Clinica Homœopathica /
Pocket
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Claudio Mazza
I virus influenzali e parainfluenzali
profilassi e cura biologica dell’influenza
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Tutti i diritti riservati
Progetto grafico di Ugo Sepi
© 2010-2011, Nuova Ipsa Editore srl, Via G. Crispi, 50, 90145 Palermo
Tel. 091.681.90.25 • www.nuovaipsa.it • e-mail: [email protected]
ISBN 978-88-7676-445-5
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Note generali ed epidemiologia
L’influenza si manifesta come una malattia a carico dell’apparato respiratorio che nei climi temperati ha ampia diffusione durante l’autunno e l’inverno. La diffusione dei virus dell’influenza
avviene tramite particelle aeree, mediante il contatto tra persone
o il contatto con oggetti contaminati. Le epidemie, con assenteismo elevato, incremento della morbilità e della mortalità, si
verificano generalmente ogni 2-3 anni e sono spesso causate dal
virus dell’influenza A (soprattutto H3N2). I virus dell’influenza B
causano solitamente una lieve malattia respiratoria, ma possono
causare importante morbilità e mortalità durante epidemie che
si verificano tipicamente ogni 3-5 anni.
Il virus influenzale colpisce ogni anno una percentuale variabile della popolazione mondiale (mediamente centinaia di milioni di persone).
Dati forniti dal sistema di rilevazione, attivo dal 1999, mostrano un’incidenza media di periodo pari a 3,5 casi per 1000 per
settimana per tutta la popolazione e rilevano, per le settimane
di picco dell’epidemia influenzale, incidenze variabili da 5 a 14
casi per 1000.
Complessivamente ciò vuol dire che la frequenza con cui si
manifestano i casi di influenza, pur essendo assai diversa di anno
in anno, generalmente si aggira intorno al 10 – 20% della popolazione, mentre durante le pandemie l’incidenza cresce decisamente e può raggiungere anche il 50% della popolazione
generale.
Rapportando tali dati alla popolazione italiana si stima che
mediamente, ogni anno, vengano colpiti da sindromi influenzali
o simil influenzali circa 5 milioni di soggetti (con circa 8 milioni
di soggetti colpiti negli anni di picco).
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● Incidenza di periodo: 3,5 casi/1000
● Incidenza di picco: 5-14 casi/1000
● Italiani colpiti: 5 milioni (8 milioni negli anni
di picco)
● Il 25% dei bambini sotto 1 anno di età e il
18% dei bambini tra 1 e 4 anni si ammala di
influenza
Tab. 1. Epidemiologia dell’influenza stagionale.
In età pediatrica il 25% dei bambini di età inferiore a un 1
anno e il 18% dei bambini di età tra 1 e 4 anni soffrono ogni
anno di infezioni influenzali o parainfluenzali (Tab. 1).
Le epidemie stagionali si verificano quasi sempre in due ondate, la prima tra i bambini in età scolare e i loro familiari (in genere
i soggetti più giovani) e la seconda principalmente tra le persone
(generalmente anziane) confinate nelle proprie abitazioni o in
istituti che hanno quindi scarsi rapporti con l’esterno.
I soggetti che hanno il più alto rischio di sviluppare una malattia grave sono quelli con patologie respiratorie croniche e quelli
con patologie cardiache (con o senza insufficienza cardiaca). Le
donne al 3o trimestre di gravidanza, i giovanissimi, gli anziani e le
persone allettate presentano una maggiore condizione di rischio
per la malattia grave sino al decesso.
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Virologia
Il virus influenzale
Il virus influenzale è un Ortomixovirus sottotipo A, B, C. I
virus appartenenti al sottotipo immunologico A sono presenti in
natura in alcuni uccelli acquatici, e possono infettare anche l’uomo e numerosi altri mammiferi; i virus appartenenti al sottotipo
immunologico B sono presenti in natura nell’uomo; i virus appartenenti al sottotipo immunologico C sono presenti nell’uomo e
nel maiale.
Gli RNA del virus dell’influenza A sono costituiti da segmenti
indipendenti e possiedono una forte predisposizione a subire
e fissare le mutazioni, quindi, come tutti i virus a RNA, il virus
influenzale è caratterizzato da un’elevata variabilità antigenica
(antigenic shift, le mutazioni di maggiore entità e antigenic drift,
le mutazioni di minore entità). Inoltre le RDRP (RNA-dependent
RNA polymerase), enzimi che catalizzano la replicazione di RNA
da RNA, non hanno “proof reading” e quindi sono molto soggette a errori che si fissano come mutazioni contribuendo in maniera fondamentale alla patogenicità dei virus influenzali. Tutto
ciò fa in modo che i virus influenzali possano rendere vana la
copertura profilattica della vaccinazione antinfluenzale (in quanto anticorpale e quindi specifica e dotata di memoria per i soli
ceppi contenuti nel vaccino stagionale).
