Il primo dopoguerra La conferenza di pace L’Europa nel primo dopoguerra La crisi del ’29 e il New Deal La società di massa La pace di Versailles 1919, conferenza di pace a Versailles Scopo: sistemare l’Europa per evitare una nuova guerra. Perché allora 20 anni dopo scoppia la Seconda guerra mondiale? Le radici stanno in questa conferenza di pace. Situazione dell’Europa dopo la guerra: crisi economica, enormi devastazioni, strascichi di odio (lo scopo della guerra non era stata la conquista di uno specifico obiettivo, ma la distruzione dell’avversario). Per Francia e Gran Bretagna i responsabili di questa situazione sono gli Imperi centrali, che vanno eliminati. D. Lloyd George G. Clemenceau Vittorio Orlando T. Wilson I rappresentanti di Gran Bretagna, Italia, Francia e USA alla conferenza di pace I 14 punti di Wilson Thomas Wilson, presidente degli USA, vuole dare un nuovo ordine al mondo, basato sulla democrazia e non sulla volontà di potenza. Nel 1918 presenta un documento in 14 punti, tra cui: eliminazione dei patti segreti tra le potenze libera navigazione sui mari riduzione degli armamenti autodeterminazione dei popoli (= diritto alle nazionalità sottomesse da un impero di decidere il proprio regime politico) costituzione di una Società delle Nazioni per gestire le dispute tra gli stati in modo pacifico Le condizioni imposte alla Germania La volontà di punire Germania e Austria prevale sulle ragionevoli posizioni di Wilson. Il trattamento durissimo imposto alla Germania porta lo stato al collasso e genera nei tedeschi rabbia e umiliazione, preparando il terreno al nazismo. Condizioni imposte alla Germania: perdita di tutte le colonie restituzione alla Francia di Alsazia e Lorena cessione di molti territori orientali per ricostituire la Polonia gestione francese della regione della Saar, ricca di materie prime, per 15 anni pagamento di 132 miliardi di marchi L’ex Impero Austro-Ungarico Impero smembrato. Nascono nuovi stati. Non sempre però viene seguito il principio dell’autodeterminazione dei popoli, o perché non è conveniente alle potenze vincitrici o perché in un territorio le etnie sono troppo intrecciate. Dall’ex Impero Asburgico nascono: Austria Ungheria Cecoslovacchia Jugoslavia La Transilvania va alla Romania. Trieste, Gorizia, Istria, Trentino e Alto Adige vanno all’Italia. L’ex Impero Ottomano Viene ridotto alla sola Turchia. Internazionalizzati il Bosforo e i Dardanelli. Le isole del Mediterraneo vanno alla Grecia (Dodecaneso escluso). Medio Oriente sotto tutela di Gran Bretagna (Palestina, Giordania, Iraq) e Francia (Libano, Siria). L’Europa dopo la Pace di Versailles La Società delle Nazioni Il progetto di Wilson viene sostanzialmente ignorato da Francia e Gran Bretagna. Solo la Società delle Nazioni viene realizzata. Il Senato americano però preferisce continuare a seguire la “dottrina Monroe” (isolazionismo) → gli Stati Uniti non entrano nella Società delle Nazioni! Anche il Giappone rifiuta di farvi parte. I paesi sconfitti vengono esclusi. la Società delle Nazioni non riesce a svolgere il compito per cui era nata. Gli errori della conferenza Troppa severità verso la Germania. Italia relegata in secondo piano. Mancato ascolto delle proposte equilibrate fatte da Wilson. Debole ruolo della Società delle Nazioni. Applicazione solo parziale del principio di autodeterminazione dei popoli. Mancata ammissione delle potenze sconfitte alla conferenza di pace (devono accettare tutte le decisioni senza discutere). La strada verso la Seconda guerra mondiale è già aperta. La crisi politica europea In tutta Europa nel primo dopoguerra si affermano tendenze politiche autoritarie. Cause: i governi liberali sono impreparati a gestire la volontà di partecipazione della gente alla vita politica (sono ormai nati i partiti di massa come quello