Trovata morta in Hotel Whitney Houston: la cantante

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Per la rassegna “Estate in Villa”
sabato a Gorla Minore lo spettacolo
teatrale “Steamagic”.
Gorla Minore (Va), 25 luglio 2012– Dopo i successi milanesi arriva anche
Gorla Minore è pronta a ospitare lo spettacolo teatrale “Steamagic”,
lontanamente ispirato alla “Tempesta” di Shakespeare. Lo spettacolo, in
programma sabato 28 al Parco di Villa Durini (ore 21), rientra nel
cartellone della rassegna “Estate in
Villa”.
Calibano e Miranda. Complici in palcoscenico e nel camerino, dove le loro
vite e i loro sogni si intrecciano e si scontrano… con la dura realtà.
Ogni sera il sipario si spalanca sul palchetto del JazzClub L’isola
disabitata: danza, magia e una sgangherata band di musicisti. Ogni sera lo
spettacolo si ripete e termina nel buio, quando le luci si spengono.
Calibano, un mago con un sogno: ottenere la sua tempesta perfetta,
l’illusione che lo porterà a sovrastare la fama mondiale del grande Prospero.
Rocamboleschi e fallimentari tentativi lo porteranno così vicino a
raggiungere il suo traguardo ma… quando l’illusione si avvicina alla realtà
sapremo rispondere all’unica domanda da porsi?
“Vale ancora la pena sognare?”
STEAMAGIC
Lontanamente ispirato alla Tempesta di W. Shakespeare
Sabato 28 luglio 2012
Per la rassegna “ESTATE IN VILLA”
Ore 21.00
Parco di Villa Durini
Gorla Minore (VA)
Cala il sipario sul Giffoni
Experience: un’edizione davvero
straordinaria.
Giffoni (Salerno), 25 luglio 2012– Calano le ore e cala il sipario sulla 42ª
edizione del Giffoni Experience, ma quante pillole di felicità vi hanno
Franco Battiato al Giffoni
regalato il Giffoni Experience e MUKKO PALLINO, anche in quest’ultima
giornata? Ad iniziare dall’emozionantissimo incontro con uno dei più grandi
poeti in musica italiani, Franco Battiato il musicista definito di élite ma
che in realtà a volte vende più dei musicisti commerciali, all’attore
Francesco Pannofino, alla star della serata in musica che conclude
quest’ultima edizione del festival, Nina Zilli… totalmente innamorata di
artisti come Tenco e Celentano! Per finire certamente ai ringraziamenti che
ha fatto il patron del festival Gubitosi, per il successo di questa edizione
“diffusa e partecipata”. E MUKKO PALLINO come media partner dell’evento e
mascotte ufficiale del festival è ancora una volta orgoglioso di aver
contribuito a fare del Giffoni una sempre più grande Experience per tutti i
ragazzi. Ragazzi che come sempre sono considerati dell’ideatore del format,
Dario Nuzzo, i veri protagonisti del festival, non rinunciando mai pertanto a
dar loro voce e spazio per raccontare il loro Giffoni! Tutti pronti allora a
salutare questa edizione e a dare il benvenuto alla nuova, il cui
l’appuntamento è dal 18 al 28 Luglio 2013… Ed ora tutti allo Stadio Comunale
“Giuseppe Troisi” di Giffoni Valle Piana insieme a festeggiare al concerto
della Zilli… ricordate l’ingresso è gratuito!
Dalla letteratura alla musica il
passo è breve: la band Clio lo
dimostra molto bene soprattutto dal
vivo.
Samarate (VA), 24 luglio 2012- di ELENA MAMERIIn occasione del Samarock 2012, Festa della birra che ogni anno rinnova il
proprio appuntamento, proponendo dell’ottima musica live con band
I CLIO
emergenti , abbiamo contattato i “Clio”, giovane band composta da musicisti
di Busto Arsizio e Samarate, che si esibirà giovedì prossimo alla festa
della birra dall’anima rock di San Macario (al San Macario Stadium) a partire
dalle ore 19.
La prima serata prevede sia i Clio che altre tre band emergenti che si
alterneranno sul palco, proponendo dal punk rock, all’ultrapop al prog:
For Free, Elton Novara, Il G3 dei poveri e i Clio.
I Clio sono una giovane formazione nata nel settembre 2010 ad opera di Marco
e Alberto, entrambi chitarristi provenienti dallo stesso Liceo.
I due decidono di formare insieme una band e si mettono alla ricerca di altri
membri, trovando come batterista un loro conoscente, Giacomo e Simone alle
tastiere.
