Parrocchia S. Giovanni Battista * Domenica 27 dicembre 2015 * n° 52 Piazza Don Guerrino Patuzzo, 1 - 37050 Oppeano Tel 045 7135014 - Cell. 346 9547930 - Fax 045 2378440 www. parrocchiaoppeano.it * [email protected] Nella festa della Santa Famiglia di Nazaret ci viene presentato dal vangelo l’episodio di Gesù dodicenne smarrito e ritrovato nel tempio. Esso conclude il vangelo lucano dell’infanzia e apre al racconto della vita pubblica di Gesù. In questo episodio c’è un velato accenno al mistero pasquale prefigurato nei tre giorni di ricerca angosciata da parte di Maria e di Giuseppe. Il testo che ascoltiamo ci aiuta fin da subito a conoscere chi è Gesù; questa conoscenza raggiunge il culmine nella risposta di Gesù ai genitori: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Gesù, ormai ragazzo, sale a Gerusalemme con Maria e Giuseppe per la festa di Pasqua: è un pellegrinaggio fatto obbedendo ai dettami della parola di Dio (Es 23, 14-17). Intravediamo in questo episodio, con la risposta finale, l’immagine di una famiglia come culla in cui ha potuto prendere forma una disponibilità del figlio ad accogliere la chiamata di Dio a lui rivolta. Anche le nostre famiglie possono essere luoghi in cui ogni componente viene aiutato a realizzare la propria vita come risposta alle proposte del Signore. L’episodio evangelico termina con il ritorno di Gesù a Nazaret: quasi un paradosso per Chi aveva rivendicato libertà di cercare con tutto se stesso il Padre. Gesù sceglie la vita quotidiana nella sottomissione ai suoi genitori. L’obbedienza vissuta a Nazaret è il banco di prova per imparare quell’obbedienza a Dio che diventerà dono totale di sé. È questo che contribuisce a far sì che Gesù cresca in sapienza, età e grazia, davanti a Dio e agli uomini, cioè dono a Dio e agli uomini. AUGURI BUON ANNO 2016 A tutte le famiglie della parrocchia giunga il mio augurio sincero e cordiale per il nuovo anno. Sia accolto come un dono che il Signore pone nelle nostre mani. Don Giuseppe te, Gesù, le promesse di Dio I ndiventano realtà: è il tuo stesso nome a ricordarci che Dio vuole salvare l’umanità, strapparla al potere del male e donarle una pienezza sconosciuta. Questa nostra storia non è dunque abbandonata al caso o sottomessa alla legge del più forte. Nello scorrere dei giorni c’è qualcosa di grande che sta accadendo. Che cosa ci chiedi, allora, all’inizio di questo nuovo anno? Tu ci inviti a cogliere i segni che ci vengono offerti, senz’indugio, pronti a rallegrarci di quanto Dio opera, del nuovo che fa germogliare. Tu ci domandi di raccontare i frammenti di giustizia e di misericordia, di fraternità e di compassione dispersi nel mondo perché ogni uomo e ogni donna siano rincuorati e trovino speranza. Tu apri i nostri cuori alla lode e susciti parole di gratitudine. Ma tu vuoi anche che ognuno conservi un atteggiamento pensoso e custodisca con cura parole e gesti che portano con sé il profumo di un futuro segnato dall’amore. Allora non ci lasceremo scoraggiare dagli ostacoli e dai ritardi e nella tua volontà troveremo la nostra pace. (Roberto Laurita) Q uel giorno, a Gerusalemme, nel Tempio, Maria e Giuseppe si sono trovati davanti ad una rivelazione che li ha spiazzati. Agli occhi di tutti, nel villaggio, era Giuseppe tuo padre: a lui dovevi l’obbedienza di un figlio al proprio genitore. Ma tu sai bene, Gesù, di avere Dio per Padre e di essere venuto a realizzare il suo disegno di salvezza. Percorrerai, dunque, le vie degli uomini e starai sottomesso ai tuoi genitori, ma verrà il giorno in cui prenderai la tua strada ed essa non corrisponderà alle attese di Maria e di Giuseppe, ma al volere del Padre tuo. C’è un tempo per ogni cosa, ma nulla ti può sottrarre al compito che Dio ti ha assegnato. E l’amore che provi per Maria e Giuseppe non ti impedisce di metterli di fronte a qualcosa che li supera e li invita a fare i conti con i piani di Dio. Donaci, Gesù, genitori