E-laboratorio 2016-2017 - Accademia Magna Graecia

Accademia Magna Graecia - Paestum
Sede legale: Viale Leopardi, 8
Sede Operativa : MUSEO ARCHEOLOGICO di Paestum
84047 Capaccio - Paestum
Tel . : 339/3562828 - 324/7472230 - 0828/811581
e-mail: [email protected]
[email protected]
: ACCADEMIA MAGNA GRAECIA
alla c.a. del Dirigente scolastico
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Io sottoscritta Falanga Mariarosaria, in arte Sarah Falanga, quale direttrice artistica e didattica dell’Accademia Magna
Graecia di Paestum,a fronte della decennale esperienza nel campo della didattica teatrale maturata negli anni di
insegnamento sia nelle scuole di ogni ordine e grado, che nella stessa scuola d’arte drammatica dell’Accademia
Magna Graecia (sede Museo Archeologico Nazionale di Paestum,oggi Parco Archeologico ,Soprintendenza
indipendente - vedi curriculum in allegato -) propongo alla S.V. un percorso didattico rivolto agli studenti degli istituti
comprensivi.
Il percorso didattico denominato “ELABORATORIO, elaboriamo attori di vita…” può articolarsi, in base agli eventuali
dettagli da definirsi con il corpo docente dell’Istituto, in maniera annuale o triennale ed è rivolto, seguendo moduli
diversi, sia agli allievi della scuola primaria che a quelli della scuola secondaria di primo grado.
Premetto che l’Accademia Magna Graecia concentra, da circa dieci anni, il suo studio sulle origini del teatro, nonché
sulle discipline base strettamente collegate alla messa in scena, comprendendo la dizione, l’educazione vocale
(elementi di logopedia), la recitazione (metodi vari), la storia del teatro, il mimo, la musica, nonché lo studio
dell’inglese e dele lingue straniere attraverso la messa in scena di spettacoli, etc…
Specifica competenza dell’Accademia Magna Graecia è lo studio e la conseguente VALORIZZAZIONE di beni
storico-archeologici del territorio attraverso l’azione teatrale,dando vita allo studio definito “RITROVA-MENTI”.
Il progetto prevede,QUINDI, un settore denominato “RITROVA-MENTI”, che prevede la messa in scena
dell’elaborato conclusivo in luoghi storici della città. Questa iniziativa è tesa alla conoscenza ed alla valorizzazione
del patrimonio artistico-culturale del territorio di appartenenza. Nel corso dei mesi di studio gli studenti saranno
stimolati attraverso visite guidate alle locations previste per la messa in scena dello spettacolo, durante le quali gli
studenti acquisiranno notizie storiche attinenti i luoghi e potranno esprimere, attraverso elaborati, le loro
impressioni. Questi ultimi saranno inseriti nel copione della messa in scena.
Nel percorso di studio si potranno programmare visite guidate anche presso il Parco Archeologico di Paestum
(partner del Progetto), dove sono presenti notevoli testimonianze dell’antica civiltà greca e romana. Pertanto
Chiedo
che venga analizzato il progetto proposto e che ne venga presa in considerazione l’attuazione a partire da ottobre
2016. A tal proposito chiedo un appuntamento con la direzione e con il corpo docente, finalizzato alla discussione ed
all’eventuale attuazione del progetto illustrato.
Sarah Falanga
Breve presentazione dell’Accademia Magna Graecia:
L’Accademia Magna Graecia di Paestum, unica in Europa ad aver sede in un Museo Archeologico, è una scuola di alta
formazione professionale ed un centro di produzione teatrale che vanta l’unicità dei contenuti drammaturgici inediti. Infatti la
drammaturgia prodotta si distingue a livello nazionale per l’immediatezza del linguaggio e la semplicità dei segni. Spoglia da
arzigogoli e da artifici spettacolari, è tesa alla valorizzazione ed alla trasmissione di contenuti storici, archeologici, dei dialetti
e delle usanze antiche, delle tradizioni, concentrando l’attenzione sull’attore, sulla drammaturgia e le emozioni dell’animo.
L’Accademia Magna Graecia è specializzata nella didattica rivolta agli studenti di scuole di ogni ordine e grado.
