Rassegna Stampa del 10/09/2009 08:24

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Rassegna Stampa del 10/09/2009 08:24
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INDICE
VIDEOGIOCHI
10/09/2009 Corriere della Sera - NAZIONALE
«Ecco tutto ciò che manca nei supercofanetti Beatles»
4
10/09/2009 Il Foglio
Intervenire sulle canzoni dei Beatles è come togliere i buchi all'emmenthal
6
10/09/2009 MF
Jobs torna in sella ad Apple e rilancia su musica e giochi
8
10/09/2009 Famiglia Cristiana
Lara Croft: Tomb Raider
9
10/09/2009 Sole Nova
DE LIBERO ARBITRIO
10
10/09/2009 La Stampa Web
Torna Steve Jobs e annuncia i nuovi iPod
11
09/09/2009 Il Roma
Anche a Napoli si celebra il Beatles-day
13
09/09/2009 Spot and Web
Mtv celebra The Beatles
14
VIDEOGIOCHI
8 articoli
10/09/2009
Corriere della Sera
Pag. 51
ED. NAZIONALE
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'evento Da ieri in vendita il catalogo rimasterizzato, ma c'è anche un elenco delle rarità ignorate
«Ecco tutto ciò che manca nei supercofanetti Beatles»
Il gioco-provocazione di un critico americano
Andrea Laffranchi
MILANO - Ecco, avete appena speso 290 euro per il cofanetto con le rimasterizzazioni degli album dei
Beatles, o forse 350 per quello in edizione limitata (qualche matto ne avrà investiti 640 e più, se si aggiunge
anche il videogame?) e qualcuno vi dà del pazzo.
Lo fa Colin Fleming, giornalista musicale, sul sito slate.com bocciando l'operazione remaster (da ieri nei
negozi di tutto il mondo) e proponendo un divertente gioco-provocazione. La Apple giustifica l'assenza di
chicche parlando di «integrità» degli originali, spiega Fleming. «In una parola, cazz...», la dissacrante replica
che precede l'elenco delle sorprese che avrebbero reso veramente imperdibili i box.
1. «Please Please Me» Dalla session da cui nel 1963 prese vita il primo album, sarebbe bello sentire Lennon
ammalato che sembra non riuscire a cantare «Misery», la crescita minuto per minuto di «I Saw Her Standing
There» e «There's a Place».
2. «Bad to Me» - «I'm in Love» I Beatles hanno scritto canzoni che hanno poi ceduto ad altri. Come «Bad to
Me» (1963) che due anni dopo venne affidata a Billy J. Kramer and the Dakotas. «Sentitela una volta e vi si
piazza in testa per giorni», si legge. «I'm in Love», dello stesso periodo, scritta per i Fourmost è un ottimo
pop-blues.
3. Registrazioni casalinghe Tra le migliori, le diverse versioni di «If I Fell» prese da una cassetta di proprietà
di un ex autista della band. «Sembra "A Hard Day's Night" unplugged», spiega Fleming.
4. «What You're Doing» La versione 11 potrebbe salvare «Beatles for Sale», album spesso considerato
minore.
5. I concerti Uno dei migliori sarebbe, secondo Fleming, quello di Liverpool del dicembre 1963.
6. «Roll Over Beethoven» In un concerto a Philadelpia del 1964 i Beatles suonano «veloci» come mai. Si
segnala l'assolo di Harrison su «Roll Over Beethoven».
7. «Think for Yourself» Nei 19 minuti di prove il brano di «Rubber Soul», cambia continuamente.
8. «Sgt. Pepper» Del primo take di «A Day in the Life» ci sono piccoli assaggi su dei bootleg e su
«Anthology». «Cosa darebbero i fan per sentirla tutta?», domanda l'autore della lista. Esistono poi molte più
versioni di «Strawberry Fields Forever», incisa nelle Pepper-sessions, di quelle presenti su «Anthology».
9. «Something» C'è una versione in cui la ballad si trasforma in una «traccia blues, praticamente heavy
metal».
