DISPENSA DIDATTICA 2016 FILARMONICA DELLA SCALA

FILARMONICA DELLA SCALA
Direttore
Myung-Whun Chung
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Indice
PROGETTO SCUOLA
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DISPENSA DIDATTICA 2016
La locandina
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Scaletta della trasmissione
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Introduzione al concerto
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Ludwig van Beethoven
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Johannes Brahms
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Collegamenti interdisciplinari
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Ascolti e approfondimenti web
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© 2016 Musicom.it S.r.l. Milano
DAL TEATRO ALLA SCALA
NEI CINEMA
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Filarmonica della Scala
Myung-Whun Chung Direttore
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sinfonia n. 6 op. 68 Pastorale
I Allegro ma non troppo
II Andante molto mosso
III Allegro
IV Allegro
V Allegretto
Johannes Brahms (1833-1897)
Sinfonia n. 4 op. 98
I Allegro non troppo
II Andante moderato
III Allegro giocoso
IV Allegro energico e passionato
Regia Blando Maria Melli
Editing per il cinema Pietro Tagliaferri
Introduzioni Francesco Micheli
© 2015 Musicom.it S.r.l. Milano
Regia dei contributi extra
Andrea Franceschini
Myung-Whun Chung
Direttore
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SCALETTA
DELLA TRASMISSIONE
INTRODUZIONE
AL CONCERTO
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Introduzione
Presentazione dei brani in programma
Intervista a Myung-Whun Chung
Prima parte del concerto
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 6 op. 68 Pastorale
Intervallo
Intervista a Ernesto Schiavi
direttore artistico della Filarmonica della Scala
Seconda parte del concerto
La presente guida vuole essere un supporto al lavoro
degli insegnanti nel preparare gli allievi all’ascolto di un
concerto sinfonico. L’intento non è e non può essere
quello di sostituirsi a un percorso che può essere
predisposto solo dal docente. Piuttosto si ritiene
opportuno sottolineare come la musica sia a tutti gli effetti
parte della storia e della cultura, nonostante la sua
pressoché totale esclusione dal panorama scolastico
italiano. Per questo, nelle pagine che seguono, si
segnaleranno alcuni aspetti che legano i compositori in
programma alle materie curriculari. Si tratta naturalmente
di spunti che poi il docente potrà approfondire
personalmente. Il secondo aspetto sul quale la guida
insiste è il tentativo di incuriosire i ragazzi nei confronti
della musica. Vengono perciò forniti una serie di link a
pagine web al fine di stimolare ricerche e
approfondimenti, ricorrendo allo strumento che i giovani
meglio conoscono: internet. Il raggiungimento di questi
due obiettivi sarebbe di per sé un grande successo,
dunque si è consapevolmente scelto di tralasciare
questioni tecniche propriamente musicali, che
richiederebbero altri spazi e altri tempi.
Johannes Brahms
Sinfonia n. 4 op. 98
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Il concerto propone due capolavori ottocenteschi del
genere sinfonico. La sinfonia è un brano per orchestra
articolato in diversi movimenti (ossia in varie parti) di
carattere contrastante. Le sue origini risalgono alla prima
metà del ’700 come brano strumentale collocato prima
dell’alzata del sipario nelle opere. Da qui la sinfonia
diverrà una composizione autonoma e vivrà un grande
fioritura a Vienna a cominciare dalla seconda metà del
’700. Haydn, Mozart, Beethoven sono considerati i padri
della sinfonia viennese. La tradizione proseguirà per tutto
l’800 raggiungendo un altro culmine nei decenni finali del
secolo e nel primo decennio di quello successivo con le
quattro sinfonie di Brahms e poi con le nove di Mahler. Il
programma offre dunque una panoramica sui due grandi
momenti della sinfonia viennese, quello di inizio ’800 con
Beethoven e quello di fine secolo con Brahms.
Beethoven scrisse la Pastorale, la sua sesta sinfonia, fra il
1807 e il 1808, facendola eseguire la prima volta il 22
dicembre 1808 a Vienna. La sinfonia è strutturata in
cinque movimenti, ognuno dei quali riporta una
didascalia che descrive gli effetti della natura realizzati
attraverso la musica: I. Piacevoli sentimenti che si destano
nell’uomo all’arrivo in campagna; II. Scena al ruscello; III.
Allegra riunione di campagnoli; IV. Tuono e tempesta; V.