L’ ultimo arrivato è Andrea al basso, ma nonostante tutto è il musicista più
esperto e più “adulto” del gruppo. Grazie a lui la band riesce a imprimere
una direzione decisa sia verso le fasi compositive che sotto l’aspetto live.
Abbiamo rivolto alcune domande a Marco, chitarrista e voce della band, per
conoscere i Clio più da vicino:
Da che cosa deriva il vostro nome “Clio” e con il logo in carattere greco:
perchè questa scelta?
“Il nome è stato scelto ispirandosi a Clio, la musa greca. Quattro membri su
cinque della band provengono dal Liceo Classico e ci sembrava un modo per
omaggiare la nostra formazione”.
Suonate spesso e quali sono le difficoltà che incontrate nel suonare dal
vivo?
i Clio on stage
“Abbiamo suonato allo scorso Samarock, al Caffèteatro di Verghera,
all’Eurobar di Leggiuno, in centro a Gallarate per le “Notti bianche”.
Suonare nei locali è difficile, se ti fanno suonare è gratis, oppure devi
portare un tot di persone. Per fortuna a livello di pubblico abbiamo un po’
di persone che ci seguono nel nostro piccolo.
Avete già pubblicato il debut album?
” Non ancora, ci stiamo lavorando, perchè vorremmo sviluppare un discorso di
concept album che si sviluppa su più lavori. Al momento ciò che abbiamo sono
delle registrazioni live”.
Quanti brani avete nel vostro repertorio?
“Sono una dozzina, anche se numericamente sembrano pochi, sono brani molto
lunghi e articolati. Magari in un unico brano si passa dal funk al blues al
rock. Ci sono brani cantati in italiano, inglese o francese”.
Chi di voi scrive i testi, come ad esempio il bel brano “Can’t find the
way” ?
“Il testo di “Can’t find the way” l’ho scritto io ispirandomi a un racconto
di Buzzati “La Canzone di Guerra”, cercando di riprodurre la cantilena
cantata dai soldati in guerra. Altri brani si ispirano a letteratura di vario
genere. In realtà c’è molto lavoro di squadra, le proposte arrivano da tutti,
ma non c’è nulla che sia rimasto come quando è stato proposto, ognuno c’ha
messo del suo”.
Allora Se volete sentirli live non vi resta che recarvi giovedì 26 luglio
presso il “SAN MACARIO STADIUM” in Via Gaetano Aspesi a San Macario di
Samarate.
Elena Mameri
[email protected]
I Clio sono:
Giacomo Chierichetti: Batteria
Andrea De Carne: Basso, Voce
Alberto Gernetti: Chitarra, Voce
Simone Miotello: Tastiere
Marco Storni: Chitarra, Voce solista
info:
[email protected]
www.facebook.com/clio.officialband
twitter.com/#!/ClioOfficial
Concerto G3 a Vigevano: classe e
tecnica da vendere. I tre chitarristi
infiammano la platea
Vigevano, 23 luglio 2012- di ELENA MAMERINella musica non sempre servono le parole, soprattutto quando è già la
musica a parlare. Come
accaduto ieri sera con il concerto dei G3, ossia Joe
Satriani, Steve Vai e Steve Morse , tre chitarristi straordinari che ancora
unavoltahannodatoprovadellalorograndeclasseetecnica,
suonando davanti alla folta platea
composta da circa 5000 persone,
presenti ieri sera al Castello
Sforzesco di Vigevano, location della
manifestazione “!o Giorni Suonati”,
organizzata dalla Barley Arts di
Milano.T re nomi che hanno portato
migliaia di fan delle sei corde e non,
a formare una lunga fila indiana fin
dal tardo pomeriggio di ieri, davanti
alla bellssima e rinomata piazza
prospiciente il Castello.
Un pubblico in maggioranza adulto, fatto di intenditori, ma pure anche di
giovani sognatori, che magari chissà un giorno sperano di diventare come i
loro miti.
Loro, i G3 appunto, a cui la vita ha riservato un grande dono e trattasi di
puro talento,; di quello innato di cui solo pochi eletti possono godere: Joe
Satriani, Steve Vai e Steve Morse. Tre virtuosi della chitarra, tre nomi e
tre percorsi di vita a volte incrociatisi tra di loro, tre stili e tre
personalità differenti dietro allo stesso strumento per tutti compagno di
sempre.
Lo show chiamato G3 è stato ideato dallo stesso Satriani nel 1996, eleggendo
Steve Vai come compagno fisso e lasciando il terzo posto a rotazione per
altri grandi chitarristi. La serata consisteva nell’esibizione dapprima di
ogni singolo chitarrista, per poi chiudere in bellezza con una jam finale
tutti e tre insieme, un susseguirsi di conversazioni di riff, show che alla
fine sfiorerà le 4 ore.
