FASANO: Lunedì 22 Giugno Ron in concerto con l'Orchestra della Magna Grecia A culmine di una 4 giorni di Festa Patronale nella cittadina di Fasano, nella serata di lunedì 22 giugno – a partire dalle ore 21:30 in piazza Ciaia – un grande evento finale, organizzato dal “Comitato Feste Patronali” presieduto da Giuseppe Ancona e con il patrocinio del Comune di Fasano con Ron (pseudonimo di Rosalino Cellamare), noto cantautore lombardo che, per l’occasione, sarà coadiuvato dall’Orchestra tarantina ICO della Magna Grecia, una ensemble diretta dal maestro Antonio Palazzo e composta da circa 30 elementi. Il famoso cantautore lombardo 61enne proporrà una scaletta che, ripercorrendo i brani dai suoi esordi sino a giungere ai nostri giorni, darà modo di ricordare e far scoprire un suo percorso musicale ricco di tantissimi successi e ricordi, un mix e sensazioni che, accompagnate da un sound più che gradevole ed orecchiabile, ci (ri)daranno il piacere di (ri)ascoltare uno dei protagonisti della musica italiana degli ultimi 45 anni. La sua Biografia Rosalino Cellamare, in arte Ron, nasce a Dorno in provincia di Pavia il 13 agosto 1953. Fin da ragazzino segue le orme del fratello Italo, che studia pianoforte, prendendo lezioni di canto e vincendo alcuni concorsi musicali amatoriali, fino a quando nel 1970 viene presentato al Festival di Sanremo, dove grazie all’accoppiata con Nada Malanima esce dall’anonimato, infatti, la canzone Pa’ diglielo a ma’ si classifica al settimo posto e colpisce gli spettatori. Questo brano, con il testo firmato da Migliacci e la musica composta da Jimmy Fontana, viene pubblicato su 45 giri, dall’etichetta IT di Vincenzo Micocci. Proprio durante il Festival del ’70 incontra Lucio Dalla, con il quale intraprende un lungo sodalizio umano ed artistico, e che gli produrrà nello stesso anno altri due 45 giri. L’anno seguente la sua partecipazione al Disco per l’Estate, suscita notevole attenzione con il brano Il gigante e la bambina, su testo di Paola Pallottino e musica di Lucio Dalla, un brano coraggioso all’epoca, infatti viene in parte censurato a causa dell’argomento trattato, la violenza sui minori. In questo periodo Ron compone per interpreti conosciuti, come Gianni Morandi, e nel 1972 firma la musica di Piazza Grande, che viene cantata a Sanremo da Dalla. Sempre nel ’72 pubblica il suo primo album, Il bosco degli amanti, del quale firma tutte le musiche. Seguono altri due 33 giri, il concept Dal nostro livello (1973), costruito su materiali elaborati da scolaresche dell’hinterland milanese, da un’idea di Gianfranco Baldazzi, e nel 1975, ancora su testi di Baldazzi, l’album Esperienze. Forse sconfortato dagli scarsi riscontri di vendita, a metà degli anni 70 Ron inizia una parallela carriera da attore partecipando ai film Lezioni private (1975) di Vittorio De Sisti, L’Agnese va a morire (1976) per la regia di Giuliano Montaldo, In nome del papa re (1978) di Luigi Magni – che si aggiudica il David di Donatello come miglior film e migliore sceneggiatura – e Turi e i paladini (1978) di Angelo d’Alessandro. Nel 1979 il produttore Alessandro Colombini gli fa incidere per l’etichetta Spaghetti, il 45 giri intitolato I ragazzi italiani, primo disco che esce con il nome d’arte di Ron. Nello stesso anno viene incaricato di arrangiare i brani del tour di Francesco De Gregori e Lucio Dalla, Banana Republic, al quale partecipa anche come musicista e interprete cantando I ragazzi italiani e Come va. Nel 1980 pubblica l’album intitolato Una città per cantare, il quale contiene otto canzoni che firma come compositore, tranne Mannaggia alla musica di De Gregori e la cover di The Road di Danny O’Keefe, tratta da Running On Empty di Jackson Browne, nella versione tradotta di Lucio Dalla, la quale diventa la canzone che da il titolo all’intero 33 giri; grazie al successo di Una città per cantare, (divenuto un classico della nostra musica leggera), affronta la sua prima tournée italiana. Nello stesso anno realizza con Ivan Graziani e Goran Kuzminac il Q-disc Canzone senza inganni, che contiene l’omonimo successo radiofonico, mentre nel 1981 pubblica l’album Al centro della musica, in cui esordisce come autore di testi, l’omonima canzone in esso contenuta conquista la programmazione delle radio e rimane tuttora un classico. Dopo un lungo viaggio negli Stati Uniti, nel 1982 pubblica l’album Guarda chi si vede e nell’estate dello stesso anno, con la canzone estratta intitolata Anima, vince il Festivalbar; questo brano, il cui testo è stato scritto da Lucio Dalla, è sicuramente una delle più belle canzoni d’amore nel panorama della musica leggera italiana. Alla fine del 1982, scaduto il contratto con l’etichetta discografica Spaghetti, Ron passa nuovamente alla RCA e pubblica Tutti cuori viaggianti, un album registrato in studio alla presenza di fan e giornalisti, dove reinterpreta alcuni brani del passato. Nel 1983, dopo aver