Allegato n. 3
BRIAN LOCKING
Brian Locking è nato il 22 Dicembre 1940 a Bedworth nel Coventry.
Iniziò la carriera musicale come contrabbassista, suonando con diversi gruppi. Brian
è entrato nella scena jazz ed ha imparato a suonare l'armonica, in modo assolutamente
divino, oltre ad altri strumenti, come il clarinetto (anche detto Liquorice Stick, cioè il
bastoncino di liquirizia ) da cui deriva il suo soprannome. Suonò con Vince Taylor e
diventò parte del gruppo Wildcats, che accompagnava il cantante Marty Wilde, dove
conobbe il suo futuro collega Brian Bennett.
Nonostante sia stato il bassista degli Shadows per solo 18 mesi, dal 1962 al 1963
Brian è stato il protagonista, con l'armonica, delle canzoni "Bo Diddley" e "Dakota",
ed ha partecipato al periodo d'oro degli Shadows in brani come "Dance On", "Foot
Tapper", "Atlantis".
Cinque anni dopo è tornato a suonare con gli Shadows per sostituire il suo successore
John Rostill che era in ospedale.
Brian è ospite a suonare in tutti i fan Club Shadows del Regno Unito, in vari posti del
mondo, e regolarmente a Shadowmania, il famosissimo Show di Bruce Welch, che
ospita i migliori gruppi “Shadows” al mondo, a Tilburg in Olanda e allo Show
tedesco di Horst Schröder a Verden.
Da noi ha suonato alla nostra Convention di Cison di Valmarino nel 2006
Guitar-Instrumentals “fatti a mano” ! Made in Switzerland
Estate 2007: Roland Siegfried, con suo figlio Joel allora 11enne, fondò il duo
chitarrista JOELAND. Ma a dire il vero è stato piuttosto al contrario; ispirato dalla
motivazione del figlio di volere assolutamente imparare a suonare la chitarra, il
padre, che aveva alle spalle una quarantennale carriera musicale, venne praticamente
riattivato dopo avere già appeso il suo strumento al celebre chiodo.
Cosa c’era di meglio che orientarsi agli standard della scena strumentale, visto che
Roland Siegfried, come primo fondatore e chitarrista leader, già negli anni 80 con la
Shadows-Coverband The Marvins si era fatto un nome (CD/MC The Marvins «
Golden Guitar Hits Of The Sixties » e LP/CD/MC come compilation « Guitar
Highlights » insieme agli The Spotnicks e Ricky King, edizione Koch Records)?
Il nome JOELAND è l’insieme dei nomi di padre e figlio.
Contemporaneamente vuole accentuare l’unione tra due generazioni ed anche la gioia
di fare musica insieme. Già a settembre del 2007 ci fu il primo concerto pubblico, al
quale ne seguirono molti altri. Come apice del successo si possono nominare
l’esibizione al 1° Swisshads 2008 (meeting internazionale Shadows) e il CD «
Instrumental Fever » realizzato con altri membri della famiglia e pubblicato dalla
casa editrice Tyrolis in tutto il mondo. Altri apici sono i successi di vari brani come «
Läck Daddy » e « Miss Marple Theme », i quali per lungo tempo sono stati ai primi
posti dell’ hit-parade dei Memoryhits di radio Arabella.
Per poter tenere conto delle crescenti domande per serate musicali più importanti, i
JOELAND fanno affidamento su due legittimi esperti Shadows. Come band completa
, arricchita da Roger Hayoz al basso (ex Norrocs, CH) e da Ulle Bayer (ex musicista
professionista, e The 5 Morenos (CH) e Thunderbirds (CH) ) alla batteria, si
celebrano con JOELAND PLUS altre perle della musica strumentale. Ecco a voi 4
musicisti, amici anche nella vita privata, ai quali si legge in viso la gioia di esibirsi
musicalmente e divertirsi sul palcoscenico. Intanto, anche l’oggi tredicenne Joel,
assume la parte di leader entusiasmando gli spettatori.
Il programma di JOELAND comprende non solo successi internazionali degli
Shadows, Spotnicks e Ventures , ma anche spesso e volentieri arrangiamenti propri di
celebri melodie, adattate a JOELAND PLUS
I Rangzen, nome tibetano che significa "indipendenza", fanno musica degli anni '60.
Sono considerati una delle migliori Beatles Band italiane. Sono stati recensiti
positivamente da “Beatles Ulimited” la più famosa rivista internazionale sui Beatles.
Gran parte del loro repertorio fa riferimento ai migliori brani dei Fab Four ma,
certamente, il “tributo” in generale ai grandi della musica pop è una delle loro
passioni. Amano i Rolling Stones, Doors, Jimi Hendrix, Kinks, Crosby Stills Nash &
Young, Beach Boys, Spencer Davis Group, Led Zeppelin, David Bowie, Jetrho Tull
ecc.
Ascoltare i Rangzen significa ritrovarsi nelle più belle atmosfere delle radici del
Rock'n Roll e della Beat music. Difficile, se non impossibile, trovare una band con un
repertorio tanto sterminato e con una capacità di interpretare magistralmente generi
tanto diversi.
Anche nella strumentazione i Rangzen rispettano rigorosamente le migliori tradizioni
della Beat Music con amplificatori e chitarre d'annata in più alcuni strumenti etnici
(tampura, sitar, tabla..).. Accanto alle chitarre "veterane" di Gogo Bertozzi e Claudio
Cardelli, , troviamo la voce solista, l'armonica e il flauto, (occasionalmente la
chitarra e le tastiere) di Ricky Cardelli, (24 anni) ( II al premio Ivan Graziani 1998) ,
il ventiseienne Francesco Cardelli, straordinario chitarrista e bassista, capace di
eseguire in modo impeccabile da Jimmy Page a Jimy Hendrix, alle tastiere Enrico
Giannini e alla batteria Marco Vannoni.