10. «Get Back» Ci sono ore di registrazione delle session di «Get Back» del 1969. Gran parte del materiale,
scrive Fleming, è «terribile», una buona parte invece è affascinante.
Conclusione: «Chi non vorrebbe i nuovi tesori assieme ai vecchi? Non sono interessato al cofanetto perché ci
sono tutte quelle cose in più che non ho mai sentito... Chi lo penserebbe? Pazzia!»
Il gioco si può ripetere anche in Italia. «Vorrei i concerti in Italia nel 1965. Esistono dei bootleg, ma la qualità
non è buona», dice Rolando Giambelli, presidente dei Beatlesiani d'Italia Associati. E il giornalistabeatlesologo Franco Zanetti conclude: «Nel concerto sulla terrazza della Apple del 1969 i Beatles suonarono
anche l'inno inglese. Peccato che Alan Parsons, il fonico, abbia scelto proprio quel momento per cambiare la
bobina...».
RIPRODUZIONE RISERVATA
Fab Four simboli e novità Mania
A sinistra un'immagine del videogioco; qui a destra la gamma dei nuovi cd in vendita e nella foto grande un
ragazzo con il gioco elettronico Scaffali
VIDEOGIOCHI
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10/09/2009
Corriere della Sera
Pag. 51
ED. NAZIONALE
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A sinistra gli scaffali di un negozio di New York dove i clienti cercano il gioco sulla band di Liverpool; sopra la
copertina
di «Yellow Submarine»
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Il Foglio
Pag. 2
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IL TALENTO DELL'IMPERFEZIONE E IL SEGRETO DEI 4 DI LIVERPOOL
Intervenire sulle canzoni dei Beatles è come togliere i buchi all'emmenthal
Oxford. Ho invece il fondato sospetto che, se stamattina mi intrufolassi nella composta fila di adolescenti
davanti al principale negozio di dischi nella strada centrale di Oxford e chiedessi a qualcuno i nomi dei
Beatles, avrei buone possibilità di sentirmi rispondere: "Paul, Ringo, Alex e Allan". E resterei sorpreso, forse
perché i miei Beatles si sono fermati pressappoco quindici anni fa, ai tempi della voluminosa Anthology in
formato cd-video-libro, quando Harrison non era ancora morto e il vuoto lasciato da Lennon veniva coperto su
nastro dalla sua stessa voce diffusa postuma. E ho anche l'impressione che oggi gli adolescenti inglesi non
intendano tanto fare razzia della rimasterizzazione dell'opera omnia, ripulita da Allan Rouse e
temporaneamente data via al prezzo quasi popolare di dieci sterline a disco, quanto piuttosto di The Beatles
Rock Band, videogioco inventato dalla Harmonix di Alex Rigopulos che costa il quadruplo. Sarà che ho
passato l'età del karaoke ma resto scettico di fronte a un videogioco che mi consentirebbe di sostituire a
turno le immagini stilizzate di John, Paul, George o Ringo per poi venire giudicato con un punteggio che
misura percentualmente quanto sono riuscito ad allinearmi al modello originale dell'esibizione: "bravo
Gurrado, hai perfettamente ribattuto Love Me Do sulla replica plastificata in scala della batteria di Ringo e la
tua prestazione è valutabile in un 98 per cento"; oppure: "imbarazzante Gurrado, cantando I Am The Walrus
sembravi appunto un tricheco, la tua prestazione non vale più di un 28 per cento". I Beatles hanno segnato la
mia adolescenza venticinque anni dopo essersi sciolti, quindi figuriamoci se non sono contento che a nuovi
ragazzini vengano messi in mano strumenti innovativi per usufruire del loro genio e magari tentare di
riprodurlo. Oddio, i miei amici più talentuosi tentavano di riprodurlo con strumenti veri e non con una consolle
e chitarrine di plastica: forse i tempi sono irrimediabilmente cambiati. Però mi chiedo se questo B-day,
quest'operazione Beatles for (re)sale abbia un effettivo valore storiografico. I Beatles avevano due
caratteristiche che li distinguevano dagli altri gruppi. La prima era uno snobismo quasi offensivo con
conseguente fuga dal pubblico, che Lennon odiava particolarmente. Quando esordirono nei night di Amburgo
