Scheda di sicurezza
PROTOSSIDO D’AZOTO
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Revisione: 4
Data revisione: 02/07/2012
Numero scheda: 093A
1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETÀ FORNITRICE
1.1 Identificazione del prodotto:
Altre denominazioni:
Formula chimica:
1.2 Usi comuni pertinenti identificati e usi sconsigliati:
1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di sicurezza:
1.4 Numero telefonico di emergenza:
Indirizzo e-mail:
Protossido d’azoto.
Ossido nitroso, emiossido di azoto.
N2O.
Gas medicinale; propellente per aerosol.
Cesaltig S.r.l. - Via dell’Artigianato, 21 - 36070 Brogliano (VI).
+39 029570544.
[email protected]
2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1 Classificazione della sostanza:
Classificazione sec. Dir. 67/548/CEE:
Num. in All. 1 Dir. 67/548 e s.m.i.:
Classificazione sec. Reg. CE 1272/2008:
Num. in Reg. CE 1272/2008 - All. 6 Tab. 3.1:
2.2 Elementi dell’etichetta:
Indicazioni di pericolo H:
Prodotto classificato pericoloso ai sensi della normativa vigente.
F+;R12.
Non incluso nell’allegato 1 alla Dir. 67/548 e succ. mod. ed integr.
Liq. Gas, H280; Oxid. Gas 1, H270.
Non incluse nell’allegato 6 tab 3.1 del Reg. CE 1272/2008.
Si utilizzano le etichette previste dall’ADR.
H270: Può provocare o aggravare un incendio; comburente.
H280: Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato.
P202: Non manipolare prima di aver letto e compreso tutte le avvertenze.
P220: Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici
riscaldate. - Non fumare.
P244: Mantenere le valvole di riduzione libere da grasso e olio.
P370+P376: In caso di incendio, bloccare la perdita, se non c’è pericolo.
P403: Conservare in luogo ben ventilato.
Reagisce violentemente con le sostanze combustibili e con gli agenti
riducenti (es. metalli).
Consigli di prudenza P:
2.3 Altri pericoli:
3. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
3.1 Sostanza/preparato:
Componenti/Impurezze:
Preparato.
Non contiene altri componenti o impurezze che influenzano la
classificazione del preparato.
10024-97-2.
233-032-0.
CAS n.:
CEE n. (EINECS):
4. INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO
(In caso di necessità contattare il 118 o altro numero di emergenza disponibile sul territorio)
4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso:
Inalazione:
In alta concentrazione può causare asfissia. I sintomi possono includere
perdita di mobilità e/o conoscenza. Le vittime possono non rendersi conto
dell’asfissia. In basse concentrazioni può avere effetto narcotico; i sintomi
possono includere vertigini, mal di testa, nausea e perdita di coordinazione.
Indossando l’autorespiratore spostare le vittime in zona aerata e tenerle
distese al caldo. Praticare la respirazione artificiale solo se il respiro è
cessato.
Contatto con la pelle e con gli occhi:
Consultare con urgenza un medico. Lavare immediatamente gli occhi con
acqua per almeno 15 minuti. Togliere immediatamente gli indumenti
contaminati e lavare la parte interessata per almeno 15 minuti.
Ingestione:
Non previsti interventi specifici.
4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati:
Asfissia.
4.3 Indicazioni dell’eventuale necessità di consultare un
N.d.
medico o di trattamenti speciali:
5. MISURE ANTINCENDIO
5.1 Mezzi di estinzione:
Mezzi di estinzione utilizzabili:
Mezzi di estinzione da non utilizzarsi:
5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza:
Tutti i mezzi estinguenti conosciuti.
Nessuno.
Alimenta la combustione. L’esposizione del contenitore alle fiamme può
causare l’esplosione dello stesso.
Prodotti di combustione pericolosi:
Nessuno.
5.3 Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi:
Mezzi di protezione speciali:
Usare l’autorespiratore ed indumenti protettivi adatti.
Metodi specifici:
Se possibile arrestare la fuoriuscita del prodotto. Allontanarsi dal
recipiente, circoscrivere la zona ed irrorare con acqua da posizione protetta,
fino a raffreddamento del contenitore.
Cesaltig S.r.l.
Via dell’Artigianato, 21 36070 Brogliano (VI) www.cesaltig.it
In caso di emergenza: +39 0295705444
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6. MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e
procedure in caso di emergenza:
6.2 Precauzioni ambientali:
6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica:
6.4 Riferimenti ad altre sezioni:
Evacuare l’area interessata. Assicurare adeguata ventilazione. Intervenire
nella zona interessata con l’autorespiratore se non è provato che
l’atmosfera sia respirabile. Eliminare le possibili fonti di ignizione.
