3 CM /201 E 2 i dit 31/1 e cr a 12 enz ad sc Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/VR In caso di mancato recapito inviare a CMP VERONA per restituzione mittente previo pagamento resi. L a r i v i s t a edizione di con il patrocinio di p e r l ’ a g g i o r n a m e n t o c o n t i n u o d e l f a r m a c i s t a Modulo 1 Modulo 2 Gestione dei più comuni sintomi durante la transizione alla menopausa Disfunzione erettile Revisione scientifica: Dr. Maurizio Barbieri, Dirigente medico, 2a Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università degli Studi di Milano, Fondazione Policlinico Mangiagalli Regina Elena, Milano. Autori: Renee Bellanger, PharmD, BCNSP, Assistant Professor, Pharmacy Practice Cheryl Horlen, PharmD, BCPS, Associate Professor, Pharmacy Practice, Feik School of Pharmacy, University of the Incarnate Word, San Antonio, Texas. Revisore scientifico: Alessandro Pizzocaro MD, Referente per l’andrologia, UO di Urologia, Istituto Clinico Humanitas, Rozzano, Professore a contratto, Scuola di Specializzazione di Endocrinologia e malattie del Ricambio, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano Autore: Mariam Khan, PharmD, Medical Writer, Princeton, New Jersey L i considera una donna in menopausa dopo che è trascorso almeno un anno dalla data delle ultime mestruazioni spontanee. Per perimenopausa si intende invece l’arco temporale di almeno a Disfunzione Erettile (DE) viene definita come l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto sessuale soddisfacente1. Questo tipo di patologia ha un forte impatto sulle relazioni di coppia, sulla qualità della vita e sul livello di autostima. L’incidenza aumenta con l’età e si prevede che, entro il 2025, si segue a pag. 2 segue a pag. 13 S Modulo 3 Modulo 4 Recenti progressi nel trattamento della psoriasi Considerazioni cliniche sul trattamento dell’infezione da H. pylori Revisione scientifica: Prof. Paolo Pigatto, Professore Associato in Malattie Cutanee e Veneree; Dipartimento di Tecnologie per la Salute Ist. Ortopedico Galeazzi; Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano Autore: Kiran Panesar, BPharmS (Hons), MRPharmS, RPh, CPh, Consultant Pharmacist and Freelance Medical Writer, Orlando, Florida Keywords Psoriasi, epidemiologia L a psoriasi è una malattia autoimmune, che normalmente si presenta come una condizione dermatologica nella quale le cellule epiteliali si replicano più frequentemente della norma. Si ritiene che Revisione scientifica: Dr Luca Elli, Specialista in Gastroenterologia, Responsabile Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia Celiaca, Fondazione IRCCS Cà-Granda Milano Autori: G. Blair Sarbacker, PharmD, Assistant Professor, Pharmacy Practice, University of the Incarnate Word, Feik School of Pharmacy, San Antonio, Texas Elizabeth Montfort, PharmD, Assistant Professor, Pharmacy Practice, University of the Incarnate Word, Feik School of Pharmacy, San Antonio, Texas I ndividuato per la prima volta nelle biopsie gastriche da John Warren nel 1979, l’Helicobacter pylori si annida nelle cellule dell’epitelio gastrico al di sotto del gel mucoso. Warren è riuscito inoltre a dimostrare la segue a pag. 25 segue a pag. 36 ANNO 10 • NUmerO 1 • BimestraLe • GeNNaiO/FebbraiO 2013 OF_01-2013_01.indd 1 12/04/13 18.30 ObiettivOFarmacista Modulo 3 Recenti progressi nel trattamento della psoriasi segue da pag. 1 Obiettivi: dopo aver completato la seguente monografia di aggiornamento, il Farmacista dovrebbe essere in grado di: •identificare i diversi tipi di psoriasi; •descrivere le comorbilità associate alla psoriasi; •descrivere i possibili piani di trattamento per la psoriasi che comprendono dosaggi, monitoraggio dei parametri e educazione del paziente. SCOPO DeLLÕ AttivitË : riconoscere i sintomi della psoriasi, saper distinguere i vari trattamenti ed educare il paziente in modo adeguato. il medico inglese Robert Willan (XVIII secolo), ritenuto il padre della dermaKey Point tologia, sia stato il primo a fornire una descrizione La psoriasi è una accurata della psoriasi nel malattia cronica che tentativo di distinguerpuò manifestarsi la dalla lebbra 1 . Questo in forma lieve, disturbo multifattoriale presentandosi con affligge dall’1 al 3% della una o più chiazze popolazione, è più comune squamose di nei bianchi e si verifica con dimensioni contenute la stessa frequenza negli e ben localizzate, uomini e nelle donne. La o in forma grave, prevalenza della psoriasi in coinvolgendo aree Italia è stata stimata pari cutanee estese con al 2,7% della popolazione sintomi di prurito, generale. Circa il 10% dei bruciore e dolore. pazienti con psoriasi soffre di forme estese e/o complicate della malattia. L’età d’insorgenza varia a seconda del tipo di psoriasi, generalmente tra i 20 e i 30 anni o tra i 50 e i 60 anni1,2. Tipi di psoriasi Esistono diversi tipi di psoriasi: a placche, guttata, inversa (flessurale), pustolosa (localizzata o generalizzaKeywords ta), eritrodermica, palmoPsoriasi plantare, dello scalpo e delle classificazione unghie (onicopsoriasi), oltre all’artropatia psoriasica. Lo stesso paziente può presentare contemporaneamente forme diverse. La diagnosi generalmente si basa sulle proprietà distintive di ciascun tipo. Secondo il tipo di pso- Executive summary • La psoriasi è una malattia autoimmune che affligge il 2,7% della popolazione italiana. • Circa il 10% dei pazienti con psoriasi soffre di forme estese e/o complicate della malattia. • La psoriasi è associata a elevata morbilità e a un alto livello di stress psicologico. • È stato dimostrato che la psoriasi impatta sulla qualità della vita non solo del malato ma anche dei familiari e dei partner. • Uno studio recente ha concluso che la psoriasi è correlata con numerose comorbilità, incluse coronaropatie, malattie metaboliche, insufficienza renale, epatopatie, epatite virale B e C, asma, ulcera peptica e tumori e che l’entità delle complicanze è proporzionale con la gravità della psoriasi. • Quando la psoriasi affligge meno del 5% della superficie corporea, la terapia è possibile con l’utilizzo di soli farmaci a uso topico, in particolare i corticosteroidi. • La terapia sistemica è riservata ai casi moderato-gravi. riasi, le lesioni possono comparire su volto, orecchie, mani, piedi, genitali, Key Point pieghe cutanee, cuoio capelluto, unghie, tronco o Esistono diversi estremità. tipi di psoriasi (a Psoriasi a placche: è la placche, guttata, variante più comune (90% inversa, pustolosa, dei pazienti)5,6. Le placche eritrodermica, maculopapulose di colore palmo-plantare, rosso o salmone sono ben del cuoio capelluto definite, spesse o sottili, e delle unghie), piccole o grandi. Le aree oltre all’artropatia psoriasica. più facilmente coinvolte sono il cuoio capelluto, le superfici estensorie di gomiti e ginocchia, le pieghe