lasciato il gruppo degli Stadio – che lo accompagnava nei concerti e che ora comincia ad acquistare una sua autonomia – pubblica l’LP di inediti Calypso, dove compaiono tra le altre canzoni, i successi radiofonici Nervi a pezzi, Sogno e Per questa notte che cade giù. Nel 1984 pubblica la raccolta I grandi successi di Ron, che contiene l’inedito Joe Temerario, sigla di una trasmissione televisiva, poi scelta da Mario Monicelli nel 1986 per il film Speriamo che sia femmina; questa è forse la canzone più bella che Ron ci abbia regalato, un brano che nella sua alchimia di parole e musica riesce a comunicare buon umore, gioia e speranza, non a caso è un racconto fantastico che un uomo fa di se e della propria vita, rivolgendosi ad un bambino appena nato. Nei due anni seguenti pubblica Ron (1985), in cui è contenuta Parliamo un po’ di te scritta con Lucio Dalla, e E’ l’Italia che va (1986), un album forse più maturo dei precedenti, tra poesia e malinconia, come in Noi nell’eternità o nel brano Padrone del tuo cuore. Nel 1987 Mathias Rust, un pilota di 19 anni della Germania Ovest, riesce ad eludere ogni sistema di sicurezza russo atterrando con il suo Cessna sulla Piazza Rossa di Mosca: l’evento ispira a Ron la canzone Il mondo avrà una grande anima, che presenta al Festival di Sanremo nel 1988 classificandosi al ventunesimo posto; questa canzone dà il titolo a un live registrato durante una tournée teatrale. Nel 1989 Ron produce l’album di esordio di Biagio Antonacci, intitolato Sono cose che capitano, mentre nel 1990 pubblica per la casa discografica WEA un suo nuovo album di inediti dal titolo Apri le braccia e poi vola. Nello stesso anno scrive poi per Lucio Dalla la memorabile Attenti al lupo, che diventa in breve tempo una grande hit radiofonico. Nel 1992 inizia una collaborazione con Greg Walsh che sfocia nella pubblicazione dell’album Le foglie e il vento; nel 1994 esce il CD Angelo, che contiene il brano Tutti quanti abbiamo un angelo, dove evidenzia il suo lato spirituale. Un po’ a sorpresa nel 1996 vince il Festival di Sanremo con il brano Vorrei incontrarti tra cent’anni, cantato a due voci con l’esordiente Tosca, nel quale Ron prende in prestito alcuni versi di Shakespeare; con l’aggiunta di questa bella canzone – con cui l’artista ci ha regalato un altro classico intramontabile – dopo la manifestazione sanremese pubblica una raccolta di successi completamente riarrangiati, Vorrei incontrarti fra cent’anni (1996). Infaticabile, nel 1997 Ron incide Stelle, al quale partecipano tra gli altri anche Lucio Dalla e Samuele Bersani; nel 1998 torna sul palco del Teatro Ariston con il brano Un porto nel vento e nel 1999 pubblica l’album Adesso che contiene l’hit-single estivo My love. RAI offre a Ron una serata per festeggiare i suoi trent’anni di attività, intitolata Una città per cantare, nella quale colleghi e amici ripercorrono la sua carriera, da Gianni Morandi con cui aveva cantato Occhi di ragazza nell’album Tutti cuori viaggianti (1982), a Tosca, Ornella Muti, Dalla, Jackson Browne, Antonacci e altri. Insieme alla trasmissione viene pubblicato un album doppio Ron ’70/’00, che contiene i successi dell’artista e alcuni brani inediti, tra cui Noi, scritto con Maurizio Fabrizio, il cui video viene interpretato da Ornella Muti. Nel 2001 Ron pubblica il CD Cuore di vetro, con la collaborazione di Francesco De Gregori, Renato Zero, Renzo Zenobi, Pasquale Panella, Carmen Consoli, Gianluca Grignani e Jovanotti. Nell’estate del 2002, insieme a Pino Daniele, Francesco De Gregori e Fiorella Mannoia, condivide il palco in una serie di concerti che registra sempre il tutto esaurito, documentato da un album doppio prodotto da Pino Daniele, intitolato In Tour Pino Daniele, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, Ron (2002), che ottiene anche un grande successo di vendite. E’ difficile non annoverare Ron, tra i cantautori italiani più noti e attivi. Compositore versatile e sensibile, nelle collaborazioni verso artisti e colleghi Ron ha messo a disposizione con rara generosità tutte le sue capacità artistiche, che rimangono indubbiamente fuori dall’ordinario e fortemente rintracciabili nei suoi 25 album all’attivo. Una “forte” personalità musicale che, nella serata di lunedì 22 Giugno 2015, potrà esprimersi per i fasanesi ed ospiti della città del Faso in tutta la sua immensa profes sio nalità e generosità. E già, Ron – sulla scia di grandi esperienze umane di slancio solidale – è anche stato impegnato con forza nel sociale e, soprattutto, con l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (con il suo amico, malato di SLA, Mario Melazzani) che, durante il Festival di Sanremo del 2006, mise pubblicamente in primo piano presentando la canzone “L’uomo delle stelle” e a cui, ancora lo scorso anno con il brano “Sing in the Rain“, ha voluto dare spazio e visibilità inserendolo nell’ultimo album , “Un abbraccio unico“.