Conseguenza di un sistema gerarchico di tipo meritocratico, noto a tutti i
presenti, la sequenza con cui salgono sul palco, a partire con puntualità
svizzera dalle ore 20, è la seguente: Morse, Vai, Satriani.
Muraglia di ampli alle spalle, ecco apparire Steve Morse con la sua lunga
chioma bionda. Per chi avesse sperato di vederlo accompagnato da Paice alla
batteria e Glover al basso, nulla da fare purtroppo. Batteria e basso di
tutto rispetto, anche se le sonorità non riconducono allo stile dei Deep
Purple, anzi Morse propone un omaggio all’era “Dixie Dregs” con un loro
brano. Grande performance, dal rock al blues durante la quale Morse non manca
di nominare l’amico Jon Lord, recentemente scomparso.
Steve Vai, l’allievo di Satriani, appare dopo il repentino cambio palco,
privo dei suoi capelli lunghi. Un uomo più maturo esteriormente, ma con la
sua indole folle preservata. Accompagnato da basso, seconda chitarra,
tastiere e batteria, lancia i toni su uno stile più deciso e graffiante.
Dietro al look più raffinato, si nasconde l’animale da palco di sempre. Il
pubblico è in delirio, niente doppi o tripli manici però, solo una suonata
con la lingua. Ha una padronanza tale dello strumento, tanto da far credere a
momenti di suonare un violino e poco dopo far credere a tutti di essere su un
circuito con le moto che ti passano accanto. Date le sue origini italiane,
nomina e ringrazia il comune di Dorno, sempre in provincia di Pavia, da cui
provenivano i suoi nonni. Un vero showman e dotato di grande talento, credo
che in molti potrebbero pensare “Quando l’allievo supera il maestro”.
Ma è giunta l’ora che il maestro faccia il suo show, ed eccolo arrivare con
la sua aria da alieno, accompagnato da basso, tastiere e batteria.
Con gli occhiali da sole perennemente al volto, anche al buio e le mani che
scorrono e si muovono come fossero tentacoli di un polipo.
E’ quello che intrattiene di più il pubblico e al momento di presentare la
band dice ridendo in italiano “ Mi chiamo Giuseppe Satriani!!”.
Dallo stile pacato e contenuto di Morse, allo show di Vai fino alle
convulsioni di Satriani, è uno show in crescendo, ma la parte culminante deve
ancora arrivare.
Satriani incita il pubblico e chiede di farsi sentire, altrimenti gli altri
due che sono timidi non sarebbero usciti: “Non é G1, nè G2,ma G3! Se urlate
forse uno di loro canterà anche”.
Ed ecco, che Vai si improvvisa cantante intonando “You really got me” dei The
Kinks.
Altro tributo ai Cream ed Eric Clapton con “White Room”, per finire con
quello che ormai è divenuto l’inno del G3, ovvero “Rockin’ in the free world”
di Neil Young con Satriani alla voce. Il brano viene interrotto per dare
spazio a un assolo dietro l’altro e poi viene ripreso per un finale al
cardiopalma.
Sono le 23.30 e salutano il pubblico che non si schioda sperando in una
ripresa che purtroppo non arriverà.
Elena Mameri
[email protected]
Blackandblue Festival: stasera si
conclude con il rock blues di Mason
Casey e Jaime Dolce.
Varese, 22luglio 2012- di DAVIDE IELMINIMai confondere il blues suonato da neri con quello che si permettono i
bianchi. I Blues Brothers erano un’altra cosa: si potevano permettere di
Casey e Dolce on stage
tutto. Anche di scanzonettare il soul. Dan Aykroyd, inseguito dalla polizia,
dice a Jake (John Belushi): “Non ci prenderanno: siamo in missione per conto
di Dio”. Black & Blue Festival: Mason Casey suona con Jaime Dolce e MZ Dee si
affianca alla Pugno Large Band. Accade tutto domenica 22 luglio, alle ore 21
ai Giardini Estensi, con ingresso a euro 8 e 10.
In missione per conto di Dio. Chi sa quante volte questa frase, più o meno
simile, è uscita dalla voce di chi nel blues ha ritrovato la sua strada. B.B.