La compagnia stabile dell’Accademia Magna Graecia di Paestum è tra le poche preposte alla rara valorizzazione dei beni
archeologici ed ambientali attraverso l’azione teatrale, oltre ad essere l’unica in Europa ad aver sede all’interno di un museo
archeologico. Dal 2006 ad oggi l’Accademia Magna Graecia si è distinta nel panorama nazionale per lo stile elastico, pulito e
soprattutto rispettoso dei contenuti drammaturgici antichi e dei luoghi scelti per le rappresentazioni, pur adempiendo
all’ambizioso progetto di renderlo fruibile a ogni tipo di pubblico. Fondamentale in ogni rappresentazione è il testo, o
riadattamento inedito, ed il contributo della musica, che rendono armonioso il rapporto tra testo teatrale, ambiente scelto
(luogo o monumento da valorizzare), interpretazione attoriale e pubblico. Innovativo è il metodo della messa in scena, che
cerca sempre riferimenti nell’immediatezza espressiva e naturale prevista dal Metodo Stanislavskij, pur rispondendo a ritmi
dinamici che riescono a rapire il pubblico di ogni ordine e grado, affascinandolo nella pura essenza e nella semplicità degli
universali contenuti.
Il progetto: ELABORATORIO
Il progetto proposto dall’Accademia Magna Graecia di Paestum ha l’obiettivo di ritrovare “le menti e le sensibilità
pure”, ossia quello di “ricominciare a pensare con la propria testa, assaporando parole e linguaggio…perché qualsiasi
cosa si dica in giro, parole ed idee possono cambiare il mondo!”.
Il progetto è teso alla riconquista dei mezzi culturali ed espressivi partendo dall’insegnamento della storia umana
attraverso il teatro.
Il progetto si articola nei seguenti punti :
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Ritrova-menti dell’essere;
“Elaboratorio” di nozioni tecniche per scoprire le interiorità;
Studio di tecniche teatrali: dizione, educazione vocale, tecniche di rilassamento e di liberazione dell’energia
personale;
Riconoscimento della propria unicità;
Studio dell’identità e dei propri mezzi espressivi;
L’unicità ed il valore dell’ “altro”;
Arricchimento e scambio nel gruppo di lavoro;
La forza della musica interiore;
Tecniche di scrittura drammaturgica, ossia di traduzione della propria creatività e delle emozioni.
Creazione di un testo drammaturgico inedito (lavoro di gruppo);
Elementi di semiologia teatrale;
Messa in scena e studio di tecniche di regia;
Elementi di costumistica e di scenotecnica;
Il contributo e la scelta della musica;
Studio della fisicità e della vocalità;
Conoscenza delle origini dell’espressività umana: i segni, la parola, il linguaggio del corpo;
Studio del mondo antico e del territorio “culla di civiltà”;
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Studio della grecità e della Roma Antica: ripartire dall’eredità ereditata;
Studio delle origini attraverso la conoscenza e la consapevolezza;
Studio del valore dei beni archeologici ;
Studio dell’interiorità e conoscenza delle emozioni (elementi del metodo Strasberg);
Studio e riconoscimento delle origini (studio del territorio di appartenenza e dei dialetti);
L’identità attraverso il ritmo e la musica;
L’interpretazione del sentimento attraverso il suono ed il canto;
Il ritmo;
L’apertura linguistica del territorio: l’inglese, il tedesco ,lo spagnolo ,il francese;
Le contaminazioni;
Tecniche di scrittura drammaturgica e cinematografica;
Messa in scena finale (elaborazione degli studenti) da svolgersi eventualmente in luoghi da conoscere e
valorizzare attraverso l’azione teatrale. Tecniche di regia.
I mezzi di trasmissione:
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Lettura e ricerca storica;
Elaborazione delle fonti;
Scrittura creativa ed elaborazione del testo drammaturgico;
Studio e scelta dei colori;
Tecniche di dizione e memorizzazione;
Tecniche di rilassamento secondo il metodo Strasberg;
Lo studio del corpo ed il suo linguaggio;
La semiologia e l’immaginazione;
Tecniche di scenografia e di costumistica ;
La recitazione: rappresentazione ed immedesimazione;
Scambio tra gruppi di studio;
Elaborazione dello spettacolo;
Elaborazione di un mediometraggio: tecniche di recitazione cinematografica (integrazione e testimonianza
dello spettacolo).
Le discipline:
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Educazione vocale;
Tecniche di rilassamento;
Canto;
Dizione italiana;
Regia teatrale;
Recitazione;
Elementi di costumistica;
Elementi di scenografia;
Storia del teatro;
Mimo ed elementi di danza;
Lingua straniera;
Storia antica, moderna e contemporanea;
N.B.: LA tecnica di trasmissione delle discipline e degli argomenti variano in base all’età degli studenti.
Gli strumenti:
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Realizzazione di testi drammaturgici (riadattamento del testo esistente);
Frequentazione, studio e conoscenza dei luoghi del territorio d’appartenenza: valorizzazione;
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Messa in scena di spettacoli riguardanti gli argomenti trattati. Gli spazi scelti per la messa in scena saranno
luoghi caratteristici del territorio da valorizzare attraverso gli eventi teatrali;
Realizzazione di mediometraggi da proporre successivamente in concorsi nazionali.
