SCHEMI E STRUTTURE PER I GIOCHI
Questa guida vale da approfondimento agli schemi strutturali di un gioco, termine necessario per
identificare il livello di programmazione per un videogioco fatto in power point, leggiamo adesso cosa
intendo meglio dire:
Ogni gioco puo essere creato su un computer di origine che se composto da un solo file non rappresenta
problemi per lo spostamento in altri PC ma se è composto da piu file collegati esternamente tra loro
rappresenta un grosso problema quando viene copiato in altre cartelle o computer compromettendo il
funzionamento del gioco stesso. Per avviare al problema in una maniera veloce in questi casi si potrebbe
ricorrere alla funzione “presentazione portatile” che però potrebbe essere evitata perché limita molto
l’ingegno e quindi semplifica le difficoltà di realizzazione del gioco. Progetto Droppy però ha elaborato per
voi tecniche facili per evitare questa “brutta” ma in alcuni casi utile funzione. Siccome a me piacciono le
sfide allora vi dico che questo tutto questo è possibile ricorrendo all’uso per i vostri progetti a questi tipi di
strutture di file:
SCHEMA UNICO: presentazione a unico file, tutto il gioco è sviluppato dentro un unico file, menu, guide e
livelli, tutto compreso. Lo sviluppo è di difficolta variabile secondo le idee personali, potrebbe essere facile
come difficile ma in genere la difficoltà è medio-bassa. Molto consigliata per inziare.
Pro: non necessita di finalizzazione. – Contro: puo essere di eccessive dimensioni e molto pesante da
lavorare.
SCHEMA MULTIPLO: sono piu presentazioni di power point collegate tra loro, menu, livelli, guide e altro
ancora puo essere fatto all’interno di ogni singola presentazione per poi essere collegata alla presentazione
correlata ma necessita di finalizzazione, cioè di una fase finale in cui il gioco viene “installato” nella cartella
di destinazione finale in cui vengono riaperte ogni singola presentazione e collegata alle altre. Questo viene
fatto per comodità dopo per semplificare il lavoro di sviluppo. La difficoltà di sviluppo scegliendo questo
schema è media ma puo anche raggiungere livelli difficilissimi di una elevata complessità.
Pro: è versatile si puo fare ogni tipo di cosa. – Contro: non si deve esagerare MAI nei collegamenti fra le
presentazioni.
SCHEMA EVOLUTO: si puo anche definire avanzato nel senso che questo è uno schema che puo essere
applicato sia su schemi unici che multipli. Si basa sui collegamenti a file esterni a power point dai
documenti di testo alle foto o la musica o ogni altra cosa che puo tornare utile ai fini del gioco. Questo
schema è utile per creare dei veri e propri database aggiornabili, come difficoltà nello sviluppo di un gioco
con questo schema in parte dipende dal idea del progetto puo essere difficile o facile e raggiungere
complessità estreme.
Pro: offre risorse innovative al gameplay – Contro: va usato con la massima attenzione.
COSA E’ LA FINALIZZAZIONE:
Per finalizzazione intendo il processo che comodamente va fatto all’ultimo in caso di utilizzo di SCHEMI
MULTIPLI in pratica è quando il gioco viene copiato nella cartella definitiva o se lo è gia, le varie diapositive
presenti nei file in ogni caso necessitano di essere collegate alle altre presentazioni. Cioè gli eventuali
oggetti presenti nella presentazione se sono collegati ad un’altra presentazione per esempio per passare al
livello successivo si devono collegare tra loro facendo i collegamenti ipertestuali usando la funzione
“collegamento ad altra presentazione”
CONSIGLI E TEORIE PRATICHE:
Prima di iniziare un progetto è bene capire quanto è complesso e quando si iniziano i lavori decidere se la
cartella definitiva è quella in uso, questo perché se si decide di usare uno schema multiplo potrebbe
causare confusione e diversi problemi.
Un mio consiglio quindi è di evitare di fare molti collegamenti fra una diapositiva e un’altra presentazione,
almeno che il gioco non sia nella sua cartella definitiva. Evitare di fare molti collegamenti non vuole dire che
non è possibile fare il gioco che avete in mente e desiderate ma è solamente molto complesso alla fine da
“installare”, molti dei miei “studi” li ho dovuti sospendere proprio per questo motivo ed è per questo che
quindi oggi ho costruito questa guida.
ESEMPI PRATICI DI STRUTTURA:
Adesso andiamo a vedere un esempio di schema strutturale di un gioco composto da un menù iniziale, una
intro e un livello del gioco, i nomi sono di fantasia voi potete usare quello piu adatto alle vostre esigenze:
-menuavvio: nome ipotetico del file di avvio del gioco, vi consiglio si salvarlo alla fine in formato “pps”.
Questo file contiene la presentazione del gioco con il menu iniziale, quindi il collegamento all’inizio del
gioco e con una eventuale guida informativa.
-videointro: questo file contiene l’animazione iniziale del gioco, ci potete mettere all’interno un video o
quello che vi pare l’importante è che alla fine ci sia il pulsantino per avviare il livello.
-game1: questo è il gioco interattivo vero e proprio del vostro progetto, alla fine puo contenere un pulsante
per essere collegato ad un altro livello oppure ad un’altra animazione come finale o una intro al livello
successivo.
Quindi con questo semplice esempio abbiamo visto come creare un gioco composto da piu presentazioni,
questi tre file o piu a secondo il vostro piacere, si troveranno all’interno di una cartella quindi che se
spostata in altri computer o in altre cartelle in teoria dipende dal singolo caso tutti i collegamenti che sono
interconnessi da una presentazione a un’altra vanno reimpostati.
Per semplificare il lavoro invece potete pensare di fare l’animazione nello stesso file di avvio del gioco
(menuavvio) e avere quindi un solo collegamento che va al giochino vero e proprio (game1) e alla fine del
livello a secondo i casi potete integrare l’animazione che va a quello successivo, oppure se progettate un
altro livello potete inserire l’animazione nel file “game2” integrandolo con il livello2 ma tutto questo
dipende dal tipo di gioco stesso. Alla fine sono scelte personali, questo concetto spiegato mira a diminuire
la presenza dei collegamenti fra una presentazione e l’altra.
E da evidenziare che nessuna delle versioni di power point 2000, XP(2002), 2003, 2007 e 2010 sia esonerata
dall’uso di questi schemi che cambierebbe solo il contenuto a livello di grafica e animazione e che dopo
questi tre schemi strutturali non possono tecnicamente esisterne altri perché si possono realizzare
tantissimi tipi di strutture tra cartelle e file ma non sono da ritenere nuovi tipi di schemi ma solo varianti.
Riassumendo esistono schemi unici con una unica presentazione, esistono schemi multipli composti da più
presentazioni e poi schemi evoluti e/o avanzati che richiamano altri tipi di file esterni a powerpoint
composti da presentazioni che possono essere uniche o multiple.
Con questo è tutto e a mio avviso vi dico di aguzzare l’ingegno e semplificare il piu possibile per evitare
finalizzazioni complesse perché davvero non esistono limiti. Non mancate di leggere le altre guide per
approfondimenti.
Progetto Droppy