Recensione
di Giulio Vasaturo•
Bravo F., Criminalità economica e controllo
sociale. Impresa etica e responsabilità ex d.lgs.
231/01, Clueb, Bologna, 2010, 208 p., 19 Euro.
Che cos’è la criminalità economica? E quanto
ricerca accademica, i frutti di una raffinata
incide nella società contemporanea? Quali sono i
formazione giuscivilistica con la sua naturale
fattori individuali e collettivi che favoriscono
vocazione
l’illegalità nel sistema capitalistico di mercato?
sociocriminologico, l’autore affronta in questo
Esistono strumenti idonei a preservare una visione
saggio l’annosa questione dei white collar crimes
ed un’organizzazione etica dell’esercizio di
esaltando la propria specifica competenza ed il
impresa? Il lettore che non ha mancato di porsi,
proprio personale approccio multidisciplinare.
negli
L’ampia ricostruzione degli orientamenti teorici e
ultimi
anni,
almeno
uno
di
questi
all’approfondimento
interrogativi, sollecitato dal clamore mediatico
normativi
della serie di scandali che hanno turbato
controversi sentieri del diritto, della sociologia e
l’opinione pubblica italiana così come la finanza
della criminologia, costituisce anche per il lettore
globale, troverà in quest’ultimo libro di Fabio
(e non solo per gli esperti della materia) un
Bravo risposte puntuali e rigorose dal punto di
itinerario senz’altro suggestivo e ricco di spunti di
vista
molto
riflessione. Un itinerario che, a ben vedere, è in un
probabilmente a placare la sua sete di conoscenza.
certo qual senso confortante, in quanto tende a
Studioso poliedrico, in grado di coniugare al
rafforzare l’idea che esistano già, alla base
meglio, nel quadro della sua intensa attività di
dell’ordinamento (così come novellato dal d.lgs.
scientifico,
che
varranno
ripercorsi
dall’autore
lungo
i
n. 231/2001) e della più antica cultura sociologica,
•
Dottore di ricerca in Criminologia, Avvocato,
Coordinatore dell’attività di ricerca giuridicocriminologica di Cri.me Lab (Laboratorio di ricerca su
Criminalità, Comunicazione di crisi e Media) della
Facoltà di Scienze Politiche, Sociali e della
Comunicazione della “Sapienza” Università di Roma
indicazioni certe circa le iniziative da adottare per
arginare la piaga della criminalità economica. La
tesi di fondo che anima il lavoro di Fabio Bravo è,
Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza – Vol. V – N. 1 – Gennaio-Aprile 2011
128
per l’appunto, che «la criminalità economica può
(“amministrativa”)
essere contrastata facendo buona applicazione
derivante dalla consumazione di reati commessi,
delle teorie del controllo sociale» (p. 51). Per
nell’interesse o a beneficio dell’azienda, da
suffragare adeguatamente questa sua posizione,
singoli amministratori. Secondo Bravo, questo
l’autore passa in rassegna l’opera dei più
articolato modello sanzionatorio, di assoluta
autorevoli studiosi del ‘900 da Parsons a Garland,
originalità per la nostra tradizione giuridica,
da Foucault a Melossi, da Cohen a Gurvitch, da
comporta
Nye a Reckless e ad Hirschi. Il riferimento
recepimento, ex lege, a livello organizzativo» (p.
fondamentale di questo studio rimane, però, il
125) dei valori propri della responsabilità sociale
1
un
delle
«parziale
persone
giuridiche
meccanismo
di
contributo di Zygmunt Bauman e di Luciano
d’impresa, sancendo così «un ottimo risultato
Gallino2 che più di tutti, a giudizio dell’autore,
della cultura tardomoderna, la quale ha saputo
«vanno al cuore del problema, perché individuano
recuperare
i fattori che nel moderno capitalismo manageriale
criminalità economica, i pregi delle teorie
azionario,
portano
applicare,
nell’ambito
della
ad
assumere
criminologiche sul controllo sociale» (p. 127).
51).