Brevi accenni al Metodo:
Il metodo: scoperto in “elaboratorio”!
L“Elaboratorio” dell’Accademia è finalizzato all’apprendimento di tecniche fondamentali. Per la corretta messa in
scena di un testo drammaturgico, ad esempio, innovativo nel metodo d’insegnamento è il fulcro d’interesse che non
sarà più, o almeno non solo, il testo letterario di riferimento scelto per la rappresentazione, ma l’allievo stesso, nella
sua ‘disciplina’.
Il “Teatro” è inteso non soltanto come forma spettacolare, come cultura o come gioco, ma anche come terapia per
l’uomo moderno. Al centro della ricerca si pone la conoscenza dell’individuo ‘rappresentatore di sé’ e “la totale
libertà dell’essere”.
Perché ‘Elaboratorio’?
La scelta di utilizzare il termine Elaboratorio per definire un momento di studio nasce da una esigenza specifica.
Come la stessa parola ci induce a pensare, “Elaboratorio” significa elaborare delle informazioni. Lo scopo del nostro
studio è dar vita a soggetti indipendenti, attori o no, ma che abbiano la capacità e il coraggio di elaborare notizie,
farle proprie e su queste ultime costruire delle nuove sperimentazioni, conoscendo e rispettando “le regole”, ma
stimolando nella massima libertà la propria e perciò “unica” intelligenza. La disciplina teatrale, rigorosa e dotta, così
intesa, tende a formare prima “l’uomo” e poi “ l’attore”.
Elaboriamo “attori di vita”
La società che abbiamo ereditato risulta ad occhio nudo un contenitore di soggetti simili che cercano
sempre di più di assomigliarsi rispettando le “regole” della moda, dei mass-media e di tutto quanto viene proposto
o “imposto” da personalità più forti. In questo modo si va perdendo l’autenticità e l’unicità, ma soprattutto la
bellezza delle diversità ed il valore assoluto di quel bagaglio inesauribile di colori di cui ogni individuo è portatore
irriproducibile.
Le insoddisfazioni provocano le malattie dell’anima, perché l’energia creativa repressa si trasforma in un
boomerang contro se stessi.
L’intento dell’Elaboratorio è in primis creare Uomini che siano “rappresentatori della propria personalità”,
e da questa costruire l’Attore che va a “servire” un personaggio, ossia un soggetto diverso da sè, ma che conserva
delle costanti umane.
RITROVA-MENTI: attori – spettatori
Qualsiasi uomo che si accosti, anche per caso, alla grandezza delle testimonianze archeologiche, non può
che rimanerne impressionato.
L’attore è spettatore di tali grandezze e ne diventa particolarmente curioso. Infatti, nell’accostarsi al teatro
o alla musica, non è possibile prescindere dalla conoscenza della cultura antica.
Partendo dalla storia, si potranno trovare risposte ai perché riguardanti i modi, la scrittura delle forme
spettacolari moderne ed anche i perché della degenerazione di queste ultime.
Il teatro è specchio del tempo, rappresentazione e denuncia degli uomini, depositario di filosofie,
convinzioni e intuizioni generatrici e persistenti nella modernità.
La tragedia e la commedia, le due facce estreme della vita dell’uomo, base del teatro e di tutta quanta la
produzione letteraria teatrale, saranno elemento di studio e di rappresentazione.
L’attore bambino
Partendo dal presupposto pascoliano, il “fanciullino” sopravvive in ogni attore…ma quando
anagraficamente l’attore è giovane deve essere curato con estrema attenzione.
Il bambino si accosta al teatro ed alla musica pensando ad un gioco…Bisogna fare in modo che quella gioia
non muoia mai. L’attore deve sempre giocare col suo personaggio e non deve mai perdere la sua
spontaneità…altrimenti assisteremo a delle rappresentazioni “finte”!
L’assunzione di tecniche fondamentali, quali la dizione o il corretto utilizzo del diaframma, tendono ad
inibire la spontaneità. Il metodo di assunzione di tali tecniche deve essere perciò poco invasivo, perché non si
provochi preoccupazione, senza mai però tradire il rigore della disciplina.
I nostri allievi saranno certamente persone pensanti, coraggiose ed originali.
L’insegnante e l’allievo studiano e crescono insieme scambiandosi esperienze, creando e…cercando!
La regola? Curiosità, Armonia, Creatività, Volontà e SORRISO….
Accenno ai programmi di studio
ACCENNI - Le origini del teatro: forma e gioco scenico
Feste ed agoni
Il teatro di Dioniso
Tragedia e polis
Gli attori
La musica e la danza
Indicazioni di regia, didascalie sceniche, scenografia verbale.
