Inquinamento radioattivo - Il Linguaggio della Ricerca

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ISMAR-CNR
Sede di Geologia
Marina di Bologna
Inquinamento radioattivo
da Hiroshima ai giorni nostri passando per Chernobyl
Sonia Albertazzi
L’energia prodotta dalla fissione nucleare viene utilizzata principalmente:
per scopi militari (bombe atomiche) - per scopi civili (centrali nucleari)
Test nucleari in atmosfera
Centrale nucleare di Chernobyl
Dal 1948 sono stati fatti continui
test nucleari in atmosfera, fino alla
moratoria nel 1963.
Francia e Cina hanno continuato
fino al 1980.
Proseguono i test sotterranei,
ultimo: 09/10/2006 Corea del Nord
L’impatto delle esplosioni nucleari in atmosfera
Luoghi ove sono stati fatti test nucleari.
I prodotti di fissione delle bombe esplose
in atmosfera si sono distribuiti su tutta
la terra.
Cesio-137 e Sr-90 da test nucleari in
atmosfera, ricaduti nel bacino idrografico
del Po (GBq/km2) fino al 1983
Distribuizione delle centrali
nucleari fino al 2001
L’impatto delle centrali nucleari
Numerosi incidenti si sono succeduti nel tempo. Il più “traumatico”: Chernobyl (1986)
Cs-137 ricaduto al suolo in Europa
dopo l’incidente di Chernobyl
Cs-137 ricaduto al suolo nel nord
Italia dopo l’incidente di Chernobyl
L’identificazione dei picchi di Cesio-137 da fallout, permette la determinazione
dell’età di sedimenti recenti.
Il Cesio-137 inoltre, insieme ad altri radionuclidi, viene utilizzato per cercare di
identificare i processi più importanti che presiedono al trasferimento di materia
ed energia nell’ambiente marino e di determinarne gli effetti e la velocità con
cui avvengono.
NON SI SCAPPA, L’AMBIENTE REGISTRA TUTTO!
Confronto fra Cs-137 ricaduto nella valle padana e trovato in una
carota di sedimento di fronte al delta del Po (Albertazzi n.p.)
Tasso di accumulo (grammi di sedimento
/cm2/anno) di fronte al delta del Po e nel
mar Adriatico utilizzando il Cs-137 ed il
Pb-210 come traccianti “naturali”
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