Capitolo 15
Le fluttuazioni economiche
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Distinzione tra prodotto potenziale (prodotto di
piena occupazione), e prodotto effettivo
Figura 1(a): il prodotto potenziale può essere
tendenzialmente crescente (crescita
economica). Ma il prodotto effettivo è soggetto
a fluttuazioni (contrazione/espansione)
Figura 1(b): l'occupazione segue le fluttuazioni
del prodotto effettivo: scende durante le
recessioni, sale durante le espansioni
Perchè avvengono boom e recessioni?
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La spesa e le fluttuazioni economiche
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Idee di Keynes:
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una delle principali cause delle fluttuazioni è
rappresentata dalle oscillazioni della spesa del
settore privato
lo Stato può intervenire per mantenere il prodotto
prossimo al suo livello potenziale modificando la
propria spesa o il sistema fiscale
La prima idea è piuttosto semplice:
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se diminuisce la spesa per certi beni di consumo,
allora le imprese che li producono ne produrranno
di meno, e licenzieranno i lavoratori
questi lavoratori, subendo una riduzione del proprio
reddito, ridurranno la propria spesa per altri beni
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questo porterà altre imprese a ridurre prodotto e
occupazione, e cosi' via..
A livello nazionale, la produzione si contrae,
generando una recessione
Allo stesso modo, quando la spesa per certi beni
aumenta, alcune imprese aumenteranno
produzione e occupazione, questo farà
aumentare i redditi, quindi la spesa per altri
beni ecc, innescando cosi' una espansione
Considereremo la spesa suddivisa in quattro
categorie
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Considereremo la spesa suddivisa in quattro
categorie:
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spesa per il consumo (C)
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spesa per investimenti programmata (IP)
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spesa pubblica (G)
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esportazioni nette (NX)
Considereremo i valori reali: perchè ad essi
corrispondono livelli effettivi di produzione
La spesa per il consumo
Spesa totale delle famiglie per il consumo
(affitti, pasti al ristorante, abbigliamento, ecc.)
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E' una componente molto importante della spesa
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La variabile più importante che influenza la
spesa per il consumo è il reddito disponibile
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Imposte nette = gettito fiscale – trasferimenti
pubblici
Trasferimenti: spesa previdenziale, sussidi di
disoccupazione, ecc.
La funzione di consumo
Reddito disponibile e consumo sono legati da
una relazione diretta
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Reddito disponibile = reddito totale – imposte nette
reddito disponibile ↑ → consumo ↑
Figura 2: la relazione appare lineare (può essere
approssimata da una retta)
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E' possibile in generale costruire la funzione di
consumo, che illustra la relazione funzionale tra
reddito e consumo
Figura 3
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intercetta: misura il consumo autonomo, cioè quello
che dipende da fattori diversi dal reddito disponibile
pendenza=
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es:
Δconsumo
Δredditodisponibile
600 miliardi di euro
=0,6
1000 miliardi di euro
La pendenza viene chiamata: propensione
marginale al consumo (MPC)
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La MPC è compresa tra 0 e 1
La funzione del consumo si può rappresentare
come:
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C = a + b X (reddito disponibile)
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a: intercetta verticale
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b: pendenza della funzione di consumo (MPC)
Gli spostamenti della funzione di consumo
Spostamenti lungo la curva: es. se aumenta il
reddito, ci si sposta a destra
Spostamenti della curva.
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Es. se si riduce il tasso di interesse, per ogni livello
del reddito, risparmieremmo di meno e
consumeremmo di più
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Una riduzione (un aumento) del tasso di
interesse sposta la funzione del consumo in alto
(in basso)
Altri fattori:
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Un aumento (una riduzione) della ricchezza sposta
la funzione del consumo in alto (in basso)
Un miglioramento (peggioramento) delle
aspettative per il proprio futuro, sposta in alto (in
basso) la funzione del consumo
Per ottenere la spesa totale
Consideriamo la spesa per investimenti
programmati, la spesa pubblica e le esportazioni
nette come dei dati
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La spesa totale si ottiene come somma delle
quattro componenti:
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spesa totale = C + IP + G + NX
Le variazioni della spesa totale in una economia
inducono le imprese ad aumentare o ridurre la
produzione
La spesa totale e il PIL di equilibrio
Se una impresa vende meno di quanto sta
producendo per un certo periodo di tempo,
deciderà di ridurre la produzione
Se una impresa vende piu' di quanto sta
producendo per un certo periodo di tempo,
deciderà di aumentare la produzione
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Se una impresa vende esattamente quanto sta
producendo per un certo periodo di tempo,
deciderà di non modificare la produzione
Questa regola si applica anche alla intera
economia
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Quando la spesa totale è inferiore al PIL, il PIL
diminuirà;
Quando la spesa totale è superiore al PIL, il PIL
aumenterà;
Quando la spesa totale è uguale al PIL, il PIL non
varierà;
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Il PIL di equilibrio è quel livello del PIL che
tende a rimanere invariato, cioè il livello al
quale la spesa totale e il prodotto totale sono
uguali
Attenzione: il PIL di equilibrio non coincide
necessariamente con il PIL potenziale.