cutanee (addome, glutei). Le placche si sviluppano da piccole lesioni che convergono a formare papule di dimensioni maggiori. Nella psoriasi attiva il bordo della placca si espande, mentre al centro della stessa si forma una chiazza di colore più chiaro, che prende il nome di psoriasi anulare7. Nella forma inattiva, la lesione rimane delle stesse dimensioni anche senza trattamento. # 25 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 25 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista La forma attiva ha una prognosi migliore rispetto a quella inattiva7. Il fenomeno di Koebner descrive la formazione di nuove lesioni di psoriasi infiammatoria attiva in corrispondenza di traumi o zone di compressione cutanea2. Psoriasi inversa o flessurale: è comune nelle pieghe cutanee (ascelle, seno, inguine e ombelico). La pelle del paziente è lucida, arrossata, non ispessita (le placche sono sottili)2,7. Psoriasi guttata o eruttiva: caratterizzata da lesioni di diametro inferiore a 1 cm, principalmente sul tronco e sulle estremità prossimali. Tipica degli adolescenti e dei bambini, spesso si presenta dopo un’infezione batterica o virale delle vie aeree superiori7. Le lesioni appaiono improvvisamente e si risolvono spontaneamente nel giro di 3-4 settimane2,7. Sebbene non siano disponibili dati di prognosi a lungo termine, uno studio ha concluso che un terzo dei soggetti con episodi di psoriasi guttata sviluppano psoriasi classica nell’arco di 10 anni2,8. Psoriasi pustolosa: forma acuta, nella quale piccole pustule monomorfiche e sterili si sviluppano su una pelle infiammata e dolorosa. È spesso causata da una sovrainfezione o dall’improvvisa interruzione di corticosteroidi sistemici o topici2. Piccole pustole possono formare una base eritematosa e unirsi in una base infetta con presenza di pus7. I pazienti spesso presentano perdita di peso, debolezza ed episodi di febbre in corrispondenza di nuove recidive. Psoriasi palmoplantare: forma simile alla psoriasi pustolosa, è associata con pustole sterili giallo brune sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi. È predominante nelle donne e nei fumatori attuali o pregressi2. Psoriasi eritrodermica: affligge l’intero corpo (oltre il 90% della superficie corporea)2,7. La pelle appare rosso brillante ed è squamosa. Ciò può portare a ipotermia, ipoalbuminemia e scompenso cardiaco ad alta gittata2,7. In questo caso la psoriasi eritrodermica è pericolosa per la vita2. Può essere causata da dermatite atopica, eruzioni iatrogene e linfoma cutaneo a cellule T2. Psoriasi dello scalpo: caratterizzata da placche sullo scalpo e sul margine di inserzione dei capelli, con placche che si ispessiscono e diventano crostose con il proseguire della malattia7,9. Le placche possono essere descritte come desquamazione simile alla forfora7. Lo scalpo è l’area principale di sviluppo, anche se in alcuni casi possono essere coinvolte anche le zone adiacenti7,9. È utile informare i pazienti che la psoriasi dello scalpo non causa alopecia7. Onicopsoriasi: frequente tra i pazienti, con approssimativamente il 50% dei pazienti affetti alle unghie delle mani e circa il 35% a quelle dei piedi2,7. Il range di presentazione varia da alterazioni minori del piatto ungueale a difetti gravi e include pitting (punteggiatura della lamina ungueale), onicolisi (distacco della lamina dal letto dell’unghia), macchie di Gottron (colorazione giallo-salmone della lamina ungueale), distrofia ed emorragie a scheggia2,7,10. Tabella 1 – Tecniche utilizzate per misurare la gravità della psoriasi •Superficiecorporea(BSA) •Questionariodermatologicosullaqualitàdellavita •LatticeSystemPhysician’sGlobalAssessment (LS-PGA) •NationalPsoriasisFoundationPsoriasisScore (NPF-PS) •Physician’sGlobalAssessment(PGA) •PunteggioPASI(PsoriasisAreaandSeverityIndex) •PsoriasisSymptomAssessment(PSA) •SalfordPsoriasisIndex(SPI) •Self-AdministeredPASI(SAPASI) Referenzabibliografica:11 Psoriasi acrale: si manifesta solo su palme delle mani e piante dei piedi. È caratterizzata da ipercheratosi e alcuni pazienti possono presentare arrossamenti variabili7. Sebopsoriasi (o psoriasi seborroica): condizione dove coesistono dermatite seborroica e psoriasi. In molti casi la dermatite seborroica porta alla psoriasi nella stessa area7. Se sono definite le diverse tipologie di psoriasi, meno chiari sono i parametri per definire la gravità della stessa5,11. Tuttavia il principale svantaggio è che la descrizione della psoriasi grave varia in funzione dell’opinione del paziente: un paziente può definire la malattia in misura diversa da un altro in funzione di quanto affligge la sua qualità della vita. Esistono diverse tecniche utilizzate per1 misurare la gravità della psoriasi (vedi Tabella 1). Inoltre, i clinici devono stabilire se la gravità è comparativa o assoluta, momentanea o cronica. Effetti della psoriasi La psoriasi è associata a elevata morbilità e a un alto livello di stress psicologico. Le femmine sono maggiorKeywords mente affette rispetto ai maPsoriasi effetti e, psoriasi schi12. Dal punto di vista sodepressione e, psoriasi ciale, i pazienti con psoriasi qualità della vita e tendono ad avere stipendi inferiori, minori avanzamenti di carriera e un’inferiore qualità della vita6,12. La patologia depressiva Key Point associata alla psoriasi è associata a un basso livello di La psoriasi è autostima, alla paura del riassociata a elevata fiuto pubblico e a preoccumorbilità e a un pazioni psicosessuali1,2. alto livello di stress Sebbene non siano stati psicologico. condotti numerosi studi in 26 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 26 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista tal campo, è stato mostrato che la psoriasi impatta sulla qualità della vita dei familiari e dei partner13. Comorbilità Uno studio recente ha concluso che la psoriasi è correlata con numerose comorbilità, incluse coronaropatie, malattie metaboliche, insufficienza renale, epatopatie, epatite virale B e C, asma, ulcera peptica e tumori, e che l’entità delle complicanze è proporzionale con la gravità della psoriasi14-16. Un gruppo di studio ha postulato l’esistenza di una correlazione genetica tra psoriasi e queste comorbilità17. Sembra inoltre che esista una relazione tra i fattori infiammatori della psoriasi e quelli correlati alle infezioni orofaringee da streptococco, diminuita risposta agli allergeni e aumentata frequenza di febbri reumatiche e nefriti streptococciche17. Artrite psoriasica Si tratta di un’artrite infiammatoria sieronegativa che si verifica in presenza di psoriasi cutanea o ungueale2,7. Può essere suddivisa in cinque diverse tipologie: forma classica con coinvolgimento delle piccole articolazioni interfalangee distali, oligoartrite asimmetrica (grandi e piccole articolazioni coinvolte), poliartrite