I Rangzen sono ospiti fissi al Beatles Day di Brescia, si esibiscono nei migliori
locali e club della riviera romagnola (Barge, Naima, Boowling Planet, Moe's, Area
51ecc.) ma “soprattutto” si sono esibiti al CAVERN di LIVERPOOL, il locale più
famoso del mondo, nel corso della Beatltes Week 1997 e 2006 riscuotendo un
grandissimo successo. Tradizionali le loro esibizioni teatrali a Rimini molte delle
quali per beneficenza.
Il 9 gennaio 1998 hanno debuttato, stipandolo, al Teatro Novelli di Rimini,
nell'ambito della stagione teatrale organizzata dal Comune di Rimini, con lo
spettacolo "Chiedi chi erano i Beatles" e nello stesso giorno del 1999 hanno fatto il
bis con "Like a Rolling Stone".
Inizia per i Rangzen una serie di appuntamenti annuali con la loro città a cui regalano
i più significativi tributi agli anni ’60 e ’70. Sempre al Novelli nel febbraio 2000
hanno presentato "Long Time Gone" .Sono stati tra i protagonisti della rassegna
"Beatles per Sempre" a Rimini durante la Pasqua 2000 . Il loro quarto appuntamento
il 20 febbraio, sempre al Teatro Novelli di Rimini, con "The Summer of Love: la
musica, l'amore, il viaggio e..... l'arcobaleno" e nel dicembre 2001 con "It's only
Rock'n'Roll...but we like it!". Nel Dic 2002 hanno festeggiato il 40° dei Beatles con
“Love me Do” al Teatro degli Atti di Rimini.
Sempre agli “Atti” nell’ambito di “Cover days” nel 2004 hanno eseguito uno
spettacolare tributo a Crosby Stills nash & Young. Nel 2007 hanno festeggiato
sempre agli Atti il quarantennale di Sgt Pepper. “L’Album del Secolo” .
Hanno prodotto nello Yellow Studio di Gogo Bertozzi il loro primo album
"Rangzen" che contiene, oltre ad alcune cover “secondarie” dei loro beniamini, brani
inediti tra cui "Po Rangzen" e “Go Man Go” dedicati al popolo tibetano e “Io Voglio
Te” e “Goccia nell’oceano” Il loro impegno per il Tibet li ha portati ad esibirsi varie
volte in manifestazioni a favore della causa del popolo tibetano.
I Rangzen, dopo essersi esibiti al Tibetag di Zurigo, hanno avuto il privilegio di
suonare, la prima volta per una band occidentale, davanti al Dalai Lama e diecimila
tibetani a Dharamsala, in India, in occasione del quarantesimo anniversario della
fondazione del Tibetan Children Villane nell’ottobre del 2000.
In quell’occasione hanno eseguito un brano composto durante il viaggio e dedicato al
Dalai Lama: “Heart of Tomorrow”
Nel gennaio 2005 i Rangzen hanno registrato otto brani nel mitico studio 2 di Abbey
Road a Londra. Proprio là dove i Beatles registrarono i loro capolavori. Nel 2007
hanno riproposto una versione maniacale di Sgt Pepper usando gli stessi strumenti
usati dai Beatles( inclusi tabla, sitar, corni ecc) e curando l’esecuzione del disco a
livelli di perfezionismo “imbarazzante” - Una delle loro passioni- Il rigore esecutivoI Rangzen singolarmente coltivano generi musicali diversi e alcuni di loro hanno una
facilità compositiva impressionante. Francesco (conservatorio a Bologna e Riccardo
(grafico all’ ISIA di Urbino) producono musica per colonne sonore già trasmesse in
Rai ed altre emittenti e si esibiscono saltuariamente in concerti di musica elettronica e
funk. Gogo Bertozzi si esibisce spesso da solo e ha uno studio di produzione audio.
Enrico è dottore commercialista. Claudio, farmacista alla Bayer, è presidente della
Associazione Italia Tibet, pubblica libri e articoli e produce da anni documentari sul
mondo tibeto-himalayano per la Rai. Marco, diplomato in saxofono, ama il lavoro in
studio analogico dove riesce a riprodurre in maniera impressionante le sonorità degli
anni sessanta.
Tutti assieme i Rangzen diventano semplicemente “il mito dei sixties”.
Da un articolo recente del Giornale di Brescia: “….Dopo ore di coda in autostrada e l’annuncio del probabile
forfait, giunge inattesa la notizia che i Rangzen, siano riusciti ad
arrivare sul palco del beatles day! Ammetto di non aver mai sentito
parlare di questo gruppo riminese e ammetto pure che la
pettinatura a caschetto del giovanissimo cantante mi abbia creato
qualche…perplessità, ma ecco che dalle prime note capisco di
essermi sbagliato, i Rangzen hanno una carica ed una grinta fuori
dal comune! Partono con una versione incredibile di “I’ve got a
feelin’”, scopriro’ che cantante e bassista sono i figlioletti di Claudio
Cardelli, vecchia volpe del beat italiano, Riccardo, il cantante,
schiuma rabbia e pose alla Robert Plant, una voce possente e
caldissima ci catapulta indietro nel tempo, una spanna sopra tutti e
l’applauso finale sembra non voler finire mai, la scelta dei pezzi è
assolutamente originale ed unica, proseguono i Rangzen con “hey
bulldog”, stessa potenza e stessi brividi fino alla fine di
un’esecuzione che appare a tutti la ciliegina sulla torta di questo
beatles day 2005.
Nonostante le richieste di bis e gli applausi i Rangzen dovranno
abbandonare il palco, tra me penso alla sfortuna di coloro che
saliranno sul palco adesso…”
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