UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, FORESTALI E ALIMENTARI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE VITICOLE ED ENOLOGICHE TESI DI LAUREA INDAGINI AMPELOGRAFICHE E GENETICHE SULL’ORIGINE DI ALCUNI VITIGNI PIEMONTESI Primo Relatore: Prof.ssa Anna Schneider Secondo Relatore: Prof. Vittorino Novello Candidato: Stefano Raimondi Anno Accademico 2013-2014 Le varietà di vite tradizionali si sono originate grazie a due principali processi: l’incrocio spontaneo tra cultivar diverse mediante impollinazione incrociata e le mutazioni casuali relative a caratteri evidenti, eventi sempre seguiti da una selezione positiva da parte dei viticoltori che hanno propagato per via vegetativa i nuovi vitigni. Il processo di incrocio spontaneo, già ipotizzato dagli studiosi del passato, è stato ampiamente confermato da numerosi studi su base genetica che, negli ultimi decenni hanno evidenziato il pedigree di molte varietà coltivate nel mondo. La presente indagine ha avuto come obiettivo l’individuazione dell’origine di alcuni vitigni tradizionali piemontesi, a cominciare da quelli più importanti per superficie investita, e di farne emergere le relazioni genetiche con altri vitigni. L’intero studio è stato impostato sull’integrazione dei risultati dell’analisi genetica con quelli storico-ampelografici. L’analisi genetica è stata condotta tramite l’utilizzo di 21 marcatori microsatelliti nucleari (SSR). La ricerca storica è stata indirizzata ad individuare le più remote citazioni dei vitigni studiati e dei loro consanguinei, oltre alle rispettive descrizioni che permettessero di stabilire una sicura corrispondenza con le cultivar attuali. Grazie ai dati genetici e storici acquisiti, è stato possibile scoprire i vitigni genitori da cui son derivati (per incrocio spontaneo) una ventina di vitigni storici piemontesi tra cui il Dolcetto. Si è inoltre evidenziata l’esistenza, spesso nel germoplasma oggi minore e raro, di vitigni ‘chiave’ da un punto di vista genetico, ovvero genotipi che hanno dato origine ad una numerosa discendenza, contribuendo in modo significativo alla formazione dell’assortimento varietale della regione. In questa indagine, si è potuta inoltre abbozzare in via preliminare la ricostruzione geografica e temporale della diffusione storica di alcune varietà di vite dell’Italia nord-occidentale. L’utilità di questa ricerca, al di là dell’interesse scientifico e storico, sta nel tentativo di delineare il legame tra un vitigno e la sua area di origine: questo legame, insieme alle tradizioni colturali che collegano le due entità, sono un plus-valore importante nel marketing dei prodotti che ne derivano. 2