simmetrica, spondilite anchilosante e artrite mutilante. Per i suoi effetti è simile all’artrite reumatoide. Malattia cardiovascolare e sindrome metabolica Il rischio di malattia cardiovascolare nei pazienti psoriasici è tre volte superiore alla norma in pazienti affetti da malattia moderata o grave, ma non esiste un rischio apparente in quelli con malattia lieve2,17,18. Si pensa che l’infiammazione cronica sistemica associata con la psoriasi porti a coronaropatia (coronary artery disease, CAD), in quanto i mediatori infiammatori della psoriasi sono simili a quelli della CAD19,20. I pazienti psoriasici presentano anche un aumentato rischio di sviluppare sindrome metabolica, che comprende obesità, diabete, iperlipidemia e ipertensione21. Malattia di Crohn La malattia di Crohn è sette volte più frequente nei pazienti psoriasici22. Ciò può essere dovuto alla so- Tabella 2 – Farmaci che precipitano o esacerbano la psoriasi •ACE-inibitori •Beta-bloccanti •Interferoni •Litio •FANS •Tetracicline Referenzebibliografiche:1,27 vrapposizione di meccanismi infiammatori comuni alle due patologie o essere un effetto indesiderato di alcune terapie biologiche utilizzate nella gestione della psoriasi, come ad esempio infliximab e adalimumab22-25. Tumori Alcuni autori hanno postulato che la psoriasi possa essere associata con un aumentato rischio di tumori. Tuttavia, ciò potrebbe essere un effetto indesiderato della terapia, compresa la fotochemioterapia2,25. Istologia e patologia Per molti anni si è pensato che la psoriasi fosse unicamente un’affezione cutanea, ma studi più recenti Keywords hanno dimostrato un miPsoriasi istologia, glioramento della psoriasi psoriasi esacerbazione, mediante trattamento impsoriasi, cause munosoppressivo26. Il moscatenanti dello attuale ipotizza che la psoriasi sia una patologia autoimmune complessa nella quale le cellule T sono erroneamente attivate e avKeyPoint viano altre risposte immunitarie1-3. Numerose conIl modello attuale ipotizza che la dizioni, quali i traumi, lo psoriasi sia una stress, le infezioni, le variapatologia autoimmune zioni climatiche e i farmaci complessa nella quale (compresi beta-bloccanti le cellule T sono e sali di litio, vedi Tabella erroneamente attivate 2), attivano la malattia nee avviano altre gli individui geneticamente risposte immunitarie. predisposti1,27. Le basi geNumerose condizioni netiche della malattia sono attivano la malattia ben definite. Studi hanno negli individui mostrato che il 30% dei pageneticamente zienti psoriasici presentano predisposti. un parente di primo grado a sua volta affetto dalla malattia2. Nel caso in cui uno dei genitori e un figlio siano affetti, l’eventuale secondo figlio presenta il 50% di possibilità di sviluppare la psoriasi2. Negli stati precoci della malattia, le pareti vasali del derma papillare si allungano e dilatano28. Aumenta la velocità di mitosi dei cheratinociti basali. L’iperproliferazione dell’epidermide che ne consegue porta alla formazione di cheratinociti immaturi e alla corneificazione incompleta con ritenzione del nucleo nello strato corneo6. Con il progredire della malattia, le placche si infiltrano progressivamente con un alto numero di cellule del sistema immunitario, in particolare linfociti T e cellule dendritiche, che esprimono citochine, chemochine e fattori di crescita a loro volta coinvolti nella proliferazione cellulare e nell’infiammazione3,5. Si è osservato che i linfociti sono principalmente linfociti T CD8+ nell’epidermide, l’insieme di CD4+ e 27 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 27 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista CD8+ nel derma e principalmente CD4+ nel sangue periferico28. Diagnosi Non esistono test diagnostici per la psoriasi e attualmente la diagnosi è fatta attraverso l’esame clinico. Occorre considerare tutti i sintomi per una corretta diagnosi differenziale, in quanto numerosi disturbi cutanei presentano segni e sintomi simili alla psoriasi29. Terapia della psoriasi Non esistono cure per la psoriasi: la terapia si propone di limitare le lesioni e migliorare la qualità della Keywords vita del paziente30. Le teraPsoriasi terapia, pie attualmente disponibili terapia topica, terapia possono essere divise in sistemica terapie topiche, sistemiche e farmaci biologici (vedi Tabella 3). Terapia topica Quando la psoriasi affligge Non esistono cure per meno del 5% della superla psoriasi e la terapia ficie corporea, la terapia è possibile con l’utilizzo di si propone di limitare soli farmaci a uso topico5, le lesioni e migliorare indispensabili nel trattala qualità della vita mento della maggioranza del paziente. Quando dei pazienti affetti dalla mala psoriasi affligge lattia30. Si tratta di formumeno del 5% della lazioni in crema, lozione, superficie corporea, la terapia è possibile spray, schiuma, unguento con l’utilizzo di soli e gel; sono efficaci e semfarmaci a uso topico. plici da utilizzare, sebbene la compliance non sia molto elevata per l’impegno di tempo richiesto30. Attualmente si preferiscono le più recenti formulazioni di creme e unguenti rispetto alle lozioni, in quanto più leggere e meno occlusive delle precedenti31. Le terapie topiche non sempre funzionano in caso di onicopsoriasi, sebbene siano facili da somministrare e facilmente disponibili10. Occorre consigliare ai paKeyPoint zienti di tenere le unghie più corte possibile, evitare di manipolare le cuticole e mantenere pulito il letto ungueale10. Eventuali sovrainfezioni micotiche devono essere trattate appropriatamente. Emollienti: possono presentare una o più delle seguenti azioni: occlusiva, umettante, antiprurito, antinfiammatoria, reidratante ed effetto barriera32. In sintesi, riducono la perdita d’acqua, prevengono la disidratazione e creano una barriera contro le condizioni ambientali. La Tabella 4 a pag. 29 riporta un elenco di sostanze con le principali proprietà. Gli emollienti sono particolarmente utili nella psoriasi infiammatoria e a placche, così come nella psoriasi acrale; dimostrano capacità di sollievo dalla secchezza, dalla desquamazione e dalla fessurazione cutanea, oltre a mostrare anche un effetto antiproliferativo. La terapia con soli emollienti può essere efficace nella psoriasi di grado medio, ma nella maggior parte dei casi sono necessari anche altri trattamenti. Emollienti in formulazione acqua/olio si sono dimostrati capaci di rimpiazzare una delle due dosi di corticosteroidi topici32. Alcuni autori consigliano di utilizzare gli emollienti dopo il bagno caldo quotidiano oltre ad almeno uno-due altre applicazioni quotidiane32. I prodotti da bagno che riducono la desquamazione e aumentano l’idratazione dello strato corneo sono olii da bagno che si disperdono in acqua e olii che formano un sottile velo sull’acqua. In modo simile alla psoriasi dello scalpo, uno