Il virione dell’Influenza A è costituito da un envelope con
diametro di 80-120 nm, all’interno del quale si trova il genoma,
costituito da RNA suddiviso in 8 molecole (Fig. 1). Per mezzo
dell’apparato biosintetico della cellula infettata il virus influenzale provvede alla sintesi di 10 proteine, di cui 4 antigeniche:
• HA (emagglutinina), che ha un ruolo fondamentale nella infettività e contribuisce alla patogenicità. Al contatto con la
cellula ospite, la HA del virione deve essere tagliata in due
pezzi: alcune HA sono tagliate solo da tripsina (ceppi a bassa
infettività) altre da molte proteasi (ceppi ad alta infettività, H5
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Emoagglutinina
RNA
Envelope
Neuraminidasi
Fig 1. Ortomixovirus influenzale
Envelope lipidico, da cui protrudono glicoproteine come la Emoagglutinina e la
Neuraminidasi, che rappresentano i determinanti antigenici.
Genoma: 8 molecole a singolo filamento di RNA a polarità negativa.
•
•
•
•
e H7). La proteina tagliata diventa capace di interagire con
l’acido sialico ed innescare l’infezione;
Le HA idrolizzabili da molte proteasi sono altamente patogene anche perché possono infettare molti tipi di tessuti in cui si
trovano proteasi diverse.
NA (neuraminidasi), che assolve al compito fondamentale di
favorire il rilascio delle particelle virali mature;
M (matrice);
NP (nucleoproteina).
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Le prime due proteine menzionate, forniscono la base della
classificazione (sono noti al momento attuale 15 serotipi di HA
e 9 di NA).
Le emagglutinine e le neuraminidasi hanno importanza diagnostica per le loro proprietà antigeniche ed insieme alle proteine M sono il target di farmaci specifici (es. oseltamivir, rimantadina)
È da sottolineare che un virione influenzale ha un volume medio di circa 10-3 µm3: considerando composizione e volume di
una cellula media umana o aviaria, si può calcolare che, a valle
dell’infezione e della lisi, vengano rilasciati fino a 109 virioni per
ogni cellula.
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Non solo virus influenzali
Sono più di 200 i virus antigenicamente distinguibili responsabili delle Sindromi Simil-Influenzali (ILI: Influence Like Ilness):
rhinovirus, coronavirus, respiratory syncytial virus, metapneumovirus, para-influenza virus, adenovirus (Tab. 2).
● Rinovirus
● Coronavirus
● Respiratory syncytial virus
● Metapneumo-virus
● Para-influenza virus
● Adenovirus
● Influenza virus
Tab. 2. Oltre 200 virus parainfluenzali
(responsabili delle Influence Like Illness-ILI).
I virus parainfluenzali
I virus PIV (Para-Influenza Viruses) si trasmettono per mezzo
delle secrezioni respiratorie e quindi possono infettare tramite il
diretto contatto tra persone o con superfici o oggetti contaminati. I virus rimangono attivi anche sotto forma di aerosol per oltre
un’ora.
Le infezioni da virus parainfluenzali si verificano durante tutto
l’anno, specialmente nella popolazione pediatrica. Negli adulti,
invece, si riscontra una condizione di immunità che determina
una ridotta gravità della malattia e può essere utile nell’impedire
la diffusione di tali virus.
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I virus del raffreddore
I Picornavirus, specialmente i rinovirus e alcuni echovirus e
coxsackievirus, causano il raffreddore comune. Tra il 30 e il 50%
di tutti i raffreddori è causato da uno dei cento e più sierotipi di
rinovirus. Negli episodi epidemici solo pochi tipi virali sono prevalenti e spesso nelle epidemie che si verificano in ambiti ristretti, come possono essere le scuole o le caserme, il responsabile è
un singolo virus.
I Coronavirus possono causare epidemie e le infezioni prodotte dal virus influenzale, parainfluenzale e dai virus respiratori
sinciziali possono manifestarsi anche come raffreddori comuni,
soprattutto negli individui adulti che presentano una reinfezione.
Gli Adenovirus causano molto spesso la faringite, ma possono produrre sintomi difficili da distinguere dagli altri virus delle
affezioni respiratorie.
I Rinovirus si trasmettono per contatto direttto tra persone,
attraverso secrezioni contaminate e aerosol.
