !), ad esempio 1 1⋅ 2 1⋅ 3 1⋅ 4 1⋅ n = .... moltiplico il numeratore ed il denominatore per uno stesso numero = = = = .... = 2 2⋅ 2 2⋅3 2⋅ 4 2⋅n 1 2 3 4 n 1 = = = = .... = = .... ottengo tutte le infinite frazioni equivalenti a . 2 4 6 8 2n 2 Semplificare una frazione significa trasformarla in una frazione ad essa equivalente ma con numeratore e denominatore più piccoli; bisogna quindi dividere il numeratore ed il denominatore per uno stesso numero. Se non è possibile, la frazione non è semplificabile e viene detta irriducibile. Esempio: • 4 4:2 2 = = 6 6:2 3 © Barbara Pozzi 2009 posso semplificare per 2 perché sia 4 sia 6 sono esattamente divisibili per 2 • • • 25 25 : 5 5 = = posso semplificare per 3 perché sia 25 sia 15 sono esattamente divisibili per 3 15 15 : 5 3 24 24 : 2 12 12 : 3 4 = = = = posso semplificare sia per 2 sia per 3 o in un solo passaggio per 6 42 42 : 2 21 21 : 3 7 4 non posso semplificare perché 4 e 9 non hanno divisori comuni (sono primi fra loro) 9 CONFRONTARE FRAZIONI FRA LORO Mettere in ordine crescente le frazioni Osservo che 1 4 11 3 , , , senza trasformarle in numeri decimali. 4 6 10 5 11 è la maggiore di tutte le altre perché è maggiore di 1 mentre le altre sono tutte minori di 1. 10 Per confrontare le frazioni devo trasformarle in frazioni equivalenti aventi tutte lo stesso denominatore. Il denominatore comune è in m.c.m. fra i denominatori delle frazioni date: m.c.m.(4, 6, 10, 5) = m.c.m.(22, 3⋅2, 5⋅2, 5) = 22⋅3⋅5 = 60 Trasformo le frazioni date in frazioni equivalenti aventi come denominatore 60: • 60 : 4 = 15 • 60 : 6 = 10 • 60 : 10 = 6 • 60 : 5 = 12 1 1 ⋅15 15 = = 4 4 ⋅15 60 4 4 ⋅10 40 = allora = 6 6 ⋅10 60 11 11 ⋅ 6 66 allora = = 10 10 ⋅ 6 60 3 3 ⋅12 36 allora = = 5 5 ⋅12 60 allora prima divido il nuovo denominatore 60 per il vecchio denominatore di una frazione e poi moltiplico il risultato ottenuto per il numeratore. Confronto i nuovi numeratori: 15 < 36 < 40 < 66 allora 1 3 4 11 < < < . 4 5 6 10 OPERAZIONI CON LE FRAZIONI SOMME E DIFFERENZE DI FRAZIONI Per sommare o sottrarre due frazioni devo prima avere lo stesso denominatore (come quando faccio il confronto), poi sommo o sottraggo i numeratori. Esempio: m.c.m.(2, 4,3) = 12 allora © Barbara Pozzi 2009 • • • 1 3 2 (12 : 2 ⋅1) + (12 : 4 ⋅ 3) − (12 : 3 ⋅ 2) 6 + 9 − 8 7 + − = = = 2 4 3 12 12 12 calcolo il denominatore comune, cioè il m.c.m. fra i denominatori moltiplico i numeratori come quando faccio il confronto sommo o sottraggo i numeratori MOLTIPLICAZIONI Per moltiplicare due o più frazioni mi basta moltiplicare fra loro tutti i numeratori e tutti i denominatori facendo attenzione alle possibili semplificazioni fra numeratori e denominatori. 1 2 9 1 ⋅ 2 ⋅ 9 18 ⋅ ⋅ = poi semplifico per 18, = 2 3 6 2 ⋅ 3 ⋅ 6 36 Esempio: • • oppure • • 18 18 : 18 1 = = 36 36 : 18 2 moltiplico tutti i numeratori fra loro semplifico il risultato ottenuto se possibile 1 2 9 1 2 : 2 9 1 1 9 1 1 9 : 3 1 1 3 1 1 3 : 3 1 ⋅ 1 ⋅1 1 ⋅ ⋅ = ⋅ ⋅ = ⋅ ⋅ = ⋅ ⋅ = ⋅ ⋅ = ⋅ ⋅ = = 2 3 6 2: 2 3 6 1 3 6 1 3:3 6 1 1 6 1 1 6 : 3 1 ⋅1 ⋅ 2 2 semplifico il più possibile considerando coppie di un numeratore e un denominatore (semplifico in croce) moltiplico i numeratori fra loro e i denominatori fra loro DIVISIONI Per eseguire una divisione fra due frazioni dovrò trasformarla in una moltiplicazione prendendo il reciproco della seconda frazione, cioè scambiando numeratore e denominatore della seconda frazione. 