Convinto
L’analisi sistematica delle disposizioni del d.lgs.
sostenitore dell’efficacia delle buone pratiche di
n. 231/2001 attribuisce a questa monografia il
controllo sociale formale ed informale quali mezzi
valore di un utilissimo e pur sintetico manuale
essenziali
criminalità
giuridico. Tale disamina evidenzia, in effetti, i
economica, Fabio Bravo enfatizza le ragioni dello
molteplici vantaggi che derivano dall’applicazione
«sforzo etico, spontaneo, volontario» che le
della nuova normativa. Come sottolinea l’autore,
imprese sono oggi chiamate a compiere «per
l’attuazione delle regole fissate dal legislatore al
sottrarsi alla strutturale tendenza verso l’illecito»,
fine di contrastare la criminalità economica,
alla stregua di una prospettiva che non è, né vuol
consente, nello stesso tempo, di favorire l’accesso
essere, «falsamente filantropica» ma che, molto
delle imprese a commesse di significativo rilievo;
concretamente,
di incrementare la fiducia dei terzi in tutte le
comportamenti
di
l’impresa
ed
devianti»
(p.
prevenzione
attiene
alla
della
presenza
stessa
dell’impresa sul mercato «in una logica di medio-
operazioni
lungo
reputazione
economici connessi alla condanna dell’ente al
commerciale» (p. 124). In quest’ottica, l’autore
pagamento di ingenti sanzioni pecuniarie nonché i
valuta con favore la complessa normativa di cui al
rischi derivanti dall’eventuale applicazione di
d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 con cui il legislatore,
sanzioni interdittive; di migliorare l’efficienza
recependo alcuni princìpi già diffusi in altri paesi,
interna dell’ente e le capacità di reazione dello
ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico un
stesso a fronte di eventi aziendali critici; di
nuovo
accrescere l’etica dell’ente; di esercitare una
periodo,
oltre
sistema
che
di
di
responsabilità
societarie;
di
limitare
i
rischi
azione di moral suasion, in sintonia con le
1
Bauman Z., L’etica degli affari nella modernità
liquida, in Bonsignore B., Varanni F. (a cura di),
Un’etica per manager. Dieci lezioni magistrali,
Guerini e Associati, Milano, 2010, pp. 31 ss.
2
Gallino L., L’impresa irresponsabile, Einaudi,
Torino, 2005.
strategie di responsabilità sociale d’impresa
(CSR); di promuovere un’immagine più solida,
onesta, pulita, dell’ente presso gli stakeholders,
Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza – Vol. V – N. 1 – Gennaio-Aprile 2011
129
con riflessi sul posizionamento dell’impresa sul
giuridici - in questo viaggio ideale in quello
mercato (p. 188). Questo innovativo regime di
spazio della scienza che è comune al diritto,
responsabilità delle società e degli altri enti è
all’economia e alla criminologia. Fa dunque
destinato – secondo l’autore - «ad assumere una
piacere rilevare come questo percorso di ricerca
posizione di maggior rilievo rispetto agli altri
non sia destinato ad arrestarsi all’ultima pagina di
elementi di controllo sociale formale, perché si
questo volume che rimane una validissima opera
tratta di strumento di controllo espressamente
di ricostruzione e di elaborazione teorica. La
rivolto alla prevenzione dei reati nel contesto
«prosecuzione» (p. 200) di questo lavoro –
aziendale,
una
annuncia l’autore dando un nuovo appuntamento
che
al lettore – si concretizzerà in uno studio di
spontaneamente si dota di modelli organizzativi
matrice empirica che presuppone la disamina della
efficaci (contenenti anche l’analisi dei rischi di
giurisprudenza in materia di modelli organizzativi
commissione dei reati-presupposto e le misure per
ex d.lgs. n. 231/2001 e dei compliance programs
fronteggiare i rischi), di apposite procedure in
adottati nelle diverse realtà aziendali del nostro
funzione di prevenzione dei reati, di un apparato
Paese.
sanzionatorio e di un organismo di vigilanza» (p.
Non ci rimane che attendere, allora, all’esito di
199). Fabio Bravo ha il merito di accompagnare,
questa prima piacevolissima lettura, questa nuova
come per mano, il lettore - anche quello ignaro e
pubblicazione, per cui rivolgiamo a Fabio Bravo i
finanche pregiudizialmente avverso ai tecnicismi
migliori auspici.
che
riorganizzazione
si
realizza
attraverso
dell’impresa,
Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza – Vol. V – N. 1 – Gennaio-Aprile 2011
130