01/09/2005
Dipartimento XV
Politiche Economiche e Coordinamento
Del Gruppo Comune di Roma
V U.O. Politiche economiche e di sviluppo.
Il risparmio energetico negli edifici:
progetto Comune di Roma – ACEA – ENEA per lo studio delle
caratteristiche energetiche di una scuola romana
Finalità: promuovere l’innovazione nel settore dell’edilizia a Roma nell’ottica di elevare i livelli di
sostenibilità e gli standard di qualità degli edifici, sfruttando appieno le opportunità che vengono dalle
nuove metodologie progettuali, dai nuovi materiali da costruzione e dalle tecnologie per l’utilizzo di
fonti rinnovabili e per il risparmio energetico.
Il contesto: innovare nel settore edile aumentando la sostenibilità degli edifici in tutte le fasi del loro
ciclo di vita costituisce un importante passo verso il raggiungimento di un più generale sviluppo
sostenibile delle società avanzate. L’impatto ambientale economico e sociale del settore edile è infatti
considerevole. Nell’Unione Europea, ad esempio, il settore edile è responsabile del 40% del totale
dell’energia consumata, la metà dei materiali estratti dalla crosta terrestre e un quarto del totale dei
rifiuti prodotti; l’edilizia vale l’11% del Pil europeo e impiega direttamente 30 milioni di persone. Cifre
analoghe si ritrovano anche a livello nazionale o locale. In Italia il settore delle costruzioni nel suo
complesso è responsabile di circa il 45% del consumo di energia primaria e ogni anno questo consumo
aumenta del 2%, il doppio cioè della media nazionale, con le conseguenze in termini di emissioni
nell’atmosfera di gas che alterano il clima facilmente immaginabili.
Promuovere l’innovazione sostenibile nel settore edile non avrà solo importanti ripercussioni
ambientali, ma anche economiche e sociali. Edifici che inquinano meno sono edifici che consumano
meno, con il conseguente risparmio economico per la gestione e l’esercizio dell’edificio stesso. Inoltre
l’attenzione alle caratteristiche prestazionali di un edificio, oggi in generale molto scarsa da parte degli
utenti, potrebbe diventare un fattore di valorizzazione del patrimonio immobiliare e di competitività per
le aziende che operano nel settore edile. Infine lo sviluppo di pratiche sostenibili in edilizia richiederà
nuove figure professionali altamente specializzate nel settore della progettazione bioclimatica, dei
nuovi materiali e delle tecnologie per il risparmio energetico e le fonti energetiche rinnovabili, e offrirà
nuove opportunità alle società di servizi energetici, le E.S.Co (Energy Service Company). Il carattere
sperimentale di alcuni aspetti legati all’edilizia sostenibile ed al risparmio energetico richiederà anche
la collaborazione di Università e Centri di Ricerca per l’individuazione di possibili percorsi di
trasferimento tecnologico e di innovazione.
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Proposta di attività anno 2005
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Uno dei temi centrali dell’edilizia sostenibile è costituito dal risparmio energetico, vista anche la sua
importanza nelle più generali politiche energetiche dell’Unione Europea ed dell’Italia come ad esempio
il rispetto degli impegni derivanti dal Protocollo di Kyoto e la diminuzione della dipendenza energetica
dall’import (che per l’Italia è dell’85% circa). Il maggiore coinvolgimento delle Regioni e degli Enti
Locali nelle politiche energetiche rafforza ulteriormente l’importanza del tema del risparmio
energetico, che in una regione come il Lazio strutturalmente priva di risorse energetiche, rappresenta
una delle poche leve su cui operare nelle proprie politiche energetiche. Gli Enti Locali possono
svolgere un ruolo trainante nel realizzare iniziative di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti
rinnovabili, essendo responsabili della gestione del patrimonio immobiliare e di servizi quali scuole,
piscine, strutture sanitarie, illuminazione. Le azioni, realizzate a livello locale dalle Pubbliche
Amministrazioni, determinano un miglioramento del proprio bilancio economico ed energetico e
contribuiscono, in modo rilevante, nel conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra
stabiliti a livello internazionale con il protocollo di Kyoto.