shampoo che stimoli la desquamazione dello scalpo deve essere seguito dall’applicazione di una lozione cheratolitica32. L’uso di emollienti è associato a effetti indesiderati quali dermatite irritativa, dermatite da contatto, bruciore, acne da cosmetici e disordini della pigmentazione32. Cheratolitici: il più comune cheratolitico usato è un vecchio farmaco ancora in uso, l’acido salicilico, disponibile a concentrazioni tra lo 0,5 e il 60% in numerosi veicoli31. È particolarmente utile nelle placche ispessite e nella psoriasi a placche. In alcuni pazienti l’acido salicilico in monoterapia si dimostra utile. Può essere associato ad antralina o pasta all’ossido di zinco per ridurre le interazioni tra i due ingredienti. Inoltre, l’acido salicilico dimostra proprietà antiossidanti in alcune preparazioni31. Tabella 3 - Terapie per la psoriasi Terapie topiche:emollienti,cheratolitici(acidosalicilico,urea),acidigrassidellaserieomega,corticosteroidi,analoghidellavitaminaD(calcitriolo,calipotriolo,tacalcitolo),tazarotene,altralina,catrameminerale Terapie sistemiche:metotrexato,ciclosporina,acitretina,fluorouracile,vitaminaDorale,fototerapia,fotochemioterapia Farmaci biologici:anti-TNF(infliximab,adalimumab,etanercept),terapiatargettizzataperilinfocitiT,anticorpimonoclonali(ustekinumab) 28 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 28 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista L’applicazione su ampie superfici corporee e a concentrazioni superiori al 10% si dimostra tossica31. Ciò si manifesta con ustioni alla mucosa orale, cefalea frontale, sintomi del sistema nervoso centrale, acidosi metabolica, tinnito, nausea, vomito e sintomi gastrici. L’acido salicilico può inoltre diminuire l’efficacia di altre terapie contro la psoriasi, compreso il calcipotriolo31. L’urea dimostra proprietà emollienti e cheratolitiche (vedi Tabella 4). Inoltre, può essere associata ad antralina per migliorarne l’efficacia clinica31. Questa, in associazione con bifonazolo, è utile nella gestione della psoriasi dello scalpo31. È inoltre utilizzata per via topica in concentrazioni dal 5 al 25% in crema e lozione e fino al 40% in preparazioni ungueali33. Acidi grassi della serie omega: nella psoriasi si notano livelli anomali degli acidi grassi sierici31. Acidi grassi della serie omega 3 e omega 6 possono riattivare le proprietà barriera31. L’olio di oliva è particolarmente utile in questa condizione. Corticosteroidi: sono al momento i farmaci principali per il trattamento della psoriasi nel mondo30. Sono disponibili in commercio numerosi corticosteroidi di varia potenza, che è aumentata, nei composti più recenti, attraverso modifiche chimiche alla struttura, quali alogenazione, metilazione e acetilazione. L’assorbimento degli stessi può essere aumentato attraverso l’utilizzo di formulazioni apposite o di bendaggi occlusivi. Gli steroidi potenti e molto potenti sono più utili nella psoriasi di quelli con potenza media30. Gli effetti a lungo termine comprendono atrofia cutanea, telangectasia, formazione di strie, porpora, sindrome di Cushing iatrogena e soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Dal momento in cui la maggior parte degli studi condotti non sono a lungo termine, non sono ben documentati gli effetti sulla tachifilassi30. Non è al momento noto quale regime possa minimizzare gli effetti a lungo termine della somministrazione. Shampoo e schiume a base di clobetasone dipropionato per due settimane hanno mostrato effetti positivi sulla psoriasi dello scalpo9. I corticosteroidi per uso topico potenti possono essere utili nell’ipercheratosi subungueale, specie se in associazione con acido salicilico, così come nel pitting e nel caso di solchi; tuttavia, l’uso a lungo termine può portare ad atrofia cutanea e delle falangi10. I corticosteroidi in somministrazione intralesionale, in particolare il triamcinolone, devono essere somministrati con siringa e ago a 28 gauge o attraverso siringhe da insulina con ago a 29 gauge10. Questi farmaci sono particolarmente utili nel pitting, nei solchi ungueali, nell’ispessimento e nell’ipercheratosi subunguale. Oltre a dolore, i pazienti possono presentare ipopigmentazione periungueale, emorragia subungueale e atrofia reversibile10. Analoghi della vitamina D: questi analoghi (ad esempio, calcitriolo, calcipotriolo e tacalcitolo) agiscono sulla differenziazione cellulare e sulla proliferazione30,34. Inoltre regolano l’apoptosi e dimostrano un effetto immunomodulatorio34. Tutti gli analoghi della vitamina D causano una riduzione nella durata e nell’efficacia di altri trattamenti30,34. Sono inodori e incolori e pertanto più accettabili dell’antralina dal punto di vista cosmetologico. Il calcitriolo è un metabolita attivo della vitamina D3, da usare due volte al giorno. Tacalcitolo e calcipotriolo sono invece derivati sintetici30. Tutti e tre causano ipercalcemia, ma il loro uso è sicuro se utilizzato con il corretto regime terapeutico. Al momento non è ancora stato sviluppato un analogo della vitamina D con attività ipercalcemica ridotta30,33. Altri effetti indesiderati sono prurito, bruciore, edema, peeling, secchezza e eritema, che diminuiscono con il progredire del trattamento30. Il calciprotriolo è leggermente meno efficace del calcitriolo e del tacalcitolo ed è efficace come un corticosteroide topico potente (ma non ultrapotente)30. L’associazione di calcipotriolo e betametasone diminuisce gli effetti indesiderati a lungo termine di ogni ingrediente fino a un anno30. Inoltre, dal momento che l’associazione ha un basso assorbimento sistemico, Tabella 4 - Proprietà dei principali emollienti Ceramidi Glicerina Acidoglicolico Acidolattico Lauromacrogol Paraffina,oliodivaselinaederivati idrocarburici Polivinilpirrolidone Salicilati Urea Fonte:rif.bibliografico6 Reidratante Umettante,reidratante Umettante Umettante,reidratante Antiprurito Occlusivo,effettobarriera Effettobarriera Antiinfiammatorio Umettante,reidratante,cheratolitico,stimolantel’assorbimento, assottigliamentodell’epidermide,antiprurito 29 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 29 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista l’effetto localizzato antiinfiammatorio e immunoregolatorio è superiore rispetto a quelli di ognuno dei due farmaci preso singolarmente35. L’associazione è disponibile in soluzione o gel per uso topico, che è utile nel trattamento della psoriasi dello scalpo, dimostrando miglior efficacia e minori irritazioni. Nella onicopsoriasi, l’applicazione di calcipotriolo può essere fatta in monoterapia o in associazione con corticosteroidi, soprattutto nel trattamento dell’ipercheratosi subungueale10. La concentrazione di calcipotriolo è lo 0,005% e l’applicazione non deve superare le due volte al giorno. Il limite per settimana nell’adulto è di 100 g di crema