DELLE 28 www.corrierecomunicazioni.it [email protected] n°9. 3 maggio 2010 ’ Un nuovo tool made in Google svela le richieste di “oscuramento” da parte dei vari Paesi. Lo strumento ha avuto l’ok del Consiglio d’Europa Strategie. Così lʼazienda punta a monetizzare i dati Facebook sfida la privacy Pubblicità super-mirate Un nuovo pulsante permetterà il content sharing con le pagine di altri siti Social network, come monetizzare? Questo è il dilemma. Un paradosso per un sito come Facebook, 15 milioni di iscritti in Italia, 400 milioni nel mondo, e ancora pochi soldi in cassa. Mark Zuckerberg sembra però aver capito la strategia da adottare: seguire passo dopo passo i click su Internet dei suoi utenti, con lo scopo di usare le informazioni raccolte per piazzare sul social network messaggi pubblicitari fortemente mirati. Con buona pace della privacy. Con il boom dei siti social una gigantesca quantità di informazioni, dai numeri di telefono ai gusti personali, si trova tising che Facebook ha introdotto nel 2007 e che rivelava informazioni sugli acquisti degli iscritti ai loro amici: oggi occorre sceglierlo consapevolmente con un pulsante “opt in”, altrimenti è automaticamente disattivato. Secondo Ian Maude di Enders Analysis, permettere ai marchi di infilare i loro messaggi promozionali nelle news feed dei membri di Facebook senza che questi lo abbiano richiesto, “è un errore. Senza un bottone opt-in”, avverte lʼanalista, “potrebbe trasformarsi in una seconda Beacon”. Per i social network entrare nel terreno della pubblicità senza calpestare a un recente incontro organizzato dallʼItaly Chapter dellʼInternational advertising association. “Le conversazioni in rete o buzz sono oggi la principale area di svilup- la privacy non è facile. I professionisti del marketing e della comunicazione vedono enormi opportunità nei social media, “i luoghi di incontro e condivisione dellʼera contemporanea, in cui le persone si ritrovano, si scambiano informazioni e opinioni e dove il parere dei pari conta più di qualsiasi messaggio commerciale e istituzionale diffuso dalla aziende attraverso veicoli tradizionali”, come ha sottolineato Giuliano Noci, vicedirettore del Dipartimento di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano po del marketing. Ma come stimolare il buzz su uno specifico brand?”, ha aggiunto Simone Lovati, partner di Advboucle Strategic Minds. “Non cʼè alcun dubbio che occorra un ribaltamento della prospettiva classica: non più comunicare per ascoltare ma ascoltare e partecipare per comunicare”. Il nocciolo della questione sarà capire fino a che punto gli utenti dei social network saranno disposti a far partecipare al loro buzz le aziende che, più o meno velatamente, vogliono farsi pubblicità. ’ PATRIZIALICATA Tendenze Per svilupparsi il marketing punta sul buzz in Rete SENTIERIdelVIDEO L’era della convergenza L’ERA DELLA CONVERGENZA ’ Rischi concentrata nei server di poche società. Fra le quali Facebook. Che ora vuole passare allʼazione. La novità consiste in un pulsante di content-sharing che altri siti web possono incorporare alle loro pagine. Simile ai bottoni di Twitter e Digg che permettono lo scambio di contenuti, il nuovo pulsante di Facebook permetterà agli iscritti di segnalare i contenuti preferiti di altri siti Internet, ma la differenza sarà che Facebook userà poi questi dati per ritagliare pubblicità su misura. Si tratta di un grosso cambiamento per il sito sociale che fino ad oggi ha rivolto le pubblicità agli utenti solo in base alle informazioni personali inserite nel profilo (luogo di residenza, età, sesso, stato civile). E non è lʼunico: Facebook ha presentato anche modifiche alle sue “engagement ads”, le pubblicità dei marchi con cui realizza al momento la maggior parte dei guadagni. Queste pubblicità incoraggiano gli iscritti a “diventare fan” dei brand, come Starbucks o Coca-Cola, acconsentendo a ricevere messaggi dallʼazienda in questione. Con le modifiche previste, il bottone “Become a fan” (Diventa un fan) sarà sostituito da un invito a scrivere “I like”, ovvero “Mi piace” un certo brand. Saranno dʼaccordo gli utenti? E i guardiani della privacy? Gli analisti temono un coro di proteste che faccia il bis con “Beacon”, sistema di adver- DELLE Analisti scettici: sbagliato