Tentare di arrestare la fuoriuscita. Evitare l’ingresso in fognature,
scantinati o scavi in cui l’accumulo può risultare pericoloso.
Se la perdita interessa un contenitore mobile e non può essere arrestata,
portare il contenitore all’aperto in zona isolata e svuotare all’atmosfera.
Mantenere la zona sgombra ed evitare ogni fonte di ignizione finché tutto il
liquido sia evaporato ed il terreno completamente sbrinato.
Si rinvia alla sezione 8.
7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura:
7.2 Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese
eventuali incompatibilità:
7.3 Usi finali specifici:
Non usare olio o grasso a contatto con il prodotto. Non svuotare
completamente il recipiente. Non permettere il riflusso di gas o di acqua nel
contenitore. Aprire lentamente la valvola per evitare colpi di pressione.
Utilizzare solo apparecchiature specifiche per il prodotto, la temperatura e
la pressione di impiego. Non fumare mentre si manipola il prodotto.
Mantenere i recipienti a temperatura inferiore a 50°C, in locali freschi ed
adeguatamente aerati/ventilati. Proteggerli dagli urti. Tutte le bombole
devono essere munite di protezione della valvola (cappellotto/tulipano).
Tenere i contenitori lontano da fonti di ignizione, comprese le cariche
elettrostatiche. Evitare lo stoccaggio vicino a recipienti contenenti
infiammabili (es. idrogeno, acetilene). Accertarsi che tutte le
apparecchiature elettriche siano adeguatamente messe a terra. In caso di
dubbi consultare il fornitore del gas.
Non stabiliti.
8. CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE PERSONALE
8.1 Parametri di controllo:
Valori limite di esposizione TLV-TWA:
8.2 Controllo dell’esposizione:
8.2.1 Controllo dell’esposizione professionale:
8.2.2 Misure di protezione individuale:
Protezione respiratoria:
Protezione delle mani:
Protezione degli occhi:
Protezione della pelle:
8.2.3 Controllo dell’esposizione ambientale:
50ppm (ACGIH 2003).
Evitare l’inalazione del gas adottando adeguati sistemi di
aerazione/ventilazione.
Assicurarsi che i DPI siano compatibili con il prodotto ed adatti alla
mansione.
Utilizzare protezione respiratoria adatta al tipo di mansione svolta.
Proteggere dagli spruzzi di liquido. Utilizzare guanti adatti al tipo di
mansione svolta.
Proteggere dagli spruzzi di liquido. Utilizzare occhiali o schermo adatti alla
mansione svolta.
Proteggere dagli spruzzi di liquido. Utilizzare indumenti adatti al tipo di
mansione svolta.
Forma atmosfere sotto-ossigenate (O2<18%); valutare se è necessario il
controllo del contenuto di ossigeno nell’ambiente.
9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali:
Aspetto:
Gas liquefatto incolore.
Densità relativa liquido (acqua=1):
1,24.
Odore:
Dolciastro (poco avvertibile ad alte concentrazioni).
Idrosolubilità:
2,3mg/l (15°C, 1,013bar).
Peso molecolare:
44g/mole.
Solubilità in altri solventi:
Solubile in molti solventi.
Punto di fusione:
-90,8°C (1,013bar).
Coeff. di ripartiz. n-ottanolo/acqua:
Non disponibile.
Punto di ebollizione:
-88,5°C (1,013bar).
Limiti di infiammabilità:
Non applicabile - comburente.
Tensione di vapore a 20°C:
50,8bar.
Temperatura di autoaccensione:
Non applicabile.
Temperatura critica:
36,4°C (72,45bar).
Densità relativa gas(aria=1):
1,53.
9.2 Altre informazioni:
Gas più pesante dell’aria. Può accumularsi in spazi chiusi, in particolare a
livello del suolo o al di sotto di esso.
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10. STABILITÀ E REATTIVITÀ
10.1
10.2
10.3
10.4
Reattività:
Stabilità chimica:
Possibilità di reazioni pericolose:
Condizioni da evitare:
Può reagire violentemente con gli infiammabili ed i riducenti.
Stabile in condizioni normali.
Non applicabile.
Evitare il contatto con sostanze infiammabili, combustibili e riducenti.
Evitare il contatto con oli, grassi e qualsiasi fonte di ignizione.
Evitare i materiali organici, che vengono ossidati violentemente.
La decomposizione termica forma prodotti tossici che possono essere
corrosivi in presenza di umidità (ossido e biossido di azoto). Il protossido
d’azoto si decompone in azoto ed ossigeno a temperature superiori a 575 °C
a pressione atmosferica; a temperature pari o superiori a 300 °C se sotto
pressione. In presenza di catalizzatori (cobalto, argento, platino, nichel,
ossidi di rame) la decomposizione può avvenire anche a temperature
inferiori La reazione è irreversibile ed esotermica, e comporta un notevole
aumento di pressione.