o unguento o 60 ml di soluzione33. Nel caso si utilizzino contemporaneamente la crema e la soluzione, il limite per settimana è di 60 g di crema e di 30 ml di soluzione o di 30 g di crema e di 60 ml di soluzione. Nei bambini di età compresa tra 6 e 12 anni, la dose massima è 50 g; per quelli di età superiore a 12 anni 75 g33. Circa il 10% dei pazienti in trattamento con calcipotriolo possono mostrare una lieve dermatite al viso come effetto collaterale34. Il calcipotriolo ha un effetto modesto sull’omeostasi del calcio rispetto al calcitriolo e al tacalcitolo30. Il calcitriolo è meglio tollerato di calcipotriolo nel trattamento delle aree leggermente irritate, come il viso, la linea dei capelli e le aree flessurali30. La compliance è migliore con tacalticolo in quanto è l’unico utilizzabile in monosomministrazione rispetto agli altri per cui sono necessarie due somministrazione die30. Oltre agli effetti indesiderati associati a calcitriolo, può causare anche parestesie33. Non è in commercio negli USA, ma è in commercio in Italia come emulsione e unguento allo 0,4%. Tazarotene: è un derivato della vitamina A per uso topico, metabolizzato in acido tazorotenoico attraverso la de-esterificazione cutanea. Sembra che manifesti i suoi effetti benefici modulando la proliferazione e la differenziazione. Tazarotene è utilizzabile solo in monosomministrazione giornaliera; la sua efficacia in monoterapia è pertanto limitata. È meno potente degli analoghi della vitamina D o dei corticosteroidi a media o alta potenza. Viene utilizzato in pazienti dove meno del 20% della superficie corporea è affetto dalla patologia. La dose iniziale è 0,05% crema o gel che può aumentare allo 0,1%. Il ciclo terapeutico normalmente è di 12 settimane30. L’uso di tazarotene nella psoriasi può esacerbare l’acne33. Dal momento che tazarotene è teratogeno, non deve essere utilizzato in donne in stato di gravidanza o che potrebbero diventarlo30,33. Antralina: questo farmaco è stato utilizzato nel trattamento della psoriasi per oltre 80 anni ma, a causa delle sue proprietà coloranti, non è un agente accettato dal punto di vista cosmetologico30. Si dimostra meno efficace dei corticosteroidi topici e degli analoghi della vitamina D in monoterapia. Si suppone che eserciti i suoi effetti per la sua attività sui mitocondri30. Al momento, l’antralina è utilizzata nel trattamento della psoriasi subacuta e cronica, nella modalità convenzionale o a contatto breve. La modalità convenzionale prevede l’applicazione di una moderata quantità di unguento o pasta di antralina allo 0,1% sulle lesioni per alcune ore o poi il suo lavaggio. Nel caso si presenti irritazione, occorre ridurre la concentrazione e la durata del contatto. La concentrazione viene gradualmente aumentata allo 0,5 fino all’1% e il periodo di contatto esteso a tutta la notte33. La somministrazione a contatto breve prevede l’applicazione di antralina sulla lesione dallo 0,1 al 2% fino a 60 minuti e il successivo lavaggio33. Il trattamento deve proseguire fino a risoluzione dell’episodio33. Dal momento che l’antralina causa irritazione e colorazione della pelle, degli abiti e degli accessori, è consigliato l’utilizzo in centri diurni e ospedali30. In molti casi viene associata a catrame minerale per diminuire l’irritazione. Inoltre, può essere associata a fototerapia per migliorarne l’efficacia terapeutica33. L’unguento a base di antralina applicato sulle unghie e lavato entro 30 minuti è utile nell’onicolisi e nell’ipercheratosi subunguale. Tuttavia questo trattamento porta a temporanea colorazione delle unghie e irritazione locale10. L’utilizzo di antralina sul volto, sulle superfici flessorie e nell’area genitale deve essere evitato; le mani devono essere lavate abbondantemente dopo l’uso. L’antralina non deve essere utilizzata nella psoriasi acuta o pustolosa o sulla cute infiammata33. È utile informare i pazienti che la colorazione regredisce con il tempo al termine del trattamento. Catrame minerale: riduce gli ispessimenti dell’epidermide e ha effetti leggermente antiprurito e antisettici33. È particolarmente utilizzato nel trattamento della psoriasi a placche cronica stabile. È una miscela di migliaia di diversi composti e disponibile in soluzione, unguento e, nel caso di catrame grezzo, di shampoo utilizzabile nella psoriasi dello scalpo9,30. La forma grezza è meno accettata dal punto di vista cosmetico, ma è più efficace rispetto alle preparazioni purificate30. La terapia inizia con una concentrazione da 0,5 a 1% di catrame minerale grezzo e aumenta nel giro di pochi giorni fino a una concentazione non superiore al 10%. La fototerapia può essere utilizzata per migliorare l’efficacia terapeutica del catrame minerale, con l’applicazione di catrame circa due ore prima della fototerapia. Il regime Ingram prevede l’applicazione di antralina seguita da quella di catrame e fototerapia33. Il catrame causa irritazione, follicoliti, cattivo odore e colorazione dei tessuti ed è leggermente appiccicoso30. Possiede un potenziale carcinogeno e occorre utilizzare guanti per maneggiarlo, compreso il caso di allestimento di preparazioni estemporanee individuali33. In Italia al momento è in commercio solo come preparato galenico. Fluorouracile: questo antimetabolita è utile nel trattamento del pitting ungueale e nell’ipercheratosi su- 30 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 30 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista bungueale a scapito di un peggioramento dell’onicolisi10. Il dosaggio raccomandato di fluorouracile è 1-2% crema applicata due volte al giorno sulle unghie. Il fluorouracile causa ingiallimento delle unghie37. Terapie sistemiche Metotrexato: è un antagonista dell’acido folico con effetti sulla sintesi delle basi puriniche e conseguente inibizione della sintesi di DNA e della replicazione cellulare30. Nelle lesioni psoriasiche diminuisce la sintesi di RNA e DNA nei linfociti T attivati e nei cheratinociti e riduce la produzione di numerose citochine con proteine messaggere5,36. Il farmaco deve essere somministrato come dose unica settimanale o come tre somministrazioni (una ogni 12 ore nell’arco di 36 ore) una volta alla settimana, partendo dal dosaggio di 7,5 mg e aggiustando la dose, a intervalli di 4 settimane, fino a un massimo di 25 mg settimana5. Durante la terapia con metotrexato, occorre somministrare 1 mg di acido folico in tre somministrazioni, una ogni 12 ore, 12 ore dopo l’ultima somministrazione di metotrexato. In questo modo si riduce l’incidenza di effetti indesiderati gastrointestinali ed ematologici e gli effetti epatotossici, quali stomatiti e anemia microcitica, senza diminuire l’efficacia del metotrexato5,30. La tossicità del metrotrexato può essere aumentata dalla contemporanea somministrazione di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e