non dare lʼopzione opt-in QUINDICINALE ART DIRECTION: Luca Migliorati DIRETTORE RESPONSABILE [email protected] +39.0668412221 [email protected] +39.066841221 REDAZIONE Federica Meta Gildo Campesato CAPOREDATTORE Mila Fiordalisi [email protected] +39.0668412223 CAPOSERVIZIO Roberta Chiti [email protected] +39.0668412222 [email protected] +39.0668412225 Margherita Amore [email protected] +39.0668412224 COLLABORATORI Paolo Barbieri, Elisabetta Bevilacqua, Matteo Buffolo, Federico Ferrazza BOTTONI COMUNI La novità consiste in un pulsante dedicato alla condivisione di contenuti che altri siti web possono incorporare alle loro pagine Casta di pigri potenti Un De profundis in rete (forse) vi seppellirà Via i filtri sociali nell’onda irriverente di cui Facebook è il super-emblema Lʼ 11 aprile scorso è morto Edmondo Berselli, fine giornalista e scrittore che frequentava molto Facebook. Per tutti i suoi “amici” (nel senso di Facebook) e lettori postare un commento sulla sua bacheca è apparso come lʼequivalente postmoderno di un necrologio da pubblicare su un quotidiano. Nei commenti dei giorni successivi la numerosità di questi commenti in bacheca è stata citata come prova della grande popolarità di Berselli e dellʼaffetto che suscitava. Un articolo intelligente ha analizzato tutti questi commenti (Massimiliano Parente, Se lʼAltro mondo diventa Facebook, “Il Giornale”, 13 aprile); la bacheca di Berselli è rimasta aperta e la gente continua a scrivergli come se fosse vivo. Il punto però non riguarda tanto il modo in cui un fandom commemora un eroe defunto avvalendosi delle stesse arene in cui manifestava il proprio amore per lui - una circostanza tante volte ripetuta nella storia - quanto il progressivo smottamento della società verso il social network, modellandosi su di lui. Insomma, non intendiamo parlare di quei fan di Berselli, compreso chi scrive, ma di tutti gli altri. Le forme dellʼadesione ad una causa (politica, sociale, ma anche un cordoglio) sono sempre più leggere e meno impegnative; un click su un post di Facebook, un sms, la donazione di un euro. Nessuna coerenza è richiesta, tra il sostegno ad una causa e ad unʼaltra, anche perché tutto viene subito dimenticato. Da questo punto di vista il funzionamento di Facebook è emblematico: più attività hai, più presto un tuo post scende verso il basso, e quindi verso lʼoblio, sostituito da altro. I filtri sociali non funzionano più: la redazione che accetta o rifiuta lʼarticolo, lʼeditore che ti pubblica il libro… ma anche lʼeffettiva volontà di manifestare il cordoglio, stante il costo elevato di una corona di fiori o di un necrologio sui quotidiani. Puoi fare da te, pubblicare da solo ogni tuo scritto, video o canzone, coprire di email i tuoi sfortunati corrispondenti, inventarti sui social network tuoi alter ego americani o giapponesi per testimoniare a tutti come si spande ovunque la fama delle tue gesta. Un moto ondoso continuo, un mare magnum cosparso di detriti e bottiglie di plastica, in cui i soggetti riconosciuti (case editrici, giornali, movimenti meno virtuali) devono galleggiare senza farsi sommergere da questo spam, mentre viene meno ogni reverenza nei confronti dellʼAutore, del Professore, del competente, in nome di un attivismo tutto orizzontale, e molto light. Critica catastrofista? Tuttʼaltro. A me non dispiace la fine della reverenza, e dunque della pigrizia dei potenti e dei colti, che non hanno bisogno di capire le novità. Se poi rimangono travolti da queste novità, beh, se lo meritano. Di ENRICO MENDUNI Professore di Media e Comunicazione all’Università Roma Tre di Roma Gian Carlo Lanzetti, Piero Laporta, EDITORE: CORPO 10 SOC. COOP. a r.l. Patrizia Licata, Davide Lombardi, Paolo Lombardi, Largo di Torre Argentina, 11 - 00186 Roma Alessandro Longo, Enrico Menduni tel. +39. 066841221 fax +39. 0668804132 P.Iva C.F. 08650251005 SEGRETERIA DI REDAZIONE STAMPA: Centro Stampa Editoriale s.r.l. [email protected] [email protected] +39.066841221 Registrazione e Autorizzazione Trib. di Roma n.188/2005 del ABBONAMENTI +39.066841221 [email protected] PUBBLICITÀ Daniela Costamagna [email protected] +39 348.22.30.514 12/5/2005. Arretrati 6,00 euro. Abbonamento annuo 60,00 euro (22 numeri) Estero 120,00 euro www.corrierecomunicazioni.it