L’esposizione alle basse temperature non è sufficiente per
provocare raffreddori e la suscettibilità a questa infezione non è
influenzata né dallo stato di salute né da quello nutrizionale né
da anomalie delle vie respiratorie superiori (tonsille ingrossate o
adenoidi). Le infezioni sintomatiche possono essere facilitate dallo stato fisiologico dell’ospite. Astenia, stress emotivo, disturbi allergici a livello rinofaringeo e la fase centrale del ciclo mestruale
sono stati associati a un incremento dell’espressione dei sintomi.
Si stimano in circa un miliardo i casi di raffreddore ogni anno.
I raffreddori interessano soprattutto i più giovani che possiedono
un sistema immunitario più debole e che frequentano ambienti
in cui è più agevole la diffusione dei virus. I bambini in media
manifestano da sei a dieci recidive all’anno, mentre gli adulti ne
presentano da due a quattro.
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I respiratory syncytial virus
In tutto il mondo il virus RSV (Respiratory Syncytial Virus) è
la prima causa singola di infezioni respiratorie acute delle basse
vie respiratorie nei bambini. Il virus provoca una serie di sintomi
che vanno dalla rinite, all’otite, fino alla bronchite e alla polmonite. Secondo l’OMS questo virus provoca ogni anno circa 64
milioni di infezioni e circa 160 mila morti.
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Stessa diagnosi… centinaia di cause
diverse
La coorte sintomatologica dell’Influenza è assai complessa e
variegata; i sintomi possono essere di elevata intensità e la prognosi può variare da qualche giorno a più di una settimana (Tab.
3).
SINTOMO
FREQUENZA
Tosse
50 - 98%
Febbre (>38°C)
48 -100%
Brividi
25 - 90%
Mal di gola
25 - 95%
Cefalea
30 - 98%
Perdita dell’appetito
30 - 70%
Congestione nasale
20 -100%
Dolori muscolari
30 - 80%
Abbassamento della voce
10 - 40%
Vomito
5 - 45%
Diarrea
1 - 20%
Dolore toracico
5 - 25%
Tab. 3. Coorte sintomatologica dell’influenza.
• Brusco esordio di febbre (maggiore o uguale a 38°C).
• Comparsa di dolori muscolari e articolari, cefalea, interessamento gastro-intestinale.
• Sintomi respiratori (ad es.: faringo-laringodinia, rinorrea, mal di
gola e raucedine, tosse, dispnea), legati ai fenomeni infiammatori che si sviluppano nel corso dell’infezione, e cioè: rinite,
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faringo-tonsillite, tracheite e bronchite (queste ultime più frequenti nei bambini fino a 5 anni di età).
Tanto l’influenza stagionale quanto le forme parainfluenzali
ed il comune raffreddore si presentano all’osservazione con sintomi simili e talvolta sovrapponibili.
In molti casi solo un’attenta analisi sierologica può permettere
il corretto inquadramento in termini di diagnosi differenziale.
Questa considerazione sarà di estrema importanza ai fini
dell’intervento terapeutico.
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Influenza
e sindromi simil-influenzali
LA TERAPIA
PROFILASSI
Data l’intrinseca variabilità antigenica dell’Ortomixovirus influenzale (144 possibili riassortimenti, solo per citare i più importanti) e la contemporanea presenza nell’ambiente di virus
responsabili di Sindromi Simil-Infuenzali, si rende necessaria una
profilassi immunitaria attraverso l’induzione di una risposta primariamente aspecifica.
Da oltre 13 anni un’efficace risposta nella prevenzione antinfluenzale è fornita dal medicinale omeopatico Omeogriphi®
in grado di agire stimolando una risposta primariamente cellulomediata (Linfociti T citotossici e Cellule Natural Killer), attraverso
meccanismi di citolisi delle cellule infettate dal virus, in grado
di by-passare il problema della variabilità antigenica del virus influenzale e del gran numero di diversi agenti virali responsabili
della forme parainfluenzali (Fig. 2).
In pazienti defedati o positivi all’anamnesi per episodi influenzali recidivanti, può rendersi necessaria l’associazione di Omeogriphi con Citomix, un medicinale complesso omeopatico il cui
core è rappresentato da un pool di citochine a polarità Th1 e
quindi particolarmente attivo sulle infezioni virali e batteriche.
In pazienti positivi all’anamnesi per episodi influenzali con interessamento gastro-intestinale l’associazione d’elezione si è dimostrata essere Omeogriphi+Colostro Noni; quest’ultimo, a base
di colostro bovino liofilizzato e Morinda citrifolia, è particolarmente attivo su 2 versanti: stimolare il MALT (Sistema Immunitario Associato alle Mucose) e recuperare l’integrità della mucosa
intestinale.