come Maria e Giuseppe, disposti a svolgere il loro ruolo con semplicità e con impegno, ma anche pronti a farsi da parte quando tu intervieni, quando chiami ed essi non possono capire le tue vie, ma devono solamente accettarle. E donaci figli desiderosi non di compiacere i genitori, ma di fare la volontà di Dio. GESÙ È RITROVATO NEL TEMPIO TRA I MAESTRI La festa odierna ci propone la famiglia di Gesù come modello da imitare. È vero che siamo in un contesto sociale di altri tempi, ma è possibile e doveroso, per ogni famiglia cristiana fare posto a Dio e vivere come figli di Dio, come hanno fatto Gesù, Maria e Giuseppe a Nazaret. Prima lettura: Un figlio non è una proprietà, ma un dono. È quello che Anna riconosce con stupore e gratitudine. Per questo offre Samuele al Signore. Salmo responsoriale: Ogni casa, ogni famiglia può diventare la “dimora del Signore”, un luogo di incontro e di pace. Seconda lettura: Cosa significa essere figli di Dio? È una realtà troppo grande per decifrarla fino in fondo. Decisivo è credere in Gesù ed amarsi gli uni gli altri. Vangelo: Un episodio oscuro della vita di Gesù. Quale papà e quale mamma non condividerebbero l’apprensione di Maria e di Giuseppe? Ma proprio nel Tempio Gesù rivela chi è il Padre suo e dichiara di avere una missione da compiere. S. NATALE Anche quest’anno 2015 è arrivato il giorno molto sentito con la nascita di un bambino chiamato Gesù. Gli zampognari lasciano le loro famiglie, scendono dalla montagna camminando verso la città, orgogliosi di suonare canti natalizi, con la loro musica ti fanno sentire un’emozione di felicità. Pensi che in questo mondo tutti siano in festa in allegria, ma non è così. Quanta sofferenza nascosta nel cuore di tante persone, quante tragedie tra le mura di famiglia, ma Gesù viene per portare la pace, per aiutare chi si trova nel bisogno, abbracciando tutti, e, augurando che ovunque arrivi Bontà e Amore. Buon Natale a tutti. Agnese Z. La parola del Papa Riportiamo parte dell’Angelus di Papa Francesco domenica 20 dicembre. Cari fratelli e sorelle, anche quest’oggi mi è caro rivolgere un pensiero all’amata Siria, esprimendo vivo apprezzamento per l’intesa appena raggiunta dalla Comunità internazionale. Incoraggio tutti a proseguire con generoso slancio il cammino verso la cessazione delle violenze ed una soluzione negoziata che porti alla pace. Parimenti penso alla vicina Libia, dove il recente impegno assunto tra le Parti per un Governo di unità nazionale invita alla speranza per il futuro. Desidero anche sostenere l’impegno di collaborazione cui sono chiamati il Costa Rica ed il Nicaragua. Auspico che un rinnovato spirito di fraternità rafforzi ulteriormente il dialogo e la cooperazione reciproca, come anche tra tutti i Paesi della Regione. il mio pensiero va in questo momento alle care popolazioni dell’India, colpite recentemente da una grave alluvione. Preghiamo per questi fratelli e sorelle, che soffrono a causa di tale calamità, e affidiamo le anime dei defunti alla misericordia di Dio. Preghiamo per tutti questi fratelli dell’India un’Ave Maria alla Madonna. Saluto con affetto tutti voi, cari pellegrini provenienti da vari Paesi per partecipare a questo incontro di preghiera. Oggi il primo saluto è riservato ai bambini di Roma. Ma questi bambini sanno fare rumore! Sono venuti per la tradizionale benedizione dei “Bambinelli”. Cari bambini, sentite bene: quando pregherete davanti al vostro presepe, ricordatevi anche di me, come io mi ricordo di voi. Vi ringrazio, e buon Natale! Auguro a tutti voi una buona domenica e un Natale di speranza e pieno dello stupore, dello stupore che ci dà Gesù, pieno di amore e di pace. Non dimenticate di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci! 31 DICEMBRE Ore 19,00 S. Messa di ringraziamento con il canto del TE DEUM. 1 GENNAIO S. Messe ore 8,30 10,30 17,30 ANZIANI e AMMALATI La S. Comunione verrà portata Venerdì 8 gennaio. Quando