farmaci contenenti gruppi solfonamidici (es. sulfamidici, diuretici tiazidici, sulfaniluree, ecc.). A causa della sua teratogenicità, occorre evitare una gravidanza nei tre mesi successivi al trattamento con metotrexato30. Ciò si applica anche all’uomo che desidera concepire con la sua partner30. Il metotrexato può causare anche fibrosi polmonare e cirrosi epatica30. Si raccomanda una biopsia epatica dopo una dose cumulativa di 1,5 g. Monitorare i pazienti ogni 1-3 mesi per la soppressione del midollo osseo. Ciclosporina: questo farmaco immunosoppressore macrociclico lega l’immunofilina e inibisce la traslocazione iniziata dalla fosfatasi calcineurina nei linfociti T attivati5,30. È utile nel trattamento a breve termine della psoriasi da moderata a grave30. La dose abituale è di 3 mg/kg/die suddivisa in due somministrazioni, che può essere aumentata a 5 mg/kg/die nel caso di forme gravi e ridotta nel momento in cui si dimostra efficace5. La durata del trattamento dovrebbe essere idealmente limitata a 12 settimane30. Il trattamento a lungo termine deve essere effettuato a dosi di 3 mg/kg/die per mantenere la remissione30. La ciclosporina è efficace nel trattare il pitting e l’onicolisi; tuttavia non è ancora stata sviluppata una formulazione per uso topico10. L’uso di ciclosporina è associato con ipertensione e nefrotossicità, che richiedono la co-somministrazione di un anti-ipertensivo o di un calcio antagonista o una diminuzione del dosaggio5. Inoltre, aumenta il rischio di tumore della pelle non melanoma, in particolare in pazienti precedente- mente trattati con fotochemioterapia (PUVA)30. Altri effetti indesiderati sono iperlipidemia, ipomagnesemia, iperkaliemia, ipertricosi, iperplasia gengivale, disturbi gastrointestinali e neurologici30. Dal momento che la ciclosporina è metabolizzata dagli enzimi CYP34A, interagisce con gli inibitori degli enzimi CYP34A, quali macrolidi e succo di pompelmo, così come dagli induttori degli stessi enzimi5. L’associazione di metotrexato e ciclosporina si è dimostrata particolarmente efficace nell’artrite psoriasica30. La ciclosporina può essere utilizzata anche in associazione con altri farmaci, quali il micofenolato mofetile, i fumarati, la sulfasalazina e i farmaci biologici30. Acitretina: il retinoide orale acitretina inibisce l’induzione dei linfociti T-Helper modulando l’espressione genica attraverso l’interleuchina-6 (IL-6)5. È particolarmente utile nelle varianti eritrodermica e pustolosa della psoriasi30. Si è dimostrata utile nei bambini, nei pazienti con infezione da HIV o nei pazienti predisposti ai tumori, dal momento che non presenta effetti immunosoppressivi30. Acitretina è somministrata a dosi da 25 a 50 mg/die e gli effetti massimi sono visibili dopo 3-6 mesi5. Dal momento che gli effetti sono visibili dopo un lungo intervallo di tempo, la compliance dei pazienti risulta scarsa5. Acitretina è spesso utilizzata in associazione con altri trattamenti e la fototerapia per ottenere tassi di risposta maggiori e per ridurre il numero di sedute fototerapiche necessarie. Inoltre, l’associazione diminuisce il rischio di tumori30. Acitretina è teratogena e le pazienti devono evitare la gravidanza durante il ciclo di terapia e nei tre anni successivi5,30. Altri effetti indesiderati sono iperlipidemia, osteoporosi, calcificazione dei legamenti e anomalie scheletriche30. La tossicità si manifesta in effetti collaterali mucocutanei, che comprendono cheiliti, secchezza cutanea, congiuntivite e alopecia30. L’epatite da retinoidi e lo pseudotumor cerebri sono gli effetti indesiderati più rari ma anche più gravi30. Vitamina D orale: mentre è stata dedicata molta attenzione agli analoghi della vitamina D per uso topico, alcuni autori ipotizzano che gli analoghi della vitamina D per uso orale possano essere farmaci utili nel trattamento della psoriasi. L’utilizzo di uno stretto monitoraggio e di un appropriato dosaggio possono superare i rischi dovuti agli effeti indesiderati, soprattutto all’ipercalcemia. Al momento la vitamina D orale non è utilizzata nella terapia della psoriasi38. Fototerapia La National Psoriasis Foundation raccomanda, se la psoriasi copre un’area della superficie corporea superiore al 5%, di iniziare la terapia con fototerapia e farmaci biologici sistemici5. Fototerapia: la terapia con raggi ultravioletti (UV) induce l’apoptosi dei linfociti T nelle lesioni psoriasiche dell’epidermide e del derma, diminuendo la proliferazione dei cheratinociti5,29. I pazienti con ma- 31 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 31 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista lattia da moderata a grave o lesioni localizzate sono i candidati ideali alla terapia UV29. I raggi UV a banda stretta (Narrow Band UVB, NBUVB) sono utilizzati nei pazienti più giovani con lesioni sottili e in quelli che rispondono positivamente alla luce solare. Occorre controllare i pazienti riguardo l’uso di farmaci fotosensibilizzanti, i fattori di rischio di tumori cutanei e l’immunosoppressione prima di selezionarli per la fototerapia29. È difficoltoso effettuare la fototerapia nel caso di psoriasi dello scalpo, a causa dell’elevato numero di follicoli piliferi e per la difficoltà nell’evitare le aree non affette9. Fotochemioterapia (PUVA): l’associazione di psoralene e di fototerapia è utile nelle lesioni più spesse o in lesioni che non rispondono alla NBUVB5. Le cellule dendritiche mieloidi che inducono l’autoproliferazione delle cellule T così come la produzione di citochine delle cellule T Helper di tipo 1 sono presenti in numero aumentato nelle lesioni psoriosiche6. Lo psoralene e la terapia luminosa esercitano il loro effetto diminuendo il numero delle cellule dendritiche. Si somministra lo psoralene prima della terapia UVA. La fotochemioterapia trova applicazione anche nel trattamento dell’ipercheratosi subunguale, dell’onicolisi, nelle discromie e nello sfaldamento da onicopsoriasi10. La fototerapia presenta lo svantaggio di poter essere effettuata solo in centri specializzati. Inoltre, la fotochemioterapia è associata ad aumentato rischio di tumori cutanei; pertanto i pazienti trattati richiedono un monitoraggio regolare per tutto l’arco della loro vita5. Particolare cautela richiedono i pazienti di pelle chiara. La fotochemioterapia è associata a sensazione di nausea e cefalea causata dallo psoralene come a bruciore cutaneo e fotosensibilità30. Alcuni di questi effetti indesiderati possono essere ridotti dall’utilizzo delle nuove formulazioni topiche di psoralene associate a terapia UVA. Attualmente lo psoralene non è più disponibile in commercio e si usano i preparati galenici. Farmaci biologici I farmaci biologici sistemici hanno rivoluzionato la terapia della psoriasi. La comprensione del percorso immunologico fondamentale