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SISTEMA
IMMUNITARIO
OMEOGRIPHI
LINFOCITI T
CITOTOSSICI
CELLULE
NATURAL
KILLER
CITOLISI
SPECIFICA E
ASPECIFICA
CELLULE
INFETATTE DAL
VIRUS
Fig. 2. Meccanismo d’azione di Omeogriphi.
TRATTAMENTO BIOLOGICO
DELLA SINTOMATOLOGIA CONCLAMATA
Data la variegata coorte sintomatologica della malattia influenzale e simil-influenzale, è necessario agire con medicinali
ad ampio spettro, attivi tanto sui sintomi algici che su quelli genericamente infiammatori, sulla tosse e sull’interessamento polmonare così come sul deficit immunitario transitorio.
La particolare composizione dei due medicinali omeopatici
Omeogriphi® ed Aconitum Heel®, caratterizzata da sinergia,
complementarietà e completezza d’azione, garantisce una copertura ad ampio spettro dell’intera sintomatologia influenzale
con una rapida ed efficace risoluzione della fase acuta.
PREVENZIONE DELLE RECIDIVE E DELLE RICADUTE
La patologia influenzale non deve essere mai sottovalutata.
Il generale coinvolgimento dell’organismo, la momentanea
compromissione della risposta immunitaria, i diffusi fenomeni infiammatori a carico delle mucose possono rappresentare il pabu16
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lum ideale per le sovrinfezioni batteriche (soprattutto Staphylococcus aureus, Streptococcus spp o Haemophilus influenzae) e
le conseguenti complicanze (otite media, sinusite batterica e
polmonite batterica secondaria), e la condizione ideale per le
recidive della malattia.
Un’ottimale copertura in tutte queste situazioni di rischio è
assicurata dal medicinale omeopatico Citomix, una sapiente associazione di citochine e rimedi omeopatici in grado di stimolare
efficacemente il Sistema Immunitario tanto nelle condizioni acute che in quelle croniche.
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La farmacologia antinfluenzale
biologica
OMEOGRIPHI®
Omeogriphi è un medicinale omeopatico complesso indicato per bambini, adulti e anziani nella prevenzione e cura della
Sindrome influenzale e parainfluenzale.
La duplice azione – prevenzione e cura – è assicurata dalla
sua particolare, originale ed innovativa composizione.
Nel medicinale, infatti è possibile identificare 2 nuclei d’azione:
• Nucleo dei rimedi dell’immunostimolazione (Vincetoxicum
5CH, Anas barbariae hepatis et cordis extractum 200K, Influencinum 9CH)
• Nucleo dei rimedi del controllo dei sintomi (Aconitum napellus 5CH, Belladonna 5CH, Echinacea 3CH, Cuprum 3CH)
OMEOGRIPHI® NELLA PREVENZIONE
Omeogriphi garantisce un’ottimale prevenzione antinfluenzale grazie al potenziamento delle difese naturali contro i virus
influenzali e parainfluenzali, in particolare attraverso un aumento
della risposta cellulo-mediata di citolisi specifica e aspecifica
della cellula infettata dal virus (Linfociti Th, Linfociti T citotossici, Cellule NK) e di tipo umorale con incremento del Lisozima,
dell’Interferone-g e della cascata delle Citochine.
La stimolazione immunitaria indotta da Omeogriphi segue un
andamento gaussiano nelle 6-8 settimane di assunzione del medicinale con un aumento progressivo degli interpreti della risposta
cellulo-mediata antivirale. Il plateau si raggiunge a compimento
della 6°-8° settimana con la copertura preventiva ottimale (Tab
4).
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Tab. 4. Livelli di immunostimolazione indotta da Omeogriphi.
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OMEOGRIPHI® NELLA CURA DEI SINTOMI
INFLUENZALI
Velocità d’azione ed efficacia sono le due caratteristiche
principali di Omeogriphi nel trattamento sintomatologico della
sindrome influenzale.
Grazie ai rimedi omeopatici in esso contenuti, trova indicazione soprattutto nelle fasi iniziali, precoci, d’insorgenza della
sintomatologia influenzale e da raffreddamento ed in particolare
nell’episodio febbrile acuto in fase prodromica (Aconitum e Belladonna).
La modulazione del processo infiammatorio acuto, il controllo della possibile evoluzione settica della malattia e il rapido sollievo alla sintomatologia algica artro-muscolare è assicurata dalla presenza di altri 2 fondamentali componenti di Omeogriphi
(Echinacea e Cuprum) che completano il quadro del nucleo dei
rimedi sintomatologici.
OMEOGRIPHI® nella strategia terapeutica dell’Influenza
Memento posologico
– Prevenzione: 1 dose alla settimana per 6-8 settimane.
Ripetere il ciclo a distanza di 45 giorni.
– Trattamento della sintomatologia acuta: 1 dose da 1 a 3 volte al giorno.
