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I Sumeri
Impararono a muoversi via
fiume, con semplici
barche e via terra grazie
all’invenzione del carro
con le ruote.
Diventarono abili commercianti
quando iniziarono a viaggiare nelle
terre vicine per procacciarsi la
pietra, i minerali e il legno, tutti
materiali che scarseggiavano nella
loro terra.
Le più importanti città-stato sumere
furono: Ur, Uruk, Lagash e Nippur
Il re viveva in un palazzo o “grande
casa” distinto dal tempio. Con i re
le città divennero città-stato,
indipendenti le une dalle altre.
Le guerre tra le diverse città all’epoca erano
frequenti e per ognuna si rese necessaria la
figura di un capo e di un esercito per la difesa
del territorio. La nuova autorità divenne il re e a
lui fu affidato il governo della città.
Inventarono l’aratro
per facilitare i lavori
nei campi.
La loro terra era ricca di
argilla. Gli artigiani se ne
servivano per realizzare
oggetti come vasi decorati
e contenitori
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Il cuore della città era la
ziqqurat, il tempio dedicato
al dio protettore
Le prime
città erano
città-tempio
I SUMERI
Erano abili agricoltori. Coltivavano
cereali (frumento, orzo e sesamo), lino e
canapa ( per la realizzazione dei
tessuti), ortaggi e alberi da frutto (fichi,
mandorli, meli e albicocchi). Allevavano
anche numerosi animali (pecore, capre,
maiali, asini e buoi).
Questo edificio era costruito con
una forma che ricordava una
montagna; al suo interno venivano
conservate le scorte di cibo. Qui
viveva anche il sacerdote, la figura
più importante. Egli si occupava dei
riti religiosi e del governo della città
Circa 6000 anni fa un popolo abbandonò le zone più
montuose della Mesopotamia e iniziò a spingersi verso sud.
Qui si unì alle popolazioni locali e trasformò le aree paludose
in terreni lavorabili. La regione della Bassa Mesopotamia
prese il nome di Sumer e divenne un’enorme distesa di
campi e canali.
Attorno al 4000 a.C.
nacque così la prima
grande civiltà della
storia, quella dei
SUMERI
Sumer significa “terra coltivata”
Fonte: Studia con me, Fattori L., Gherardi P., Pearson, 2015
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