Il risparmio energetico, oltre ad essere una importante opportunità, rappresenterà sempre di più un
vincolo. L’obbligo di recepimento entro il gennaio 2006 della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento
energetico in edilizia, renderà obbligatoria la fissazione di requisiti minimi di rendimento energetico
per gli edifici di nuova costruzione e per edifici sottoposti ad importanti ristrutturazioni, oltre a rendere
obbligatoria la certificazione energetica degli edifici. E’ stata inoltre proposta una direttiva concernente
l’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici [COM(2003) 739], che impone risparmi
pari all’1% sull’energia venduta o distribuita, obbligo che sale all’1,5% per il settore pubblico.
A livello nazionale i Decreti Ministeriali del 20 Luglio 2004 hanno imposto vincoli di risparmio
sull’energia venduta dai distributori di energia elettrica e gas con più di 100000 utenti, dando tra l’altro
il via al Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica (o Certificati Bianchi). Rimangono infine da
definire le politiche locali sul risparmio energetico, con la revisione del Piano Energetico Regionale del
Lazio, e la definizione del Piano Energetico Comunale di Roma.
La proposta: studio delle caratteristiche energetiche di una scuola romana.
il Comune di Roma è da tempo impegnato nella promozione della sostenibilità del contesto urbano e, in
questo ambito, il tema del risparmio energetico assume una rilevanza strategica. Il Comune rappresenta
inoltre un potenziale “grande utente” di servizi energetici innovativi, data la rilevanza del patrimonio
edile che si trova a gestire.
L’introduzione degli obblighi di risparmio energetico (Certificati Bianchi) costituisce una importante
opportunità per mettere in sinergia gli sforzi di razionalizzazione dell’uso dell’energia da parte
dell’Amministrazione Pubblica e quelli di rispetto degli obblighi di risparmio in capo al distributore di
energia, oltre che valorizzare e trasferire le competenze scientifiche di centri di ricerca che da tempo
lavorano su questi temi.
In questo contesto, si propone la realizzazione di uno studio delle caratteristiche energetiche di una
scuola romana al fine di
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9 individuare i parametri critici che meglio descrivono l’edificio
9 sviluppare una metodologia finalizzata alla definizione dell’efficienza energetica degli edifici
9 definire alcuni indicatori energetico-ambientali riferiti al sistema edificio- impianto-territorio utente
9 mettere a punto uno strumento di analisi energetica dell’edificio (sia software che hardware)
9 implementare un sistema che ne attesti le caratteristiche energetiche (bollino)
9 individuare azioni migliorative delle prestazioni energetico/ambientali dell’edificio
L’ottica è quella di dimostrare la possibilità di individuare forme il più possibile standard di interventi
per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici tali da poter essere riprodotte su altri
edifici di tipologia simile. Questo aumenterebbe l’efficacia degli sforzi e permetterebbe di finanziare,
almeno in parte, gli interventi attraverso il meccanismo dei certificati bianchi. La metodologia così
messa a punto potrebbe inoltre essere estesa ad altre tipologie di edifici (uffici, residenziale etc.)
Lo studio prevedi il coinvolgimento degli Assessorati e dei Dipartimenti del Comune di Roma che si
occupano del Patrimonio e della sua gestione (Assessorato al Patrimonio, Assessorato ai Lavori
Pubblici e dipartimenti collegati), dei Municipi, oltre che al Dipartimento XV, dell’ACEA, come
azienda che deve assolvere agli obblighi di risparmio energetico introdotti dai Decreti del 20 luglio
2004 oltre che per le sue competenze tecniche in materia, e dell’ENEA per il supporto scientifico allo
studio.
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