lui dava dei nazisti agli ascoltatori. Alla Royal Albert Hall invitò il pubblico upperclass a portare il tempo
facendo tintinnare i gioielli. Fu il grande motore della scelta di smettere di dare concerti dal vivo, nel 1966,
dichiarando che i loro fan si sarebbero accontentati di strillare istericamente di fronte a quattro manichini di
cera. Durante le ultime esibizioni si sforzava di suonare malissimo e raggiunse il culmine nel loro concerto più
mastodontico, quello allo Shea Stadium. Pestò sulla pianola coi gomiti, produsse note a caso, stonò a
ripetizione. In quella circostanza il videogioco di Alex Rigopulos gli avrebbe assegnato una valutazione
intorno al 15 per cento. Quanto gli piacerebbe oggi l'idea che uno qualsiasi dei suoi fan possa sostituirsi a lui
- anzi, alla versione tecnologica del suo manichino di cera - e magari suonare meglio? La seconda era
un'estenuante ricerca dell'imperfezione acustica. Il loro primo LP venne registrato in tredici ore filate, tanto
che alla fine la voce di Lennon venne meno nel bel mezzo di "Twist and Shout". La leggenda vuole che
appena finito di registrare "Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band" ne offrissero un'anteprima londinese in
bassa, bassissima definizione accostando le casse acustiche alle finestre della casa di una zia di Ringo Starr.
Nei loro anni di studio incisero ed eternarono nelle loro canzoni una ridda di colpi di tosse, frasi smozzicate,
rumori accidentali. La loro ultima esibizione dal vivo si tenne sul terrazzo della Emi e la gente sul marciapiede
di sotto riusciva a sentirli meno bene di quanto riuscisse a vederli. In tutti questi casi i Beatles hanno sempre
chiesto al pubblico uno sforzo per riuscire a scorgere la loro musica fra i rumori, che finivano per venire
inclusi nel loro sound pur restandone estranei - come il nocciolo è necessario al completamento di una pesca
anche se non si mangia. Senza contare che per chi li ha scoperti ai tempi del vinile i Beatles gracchiano, per
chi li ha conosciuti quando andavano di moda le audiocassette i Beatles scrosciano. Quindi qualcosa non mi
torna nella frase di Allan Rouse appena riportata dall'Observer Music Monthly: "Vogliamo far suonare i
Beatles as good as they can, quanto meglio possono". I Beatles hanno incarnato per decenni il talento
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Il Foglio
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nell'imperfezione. Scegliere di far allineare i loro fan a una performance ideale esprimibile percentualmente o,
peggio ancora, intervenire sui reperti del loro genio e della nostra memoria per migliorarne l'acustica e la
fruibilità mi sembra ragionevole come l'idea che l'emmenthal sarebbe più buono senza buchi. Antonio
Gurrado
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10/09/2009
MF
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La società ha rivisto la linea di riproduttori digitali iPod e il software per la vendita di programmi, videogame e
brani musicali
Jobs torna in sella ad Apple e rilancia su musica e giochi
Davide Fumagalli
Più che la presentazione dei nuovi prodotti e servizi è stata la ricomparsa in pubblico di Steve Jobs a
scatenare l'applauso dei presenti allo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco. Il carismatico
fondatore di Apple, ancora visibilmente magro dopo l'operazione di trapianto di fegato subita cinque mesi fa,
è stato infatti l'indiscusso protagonista dell'evento organizzato dalla società per presentare le ultime novità,
soprattutto in campo musicale. Apple ha rilasciato una nuova versione di iTunes, il negozio digitale per la
vendita di brani musicali che ha superato gli 8,5 miliardi di canzoni vendute e i 100 milioni di utenti, che
permette ora di vedere anche tutti i particolari tipici di un vero Lp. «Qualcuno di noi è abbastanza vecchio da
aver acquistato dei dischi», ha affermato scherzando Jobs presentando le novità del servizio, che permette
