Musical liberamente ispirato al film The Blues Brothers Jake, appena uscito di prigione, fa visita insieme al fratello Elwood all'orfanotrofio in cui sono cresciuti. Scoprono che la chiesa non eroga più i fondi per sostenerlo e l'unico modo per impedire che l'istituto venga venduto è pagare la tassa sulla proprietà entro undici giorni. Per aiutare le suore, i due fratelli decidono di rimettere in piedi la vecchia band e organizzare un grande concerto blues per raccogliere il denaro. Armellini Mara 1E, Avancini Martina 5H, Cont Giulia 4E, Dal Ri Teresa 2Aling, Daranuta Michaela 1E, Di Valerio Sara 1A, Eccher Camilla 4E, Martin Leah 1B, Pedrini Federica 3G, Pisoni Martina 5H, Pugliese Eva 3A, Santoni Alessia 3A Ling, Tilica Andreea 2Aling, Toscanelli Dalila 1B, Viyakul Chanania 2C, Wrobel Veronica 3Aling, Zotti Susanna 1D Andreatta Francesco 3G, Benedetti Anna 1I,Maria Cristina 4Aling, Curzel Serena 5H, Da Rugna Chiara 4E, Dal Rì Teresa 2Aling, Florenzano Silvia 1I, Galvagni Cristina 3D, Ghezzi Giulia 5A, Jezek Camilla 1Fling, Pavesi Michele 3B, Zuccatti Altea 5H Arighi Andrea 5F, Betti Lorenzo 3A, Cimadom Leonardo 3F, De Biasi Maddalena 1D, Monetti Stefano 1Cling, Pavesi Michele 3B, Righetti Serena 5H, Tabarelli Chiara 3Bling, Tessadri Giorgia 2F, Zuccatti Marco 5E Bassetti Marco 2F, Bosetti Ludovica 3H, Condini Manfredi 5H, Curzel Sonia 3Aling, Driouache Youssef 5H, Furlani Stefano (Galilei), Molina Maria 1Hling, Peng Jijian 5H, Santini Maddalena 1Hling, Toscanelli Dalila 1Bling Il Dirigente scolastico del Liceo Da Vinci Alberto Tomasi e lo staff di presidenza, il Dirigente scolastico del Liceo Linguistico Mario Turri, le coordinatrici del progetto Paola Perini e Donatella Dappiano, i rappresentanti d’Istituto ed i loro collaboratori per la presentazione dello spettacolo e tutti gli studenti che hanno collaborato all’allestimento del palco, alle riprese e al servizio fotografico, Letizia Pezzato, il personale ATA della scuola. Alessandro Arnoldo per il coro e gli strumenti, Cristiana Bertelli e Paola Perini per la danza, Giuliana Germani per il teatro, il service Gadotti per l’audio. Quest’anno il Da Vinci Show è dedicato al lascito di Don Dante Clauser e all’attività del Punto di Incontro. Saranno quindi benvenute offerte libere in tal senso, raccolte in coincidenza con lo spettacolo. I «Blues Brothers» sono promossi TRENTO. Mercoledì 8 maggio, un affollato Teatro Cuminetti si è gustato il secondo giorno di spettacoli inseriti nel Meeting delle scuole che lancia piccoli talenti nel mondo dell’arte e creatività. Un palco importante... TRENTO. Un affollato Teatro Cuminetti si è gustato il secondo giorno di spettacoli inseriti nel Meeting delle scuole che lancia piccoli talenti nel mondo dell’arte e creatività. Un palco importante come quello ufficiale e l’egida della CoFAs pare proprio una eccellente occasione per dare sfogo a tanto lavoro prodotto in classe e a quel’unione tra scuola e passioni artistiche maturate fuori dalle mura scolastiche. Vincente quindi lo spettacolo “Think”, il musical proposto l’altra sera da Liceo Da Vinci e Liceo Linguistico di Trento Con buon risultato sono state messe in campo competenze diverse, fra cui danza, musica con tanto di esecuzione live di un organico fra il classico e l’elettrico, canto e recitazione, ma anche un buon apparato tecnico video e luci ha dato il suo notevole contributo. Genitori, amici e compagni di Istituto non hanno potuto che farsi trascinare dalla colonna sonora del movie film cult i “The Blues Brothers” eseguita quasi completamente e con un buon arrangiamento tra fiati e set elettrico. Non è facile confrontarsi con un colosso del genere, chi infatti non ha in mente le star dell’originale e difficilmente riesce ad apprezzare una copia. Tuttavia va premiato l’entusiasmo, la regia che ha condensato in meno di un’ora tutta la storia dei due fratelli Jake ed Elwood in missione per conto di Dio a rimettere su la band per un concerto di beneficenza. Ebbene qualche cameo va segnalato, a parte un buon impianto del totale nel suo insieme gradevole e coreografico. Proprio le coreografie del corpo di danza sono apprezzabili in primis per la capacità di riempire di energia il palco, l’esecuzione live dell’orchestra nel suo insieme ha saputo reggere, contestualizzandolo s’intende, l’originale con una nota particola per la canzone “Rawhide” godibilissima, la recitazione che ha saputo mantenere un buon grado di tensione. Insomma confrontarsi con il Rythm’n’blues non è semplice, ma visto il risultato verrebbe da chiedersi perché non nasca una band del genere. Buona soprattutto la regia d’insieme per laboratori scolastici durati tutto l’anno e che, una volta uniti, hanno generato l’insieme. di Katja Casagranda da Il Trentino 10 maggio 2013