ALLA VIGILIA DELLA GRANDE GUERRA Nuove alleanze in Europa (libro pag. 57) Triplice Alleanza (Inghilterra, Russia, Francia) contro Triplice Intesa (Germania, Austria, Italia).Politica aggressiva del Kaiser tedesco Guglielmo II. L’impero Austro-Ungarico L’ imperatore era Francesco Giuseppe. L’impero era un vasto paese ancora agricolo, ma possedeva alcune aree urbanizzate e industrializzate (Vienna, Boemia e Triste). Il problema principale era costituito dai conflitti etnici e dalle spinte autonomistiche: l’impero infatti comprendeva molti popoli diversi per lingua e religione e i movimenti nazionalistici contro il governo centrale, tenuti sotto controllo fino alla fine dell’Ottocento, diventarono molto difficili da gestire all’inizio del secolo successivo. Le riforme in Gran Bretagna Un nuovo governo, in carica dal 1906, propose una politica di riforme sociali, come la riduzione dell’ orario di lavoro per i minatori, le assicurazioni per la vecchiaia a carico dello stato, la limitazione dei privilegi dei Lord (il parlamento inglese era formato dalla Camera dei Lord, che rappresentava l’aristocrazia, e dalla Camera dei Comuni). Restava irrisolta la questione irlandese: nel 1914 venne approvata la Home Rule (autogoverno), che avrebbe dovuto garantire all’Irlanda una sostanziale autonomia. La legge prevedeva infatti di concedere all’Irlanda un governo e un parlamento propri, benché ancora legati alla corona inglese (il re o regina d’Inghilterra restava sovrano anche d’Irlanda). La Home Rule, tuttavia, rimase inapplicata per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. L’età progressista degli Stati Uniti (libro pag. 59) Periodo di riforme vissuto dagli USA tra la fine dell’Ottocento e la Prima Guerra Mondiale. Riforme promosse da due presidenti: Theodore Roosevelt (1901-1909) e Woodrow Wilson (1913-1921). Fino alla Prima Guerra Mondiale, gli USA adottano una politica estera isolazionista nei confronti degli stati europei. La rivoluzione russa del 1905 Nonostante una prima industrializzazione attorno a Mosca, a San Pietroburgo e agli Urali, la Russia era un paese ancora sostanzialmente agricolo. Il rialzo dei prezzi durante la guerra contro il Giappone esasperò la popolazione: nel 1905 a san Pietroburgo (che allora era la capitale) un corteo popolare chiese allo zar delle riforme sociali , ma viene massacrato dalle guardie. L’evento provocò un’ondata di scioperi in tutto il paese; nelle fabbriche nacquero i soviet (= consigli) per guidare la rivolta. Lo Nicola II promise di concedere l’istituzione di un parlamento, ma dopo la fine della guerra contro il Giappone l’esercito fu utilizzato per sedare la rivolta e il parlamento fu sciolto. Ci fu un’unica riforma, quella agraria, ma favorì solo i kulaki (contadini più ricchi). Era molto diffuso l’antisemitismo, perché gli ebrei finivano spesso vittime del malcontento popolare e subivano i pogrom (massacri). Molti emigrarono negli USA. La rivoluzione messicana In Messico, indipendente dal 1821, per tutto l’Ottocento si erano alternati molti presidenti e dittatori che si appoggiavano a una ristretta classe di latifondisti. Negli anni 1910-1917 i peones (= braccianti agricoli) si ribellarono, sotto la guida di Emiliano Zapata e Pancho Villa. Scoppiò una guerra civile, che venne però domata. Zapata e Villa furono assassinati, la situazione dei contadini restò invariata. Nel 1917 entrò in vigore una nuova costituzione, con contenuti fortemente anti-cattolici (chiusure scuole cattoliche, limitazione numero sacerdoti, scioglimento degli ordini religiosi). Negli anni Venti, ci fu la rivolta dei Cristeros: i cattolici messicani si ribellarono alle restrizioni imposte dal governo, ma vennero massacrati.