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Questo potrebbe accadere quando la spesa totale
coincide con il livello di produzione totale di piena
occupazione.
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Cosa succede se cambiano le condizioni?
Assumiamo che l'economia si trovi al suo
livello potenziale, stia cioè utilizzando
completamente la forza lavoro
Consideriamo uno shock di spesa, cioè una
variazione improvvisa di una o più componenti
della spesa totale
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Una variazione della spesa per investimenti
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Consideriamo:
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un aumento della spesa per inv. di 100 mil. →
aumento della produzione di beni di inv. per 100
mil. →
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aumento del livello del reddito per 100 mil.
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come verrà utilizzato questo reddito aggiuntivo?
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parte per pagare le imposte (trascuriamo)
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parte per consumi, in base alla MPC.
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Es. se MPC = 0.6, allora 100 mil. di incremento di
reddito diventano 60 mil. di incremento di spesa per
consumi.
Le imprese che producono beni di consumo
aumenteranno quindi la produzione di 60 mil.
Questo provocherà un aumento dei redditi di 60
mil. ecc.
Figura 5
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Quindi, l'incremento iniziale di 100 mil.
provoca una reazione a catena, al termine della
quale la variazione del prodotto è pari a 250
mil.
Questo è l'effetto del moltiplicatore della spesa.
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Nel nostro caso il moltiplicatore ammonta a 2,5,
cioè per un aumento iniziale della spesa di 100 mil,
la variazione complessiva della produzione è 250
mil. (cioè 100 x 2,5)
Il valore del moltiplicatore dipende da MPC.
1
moltiplicatore=
1−MPC
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Quando MPC = 0,6 abbiamo:
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1/(1 – 0,6) = 1/(0,4) = 1/(4/10) = 10/4 = 2,5
In generale, per una data variazione della spesa
per investimenti pari a ΔIP, la variazione
complessiva della produzione sarà:
[
]
1
P
ΔPIL=
xΔI
 1−MPC 
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Altre variazioni delle componenti della spesa
(spesa pubblica, consumo autonomo,
esportazioni nette), hanno il medesimo effetto
sulle variazioni del PIL
Le riduzioni delle imposte hanno un effetto
simile ad un aumento della spesa
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Gli stabilizzatori automatici
Sono dei fattori che “interferiscono” con il
moltiplicatore, in particolare lo riducono,
rendendone gli effetti più deboli di quanto
abbiamo visto.
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Le imposte: all'aumentare del reddito, tipicamente
le aliquote aumentano (tassazione progressiva),
quindi, per le persone il cui reddito aumenta, è
possibile che questo non si traduca completamente
in un aumento del reddito disponibile
I trasferimenti pubblici: quando i disoccupati
trovano un lavoro, ad esempio perdono i sussidi.
Quindi da un lato il loro reddito aumenta, dall'altro
diminuisce
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Le importazioni: quando il reddito aumenta, parte
del reddito si traduce in acquisto di merci prodotte
all'estero.
La lungimiranza: quando il reddito aumenta, gli
individui possono, ritenendo l'espansione
temporanea, decidere di non spendere esattamente
in base alla MPC il loro reddito
La politica fiscale anticiclica
Le modifiche del bilancio pubblico (di spesa o
di tasse), sono chiamate azioni di politica
fiscale
La politica fiscale è anticiclica quando tende a
neutralizzare le fluttuazioni economiche
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Ad es. se uno shock ha allontanato l'economia
dal PIL potenziale, una politica anticiclica
cercherà di riportarla verso quel livello
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Ad es. in presenza di una riduzione della spesa per
investimenti, lo Stato può incrementare la spesa
pubblica, o ridurre le tasse.
Problemi:
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tempismo: una politica fiscale richiede tempo per
esplicare i suoi effetti
irreversibilità: la politica fiscale dovrebbe essere
temporanea, ma spesso ciò è difficile. Es. una volta
creati posti pubblici è difficile licenziare, una volta
ridotte le tasse è difficile alzarle nuovamente