1 3 1 5 5 ÷ = ⋅ = 4 5 4 3 12 Esempio: (il reciproco di 3 5 è ) 5 3 POTENZA Per elevare ad una potenza una frazione elevo a quella potenza il suo numeratore ed il suo denominatore. 2 22 4 2 = 2 = 5 5 25 Esempio: I NUMERI RELATIVI I numeri relativi, o numeri con segno vengono introdotti per risolvere il seguente problema. PROBLEMA: se posso utilizzare solo i numeri naturali N ci sono operazioni che non possono essere eseguite. Facciamo due esempi. es1) 5 − 2 = 3 0 1 2 3 4 5 questa operazione può essere eseguita e dà come risultato 3 ? es2) 2 − 5 = ? © Barbara Pozzi 2009 6 7 8 ..... 0 1 2 3 4 5 6 7 8 ..... questa operazione non può essere eseguita se ho solo i numeri interi naturali N. Per superare questo problema si introduce l’insieme dei numeri relativi Z, cioè l’insieme formato dai numeri interi preceduti da un segno + o da un segno -. Z = { ... -3, -2, -1, 0, +1, +2, +3 ... } .... -5 -4 -3 -2 negativi (minori di zero) -1 0 zero 1 2 3 4 ...... positivi (maggiori di zero) -5 -1 0 1 2 allora 2 - 5 = -3 .... -4 -3 -2 3 4 ...... - 3 segno modulo o valore assoluto L’insieme dei numeri interi relativi Z contiene l’insieme N dei numeri naturali (Z ⊃ N) Allo stesso modo si possono introdurre le “frazioni con segno” : + 1 1 5 1 ,− ,− ,+ ,.... 2 2 4 3 Tutti questi numeri formato l’insieme dei numeri razionali Q: Q ⊃ Z ⊃ N Il loro ordinamento sulla retta è speculare rispetto allo zero: Due numeri relativi si dicono: • CONCORDI se hanno lo stesso segno • DISCORDI se hanno segno opposto • OPPOSTI se hanno stesso modulo e segno opposto • UGUALI se hanno stesso modulo e stesso segno LE OPERAZIONI CON I NUMERI RELATIVI MOLTIPLICAZIONI E DIVISIONI © Barbara Pozzi 2009 esempi: + 5 e +10 ; − 2 e – 7 esempi: + 5 e – 10 ; − 2 e + 7 esempi: + 5 e – 5 ; − 2 e + 2 Si ricordi il seguente schema detto “regola dei segni” per e diviso + cioè + + - + CONCORDI (+ ) ⋅ (+ ) = + (− ) ⋅ (− ) = + se moltiplico o divido due numeri concordi il risultato è sempre positivo DISCORDI (+ ) ⋅ (− ) = − (− ) ⋅ (+ ) = − se moltiplico o divido due numeri discordi il risultato è sempre negativo Esempi: (+2) (+3) = + (2) (3) = +6 (+2) (-5) = - (2) (5) = -10 3 1 3 1 3 + − = − = − 2 5 2 5 10 (-3) (-4) = + (3) (4) = +12 (+6) : (-2) = - (6:2) = -12 3 3 5 3 2 3 1 − : − = + ⋅ = + ⋅ = + 4 2 4 5 2 5 10 POTENZE Base positiva (+ 2 )2 = +4 3 (+ 2 ) = +8 se la base è positiva il risultato è sempre positivo (− 2 )2 = +4 Base negativa 3 (− 2 ) = −8 se la base è negativa il risultato è: positivo se l’ESPONENTE è PARI negativo se l’ESPONENTE è DISPARI Questo è dovuto alla regola dei segni, infatti indice PARI (1 − ) ⋅ (− ) ⋅ (− ) ⋅ (− ) = + 23 123 indice DISPARI (1 − ) ⋅ (− ) ⋅ (− ) ⋅ (− ) ⋅ (− ) = − 23 123 le stesse regole si applicano alle frazioni 2 4 2 − = + 3 9 3 8 2 − = − 3 27 POTENZE CON ESPONENTE NEGATIVO Cosa significa 2 −5 ? © Barbara Pozzi 2009 2 1 1 + = + 5 25 + + + + L’esponente negativo – 5 significa: prendere il reciproco della base 5 Esempi: 2 −5 1 1 1 = = 5 = 32 2 2 e 2 3 −4 4 3 4 81 3 = = 4 = 16 2 2 Se le basi sono numeri relativi, bisogna fare attenzione ai segni Esempi: (+ 2) −3 3 1 1 = + = + 8 2 , (− 2) −3 3 1 1 = − = − 8 2 e (− 2) −4 4 1 1 = − = + 16 2 SOMME e SOTTRAZIONI → Somma CONCORDI (+ 5) + (+ 2 ) = 5 + 2 = +7 (− 5) + (− 2 ) = −5 − 2 = −7 stesso segno e somma dei moduli Somma DISCORDI (+ 5) + (− 2) = 5 − 2 = +3 (− 5) + (+ 2) = −5 + 2 = −3 segno del maggiore e differenza dei moduli Sottrazione CONCORDI (+ 5) − (+ 2) = 5 − 2 = +3 (− 5) − (− 2 ) = −5 + 2 = −3 sottrazione di concordi E’ somma di discordi Sottrazione DISCORDI (+ 5) − (− 2 ) = 5 + 2 = +7 (− 5) − (+ 2 ) = −5 − 2 = −7 sottrazione di discordi E’ somma di concordi SOMME ALGEBRICHE Osservazione: secondo la regola dei segni, una parentesi con davanti un segno meno può essere eliminata cambiando i segni di tutti i numeri in essa contenuti, cioè 5 + 2 − (− 8 + 4 − 3 + 1) = 5 + 2 + 8 − 4 + 3 − 1 = 13 Le stessa regole valgono per le frazioni 1 1 3 1 5 6 + 3 : 2 − 1 : 3 − 2 + 2 = 1 + 2 3 − 2 2 − 15 + 12 = : : = 6 6 2 Esempio: 3 1 −1 = : : = 6 2 6 3 1 = ⋅ 2 : − = 6 6 = 1 ⋅ (− 6 ) = −6 PROPORZIONI Una proporzione è un’uguaglianza fra due frazioni equivalenti, cioè frazioni che rappresentano la stessa quantità e lo stesso numero decimale © Barbara Pozzi 2009 esempio: 1 3 = = 0,5 2 6 allora si può scrivere 1: 2 = 3 : 6 “1 sta a 2 come 3 sta a 6” n1 : d1 = n2 : d2 In generale ⇒ n1 n 2 = d1 d 2 medi estremi n1 e d2 sono detti TERMINI ESTREMI della PRPORZIONE n2 e d1 sono detti TERMINI MEDI della PRPORZIONE COME RISOLVERE UNA PROPORZIONE quando uno dei termini è incognito (non noto) I) Se l’incognita è un termine ESTREMO: x : d1 = n 2 : d 2 x=? esempio: x : 5 = 20 : 10 x= moltiplico i medi e divido per l’estremo noto x= ⇒ 5 ⋅ 20 10 d1 ⋅ n2 d2 = 10 oppure n1 : d1 = n2 : x esempio: 35 : 7 = 5 : x x=? x= ⇒ x= d1 ⋅ n2 n1 7⋅5 =1 35 II) Se l’incognita è un termine MEDIO: moltiplico gli estremi e divido per il medio noto n1 : x = n2 : d 2 esempio: 4 : x = 100 : 50 x=? x= ⇒ x= n1 ⋅ d 2 n2 x= n1 ⋅ d 2 d1 4 ⋅ 50 =2 100 oppure n1 : d1 = x : d 2 esempio: 16 : 4 = x : 3 © Barbara Pozzi 2009 x=? x= ⇒ 16 ⋅ 3 = 12 4 PERCENTUALI Una PERCENTUALE è un numero che equivale ad una frazione con il denominatore uguale a 100. x% = x 100 Esprimere un rapporto esempio: 16% = 16 100 “16 per cento” n in percentuale significa impostare la seguente proporzione d n x = d 100 ⇒ n : d = x : 100 “n è l’x% di d” Esempi: • “3 è il 25% di 12” 3 : 12 = 25 : 100 • “il 5% di 40 è 2” 2 : 40 = 5 : 100 Alcune percentuali di uso comune: il 20% equivale a 20 1 = un quinto 100 5 il 25% equivale a 25 1 = un quarto 100 4 il 50% equivale a 50 1 = un mezzo 100 2 il 75% equivale a 75 3 = tre quarti 100 4 © Barbara Pozzi 2009 3 25 = = 0,25 12 100 2 5 = = 0,05 40 100 il 100% equivale a 100 = 1 l’intero 100 Utilizzare le percentuali: I) Calcolare il 15% di 35: x : 35 = 15 : 100 x= 35 ⋅15 = 5,25 100 II) Di quale numero 8 è il 20%: 8 : x = 20 : 100 x= 8 ⋅100 = 40 20 III) Quale percentuale è 13 rispetto a 52: 13 : 52 = x : 100 x= 13 ⋅100 = 25 è il 25% 52 © Barbara Pozzi 2009