si celebra? Dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016. Come si ottiene l’indulgenza? Occorre confessarsi, comunicarsi, pregare secondo le intenzioni del Papa e compiere una a scelta tra le seguenti opere: A) fare un pellegrinaggio a una Porta santa; B) Compiere un’opera di misericordia o carità (visita infermi, carcerati, anziani soli, sostegno economico a opere religiose o sociali…) C) Dedicare tempo a opere di volontariato; D) Compiere un’opera di penitenza (astenersi da consumi superficiali, digiuno…) FACCIAMO IL PRESEPIO Intendo partecipare al concorso presepi, compilare, tagliare e consegnare nella cassettina in chiesa entro il 2 gennaio. Cognome ——————————————————————Nome ——————————————–——–————— Via ———————————–———-— N° ——- CENA ULTIMO ANNO Sono aperte le iscrizioni per la cena dell’ultimo dell’anno presso il centro parrocchiale. Sacra Famiglia DOMENICA 27 LUNEDI Chi dona la sua vita risorge nel Signore. Come l’antico Israele, il Bambino dovrà essere liberato dall’Egitto e dai malvagi che insidiano lui e le nuove vite generate nel territorio di Betlemme con la strage degli Innocenti. 1Gv 1,5 - 2,2; Sal 123,2-5.7-8; Mt 2,13-18. MARTEDI Gloria nei cieli e gioia sulla terra. La purificazione rituale del Bambino portato a Gerusalemme da Maria e Giuseppe viene compiuta nel tempio dove i pii ebrei, come Simeone, mossi dallo Spirito Santo attendono consolazione e salvezza. 1Gv 2,3-11; Sal 95,13.5b-6; Lc 2,22-35. MERCOLEDI. Gloria nei cieli e gioia sulla terra. A nome di Dio, la profetessa Anna annuncia anche a noi la redenzione, che avviene nell’ordinarietà dei giorni, come la crescita del piccolo di Nazaret. 1Gv 2,12-17; Sal 95,7-10; Lc 2,36-40. GIOVEDI Gloria nei cieli e gioia sulla terra. Il Dio che nessuno ha mai visto, ora è venuto ad abitare in mezzo a noi e opera la salvezza nella nostra quotidianità, tanto simile a quella del ragazzo di Nazaret. S. Silvestro I; S. Caterina Labouré. 1Gv 2,18-21; Sal 95,1-2.11-13; Gv 1,1-18. VENERDI Dio abbia pietà di noi e ci benedica. Num 6,22-27;Sal 66,2-3.5-8; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21. Madre di Dio è il titolo che tutte le Chiese d’Oriente e d’Occidente in modo unanime rivolgono a Maria: SABATO Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. Il Battista non è né Cristo, né il Profeta. Con il suo battesimo di penitenza prepara l’incontro con colui che dovranno confessare il Messia. 1Gv 2,22-28; Sal 97,14; Gv 1,19-28. DOMENICA Il verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi. Sir 24,14.12-16; Sal 147,12-15.19-20; Ef 1,3-6. 15-18; Gv 1,1-18 ORE 8,30 DEF. DON PRIMO FERRARI DEF. BERNARDELLI PIERINO e MADDALENA ORE 10,30 DEF. RIZZI LUIGINO (anniv) DEF. GARONZI DANILO DEF. AMBROSO SALVATORE DEF. FAM. PERINELLI DEF. FAM. ISOLAN (Gino) e MANTOVANI ORE 16,00 DEF. FREDDO BRUNA ………..……..casa riposo ORE 17,30 DEF. DINA (anniv) e FAM. SAGGIORO ORE 15 S. ROSARIO Ss. Innocenti LUNEDI 28 ORE 8.00 DEF. ANGELO (anniv) S. Tommaso Becket MARTEDI 29 ORE 10,00 DEF. CAZZOLA ROBERTO S. Felice MERCOLEDI 30 ORE 8,00 INT. T.A. ORE 20.00 DEF. MOLINARI LUIGI e SOAVE NELLA (anniv) DEF. FAGNANI USMIDA e SORELLE DEF. FAM. BONFANTE e ANDRIANI S. Silvestro GIOVEDÌ 31 ORE 8,00 DEF. CAZZOLA ROBERTO DEF. FAM. FRIGO e PIRANI ORE 19.00 DEF. MOLINARI MARIO (anniv ) DEF. SANDRI DAVIDE (anniv) DEF. PASINI ANNA MARIA (anniv) DEF. BIONDAN RINO e KATIA DEF. TOMEZZOLI IMELDA e GISELLA VENERDÌ 1 INIZIO ANNO 2016 ORE 8,30 DEF. ANGELO ORE 10,30 DEF. ISOLAN BRUNO ORE 15,00 S. ROSARIO ORE 16,00 *** ………………………………….CASA DI RIPOSO ORE 17,30 DEF. MENEGATTI IDA (anniv) DEF. FAM. MENEGATTI PIETRO e RENZO S. Basilio SABATO 2 ORE 8,00 DEF. PATUZZO BRUNA (anniv) ORE 18,30 DEF. MENINI BRUNO e PASINATO ANNA DEF. NEREO, LINDA e GINO DOMENICA 3 2 dopo Natale ORE 8,30 PER LA COMUNITA’ ORE 10,30 DEF. FAM. ISOLAN (Gino) E MANTOVANI DEF. FAM. MONTAGNOLI e TONELLI ORE 17,30 DEF. CLASSE 1948 ORE 15 S. ROSARIO