Letteratura
Valutazione comparativa di OMEOGRIPHI vs vaccino nella prevenzione della sindrome influenzale in età pediatrica.
Studio prospettico, multicentrico, controllato, randomizzato.
M. Colombo*, G. Rigamonti*, M.L. Danza*, A. Bruno*
La medicina biologica 2007/3; 3-10
Prevenzione delle infezioni delle alte vie respiratorie in età pediatrica con OMEOGRIPHI.
Studio multicentrico, controllato, randomizzato
C. Supino*
La medicina biologica 2002/3; 19-23
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CITOMIX
Citomix rappresenta la nuova frontiera dell’integrazione tra
Omeopatia, Immunologia e Biologia Molecolare. La particolare
associazione tra il pool delle citochine utilizzate ed i rimedi omeopatici identifica il posizionamento terapeutico del medicinale:
IMMUNOSTIMOLAZIONE/IMMUNOREGOLAZIONE
Nell’ambito della strategia terapeutica dell’influenza, Citomix
è insieme farmaco della fase acuta e della prevenzione:
• FASE ACUTA: agisce assicurando un’ottimale copertura immunitaria riducendo così il rischio di complicanze e sovrinfezioni
(ideale l’associazione con Aconitum Heel®)
• PREVENZIONE: particolarmente indicato, in associazione con
Omeogriphi®, nei soggetti defedati o positivi all’anamnesi per
reiterati, pregressi episodi influenzali, o allo scopo di prevenire
le recidive della malattia influenzale.
Citomix, per le citochine in esso contenute, possiede una
franca polarità Th1, atta ad innescare una rapida ed efficace risposta immunitaria attraverso i meccanismi fisiologici dell’infiammazione, laddove l’infiammazione è la prima e più importante
chiave d’accesso alla risposta immunitaria difensiva.
Per la presenza di INF-gamma e IL 2, Citomix mostra una netta caratterizzazione, in particolare, come presidio antivirale ma,
grazie alla presenza dell’IL4, che attiva i linfociti B, esso mostra
di essere attivo anche nei confronti delle infezioni batteriche e,
quindi, del tipico quadro di sovra-infezione batterica come può
osservarsi nella malattia influenzale e nelle IRR.
Anche la presenza degli organoterapici va nelle direzione
dell’immunostimolazione: Vasa lymphatica suis 4CH, Medulla ossis suis 4CH, Glandula thymi suis 4CH sono in grado di stimolare
dolcemente i tessuti immunocompetenti (Fig. 3).
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INNESCO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA
• IL 2 5/7CH (stimolazione delle cellule immunocompetenti)
• GCSF 4/9/15/30CH (stimolazione dei granulociti)
• IL 1-b 5CH (innesco della risposta “difensiva” infiammatoria)
• IFN-g 4CH (azione antivirale)
• IL 6 7/9/15CH (innesco della risposta “difensiva” infiammatoria)
• Vaccinium vitis D3 (azione antisettica)
• Centella asiatica D3 (stimolazione del SRE)
STIMOLAZIONE DEI TESSUTI IMMUNOCOMPETENTI
• Vasa lymphatica suis 4CH (stimolazione degli organi periferici
del sistema immunitario)
• Medulla ossis suis 4CH (stimolazione degli organi centrali del
Sistema Immunitario per la produzione dei globuli bianchi)
• Glandula thymi suis 4CH (stimolazione degli organi centrali del
Sistema Immunitario per la produzione dei linfociti T)
Fig. 3. Struttura omeo-farmacologica di Citomix.
Dati di laboratorio preliminari (M. Colombo - Conferma tramite esami di laboratorio dei risultati ottenuti con medicinali omotossicologici in patologie internistiche - Comunicazione al XIII Club
dell’Omotossicologia, Sorrento 2008) mostrano un significativo
incremento dei globuli bianchi, delle piastrine e dei neutrofili grazie a Citomix.
Importante anche il dato relativo all’aumento delle IgA, parametro fondamentale, soprattutto in Pediatria, per contrastare
l’attacco dei patogeni a livello delle mucose respiratorie. Anche
i CD4 e i CD8 sembrano aumentare con Citomix e, non trascurabile, anche i CD3 mostrano un sensibile incremento (Tab. 5).
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Tab. 5. Azione del pool citochinico di Citomix.
CITOMIX nella strategia terapeutica dell’Influenza
Memento posologico
– Prevenzione: 5 granuli al giorno per 6-8 settimane. Ripetere il ciclo a
distanza di 45 giorni.
– Trattamento della sintomatologia acuta e prevenzione delle complicanze: 10 granuli 2 volte al giorno per 2-3 giorni. Proseguire con 5
granuli 2 volte al giorno per 5-7 giorni.
