26 novembre Nadia Fanzaga - Teatro Comunale di ferrara

sabato 26 novembre 2011 ore 17
Ridotto del Teatro
Nadia
Fanzaga
pianoforte
Franz Liszt
Sonata in Si minore
Lento assai/
Allegro energico/
Andante sostenuto/
Allegro energico/
Andante sostenuto/
Lento assai
Les Jeux d’Eau à la Villa d’Este
Schumann/Liszt
Widmung
Gounod/Liszt
Valzer dal Faust
Questo pomeriggio una selezione assai accattivante di composizioni traccerà un ideale percorso
attraverso le tappe fondamentali della produzione di Franz Liszt, oltre ad offrire una collezione di
gemme della letteratura pianistica del Romanticismo. La Sonata in Si minore S. 178 fu composta tra il
1852 ed il 1853 e dedicata all'amico Robert Schumann. Dal 1847 Liszt aveva abbandonato l'intensa
carriera concertistica per dedicarsi quasi esclusivamente alla composizione, supportato dalla compagna
Caroline Sayn-Wittgenstein ed economicamente rassicurato dall'impiego di direttore della cappella di
corte a Weimar. L'estinzione della vitalità delle forme classiche fu un pensiero costante nella poetica
dell'autore, già orientato verso le istanze più avanguardistiche del pezzo caratteristico e del poema
sinfonico. Questa Sonata si pone al di là del dualismo tra tradizione e modernità: pur conservando il
pallido fantasma della struttura tripartita della forma-sonata è in grado di incastonarlo in un assetto
ciclico, reso omogeneo ed unitario proprio da espedienti di elaborazione tematica di stampo classico. Il
materiale melodico su cui si articola il brano è presentato nelle prime diciassette battute, attraverso
l'avvicendarsi di quattro temi dal carattere ora mesto e grave, ora volitivo, ora sarcastico. Lo sviluppo di
essi è libero, fantasioso, basato su arditi espedienti contrappuntistici ed una netta propensione al
contrasto, al concitato antagonismo. Inquietante e problematico il finale, con il disegno discendente
dell'incipit in pianissimo: dissolvenza sospesa ed evanescente, privata della catarsi risolutrice; è volontaria
la rinuncia alla retorica magniloquente a vantaggio di continuità ed organicità, ideali supremi della
poetica romantica. Alla maturità lisztiana appartiene Les jeux d'eau à la Villa d'Este, parte del
Troisième année S. 163 degli Années de pèlegrinage e composto nel 1877. Dal 1861 il compositore visse a
Roma, ove prese i voti minori; l'omaggio a Villa d'Este a Tivoli, delizioso contesto che Liszt elesse a
dimora, abbandona i virtuosismi del pianismo brillante e sensazionale a vantaggio dell'intima
contemplazione delle bellezze dell'arte e della natura. Il lirismo densamente elegiaco, le sonorità vaghe e
trasparenti fanno intravvedere suggestioni decisive, seppur germinali, per la futura estetica
impressionista. Profondamente intriso di sentimento e trasporto anche Widmung op. 25 n. 1, altro
omaggio di Liszt a Schumann. Composto nel 1840 come dono di nozze di Schumann alla sposa Clara, il
ciclo liederistico Myrthen è un concentrato di passione, amorosa dedizione, speranza. Liszt ha saputo
scandagliare e comprendere appieno la sensibilità tormentata dell'amico: la parafrasi elabora l'idea
melodica iniziale arricchendola di nuove armonie ed innovative soluzioni timbrico-dinamiche, che
dilatano lo spunto iniziale approfondito da una rinnovata consapevolezza. Di nuovo una parafrasi, ora
lieve e disinvolta, conclude il programma: Valzer dal Faust di Charles Gounod, riconducibile agli
anni di Weimar. Il valzer Ainsi que la brise légère accarezza tutto il finale secondo del Faust, opera conclusa
nel 1859: alla passione amorosa che progressivamente travolge Faust fa da contraltare la virginale
ritrosia di Margherita, che respinge con grazia e delicatezza l'ansia erotica che anima lo spasimante. Il
materiale tematico è manipolato con ironia e leggerezza, alla luce di un deliberato distacco; il pianoforte
diventa la condensazione dell'impasto orchestrale. L'operazione di parafrasi oltrepassa così i confini
della semplice elaborazione di spunti melodici, facendosi sintesi critica dell'opera prescelta, attraverso la
quale è possibile intravvedere le modalità della sua ricezione all'epoca di Liszt. (Annalisa Lo Piccolo)
Nadia Fanzaga si é diplomata col massimo dei voti al Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara con la
pianista bulgara Ruth Pardo. Ha proseguito gli studi frequentando i corsi estivi all’Accademia Musicale
Ottorino Respighi ad Assisi, didattica e concertistica al conservatorio di Segovia (Spagna) e i corsi
annuali di alto perfezionamento all’Accademia Internazionale Pescarese con Paolo Bordoni. Ha
suonato in varie formazioni cameristiche, come membro del Trio di Ferrara e in qualità di solista in
numerose orchestre. L’intensa attività concertistica l’ha portata in molte città d'Italia e in Spagna,
Francia, Germania, Austria, Ungheria, Grecia, Tunisia, Tanzania. E’ docente e presidente del
Laboratorio Artemusica Frescobaldi presso gli Amici della Musica di Ferrara. Particolarmente sensibile
all’interdisciplinarietà dell’arte ha promosso e partecipato a diversi spettacoli e performance in cui la
musica si trova in forte ricongiungimento con pittura, danza e teatro. Al Teatro Comunale di Ferrara
come pianista e scenografa nello spettacolo di danza Candomblé (coreografia di Adailton Russo De
Barbosa). Dialogo tra pianoforte e attrice nel monologo di Schnitzler La signorina Else. Al Castello del
Verginese di Portomaggiore ha personalmente ideato una performance con tema Miroirs in qualità di
pianista e pittrice con la partecipazione della danzatrice Martina Danieli.