ora di visualizzare foto degli artisti, testi dei brani, gli artisti che hanno collaborato e tutte le altre informazioni
che i veri collezionisti hanno sempre ricercato nell'acquisto di un disco. Oltre alla versione 9 di iTunes, già
disponibile per il download gratuito insieme a un aggiornamento software per iPhone e iPod Touch, Jobs ha
anche presentato la nuova linea di riproduttori portatili di brani musicali, venduti sinora in 220 milioni di
esemplari. La novità più rilevante riguarda il modello iPod Nano, che presenta ora una videocamera integrata
per catturare filmati da condividere poi con gli amici tramite servizi come Facebook o YouTube, oltre a una
radio stereo FM, un microfono e un piccolo altoparlante. «Il fenomeno dei video prodotti dagli utenti è esploso
negli ultimi anni», ha affermato Jobs. «E vogliamo cogliere questo trend». Il ceo di Apple ha rimarcato anche i
risultati ottenuti dalla sezione di iTunes dedicata alla vendita di software per iPhone e iPod Touch, App Store,
che ha superato la vetta degli 1,8 miliardi di applicazioni scaricate forte di un catalogo di ben 75 mila
programmi. Proprio la disponibilità di un numero elevatissimo di software ha giocato un ruolo non marginale
nel successo ottenuto da iPhone, che ha superato la soglia delle 30 milioni di unità, e che Apple spera di
continuare a cavalcare anche attraverso la nuova funzione Genius, che propone agli utenti nuovi programmi
analizzando quelli già acquistati. Un meccanismo già utilizzato con successo da Apple per i brani musicali e
da Amazon per i libri. Phil Schiller, senior vice president per il marketing dei prodotti, ha poi sottolineato come
iPhone e iPod Touch siano anche delle perfette consolle portatili per i giochi elettronici, per cui sono già
disponibili oltre 21mila videogame contro i 3.600 per la Nintendo DS e i 600 per la Sony Psp. Un vantaggio
che potrebbe aumentare anche in virtù delle nuove versioni dell'iPod Touch, che presentano caratteristiche
superiori ai modelli attuali allo stesso prezzo. Forse delusa dalla mancanza di novità più eclatanti, Wall Street
non ha però salutato con entusiasmo il ritorno di Jobs, facendo retrocedere Apple dell'1% a 171 dollari.
(riproduzione riservata)
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Famiglia Cristiana
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N.37 - 13 SETTEMBRE 2009
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FANTASTICO
Lara Croft: Tomb Raider
Laro Croft (Angelina Jolie), figlia di un archeologo scomparso, cerca di ritrovare e ricomporre un amuleto che
consente di viaggiare nel tempo. Il tutto prima che avvenga un evento astronomico che si verifica ogni 5.000
anni. Tratto da un videogioco, sembra un videogioco: effetti speciali, azione e nulla di più. Giovedì 17, 22.40 Rai Due
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10/09/2009
Sole Nova
Pag. 23
DE LIBERO ARBITRIO
Quale miglior autore del videogiocatore? So che fa rima ma non è un giochino. Già da qualche annetto i
videogiochi hanno imparato a tenere un finale aperto. In altre parole, l'avventura non si conclude
necessariamente con l'eroe che vince, salva la principessa e diventa esempio di specchiata moralità.Le serie
di Fable come anche Fallout ci hanno concesso la licenza di scegliere se comportarci secondo le regole
oppure in modo caotico. In base alle nostre azioni la trama si dipana lungo traiettorie narrative più o meno
coerenti con il finale previsto dall'autore. In questo modo si ha una parvenza di libertà che rende il gioco più
realistico. Parvenza perché alla fine le scelte sono un po' stucchevoli (il buono aiuta tutti, il cattivo nessuno
ecc) così come le situazioni appaiono a volte un po' banali. Ma è solo una questione di scrittura del gioco e di
intelligenza artificiale. Sarebbe bello costruire trame talmente aperte da rendere il giocatore co-autore del
videogame. Solo così le trasposizioni videoludiche dei film al cinema diventerebbero realmente interessanti.