– Prevenzione delle recidive: 5 granuli al giorno per 6-8 settimane.
Letterautura
M. Colombo – Citomix nella prevenzione delle complicanze più frequenti della
Varicella in età pediatrica
La Medicina Biologica 2009/02; 5-13
A. Arrighi – Citomix vs Immucytal nella prevenzione e terapia delle Infezioni Respiratorie Acute in età pediatrica
La Medicina Biologica 2009/0; 33-11
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ACONITUM HEEL®
Da oltre 50 anni, il medicinale omeopatico Aconitum
Heel viene utilizzato con successo nella
CURA DELLA SINDROME INFLUENZALE
E DA RAFFREDDAMENTO
La sapiente composizione (Fig. 4) garantisce un ampio spettro d’azione per:
• il controllo della sintomatologia febbrile
• la modulazione dei processi infiammatori a carico dell’apparato respiratorio e i conseguenti sintomi (tosse, toracodinie,
angine)
• il sollievo ai dolori muscolari e ossei
• la rapida risoluzione delle condizioni di astenia e malessere
generale
Nell’ambito della strategia terapeutica dell’influenza, Aconitum Heel è il medicinale in grado di alleviare i sintomi dell’influenza oramai in fase conclamata.
“Aconitum Heel segue Omeogriphi”
Mentre Omeogriphi® è attivo nelle prime 24 ore dall’insorgenza della sintomatologia influenzale, Aconitum Heel
è il farmaco d’elezione della successiva fase sintomatologica
(da 2 a 5-7 giorni), quella in cui la risposta reattiva infiammatoria dell’organismo è oramai biologicamente irreversibile e su cui
non si può che agire alleviando i sintomi.
Ma Aconitum Heel non è solo farmaco del sintomo: alcuni
dei suoi componenti (Lachesis e Phosphorus) potenziano le difese immunitarie e riducono il rischio di complicanze durante
il decorso della malattia. Ideale, in questo senso, l’associazione
Aconitum Heel+Citomix.
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Fig. 4. Struttura omeo-farmacologica di Aconitum-Heel.
ACONITUM HEEL® nella strategia terapeutica dell’Influenza
Memento posologico
– Trattamento della sintomatologia acuta: Compresse, come terapia d’urto 1
cpr. ogni 15 minuti (per un periodo non superiore alle 2 ore); proseguire con
1 cpr. 3 volte al dì per 5-7 giorni.
Fiale, come terapia d’urto 1 fiala al giorno; proseguire con 1 fiala da 1 a 3 volte
alla settimana, i.m, s.c., i.c., e.v. cpr. 3 volte al dì per 5-7 giorni.
Letteratura
Maiwald L. et al. – Terapia dell’Influenza: sperimentazione comparata tra un medicinale omeopatico complesso e l’acido acetilsalicilico. Studio monocieco, randomizzato, controllato.
(Rivista Italiana di Omotossicologia 4/88; pagg. 25-30)
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COLOSTRO NONI
COLOSTRO NONI, a base di Colostro bovino liofilizzato e di
Morinda citrifolia (Noni), è una formulazione orosolubile innovativa, a rapida azione, i cui componenti attivi sono altamente
biodisponibili, indicato sia negli adulti che nei bambini, come
coadiuvante naturale:
• nella prevenzione e nel trattamento delle patologie influenzali
e para-influenzali, in particolare in quelle forme caratterizzate
da disturbi gastro-intestinali (diarrea, vomito, dolori e crampi
addominali) accompagnati da stanchezza generale, così tipiche delle epidemie influenzali degli ultimi anni
• nelle infezioni (gastro-enteriti) sia di origine batterica che virale, che si manifestano con: diarrea, inappetenza, dolori addominali
• nei casi di disbiosi intestinali secondarie all’uso protratto di
antibiotici, cattiva alimentazione, malattie infettive, stress psichici, stili di vita sregolati, etc., per la sua spiccata attività naturale di protezione e di riequilibrio della struttura della mucosa
digerente
1. Favorire l’eubiosi intestinale
2. Preservare l’integrità istologica della mucosa digerente
3. Stimolare il Sistema Immunitario Associato alle Mucose
Attraverso queste 3 azioni Colostro Noni entra a pieno diritto
nell’ambito della strategia terapeutica dell’Influenza caratterizzandosi per il suo duplice posizionamento:
• efficace presidio preventivo indicato, in particolar modo, per i
soggetti positivi all’anamnesi per episodi influenzali con interessamento gastro-intestinale.
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Ideale l’associazione:
Colostro Noni+Omeogriphi.
• pronta e rapida soluzione ai sintomi gastro-intestinali influenzali
(diarrea e vomito).