nella psoriasi ha evidenziato che i linfociti T giocano un ruolo importante nel processo30. I farmaci biologici sono molecole da DNA ricombinante che bloccano l’attività dei linfociti T a vari livelli30,38. Proteine di fusione, proteine da DNA ricombinante e anticorpi monoclonali appartengono tutti alla categoria dei farmaci biologici30. Sono terapie molto efficaci nella psoriasi moderato-grave ma si dimostrano costose per molti pazienti30. La loro utilità nella psoriasi ungueale non è stata ancora stabilita10. Al momento sono utilizzati nella terapia della psoriasi tre differenti gruppi di farmaci biologici: le terapie anticitochine, le terapie targettizzate per i linfociti T e gli anticorpi monoclonali. Terapie anticitochine (anti TNF-alfa): agiscono su una citochina pro-infiammatoria, il fattore di crescita tumorale-alfa (Tumor Necrosis Factor (TNF)-alpha), rilasciata dai linfociti T differenziati3. Infliximab è un anticorpo chimerico, umano-murino, monoclonale, che si lega con alta affinità sia alla forma solubile sia a quella transmembrana del TNF-α e neutralizza la sua attività5,30. È somministrato per infusione endovenosa nell’arco di due ore a dosi comprese tra 3 e 5 mg/kg alle settimane 0, 2 e 6 e successivamente ogni 8 settimane5. Dal momento in cui il paziente sviluppa anticorpi contro infliximab, si osserva una diminuzione dell’attività nel tempo30. Effetti indesiderati comuni comprendono nausea, dolore addominale, dolore toracico, artralgia, fatigue e cefalea. I pazienti possono manifestare anche reazioni correlate all’infusione e malattia da siero5. È importante valutare i pazienti per tubercolosi latente all’inizio della terapia39. Adalimumab è un anticorpo monoclonale umano IgG che si lega sia alla forma solubile sia a quella transmembrana del TNF-α5. Si somministra con una dose iniziale pari a 80 mg, somministrata per via sottocutanea, seguita da una dose pari a 40 mg per via sottocutanea, somministrata a settimane alterne, a iniziare dalla settimana successiva all’assunzione della dose iniziale5,30. La sua efficacia aumenta nel tempo fino alle settimane 24-365. I pazienti possono mostrare reazioni al sito di iniezione e i test di laboratio possono presentare valori positivi di anticorpi antinucleo (ANA)4. Adalimumab può essere somministrato in associazione a corticosteroidi, salicilati e FANS4. Etanercept è una proteina di fusione dimerica ricombinante umana solubile che si lega al recettore p75 del TNF a 75 kilodalton della porzione Fc dell’IgG15. Si somministra per via sottocutanea alla dose di 50 mg due volte alla settimana per tre mesi, per poi proseguire con 50 mg alla settimana5. Il picco di efficacia di etanercept si osserva tra le 24 e le 48 settimane5. Etanercept è l’unico farmaco in grado di alleviare la fatigue e i sintomi della depressione in pazienti con psoriasi da moderata a grave, e di ridurre segni e sintomi articolari in pazienti con artrite psoriasica30. Terapie targettizzate per i linfociti T: questi farmaci (alefacept ed efalizumab, non in commercio in Italia) modulano l’attività dei linfociti T e possono essere utilizzati in associazione con metotrexato3,4. Alefacept è una proteina di fusione ricombinante umanizzata contenente un antigene associato alla funzione leucocitica fuso alle IgG1 umane; esso lega i linfociti T memoria effettori CD2+ e CD8+. È il primo farmaco biologico approvato per la cura della psoriasi negli USA, indicato per il trattamento della psoriasi a placche di grado moderato-grave negli adulti4,30. Può essere usato in associazione con la fototerapia4. Il dosaggio raccomandato è di 15 mg intramuscolo una volta alla settimana per 12 settimane, seguite da 12 settimane senza trattamento. Nel momento in cui si nota un miglioramento della psoriasi, il numero dei linfociti T memoria effettori nel sangue periferico diminuisce30. 32 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 32 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista La conta delle cellule CD4+ deve essere monitorata ogni 2 settimane durante il trattamento con alefacept. Se diminuisce sotto 250 cell/microl, occorre sospendere il trattamento e se il livello non ritorna normale entro 30 giorni, il trattamento deve essere interrotto5. È importante che la conta delle cellule CD4+ ritorni normale prima del successivo ciclo terapeutico. I brividi sono frequenti in seguito all’iniezione33. I pazienti possono inoltre mostrare tosse, vertigini, nausea, faringiti, mialgia, reazioni al sito di iniezione e aumento delle transaminasi4. Effetti indesiderati più gravi comprendono linfopenia, tumori, infezioni gravi, ipersensibilità, aumento delle transaminasi epatiche e accidenti cardiovascolari4. Alefacept deve essere usato con cautela in pazienti predisposti ai tumori4. È stato ritirato dal commercio nel novembre 2011. Efalizumab è un anticorpo umanizzato monoclonale IgG1 che si lega alla subunità CD11a dell’LFA-1 (Lymphocyte Function-associated Antigen-1)5. È stato ritirato dal mercato nel 2009 dal produttore in seguito allo sviluppo di 4 casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva5. Anticorpi monoclonali contro IL-22 e IL-23: ustekinumab è al momento l’unico farmaco di questa classe. È un anticorpo monoclonale IgG1 interamente umano generato da immunoglobuline umane in topi transgenici5. È somministrato per via sottocutanea a una dose iniziale di 45 mg, seguita da una dose di 45 mg dopo 4 settimane e, successivamente, ogni 12 settimane5. Dal momento che tutti i farmaci biologici deprimono il sistema immunitario, sono presenti avvertenze speciali riguardo lo sviluppo di infezioni batteriche, micotiche e virali5. I farmaci biologici devono essere interrotti in caso di infezioni o di trattamento antibiotico. Non sono, comunque, associati con altre tossicità d’organo, osservate con le terapie sistemiche tradizionali. Sono state riportate reazioni al sito di iniezione di varia entità5. Conclusioni Al momento, non è stato ancora trovata la cura ideale per la psoriasi. La malattia, al momento, non può essere curata e i ricercatori continuano a cercare una terapia efficace. Una lista dei trattamenti discussi è raccolta nella Tabella 3. Il farmacista deve essere aggiornato sulle opzioni terapeutiche per potersi assicurare che i suoi pazienti ricevano effettivamente la cura migliore per la loro condizione e per garantire un’adeguata compliance attraverso un counseling appropriato. 33 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 33 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. Psoriasis. 