L’arte nella crisi delle polis
La grande fama di Atene riaccese i conflitti con Sparta. La maggior parte degli
scontri avvenne tra il 431 e il 404 a.C. e formarono la guerra del Peloponneso.
La guerra si concluse con la vittoria di Sparta, che non fu capace di mantenere
l’egemonia ereditata da Atene.
Il ripiegamento intimista in Prassìtele e Skòpas
Prassìtele e Skòpas erano scultori di Atene e Paro.
 Prassìtele (400-326 a.C.) è un artista che più degli altri incarna il
sentire del tempo. Prassìtele preferiva il marmo, per scolpire, e il
pittore Nicia trattava per lui le sculture con cere colorate. Alcune sue
opere:
 Afrodite Cnìdia (364-363 a.C.), che prende il nome dalla città
di Cnido, presso l’Africa Minore. Gli abitanti di Cnido fecero
costruire questa statua. Perché tutti potessero ammirare la
statua fu collocata in un tempietto, la cui naos era dotata di
due aperture. Per la prima volta una dea viene rappresentata
nuda, mentre appoggiava un panno sopra un’anfora;
 Apollo sauroctònos rappresenta il Dio Apollo, ancora
fanciullo, che si appoggia con morbido abbandono al tronco
dell’albero, necessario per reggere la statua. Il giovane Dio
dallo sguardo un po’ distratto è colto nell’attimo in cui sta per
trafiggere una lucertola;
 Hèrmes con Diòniso bambino, questa scultura rappresenta un
momento della nascita del signore dell’ebrazza, nato dagli
amori tra Zeus e la mortale Sèmele. Prassitele rappresenta il
viaggio di Hermes, in una sosta per far giocare il bambino.
 Skòpas (417-340 a.C.), riesce a rappresentare anche forti pàthos, cioè
profondi sentimenti. Alcune sue opere:
 Pòthos, divinità minore che impersonifica una delle tre forme
del sentimento amoroso. La divinità è totalmente inclinata su
un lato, con gambe incrociate;
 Mènade danzante, il corpo in preda ai furori dionisiaci è tutto
in movimento e ne conferisce un gran vitalità.
La conquista assoluta dello spazio
Lisippo, nato attorno al 390 a.C. Egli arrivò alla corte macedone quando
Alessandro aveva circa 16 anni e ne divenne lo scultore preferito. Questo
scultore rappresentava come le persone realmente erano e non come codificato
nel canone policleteo.
Alessandro Magno e l’Ellenismo
Con le sue conquiste in Oriente e Africa Settentrionale Alessandro Magno
crea un impero che si frantuma poi con la sua morte, originando regni
ellenistici, retti cioè dai suoi generali. Per ellenismo si intende quindi
l’ellenizzazione dei territori conquistati. L’integrazione di diverse culture creò
koinè, che al tempo delle polis veniva rappresentata solo l’intera città.
Pergamo e Rodi
Pergamo, sulle coste Egee dell’Asia Minore, capitale di uno dei più ricchi
regni Ellenistici, quello degli Attàlidi. In questa città venne edificato (166-156
a.C.) un altare dedicato a Zeus Sotèr e Athena Nikephòros. La parte superiore
è costituita da un duplice porticato, con colonne di ordine ionico. Nella parte
inferiore del porticato interno si svolge un fregio continuo con le storie di
Tèlefo, il mitico figlio di Ercole.
La pittura
Purtroppo nessuna composizione originale dipinta su tavola dai pittori greci è
arrivata fino a noi. Tuttavia di alcuni soggetti e opere siamo a conoscenza per
quello che di essi le fonti storiche e storico-artistiche ci hanno tramandato. Già
nel V sec. a.C. venivano dipinte scene prospettiche.