Ideale l’associazione:
Colostro Noni+Aconitum Heel.
COLOSTRO NONI nella strategia terapeutica dell’Influenza
Memento posologico
– Prevenzione: Adulti, 1 bustina 2 volte al giorno per 15 giorni. Ripetere il ciclo dopo 60 giorni. Bambini, 1 bustina al giorno per 15 giorni.
Ripetere il ciclo dopo 60 giorni.
– Trattamento della sintomatologia gastro-intestinale acuta: Adulti, 1 bustina 2 volte al giorno o più (secondo parere medico) per 4-5 giorni.
Bambini, 1 bustina o più al giorno (secondo parere medico) per 4-5
giorni.
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Influenza
Domande e risposte ai quesiti più
frequenti
Perché scegliere l’Omeopatia nella prevenzione e nella cura dell’influenza
e delle malattie da raffreddamento in generale?
Per il motivo più semplice: perché funziona e funziona molto
bene. Ecco, l’influenza è proprio una di quelle malattie dove i
medicinali omeopatici esprimono tutto il loro potenziale di efficacia ed efficienza terapeutica. Il tutto con il valore aggiunto
dell’assenza di effetti collaterali, di una straordinaria compliance
da parte dei pazienti e di un’ottima sostenibilità in termini di
spesa.
L’influenza e le malattie da raffreddamento rappresentano anche un’ottima occasione per far convivere Medicina tradizionale
e Medicina omeopatica. Per esempio: la prevenzione antinfluenzale può vedere insieme vaccino e immunostimolante omeopatico; la cura dei sintomi influenzali ha nei rimedi omeopatici un
potente alleato ed essi possono rappresentare la prima scelta,
così come prima scelta deve essere l’antibiotico laddove una
sindrome influenzale esiti in polmonite.
Insomma, prima di tutto bisogna conoscere l’influenza e
come curarla.
L’arrivo dell’influenza crea un forte allarmismo nella popolazione, che
attende con impazienza l’annunciata distribuzione del vaccino. Ma il
vaccino antinfluenzale rappresenta davvero la migliore soluzione possibile per impedire che anche quest’anno, solamente in Italia, dai 5 agli 8
milioni di soggetti siano vittima dell’epidemia influenzale?
Per difendersi efficacemente dall’infezione influenzale bisogna innanzitutto considerare le particolari caratteristiche del suo
agente etiologico: il virus dell’influenza. Nella sua storia evoluti28
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va il virus influenzale è diventato sempre più aggressivo e resistente, dimostrandosi “molto più intelligente dei vaccini”: infatti,
i vaccini sono solitamente efficaci su 1 o 2 sottotipi virali, mentre
il virus influenzale è caratterizzato da una spiccata “variabilità
antigenica”, vale a dire che nel tempo “è diventato sempre più
abile a camuffarsi”, riuscendo così a sopravvivere. Ne consegue
che, essendo il vaccino per sua stessa definizione altamente specifico, l’azione sia diretta verso un solo ceppo virale: se questo
cambia anche solo un po’ la sua forma, il vaccino perde immediatamente la sua efficacia diventando inutile.
Inoltre, la vaccinazione antinfluenzale non protegge da altri
virus responsabili di numerose e differenti malattie respiratorie
seppur con sintomi simili a quelli influenzali (sono più di 200
i virus antigenicamente distinguibili, responsabili delle Sindromi
Simil-Influenzali).
L’uso del vaccino antinfluenzale è dunque inutile o addirittura dannoso?
Assolutamente no. La vaccinazione può essere molto efficace ma non protegge né da virus influenzali di ceppo diverso da
quello vaccinale né da altri virus che provocano malattie respiratorie con sintomi simili a quelli influenzali. Sono infatti più di 200
i virus antigenicamente distinguibili responsabili delle Sindromi
Simil-Influenzali (ILI – Influence Like Illness). E’ per questo motivo
che la cosiddetta effectiveness (efficienza terapeutica) può variare tra il 15 e il 30%, come emerge chiaramente dai dati epidemiologici pubblicati nella letteratura internazionale1.
Per quanto concerne la tolleranza si sottolinea come i moderni vaccini antinfluenzali abbiano raggiunto ottimi livelli, anche se
in letteratura sono riportati importanti effetti collaterali, come ad
esempio la Sindrome di Guillain – Barrè2.
1. Sito Web: http://www.cdc.gov/FLU/PROFESSIONALS/VACCINATION/effectivenessqa.
htm
2. Lettera aperta ai politici, ai professionisti della salute e ai mezzi di comunicazione – La
posizione dell’Associazione Culturale Pediatri sulla nuova influenza A/H1N1 – Pubblicato nel
Sito Web di ACP Associazione Culturale Pediatri martedì 1 settembre 2009 – http://quaderniacpnews.blogspot.com/2009/09/lettera-aperta-ai-politici-ai.html
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Accanto al vaccino esistono altre soluzioni per la profilassi antinfluenzale?
