La Cittadinanza Italiana per Residenza e come sollecitare.

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La Cittadinanza Italiana per Residenza e come sollecitare
L ‘acquisizione della cittadinanza italiana per residenza è una concessione ( e non un diritto).
Poichè l ‘iter per giungere alla concessione della cittadinanza italiana é molto lungo,
é consigliabile seguire scrupolosamente tutte le procedure richieste per velocizzare la pratica e
la sua conclusione. L’invio della lettera di sollecito è la maniera più efficace per ottenere la
cittadinanza nel minor tempo possibile. Per maggiori informazioni visitate il nostro
sito. L’intervento dell’avvocato potrà risolvere il problema di molti richiedenti.
Secondo la legge n.362 del 18/04/1994 del art 3, il procedimento per la richiesta della cittadinanza
italiana dovrebbe essere concluso in 730 giorni (2 anni), ma nella maggior parte dei casi , ciò non
avviene mai, e quindi il cittadino straniero si trova ad aspettare altri anni ancora (che possono
variare dai 5 ai 6 anni), prima che gli venga notificato il decreto di concessione della
cittadinanza.
Dopo l’invio della domanda di cittadinanza per residenza é inutile restare anni ed anni in attesa
dei pareri necessari da parte degli organi competenti. Per questo motivo il richiedente deve
essere assistito durante il periodo di concessione della domanda per evitare lunghi ed inutili
tempi di attesa.
La lettera di sollecito deve essere inviata da parte del richiedente agli organi competenti
(precisamente nelle 7 fasi della durata della pratica di concessione). Questa lettera deve essere
spedita all’indirizzo della Pubblica Amministrazione, la quale deve rispondere al cittadino
straniero dando le informazioni relative allo stato della pratica.
Bisognerebbe seguire correttamente l’ iter nelle 7 fasi per evitare ritardi nell’ottenimento della
cittadinanza.
Il sollecito nelle 7 fasi nel corso della pratica per
ottenere la cittadinanza.
Ogni richiedente deve seguire queste tappe prima dell’invio della lettera di sollecito, o diffida a
seconda dello stato della pratica. La risposta degli organi competenti potrebbe essere la seguente:
Nella prima fase: “L’istruttoria è stata avviata. Si è in attesa dei pareri necessari
alla definizione della pratica”. Entro primi 10 giorni dopo l’invio della domanda, il
richiedente deve ricevere il codice k10. Se non riceve nulla, deve inviare una lettera di
sollecito, con oggetto “lettera di sollecito per richiedere il codice della pratica”.
Nella seconda fase: “L‘istruttoria non è ancora completa, si è in attesa di
acquisire tutti i pareri necessari”. In questa fase il richiedente deve inviare una lettera di
diffida con oggetto ” Diffido ad adempiere per l’accesso agli atti in Prefettura per
l’avvio del procedimento”.
Nella terza fase: “L’istruttoria si è completata, l’Ufficio Centrale Cittadinanza sta
procedendo alla valutazione complessiva degli elementi informativi”. Il richiedente
invia un sollecito con oggetto “Ricorso alla commissione per ottenere l’accesso agli atti
riguardanti la fase 2”.
Quarta fase: “Sono stati acquisiti pareri e la pratica è in fase di valutazione finale
“. Il richiedente in questa tappa invia una lettera di sollecito con oggetto “sollecito alla
Questura di competenza per esprimere il parere mancate”.
Quinta fase: “Sono stati acquisiti i pareri necessari. Il decreto di concessione è agli
organi competenti per la firma”. La domanda è in mano al Presidente della Repubblica, la
lettera porta come oggetto “Diffida ad adempiere ed accesso agli atti in Prefettura per la
conclusione istruttoria”.
Sesta fase: ” L’istruttoria si è conclusa favorevolmente; Trasmissione del
provvedimento di concessione alla Prefettura che ne curerà la notifica”. L’oggetto della
lettera è “Ricorso all’Ispettorato della Funzione Pubblica per il ritardo sulla
conclusione all’istruttoria in Prefettura”.
Settima fase : “Il decreto di concessione è stato firmato”. Sono necessari 15 giorni
per la notifica, l’oggetto della lettera è “Richiesta di accesso agli atti del Ministero
dell’Interno per la firma” .
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