cattolico e quello socialista) i partiti comunisti europei vogliono seguire l’esempio della Rivoluzione Russa la guerra ha introdotto una certa familiarità con l’uso della violenza, che viene trasferita dalle trincee alla vita politica L’Europa dell’Est In Ungheria e in Polonia vanno al potere due militari e si affermano governi autoritari. Regimi autoritari si affermano pure negli stati baltici nati dopo il crollo dell’Impero Russo. L’Austria diventa una repubblica. Il partito di maggioranza è quello cattolico, ma sono molto forti anche i nazionalisti che premono per la creazione di un grande stato tedesco (Austria + Germania). La Francia nel primo dopoguerra Ricostruzione veloce in Francia tra1919 e il 1930: il paese ritorna al precedente benessere economico. La situazione politica francese il resta però instabile. Nascono molte formazioni estremiste, come il Partito Comunista Francese. Nel 1936 sale al potere un socialista, il cui governo però durerà poco. Il Regno Unito Nel primo dopoguerra perde il suo primato industriale e commerciale a vantaggio degli Stati Uniti. Politicamente però resta stabile, anche perché nella classe operaia inglese prevalgono le idee riformiste rispetto a quelle rivoluzionarie. 1918: suffragio universale nel Regno Unito! Parziale risoluzione della questione irlandese: dopo una guerra d’indipendenza, l’Irlanda ottiene una larga autonomia (1921). La divisione tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord causa una guerra civile. 1931, nascita del Commonwealth: Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa ottengono l’indipendenza. Il Commonwealth È la libera associazione delle ex-colonie britanniche, accomunate da una formale fedeltà alla corona e da alcuni accordi di cooperazione economica. L’indipendenza irlandese La settimana di Pasqua del 1916 a Dublino scoppiò un’insurrezione contro il governo britannico. La rivolta fu sedata in sei giorni e durissima fu repressione dei britannici, che giustiziarono o esiliarono moltissimi insorti, molti dei quali erano poeti, insegnanti e letterati. video sulla Rivolta di Pasqua Nel 1918 il partito nazionalista irlandese proclamò un parlamento autonomo, dando inizio ad una guerra d’indipendenza che si concluse del 1921, quando all’Irlanda venne concessa larga autonomia, ma non ancora la piena indipendenza. Dalla guerra civile al terrorismo L’Irlanda del Nord rimase però sotto il diretto controllo britannico e ciò non piacque ai nazionalisti più intransigenti, che avrebbero voluto un paese unito. Iniziò così una fase di guerra civile tra i moderati e i membri più estremisti dell’IRA (Irish Republican Army), che vennero sconfitti nel 1923. La piena indipendenza dell’Irlanda venne raggiunta nel 1937, ma in Irlanda del Nord non cessò la guerriglia dell’IRA, divenuta una vera e propria organizzazione terroristica. I peggiori momenti di questo scontro si ebbero negli anni ’70 a Belfast e Derry. La Turchia di Atatürk 1923: l’eroe di guerra Mustafà Kemal depone il sultano e proclama la repubblica, dandosi il titolo di Atatürk (“padre dei Turchi”) → fine dell’Impero Ottomano. Opera di modernizzazione del paese, ridimensionato il ruolo dell’Islam. Nazionalismo estremo, che durante la guerra aveva dato origine al genocidio degli Armeni. Comportamento autoritario e grande potere alle forze armate → il popolo resta legato all’islam e considera le riforme un’imposizione dall’alto. Gli USA nel dopoguerra Grande sviluppo economico. Cause: nessuna devastazione bellica restituzione prestiti fatti agli alleati invenzione catena di montaggio (Ford) Calo dei prezzi, diffusione dei beni di consumo. Diffusione dell’automobile e sviluppo dell’industria petrolifera. Lato negativo: calo delle esportazioni agricole verso l’Europa, segregazione razziale, commercio illegale degli