Da oltre 13 anni un’efficace risposta nella prevenzione antinfluenzale è fornita ad esempio dal medicinale omeopatico
antinfluenzale Omeogriphi. A base di selezionati componenti
immunostimolanti (Vincetoxicum hirundinaria, Anas barbariae hepatis et cordis extractum, Influencinum), Omeogriphi è in grado
di indurre una risposta immunitaria detta “cellulo-mediata”.
Questo aspetto è di estrema importanza nella prevenzione
della malattia influenzale perchè questo tipo di azione immunostimolante by-passa il problema della variabilità antigenica dei
virus influenzali, che è invece il tallone d’Achille del vaccino.
Dato che nei prossimi mesi dovremo affrontare l’influenza stagionale
e l’attacco di almeno altri 200 virus diversi che provocano sintomi analoghi a quelli influenzali, a quali altri farmaci si può fare ricorso per
ottenere un effetto booster immunologico?
Un’ottimale copertura in tutte queste situazioni di rischio è assicurata da Citomix, un medicinale omeopatico che rappresenta
un perfetto MIX di citochine (le sostanze prodotte dalle cellule
del Sistema Immunitario, in grado di guidarne efficacemente la
funzione) e rimedi omeopatici in grado di stimolare efficacemente il Sistema Immunitario tanto nelle condizioni acute, quanto in
quelle croniche e soprattutto attivo nel prevenire le sovra-infezioni batteriche, che possono verificarsi se l’influenza non è ben
curata o trascurata.
A quali misure igieniche si può fare ricorso in fase preventiva?
Le misure igieniche che riducono la diffusione di qualsiasi virus che colpisce l’apparato respiratorio sono:
• detergere le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone;
• ripararsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce
(e dopo lavarsi le mani);
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• lavarsi accuratamente le narici più volte al dì;
• evitare di toccare occhi, naso e bocca, facili vie di entrata dei
virus;
• rimanere a casa quando si manifestano i sintomi di influenza;
• evitare i luoghi affollati quando i casi di malattia sono molto
numerosi.
Dato che le principali vie di ingresso dei virus che colpiscono
l’apparato respiratorio sono il naso e la bocca, un ulteriore contributo alla profilassi viene fornito dall’effetto barriera generato
da Euphorbium comp. Spray nasale a base di Euphorbium resinifera, Hepar sulfuris ed altri componenti in grado di stimolare la
produzione di Interferone-gamma a livello della mucosa nasale.
Come dimostrato dall’ampia letteratura riguardante questo medicinale, spruzzato quotidianamente nelle narici (1-2 spruzzi per
narice) per tutto il periodo autunno-inverno, stimola il sistema
immunitario associato alle mucose (MALT), cioè quella parte delle nostre difese contro i germi che, non casualmente, la natura
ha concentrato proprio dove più facilmente virus e batteri trovano una via d’ingresso nel nostro organismo.
Detto in altre parole, usare quotidianamente Euphorbium
comp. Spray nasale equivale ad indossare una mascherina per
naso e bocca 100 volte più efficace.
Ideale per i bambini (che vivendo in comunità scolastica o
all’asilo sono sottoposti alla trasmissione continua di germi da
parte dei compagni) e per chiunque viva e lavori in luoghi chiusi
o che, per diversi motivi, debba stare a stretto contatto con altre
persone (metropolitana, bus, treni, locali pubblici, ecc.).
Qual è il periodo migliore per iniziare la profilassi antinfluenzale?
Prima possibile. L’ideale è iniziare nelle prime settimane di settembre. Infatti sin dall’assunzione delle prime dosi dei medicinali
omeopatici è possibile osservare un consistente aumento della
risposta immunitaria, ma è alla fine dell’intero ciclo terapeutico
(6 settimane) che si raggiunge la massima copertura.
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Sommario
5 Note generali ed epidemiologia
7 Virologia
Il virus influenzale
I virus parainfluenzali
I virus del raffreddore
I Respiratory Syncyntial Virus
13 Stessa diagnosi… centinaia di cause diverse
15 Influenza e sindromi simil-influenzali. La terapia
Profilassi
Trattamento biologico della sintomatologia conclamata
Prevenzione delle recidive e delle ricadute
18 La farmacologia antinfluenzale biologica
Omeogriphi
Citomix
Aconitum Heel
Colostro Noni
28Influenza
Domande e risposte ai quesiti più frequenti
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Finito di stampare nel mese di settembre 2011
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