10.5 Materiali da evitare:
10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi:
11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici:
Sostanze:
Informazioni sulle vie probabili di esposizione:
Inalazione:
Ingestione:
Contatto con la pelle o con gli occhi:
Non tossico.
Il principale effetto fisiologico del protossido d’azoto consiste nella
depressione del sistema nervoso centrale. Sostanza leggermente narcotica,
anestetica ed asfissiante in alte concentrazioni (O2<18%).
Nessun effetto tossicologico conosciuto.
Il contatto con pelle/occhi può causare gravi ustioni da congelamento.
Nessun effetto tossicologico conosciuto.
12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1 Tossicità:
12.2
12.3
12.4
12.5
12.6
In grandi quantità può favorire l’effetto serra.
Fattore di riscaldamento: 310.
Non stabilito.
Non stabilito.
Non stabilito.
Non stabilito.
Non stabiliti.
Persistenza e degradabilità:
Potenziale di bioaccumulo:
Mobilità nel suolo:
Risultati della valutazione PBT e vPvB:
Altri effetti avversi:
13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti:
Smaltire in atmosfera, in zona ben ventilata. Evitare lo scarico diretto in
atmosfera di grossi quantitativi. Non scaricare in fogne, scantinati o scavi
dove l’accumulo può risultare pericoloso.
Contattare il fornitore se si ritengono necessarie istruzioni per l’uso.
14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Trasporto stradale:
14.1 Numero UN:
14.2 Nome di spedizione dell’ONU:
14.3 Classe di pericolo connesso al trasporto:
Codice di classificazione:
14.4 Gruppo di imballaggio:
14.5 Numero di identificazione pericolo:
Etichette ADR:
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ADR.
1070.
Protossido d’azoto.
2.
20.
Non applicabile alla classe 2.
25.
Etich. 2.2: gas non infiammabile, non tossico
Etich. 5.1: materie comburenti
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Altre informazioni per il trasporto:
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Assicurarsi che vi sia adeguata ventilazione. Assicurarsi che il conducente
sia informato dei rischi potenziali del carico e sappia come comportarsi in
caso di incidente o di emergenza.
Prima di iniziare il trasporto verificare che il carico sia ben assicurato e che:
Le valvole delle bombole siano chiuse e non perdano.
Le valvola siano protette (da cappellotto o altre protezioni) e le
protezioni correttamente montate.
Assicurare l’osservanza delle disposizioni vigenti.
È sconsigliato il trasporto in veicoli in cui la zona di carico non è separata
dall’abitacolo.
15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
Classificazione sec. Reg. CE 1272/2008:
Num. in Reg. CE 1272/2008 – All. 6 Tab. 3.1:
Classificazione sec. Dir. 67/548/CEE:
Num. in All. 1 Dir. 67/548 e s.m.i.:
Liq. Gas, H280; Oxid. Gas 1, H270.
Non incluse nell’allegato 6 tab 3.1 del Reg. CE 1272/2008.
F+;R12.
Non incluso nell’allegato 1 alla Dir. 67/548 e succ. mod. ed integr.
16. ALTRE INFORMAZIONI
Classificazione sec. Dir. 67/548/CEE:
Simboli:
Frasi di rischio R:
Consigli di prudenza S:
O;R8.
O.
R8: Può provare l’accensione di materie combustibili.
S9: Conservare il recipiente in luogo ben ventilato.
S17: Tenere lontano da sostanze combustibili.
S21: Non fumare durante l’impiego.
NB: Prima di utilizzare questo prodotto in qualsiasi nuovo processo o esperimento, deve essere condotto uno studio approfondito sulla
sicurezza e sulla compatibilità del prodotto stesso con i materiali. La società fornitrice non è responsabile di eventuali danni provocati
dall’uso del prodotto in applicazioni non corrette e/o in condizioni diverse da quelle previste. La presente scheda di sicurezza è stata
compilata in conformità alla Direttive Europee vigenti ed è applicabile in tutti i Paesi che hanno implementato tali Direttive nella
legislazione nazionale. I dati contenuti sono quelli attualmente riportati nella letteratura tecnica specializzata; quanto riportato nel testo
ha valore di informazione e non sostituisce norme e disposizioni emanate dagli Organi Istituzionali pubblici. Le informazioni sono fornite
al fine della protezione della salute e della sicurezza sul posto di lavoro; non si accettano responsabilità per eventuali danni derivanti da
un uso di queste informazioni diversi da quelli citati. La presente scheda annulla e sostituisce tutte le precedenti revisioni della stessa.
Cesaltig S.r.l.
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