VIDEOGIOCHI
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dietro lo specchio di Luca Tremolada
10/09/2009
La Stampa Web
Sito Web
Rinnovato anche iTunes, arrivano Lp digitali e social network. Aggiornamento al sistema operativo per iPhone
e Touch
E' tornato. Dopo sei mesi di assenza per malattia, dopo un intervento complesso, dopo le voci sulla sua
morte, Steve Jobs è entrato in scena accolto con una lunga standing ovation. "Come sapete, adesso ho il
fegato di una persona di vent'anni che è morta in un incidente e senza di lui non sarei vivo", esordisce. E
prosegue: "Spero che la sua generosità sia di esempio per tutti, e che ciascuno di noi diventi un donatore di
organi", poi passa a ringraziare la comunità Apple e "specialmente Tim Cook, e gli altri che hanno portato
avanti il mio lavoro in maniera eccellente". Vestito come sempre di jeans e t-shirt nera, è ancora molto magro,
la voce un po' fioca, ma più in forma rispetto all'ultima apparizione in pubblico, nell'ottobre dello scorso anno.
Jobs ha presentato i nuovi iPod: hanno una telecamera per registrare foto e video, più memoria per canzoni
e filmati, e sono (un po') meno costosi, perché la crisi non è ancora finita, anche se per Cupertino in realtà
non è mai cominciata. Con oltre 220 milioni di apparecchi venduti, l'iPod ha aperto un nuovo business per
Apple, passata da piccolo ma innovativo produttore di computer a gigante mondiale dell'elettronica da
intrattenimento. Ha rivoluzionato l'industria della musica e preparato la strada al clamoroso successo
dell'iPhone, che oggi è uno dei suoi concorrenti più temibili (Jobs, presentandolo nel 2007 lo definì "il miglior
iPod di sempre")
Dopo otto anni di vita, il lettore multimediale più famoso del mondo vende ancora bene in Europa e negli
Usa, ma per la prima volta in Giappone viene sorpassato da un Walkman digitale Sony. Così Apple lo
trasforma in un apparecchio concettualmente assai diverso, che non si limita a riprodurre dati trasferiti dal
computer, o al massimo registrare lezioni e conferenze, ma diventa una periferica capace di immagazzinare
dati e metterli online direttamente o attraverso un pc. Filmati e fotografie che finiranno su Youtube e Flickr,
dove già Apple regna incontrastata grazie all'iPhone. Reinventato è il piccolo Nano, leggermente ritoccato
nella linea per poter accogliere lo schermo da 2,2 pollici e la radio Fm, ma arriva pure un nuovo Classic, con
hard disk da 160 GB, e gli Shuffle a colori.
Dal palco dello Yerba Buena Center di San Francisco, Jobs annuncia un'altra novità: la versione 9 di iTunes,
il programma per gestire video e musica sul computer e trasferirli su iPod, che ora permette di condividere in
tempo reale brani e playlist attraverso social network come Facebook e Twitter. col nuovo aggiornamento si
possono anche acquistare suonerie. E, dopo il 45 giri digitale (due brani a prezzo speciale), a Cupertino
provano a rilanciare il vecchio 33: ora si chiama iTunes LP, e comprende, oltre alle canzoni, il libretto, le note
di copertina, immagini e filmati inediti. Funzionerà? Non è detto: gran parte degli 8,5 miliardi di brani
acquistati finora su iTunes Store fanno parte di un album, ma sono stati venduti come singoli. E poi ci sono i
dubbi dei musicisti: i Radiohead, ad esempio, ultimamente pubblicano solo canzoni sparse e hanno dichiarato
di non voler registrare un intero disco almeno per un po'.
Buona parte della presentazione è dedicata ai videogiochi, che sono sempre in cima nelle classifiche
dell'App Store con iPhone e iPod Touch ormai diventati concorrenti diretti della Psp di Sony e del Nintendo
Ds: oltre 20 mila quelli disponibili, quasi un quarto del totale. Uno dei produttori presenti alKeynote, Gameloft,
annuncia di aver venduto oltre sei milioni di titoli: per questo Apple ha introdotto ieri una versione aggiornata
del sistema operativo dell'iPod Touch (e deell'iPhone), la 3.1, che presenta diverse migliorie e qualche
funzione nuova, come Genius Mix, con cui creare selezioni musicali personalizzate.