alcolici gestito dai gangster durante il proibizionismo. Il bottino di una retata della polizia in una distilleria clandestina Durante il proibizionismo, la fabbricazione e la distribuzione illegale di bevande alcoliche divenne una delle attività più redditizie della criminalità organizzata. La crisi del 1929 Molte persone si danno agli affari in borsa, convinti che arricchirsi sia una cosa facile. Ma alla fine degli anni ‘20, in Europa la ricostruzione industriale postbellica è finita, non c’è più bisogno delle merci americane. L’economia americana non cresce più e molte merci restano invendute crolla il valore delle azioni delle aziende produttrici. 24 ottobre 1929: crollo della borsa di Wall Street ( “giovedì nero” ) Fallimento di banche e imprese, milioni di disoccupati, molti suicidi tra i risparmiatori ridotti sul lastrico. La grande depressione La crisi coinvolge subito il Sud America, a causa del crollo dei prezzi dei prodotti agricoli destinati all’esportazione. Anche l’Europa viene colpita, perché le aziende americane ritirano i loro investimenti. Il sistema del libero mercato esce screditato. Davvero è giusto che lo stato non intervenga mai in campo economico? Anche la democrazia americana comincia ad essere malvista perché non ha saputo impedire il collasso → fascino dei sistemi dittatoriali , visti come alternative credibili. Altre immagini della grande depressione: link Contadini diretti in California per cercare lavoro Contadini dell’Alabama durante la grande depressione Questa foto, uno dei simboli della grande depressione, fu scattata da Dorothea Lange nel 1936 in California. Così la fotografa racconta la sua esperienza: “Vidi quella madre affamata e disperata e mi avvicinai a lei come attratta da una calamita. Non ricordo come le spiegai la mia presenza e la mia macchina fotografica, ma ricordo che non mi fece domande. Eseguii cinque scatti, stringendo sempre di più nella stessa direzione. Non le chiesi il nome, né la sua storia. Mi disse di avere trentadue anni e che vivevano nutrendosi di verdure gelate raccolte nei campi circostanti e di uccelli catturati dai bambini. Aveva appena venduto le ruote della macchina per comprare cibo. Stava là, seduta sotto quella tenda ad un solo lembo con i suoi figli raggruppati attorno a sé e sembrava sapere che le mie foto potevano aiutarla e così lei aiutò me. C'era una sorta di parità in questo." Migrant Mother Roosevelt e il New Deal 1932: eletto presidente USA Franklin Delano Roosevelt. Nuova politica economica, chiamata New Deal: - aiuti ai contadini in miseria - opere pubbliche per assorbire i disoccupati - riduzione orari di lavoro, aumento salari degli operai, riorganizzazione dei sindacati. Tra il 1933 e il 1939 si riassorbe quasi tutta la disoccupazione e cresce la produzione. Roosevelt unico presidente USA rieletto 4 volte consecutive! Il Golden Gate di san Francisco fu una delle grandi opere pubbliche iniziate durante il New Deal per dare lavoro ai disoccupati. Fu inaugurato nel 1937. La moglie di Roosevelt visita un cantiere La società di massa Nel dopoguerra, crescita dell’industria e del terziario. Incremento del ceto medio (ingegneri, elettricisti, centralinisti, impiegati statali …), che attenua la netta divisione tra borghesia e proletariato. Popolazione sempre più omologata nei comportamenti e negli acquisti. Modello di società in cui ogni bisogno può venire soddisfatto in modo uniforme. Prevale la massa sull’individuo: in trincea il singolo soldato non contava nulla e anche nell’industria l’individuo è ridotto ad un “ingranaggio” della catena. I grandi partiti, con programmi semplici e slogan d’effetto, sembrano un buon modo per diventare protagonisti della vita politica. Un fotogramma tratto da “Tempi moderni”, film che mette in luce l’alienazione del lavoro in fabbrica