Pompa di calore a celle di Peltier ( 2 ) Guida all’esperienza Scuola estiva di Genova 2 – 6 settembre 2008 Riscaldare un sistema 1 Il sistema da riscaldare è costituito da un parallelepipedo di alluminio Soluzione diretta Forniamo energia elettrica al sistema convertendola in calore mediante un resistore che dissipa per effetto Joule. 2 Primo esperimento • Usiamo un resistore alimentato a potenza costante • Misuriamo la differenza di potenziale ai suoi capi e la corrente che la attraversa : v=v(t); i=i(t) • Misuriamo la temperatura del parallelepipedo di alluminio al passare del tempo : T=T(t) Circuito di alimentazione a potenza costante 3 Misura di tensione v e corrente di alimentazione i, al passare del tempo t. Misura della temperatura T, al passare del tempo t. 4 Le quattro misure ( v, i, T, t ) devono essere prese contemporaneamente. Suggeriamo di effettuare una misura ogni 30 secondi. Uso delle misure • Quanto è efficiente riscaldamento ? questo metodo di [ Di quanti gradi aumenta la temperatura del parallelepipedo da riscaldare per ogni joule elettrico speso ? Disegneremo la curva di riscaldamento T ( t ) ] • Quanto è buono parallelelepipedo ? l’isolamento termico del ( Misureremo la temperatura al variare del tempo anche dopo la fine della fase di riscaldamento. Possiamo calcolare il coefficiente di Fourier dai dati ? ) • Quanto vale la capacità parallelepipedo di alluminio ? termica del 5 Soluzione con celle di Peltier Usiamo una pompa di calore a celle di Peltier ( sfruttiamo l’effetto di Peltier, cioè il trasporto di calore associato a una corrente fatta passare attraverso una termocoppia ), spendendo la stessa quantità di energia elettrica del precedente esperimento ( ne siamo sicuri perché usiamo la stessa alimentazione a potenza costante ), per trasferire un’ulteriore quantità di calore dall’ambiente ( costitutito dalla base nera di alluminio con le alette e da tutto il laboratorio ) al sistema. 6 Secondo esperimento • Usiamo un dispositivo a celle di Peltier alimentato a potenza costante • Misuriamo la differenza di potenziale ai suoi capi e la corrente che lo attraversa : v=v(t); i=i(t) • Misuriamo la temperatura del parallelepipedo di alluminio al passare del tempo : T=T(t) Uso delle misure • Quanto è efficiente questo metodo di riscaldamento? [ Di quanti gradi aumenta la temperatura del parallelepipedo da riscaldare per ogni joule elettrico speso ? Disegneremo la curva di riscaldamento T ( t ) e la confronteremo con la precedente. ] • Qual è il coefficiente di Fourier per la conduzione di calore fra parallelepipedo di alluminio e ambiente ? ( Nel primo esperimento il sistema era isolato. Nel secondo esperimento c’è conduzione di calore per effetto Fourier fra il parallelepipedo e il termostato – la base di alluminio a contatto con l’ambiente ). Per rispondere, dopo la fine della fase di riscaldamento, misureremo l’andamento della temperatura con il tempo : T=T(t); e anche v = v ( t ), a circuito aperto, cioè con l’amperometro sconnesso. 7