Per il resto, sono mancati parecchi annunci dati per certi alla vigilia: primo fra tutti il Tablet di Apple, un
computer ultraportatile cui Jobs sta lavorando alacremente e che forse uscirà nel 2010, poi l'iPod Touch con
la webcam, e soprattutto l'arrivo dei Beatles su iTunes Store. I Fab Four sono tra le poche band ancora
assenti dal più grande negozio virtuale di musica, e molti ipotizzavano un lancio in grande stile per il 9
settembre, in coincidenza con la pubblicazione dei loro album rimasterizzati. Invece niente: a Londra, dove il
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Torna Steve Jobs e annuncia i nuovi iPod
10/09/2009
La Stampa Web
Sito Web
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Keynote di Jobs viene trasmesso in diretta per i media europei, le strade sono tappezzate di manifesti con
John, Paul George e Ringo, ma è la pubblicità del videogioco Rock Band. Stavolta hanno vinto i Rolling
Stones: "It's only Rock and roll, but we like it", come recita il titolo dell'evento di ieri, ripreso da una canzone di
Jagger e Richards pubblicata giusto 35 anni fa. Prezzi e disponibilità: Il nuovo iPod touch è disponibile da
subito a un prezzo di vendita consigliato di € 189 per il modello da 8GB, € 279 per il modello da 32GB e €
369 per il modello da 64GB. Il nuovo iPod nano è disponibile sin d'ora a € 139 per il modello da 8GB e € 169
per il modello da 16GB, nei colori argento, nero, viola, azzurro, verde, arancione e rosa. I modelli di iPod
nano da 8GB e 16GB in giallo e (PRODUCT) RED sono disponibili presso l'Apple Store online
(www.apple.com) e gli Apple Store. L'iPod Shuffle di terza generazione è già in vendita a € 55 per il modello
da 2GB e di € 75 per il modello da 4GB, nei colori argento, nero, rosa, azzurro e verde. L'edizione speciale
da 4GB in acciaio inossidabile levigato è disponibile presso l'Apple Store online (www.apple.com) e gli Apple
Store a € 95.
09/09/2009
Il Roma
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Anche a Napoli si celebra il Beatles-day
di Olga Paola Greco NAPOLI. Il grande giorno è arrivato. Chi pensava che non ci fosse nient'altro da scoprire
sui Beatles oggi dovrà ricredersi. Tredici dischi, 525 minuti di musica. Il più colossale monumento musicale
del Novecento: The Beatles (Emi Music). "Yesterday" e tutti gli altri successi che hanno fatto la storia della
musica. Le stesse identiche canzoni in una meravigliosa versione rimasterizzata, realizzata dai tecnici del
suono dei mitici Abbey Road Studios. Qualcosa che conoscete alla perfezione oggi sembrerà nuovo di zecca,
più nitido, pieno di una brillante luce sonora. Oggi alla Feltrinelli, Peppino di Capri - che nel 1965 ha avuto
l'onore di aprire i leggendari concerti italiani dei Beatles - assieme a Michelangelo Iossa, guiderà il pubblico
all'ascolto delle inedite sfumature di suoni e voci dei Fab Four. E se non bastasse la musica c'è anche il
videogame "The Beatles Rock Band" (Electronic Arts). Basta attaccare la spina per diventare John, Paul,
George o Ringo, e ripercorrere tutte le tappe della loro carriera: dal debutto al Cavern fino al concerto sul
tetto della Apple a Savile Row. Ben 45 canzoni in tutto e per arrivare fino alla fine del gioco bisogna saperle
suonare proprio tutte. Una dimostrazione del videogioco oggi alla Feltrinelli. L'Italia festeggia i Beatles anche
a nelle librerie Feltrinelli di Roma, Milano, Bologna e Brescia. Contemporaneamente verrà lanciato un vero e