King compreso: era arrivato su di una nave, con tante persone sopra di lui e
altri che le frustavano. E, disse, “qualcuno si chiede perché canto il
blues”. Amore, passione, desiderio. Sbronza dell’anima. Siamo arrivati nel
punto in cui la Terraè pronta a sostenere il suo ennesimo infarto. Si
potrebbe fermare il tempo: Casey è considerato “l’armonicista Numero One di
New York”. Ha fatto parte della band di Popa Chubby, è nevrotico e filosofico
nello stesso tempo. Nello strumento ci butta tutto il fiato di cui è capace.
E’ un alito di rabbia che Jon Stiven, produttore di Robert Cray e Johnny
Winter, esalta in “It’s harder now”, disco di Wilson Pickett che si aggiudica
tre Handy Award. Da lì alla sua prima avventura discografica, “Sofa King
Badass”, il passo è breve. Ospite d’eccezione Steve Cropper, chitarrista –
guarda caso – dei Blues Brothers. Con Jaime Dolce, la musica non sa di
zucchero filato. Piuttosto si coglie il puzzo del ferro bruciato quando sopra
ci passa un treno merci. Travellin’ man: sì, per sempre. Con Davide van De
Sfroos sul palco per aprire i concerti di Johnny Lang e Deep Purple….Jon
Lord, addio.
E poi Zucchero, che lo invita ad esibirsi al raduno dei suo fan.
Psichedelico, ringhioso. Eppure così elegante da pensare che la chitarra
elettrica, nel beniamino che Dolce ha fatto suo nello stile (Jimi Hendrix),
sia un’arpa con il motore. Funk, blues e rock: una musica per due, ma pronta
a divellere le regole e la resistenza umana. MZ Dee, nella seconda parte
della serata, è cresciuta nella East Bay di San Francisco. Si dice fosse
timida ed introversa: superava il freno adolescenziale con il canto gospel
nelle chiese. Influenzata dalla madre Rochon Hemmans, una fra le miglior
organiste della California, si dedica alla musica con particolare fervore. Si
esibisce al fianco di James Cotton, Robben Ford, Jackie Payne, Tommy
Castro…Si fa conoscere nel mondo, nei festival, nei club. In Italia, dove il
blues vive una giovinezza irrefrenabile. La Pugno Large Band prende il nome
da Maurizio Pugno, chitarrista umbro che calca le scene da più di venticinque
anni e che condivide questo progetto al fianco di Alberto Marsico all’organo
e Gio Rossi alla batteria. Un trio che ha dell’incredibile, perché nel loro
caso il blues è un’espressione pulita del cervello. Un neutrone vagante. Il
resto è affidato alla sezione di fiati che li accompagna: se sperate in un
sano e rifiorente R&B, Varese è il posto che fa per voi. Almeno, sino a
quando ci sarà il Black & Blue Festival.
Davide Ielmini
[email protected]
Il progetto G3 domenica arriva a
Vigevano: grande concerto con Steve
Vai, Joe Satriani e Steve Morse.
Vigevano, 21 luglio 2012– Per gli amanti delle sei corde, uno degli
appuntamenti più significativi di sempre sta per approdare in Italia, per
un’unica data. Si tratta del G3 che come si evince dalla sigla scelta,
prevede in un’unica serata l’esibizione di tre grandi chitarristi insieme:
Joe Satriani, Steve Vai e Steve Morse.
L’evento è previsto
per domani domenica 22 luglio 2012 ore
20 e si colloca all’interno della
rassegna “10 Giorni Suonati” di
Vigevano, che in questa settimana ha
già visto alternarsi sul palco grandi
nomi quali Ben Harper e i Kravitz.
Il maestro, l’allievo e l’amico si riuniranno quindi sul palco per uno show
adrenalinico, che prevede dapprima l’esibizione individuale di ognuno di loro
accompagnati dalla propria band, per poi culminare con una jam finale da
alto tasso qualitativo ed emozionale.
Il progetto G3 è stato avviato dallo stesso Satriani nel 1996.
Il Guitar Hero per eccellenza, Joe Satriani, il chitarrista americano maestro
di molti altri grandi chitarristi quali Steve Vai, Kirk Hammett dei
Metallica, David Bryson dei Counting Crows, Larry LaLonde dei Primus e Alex
Skolnick dei Testament. Una carriera che lo ha visto alternare alle fasi da
solista, delle sostituzioni, come quella richiesta da Mick Jagger nel 1988,
per il tour senza i Rolling Stones e lo ha visto creare nuovi progetti, quale
quello dei Chickenfoot, riunendo nel 2009 Chad Smith dei Red Hot Chili
Peppers, Sammy Hagar e Michael Anthony dei Van Halen.