Sentimenti di benevolenza e ringraziamento alla Divinità
dopo la tempesta. La sinfonia rientra dunque nell’ambito
della cosiddetta ‘musica a programma’, ossia musica che
vuole descrivere attraverso i suoni qualcos’altro (nel
nostro caso la natura). Insomma si tratta di pittura sonora,
tanto che ritroviamo nella partitura lo scorrere del ruscello,
il temporale, il canto degli uccelli ecc. Tuttavia
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l’intenzione di Beethoven non è solo quella di ritrarre la
natura che lui tanto amava. Lo dice chiaramente una
annotazione da lui posta in testa alla partitura autografa:
“più espressione del sentimento che pittura”. Il
compositore vuole soprattutto evocare tramite la sua
musica il “sentimento” che la natura è in grado di
generare nell’uomo. La Pastorale è una riflessione in
musica sul rapporto fra uomo e natura, argomento al
centro dell’estetica romantica. Un rapporto che nella sua
massima espressione si identifica nella relazione fra uomo
e Dio. Infatti la sinfonia si conclude con una sorta di
corale che Beethoven intende come “ringraziamento alla
Divinità”.
Anche Brahms amava molto la natura. Spesso si ritirava in
montagna per portare a termine le proprie opere. La
stessa Sinfonia n. 4, l’ultima del compositore, fu scritta
durante un soggiorno sulle Alpi austriache fra il 1884 e il
1885, anno della prima esecuzione. La sua caratteristica
fondamentale sta nel fatto che la vasta composizione
(che arriva alla durata di 45 minuti circa) è costruita su
elementi musicali semplicissimi. Banali cellule vengono
sviluppate, modificate, ripensate, andando a innervare il
tessuto orchestrale di questa stupenda pagina.
CRONOLOGIA
Ludwig van Beethoven
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Nato nel 1770 a Bonn, viene indirizzato alla musica dal
padre Johann, cantante che vuole lanciare il figlio come
bambino prodigio, emulando quello che Leopold Mozart
aveva fatto con Wolfgang. Il tentativo si rivelerà tuttavia
un fallimento. Il giovane Ludwig riesce comunque a fare
le prime esperienze nell’ambito della corte
dell’arcivescovo di Bonn, dove incontra anche Joseph
Haydn, ritenuto il più grande compositore dell’epoca.
Dopo un primo soggiorno a Vienna nel 1787 (quando
forse incontrò Mozart), Beethoven vi fa ritorno nel 1792 per
studiare con Haydn, Salieri e Albrechtsberger. Comincia
nella capitale una lucrosa e fortunata carriera come
pianista, venendo a contatto con la nobiltà cittadina.
Tuttavia nel 1798 si manifestano i primi della sordità che
nel giro dei decenni successivi diverrà pressoché totale.
Ciò determina non solo l’abbandono dell’attività
concertistica, ma anche l’isolamento in cui il compositore
si chiude.
Vergognandosi della propria condizione, ha difficoltà a
intrattenere relazioni umane (per comunicare è costretto
a ricorrere a quaderni sui quali gli interlocutori annotano il
proprio discorso) e si chiude sempre più nel proprio lavoro
e nell’amore verso la natura. Intanto la stabilità
economica gli viene garantita da un gruppo di
aristocratici che decidono di versargli regolarmente una
somma di denaro, alla sola condizione che Beethoven
risieda a Vienna. Ciò gli consente di dedicarsi
completamente all’attività compositiva.
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Nascono così i grandi capolavori: le nove sinfonie, le 32
sonate per pianoforte, i 7 concerti per strumento solista e
orchestra (5 per pianoforte, 1 per violino, 1 per pianoforte,
violino e violoncello), l’opera Fidelio, e una grande
quantità di musica da camera, fra cui l’immenso corpus
dei quartetti per archi. Muore il 26 marzo 1827 a Vienna.