proprio Radio e Tv Date con programmazione speciale da parte dei maggiori network radiofonici e tv
musicali. Un momento imperdibile per vivere le emozioni delle più belle canzoni del quartetto di Liverpool e
"riscoprire" il mito della band che più di ogni altra ha fatto la storia della musica. Da Radio Deejay a Radio
Capital, a Rtl 102.5, a Virgin Radio, a Rds, a Rmc, le grandi radio italiane trasmetteranno sulle loro frequenze
la musica dei Fab Four, a loro si aggiunge Radio 2 che realizzerà uno speciale Beatles di 2 ore a partire dalle
21. Mtv Italia manderà in rotazione il video di "A Day In The Life", e dedicherà la programmazione serale alla
band di Liverpool. Ad aprire la serata celebrativa sarà in onda un cinematic trailer di 3 minuti tratto dal
videogioco The Beatles: Rock Band. Seguiranno il "The Making Of Sgt Pepper's", uno speciale sul dietro le
quinte dell'album, una videography di un'ora con alcuni fra i video più belli e significativi dei 4 di Liverpool, ed i
remake in versione videogame di classici come "Ticket To Ride" e "Here Comes The Sun. Anche la
programmazione di Mtv Gold, il canale satellitare di Mtv Italia, a partire da oggi e per tutto il resto del mese
sarà ampiamente dedicata ai Beatles. Gli appuntamenti con i Beatles su Mtv Gold saranno quindi tutti i giorni
alle 13, alle 19 e alle 22. A completare il quadro beatlesiano due week end dedicati, sabato 12 e sabato 26
settembre, dalle 7 a mezzanotte. Per tutto il mese, inoltre, i video dei Beatles andranno ad integrare la playlist
musicale.
VIDEOGIOCHI
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L'EVENTO OGGI ALLA FELTRINELLI CON PEPPINO DI CAPRI CHE NEL '65 FECE DA APRIPISTA AI
CONCERTI DEI FAB FOUR
09/09/2009
Spot and Web
Pag. 17
Esce oggi in tutto il mondo il videogame "The Beatles: Rock Band", prodotto da Harmonix e Mtv Game, e
contemporaneamente, dopo quasi 22 anni di attesa, oggi verrà ripubblicata tutta la discografia dei Beatles. Il
videogioco propone un tour all'interno della musica, della carriera e dell'eredità artistica dei Beatles.
Presentato da Apple Corps Ltd., Harmonix Music Systems di MTV Games, società del gruppo Viacom MTV
Networks, The Beatles: Rock Band esce in tutto il mondo insieme all'intero catalogo originale dei Beatles
rimasterizzato in digitale su CD. E sabato 12 settembre all'Mtv Day di Genova sarà allestita una postazione di
"The Beatles: Rock Band". Mtv Italia ha scelto il video a suo parere più rappresentativo: "A Day In The Life".
L'emittente dedica inoltre oggi la programmazione serale a Paul, John, George e Ringo. Ad aprire la serata
celebrativa sarà in onda un cinematic trailer di 3 minuti tratto dal videogioco The Beatles: Rock Band.
Seguiranno il "The Making Of Sgt Pepper's", uno speciale sul dietro le quinte dell'album definitivo dei Beatles,
una videography di un'ora e i remake in versione videogame di classici come "Ticket To Ride" e "Here Comes
The Sun". Inoltre, la programmazione di Mtv Gold, il canale satellitare di Mtv Italia (Sky, canale 705), per tutto
il resto del mese sarà dedicata ai Beatles. Fino al 04 di ottobre, gli appuntamenti con i Beatles su Mtv Gold
saranno quindi tutti i giorni alle 13.00, alle 19.00 e alle 22.00. A completare il quadro beatlesiano due week
end dedicati, sabato 12 settembre e sabato 26 settembre, dalle 7.00 a mezzanotte. Per tutto il mese, inoltre, i
video dei Beatles andranno ad integrare la playlist musicale.
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Mtv celebra The Beatles