Steve Vai allievo di Satriani e l’allievo prediletto di Frank Zappa. Oltre a
Zappa in cui lasció traccia indelebile con il so suono, David Lee Roth,
Whitesnake e una carriera solista da venti milioni di copie vendute nel
Mondo, fanno di lui e del suo virtuosismo uni dei chitarristi elettrici
migliori di sempre.
Steve Morse è la grande novità di questa edizione del G3. Presenza non
casuale, perchè avrebbe già dovuto suonare al Festival con i Deep Purple.
Data la recente scomparsa dell’amico e compagno tastierista Jon Lord, lo
scorso 16 luglio,
Il biondo chitarrista ex Kansas, non mancherà sicuramente
di omaggiarlo ricordando in tal modo uno degli artisti che, con i Deep
Purple, ha scritto memorabili pagine di storia della musica rock.
Elena Mameri
[email protected]
Questa sera a Varese il concerto dei
formidabili Royal Southern Brotherood
supergruppo con tante star.
Varese, 21 luglio 2012- Grande concerto questa sera alla tensostruttura dei
Giardini Estensi per la rassegna BlackandBlue, con il supergruppo americano
Royal Southern Brotherhood. Una band
reduci dal loro omonimo disco di
debutto pubblicato lo scorso mese di
maggio, recensito in maniera entusiasta
in tutto il mondo. D”altronde i nomi
che compongono questo spergtruppo sono
una garanzia, prevedendo
al suo
interno alcune stelle della musica
americana: Cyrill Neville
percussionista già membro dei Neville
Brothers e dei mitici Meters, Mike
Zitoaggressivo
Devon Allmann
chitarrista (Blues Awards 2009), Devon Allman chitarrista che da papà Greg e
zio Duane non ha ereditato solo il cognome e una sezione ritmica pazzesca a
completare il quadretto con Charlie Wooton al basso e Yonrico Scott alla
batteria (due Grammy portati a casa con DerekTrucks e Susan Tedeschi).
Un’esplosione di suoni che guardano al rock degli Allman, ai suoni caldi di
New Orleans, agli accenti caraibici e al blues della Louisiana. Insomma un
grande appuntamento, di quelli che probabilmente verranno relegati tra i
concerti più beli visti a Varese.
La serata sarà aperta da THERE WILL BE BLOOD e ANGELO “LEADBELLY” ROSSI.
Inzio ore 21. Ingresso: 15 euro int./12 euro rid.
[email protected]
Romeo e Giulietta ai tempi della
differenziata: martedì al Teatro
Giuditta Pasta di Saronno.
Saronno, 20 luglio 2012-Per la rassegna “Saronno sotto le stelle” (sul palco
esterno del teatro Giuditta Pasta, ingresso da via Varese), martedì 24
luglio andrà in scena una parodia teatrale comica, legata ad un classico del
teatro elisabettiano: si tratta dello spettacolo “SHAKESPEAREINGREEN romeo &
giulietta ai tempi della differenziata”.
Tra gli attori il saronnese Ottavio
Bordone, direttore della Spunk
Teatro.Cosa succederebbe se Romeo e
Giulietta vivessero nella bella Verona
che, in anticipo di 400 anni, ha deciso
di affrontare il problema dello
smaltimento rifiuti e del traffico
urbano? Il centro storico sarebbe
interdetto ai quadrupedi, i residui
alimentari finirebbero nell’apposito
sacco dell’umido, mentre i Montecchi e
Capuleti si combatterebbero per il
controllo delle discariche.
Una parodia teatrale comica, legata ad un classico del teatro elisabettiano;
una rivisitazione in tono umoristico, dove i protagonisti, oltre alla celebre
coppia, sono il linguaggio “Green” e i tessuti naturali ed ecologici con i
disegni di Giò Ponti. Il testo classico viene così avvolto da un umorismo di
battute sull’impatto ambientale, eco‐sostenibilità, risparmio energetico,
differenziazione rifiuti e tutto ciò che per cui oggi la società è impegnata
nella salvaguardia ambientale. La scenografia, infine, propone il tema delle
scatole di cartone: sintesi del concetto di riutilizzo come atto creativo,
nel contempo filosofia nell’offrire un contenitore atto a far crescere i
progetti innovativi.
Costumi in tessuti naturali e biodegradabili con stampe originali di Giò
Ponti.
Teatro Giuditta Pasta-Saronno
Martedì 24 luglio, ore 21.30.
SHAKESPEAREINGREEN romeo & giulietta ai tempi della differenziata
di Roberto Gavelli e Davide Colavini
regia di Davide Colavini
intero € 8 – ridotto € 5
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