Ludwig van Beethoven
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CRONOLOGIA
Johannes Brahms
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Nasce ad Amburgo, in Germania, il 7 maggio 1833, figlio
di un contrabbassista che si guadagna da vivere
suonando nelle sale da ballo, nelle osterie e nell’orchestra
del teatro cittadino. Le sue doti musicali lo portano a
pubblicare intorno ai vent’anni tre sonate per pianoforte
e il Trio op. 8. Si fa in questo modo conoscere dal grande
violinista Joseph Joachim e da Robert Schumann,
compositore fra i più importanti della generazione
romantica. Queste conoscenze si rivelano di
fondamentale importanza perché Joachim lo introduce
nei principali circoli musicali tedeschi, mentre Schumann
scrive un articolo in cui lo presenta come il genio che
prenderà sulle proprie spalle la tradizione musicale
tedesca. Brahms, oltre a Schumann, ne conosce la
moglie Clara, la più straordinaria pianista dell’800, alla
quale sarà legato da un’amicizia profonda per tutta la
vita, in particolare dopo la morte di Robert nel 1856.
L’intera produzione giovanile di Brahms rientra negli ambiti
della musica da camera e dei brani corali. Il primo lavoro
sinfonico è il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1,
eseguito nel 1859 a Lipsia e accolto con un clamoroso
fiasco. Nel 1862 si trasferisce a Vienna, dove rimarrà per il
resto della vita, salvo sporadici spostamenti. Qui ricopre
per brevi periodi incarichi ufficiali, come il ruolo di maestro
del coro dell’Accademia di Canto oppure quello di
direttore dei concerti della Società degli Amici della
Musica. Tuttavia dedica la maggior parte del suo lavoro
alla composizione portando a termine capolavori come il
Deutsches Requiem (eseguito nel 1868), le quattro
sinfonie, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2, il
Concerto per violino, violoncello e orchestra. Viene
individuato dalla critica come il compositore in grado di
opporsi alle innovazioni introdotte da Liszt e da Wagner
nella musica tedesca. Liszt in particolare aveva creato un
nuovo genere orchestrale, il poema sinfonico, basato su
riferimenti extra musicali (opere letterarie, quadri,
personaggi). Brahms con le sue sinfonie e i suoi concerti
era individuato come il difensore della musica pura, la
musica che non necessitava di rimandi ad altri ambiti. In
realtà il musicista di Amburgo in pochissime occasioni
prese parte in prima persona al dibattito, preferendo
concentrarsi unicamente sul proprio lavoro. Negli ultimi
anni della sua vita la produzione da camera, che da
sempre occupava un ruolo preminente, prende ulteriore
vigore. Nascono lavori come il Quintetto per clarinetto e
le Sonate per clarinetto (o viola) e pianoforte, oltre a
raccolte pianistiche e opere vocali. Muore a Vienna il 3
aprile 1897, meno di un anno dopo Clara Schumann, la
confidente di una vita.
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COLLEGAMENTI
INTERDISCIPLINARI
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Letteratura-arte: il Romanticismo
Se nella letteratura, nelle arti figurative, nella filosofia la
sensibilità romantica si afferma nei decenni finali del XVIII
secolo, in musica il termine viene utilizzato a proposito
della produzione di pieno ’800, comprendendo
esperienza fra loro disparate, come la prosecuzione del
sinfonismo viennese perpetrata da Mendelssohn,
Schumann e Brahms, il miniaturismo pianistico dello stesso
Schumann e di Chopin, i rimandi extra-musicali di Berlioz, il
poema sinfonico di Liszt, il melodramma italiano di Bellini,
Donizetti e Verdi, il dramma di Wagner.
Approfondimenti
http://goo.gl/PJmp7e
Storia dell’arte-filosofia-letteratura: la natura
Uno dei grandi temi che caratterizza il romanticismo
europeo è il rapporto fra uomo e natura. Entrambi i
compositori in programma hanno intessuto un profondo
legame con la natura e Beethoven addirittura dedica a
questo soggetto la Sinfonia Pastorale.
Johannes Brahms
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ASCOLTI E
APPROFONDIMENTI WEB
----------------------------------1. È possibile ascoltare i brani in programma ai seguenti
link:
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 6 op. 68 Pastorale (con
presentazione del brano)
http://goo.gl/zZ7k0c
Johannes Brahms Sinfonia n. 4 op. 98
https://goo.gl/24WpYm
2. Guida all’ascolto della Sinfonia Pastorale di Beethoven
http://goo.gl/rA5dfc
3. Guida all’ascolto della Sinfonia n. 4 di Brahms
http://goo.gl/0XOAd8
4. Myung-Whun Chung parla della sua idea di musica
http://goo.gl/vgGPyC
http://goo.gl/d5bZXP
http://goo.gl/PnkyJE
5. Sito della Filarmonica della Scala
http://www.filarmonica.it/
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