Il mito
Spazio e tempo
Grecia e Roma
Nascita della tragedia: gli intrecci
Le parti costitutive della tragedia:
Il coro
Il prologo
La parodo
La rhesis
La sticomitia
L’amebeo e la monodia
L’esodo
L’edificio teatrale e le forme del dramma in Grecia
Eschilo, Sofocle, Euripide
La commedia antica e Aristofane
La commedia nuova ed il mimo
Il teatro Romano
La commedia e la tragedia Romana, il mimo, gli spettacolo circensi
Medioevo: origini e forme del teatro medievale
Il teatro medievale in Francia
Il teatro Medievale in Italia
Il teatro medievale in altri paesi d’Europa
Il teatro contemporaneo
Il teatro Italiano
Il teatro contemporaneo di ricerca
Il realismo dell’Actors Studio
La recitazione: L’attore
Strumenti di base: tecnica e talento
Dizione:
Come nasce la dizione
Le vocali
Il diagramma della bocca
Le regole della E aperta e relative eccezioni
Le regole della E chiusa e relative eccezioni
La E in altri gruppi di vocaboli
Regole per la O aperta e relative eccezioni
I dittonghi
Le consonanti
L’articolazione
Esercizi
Le tecniche di apprendimento:
La conversazione
Tecniche di rilassamento
La respirazione
La curva respiratoria
La fonazione
La voce
Le varie tipologie di voce
Parlare in pubblico
La poesia
La risata
Il gesto
Gli effetti
La memorizzazione
Interpretazione e rappresentazione:
Stanislasvkij e l’Actors Studio
1.
Il lavoro dell’attore su se stesso
2.
Il lavoro dell’attore sul personaggio
1 - L’attore su se stesso:
Il metodo per attuare i sentimenti
Dilettantismo
Arte scenica e mestiere scenico
L’azione, i 2 se”, le “circostanze date”
L’immaginazione
Attenzione scenica
Distensione muscolare
Sezioni e compiti
Il senso del vero
La memoria emotiva
Comunicazione
Adattamento, caratteristiche, attitudini e qualità dell’attore
I motori della vita psichica
La sensibilità scenica interiore
Il tema principale e la linea d’azione
L’inconscio nella sensibilità scenica dell’attore
Il metodo per creare i personaggi
Educazione fisica
Canto e dizione
La parola e le sue leggi
Logica e coerenza
Fascino scenico e attrattiva
Etica e disciplina
La consapevolezza di sé
L’ “Io” nascosto
La memoria emotiva
I sensoriali
Il rilassamento
Il corpo e la sua energia
La mente
2- L’attore ed il personaggio:
La conoscenza teorica e critica
Primo impatto col personaggio
L’analisi
Creazione e animazione delle circostanze esteriori
Creazione ed animazione delle circostanze interiori
Valutazione dei fatti e degli avvenimenti dell’opera
Analisi del periodo storico e dell’autore
Tra l’attore ed il personaggio:
La reviviscenza
Compiti artistici
Compiti fisici e psicologico-elementari
La partitura del personaggio
L’inconscio dell’attore e il personaggio
La personificazione
L’ “io” dell’attore e rispetto dell’autore
La prima lettura: importanza, errori e pregiudizi
Analisi del tempo e del luogo
Scoperta del sottotesto
Il presente, il passato ed il futuro dell’opera
La trama e le premesse
L’anatomia del personaggio
La comparsa
Il coro
Partire dall’azione fisica (dal metodo di Konstantin S. Stanislavskij)
Le azioni senza oggetti
Conscio ed inconscio dell’arte
Eliminazione del clichès
La verifica delle azioni
Fondamentali:
L’improvvisazione
Il mimo
La danza
Scherma teatrale
L’attore di teatro:
Vocalità
Interpretazione
Gestualità
Rapporto col pubblico
Energia
La regia
Le luci
La scena
Il costume
La maschera
In pratica:
La messa in scena di un testo drammaturgico in teatro
Sperimentazioni di regia
Esperienze con la telecamera
Eventuale creazione e realizzazione di un cortometraggio cinematografico….etc…
I tempi :
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Inizio dei corsi previsto per il mese di ……………………. (previo accordo con il corpo docenti ed il dirigente
scolastico);
Durata da stabilirsi;
Previsti due o tre incontri settimanali, a discrezione del dirigente scolastico.
Conclusione da definirsi;
Ore di insegnamento da definirsi.
L’Accademia Magna Graecia: Le garanzie di una storia
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Si allega curriculum della Direzione Artistica;
Si allega curriculum dell’Accademia Magna Graecia
“Colui che cerca non desista dal cercare fino a quando
Non avrà trovato; quando avrà trovato si stupirà. Quando
Si sarà stupito, si turberà e dominerà la terrà!”
FEDERICO II di SVEVIA