Impero Accadico
L'impero di Akkad (o impero accadico) è stato un regno mesopotamico, esistito nella
seconda metà del III millennio a.C. Ebbe vita per circa 150 anni (dal 2350 al 2200 a.C.
circa). Fondato dall'imporsi di una figura di homo novus, Sargon di Akkad, rappresentante
dell'elemento semitico ormai sempre più preponderante in Mesopotamia, e dalle sue
iniziali conquiste, diede origine ad una dinastia, detta "accadica", dal nome di una
capitale, Akkad, non si sa se di nuova fondazione. Dal nome della capitale prendono il
nome anche i cosiddetti "Accadi" (pronuncia: akkàdi), nome con cui si indica la
popolazione di origine semitica che abitava Akkad (in questo caso, si intende la parte
settentrionale della Bassa Mesopotamia, in opposizione a Sumer, la parte meridionale
Storia
Fondatore del regno fu Sargon (Sharru-Kīn, 2335-2279 a.C.). Egli assoggettò gran parte
della Mesopotamia, abbattendo il regno di Lugalzagesi e conquistando le città sumeriche
che questi aveva unificato; sconfisse l'Elam e impose le proprie linee commerciali fino alla
Siria, all'Anatolia, a Dilmun e Magan, dando vita ad un regno di grande estensione, con
una caratteristica struttura "per capisaldi", che evitava pesanti occupazioni territoriali; il
nucleo dell'impero era rappresentato dalle regioni di Akkad e Sumer, con confini a nord nei
pressi della città di Akkad - posta probabilmente nei pressi di Kish - e a sud sulla costa del
Mare Inferiore, cioè il Golfo Persico. Le città venivano governate da ensi ("re",
"governatori") locali, vincolati al gradimento regio ma in parte autonomi: taliensi, a
differenza di quelli della Terza dinastia di Ur, non vanno intesi come governatori; si tratta,
piuttosto, di veri e propri dinasti, comunque sottomessi alla dirigenza della capitale (che
sarà, in una prima fase, subito dopo le conquiste sargonidi, Kish, poi Akkad, forse città di
nuova fondazione).
Società
L'unificazione territoriale portò ad un significativo sviluppo dei traffici e all’apertura di nuove
rotte commerciali terrestri e marittime.
Con Sargon e i suoi successori si diffuse una nuova concezione della regalità, adesso
ispirata divinamente: il sovrano viene descritto per la prima volta come l'incarnazione di
undio, venuto sulla Terra per guidare il suo popolo alla grandezza. Si credeva inoltre che il
sovrano fosse affiancato in questo suo compito dalle altre antiche divinità accadiche .
Religione
La religione accadica appartiene al ceppo delle religioni semitiche dell'Asia Minore. Essa
era infatti la religione della più antica popolazione semitica della Bassa Mesopotamia,
stabilitasi a nord dei Sumeri.
Fra le divinità accadiche la più importante era Ishtar (Inanna in lingua sumera), dea della
terra e delle fecondità, dell'amore e della guerra, come pure della stella della sera, cioè del
pianeta Venere. Il racconto della discesa di Ishtar agli inferi, nel "regno senza ritorno", che
ci è giunto in molte varianti, è una celebrazione cosmologica ed escatologica di questa
divinità.