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L’età di insorgenza varia a seconda del tipo di psoriasi, generalmente tra i 20 e i 30 anni o tra i 50 e i 60 anni. Le persone con psoriasi normalmente alternano periodi con o senza sintomi. i sintomi spesso si ripresentano in presenza di: • infezioni (quali un’infezione alla gola), • malattie che indeboliscono il sistema immunitario, • stress, • alcune medicine (come alcuni antimalarici o i betabloccanti usati nell’ipertensione), • irritazioni cutanee, • freddo, • fumo di sigaretta. Quali sono i sintomi i sintomi della psoriasi possono comprendere: • chiazze squamose rossastre di pelle ispessita, • pelle secca, • pelle infiammata, pruriginosa o dolente, • unghie spesse e infossate, • bollicine piene di liquido sieroso (non infetto) nei casi più gravi. Le zone più colpite sono le ginocchia e i gomiti, anche se la psoriasi può presentarsi in tutte le zone del corpo (compresi cuoio capelluto, mani, piedi, bocca e la pelle che ricopre le articolazioni). È contagiosa? La psoriasi non è contagiosa; non si può trasmettere per contatto da un individuo a un altro né nello stesso individuo da una zona del corpo a un’altra. Qual è il trattamento? sono disponibili varie terapie per la psoriasi. consultate il medico per decidere la migliore nel vostro caso. mantenere la pelle idratata è il primo passo. bagni quotidiani con i sali del mar morto o con olio da bagno calmano il rossore e diminuiscono la desquamazione. il medico inoltre potrà prescrivere creme, ungenti, lozioni o gel da applicare sulle aree colpite. alcuni di questi vanno applicati con cautela perché potrebbero danneggiare la pelle sana o macchiare i vestiti. Nei casi più gravi è possibile che siano prescritte dei medicinali da somministrare per bocca. La luce solare può aiutare a curare la psoriasi, ma occorre prestare attenzione a non scottarsi, in quanto la scottatura peggiorerebbe la psoriasi. Le lampade abbronzanti possono ottenere effetti simili alla luce solare. L’utilizzo di lampade a raggi Uva può essere associato dal medico a medicine fotosensibilizzanti per aumentarne l’efficacia. La psoriasi guarisce con la terapia? La psoriasi è una malattia di lunga durata e non guarisce completamente con i trattamenti. Le terapie contribuiscono a migliorare i sintomi (in 2-6 settimane normalmente migliora la desquamazione, mentre il rossore può impiegare tempi più lunghi) e possono far ritornare la pelle in condizioni normali. Occorre però consultare il medico nel caso la terapia non sia efficace o non lo sia più come prima. TIMBRO FARMACIA La psoriasi - Ultimo aggiornamento 14/03/2013. NOTA. Le informazioni fornite hanno lo scopo di informare ed educare ma non possono in alcuna maniera sostituire la valutazione medica, il consiglio, la diagnosi o il trattamento prescritti da medico o farmacista. I contenuti presentati vengono revisionati periodicamente e quando nuove informazioni mediche sono disponibili. Sul foglietto illustrativo presente nella confezione del farmaco o del prodotto che sta assumendo troverà tutte le informazioni complete al riguardo. # OF_01-2013_01.indd 35 Gennaio/Febbraio 2013 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista 3. In una situazione di emergenza dopo quante ore un paziente che ha assunto il sildenafil può essere trattato con un nitrato? a.5ore b.12ore c.8ore d.24ore o o o o 4. Quale delle seguenti condizioni caratterizza un livello di rischio cardiovascolare elevato? o a.anginainstabile o b.aritmieadaltorischio o c.rivascolarizzazionecoronaricaeffettuatacon successo o d.sial’anginainstabilesialearitmieadalto rischiorappresentanocondizionidirischio cardiovascolareelevato 5. L’alprostadil è un vasodilatatore sintetico identico a quale delle seguenti molecole? o a.ossidonitrico o b.prostaglandinaE1 o c.adenosinamonofosfatociclico(AMPc) o d.guanosinamonofosfatociclico(GMPc) 6. Quale delle seguenti sostanze ha dimostrato dei miglioramenti dei parametri indicativi della funzionalità erettile? o a.yohimbina o b.ginsengrossocoreano o c.trazodone o d.ginkgobiloba 7. Quale degli inibitori PDE-5 ha la durata d’azione più lunga? a.tadalafil b.sildenafil c.vardenafil d.nessunodegliinibitoriPDE-5riportati o o o o 8. Quale dei seguenti parametri costituisce un rischio cardiovascolare basso nel trattamento della DE? o a.ipertensionearteriosacontrollata o b.anginalievestabile o c.infartodelmiocardiononcomplicato o d.tuttelecondizioniriportatecostituisconoun rischiocardiovascolarebasso 9. Quale delle seguenti affermazioni indica un vantaggio nell’utilizzo della pompa a vuoto per il trattamento della DE? o a.èeconomica o b.nonpresentaeffettiindesideratisistemici o c.èunaterapiaefficace o d.tutteleaffermazioniriportateindicanoun vantaggiodellepompeavuoto Questionario ECM di valutazione apprendimento - Corso 1 - Modulo 3 Recenti progressi nel trattamento della psoriasi Scegliere una sola risposta per ogni domanda. Per superare il test è necessario rispondere correttamente almeno al 75% delle domande (7 su 9) Attenzione: l’ordine delle domande e delle risposte non corrisponde necessariamente all’ordine delle domande e delle risposte del questionario disponibile online (come da nuova normativa ECM FAD). 1. o o o o Quale percentuale della popolazione soffre di psoriasi? a.dall’1al3% b.dal3al6% c.dal6al9% d.piùdel9% 2. o o o o La psoriasi è a.unamalattiaautoimmune b.undistuboreumatico c.unaformadieczema d.unamalattiaematologica 3. Quale tra le seguenti categorie di farmaci può scatenare o aggravare la psoriasi? a.calcioantagonisti b.beta-bloccanti c.steroidisistemici d.tuttelerisposteindicate o o o o 4. o o o o 5. o o o o 6. o o o o Quale tra i seguenti fattori ha minore probabilità di scatenare o aggravare la psoriasi? a. climicaldi b.climifreddi c.lesionicutanee d.infezioni Quale delle seguenti condizioni mediche non è normalmente associate con la psoriasi? a.ulcerapeptica b.coronaropatia c.edemapolmonare d.epatitevirale Per quanto tempo occorre evitare la gravidanza dopo trattamento con acitretina? a.6mesi b.1anno c.3anni d.5anni 46 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 46 12/04/13 18.31 ObiettivOFarmacista 7. o o o o 8. o o L’utilizzo di _________ è limitato a causa delle sue proprietà coloranti. a.antralina b.tazarotene c.acidosalicilico d.urea Quale farmaco presenta sia proprietà cheratolitiche sia emollienti? a.acidosalicilico b.urea o o c.antralina d.acidigrassi 9. Quale trattamento è al momento il più utilizzato per la psoriasi? a.corticosteroidi b.cheratolitici c.derivatidellavitaminaA d.analoghidellavitaminaD o o o o Questionario ECM di valutazione apprendimento - Corso 1 - Modulo 4 Considerazioni cliniche sul trattamento dell’infezione da H. pylori Scegliere una sola risposta esatta per ogni domanda. Per superare il test è necessario rispondere correttamente almeno al 75% delle domande (7 su 9) Attenzione: l’ordine delle domande e delle risposte non corrisponde necessariamente all’ordine delle domande e delle risposte del questionario disponibile online (come da nuova normativa ECM FAD). 1. o o o o L’infezione da H. pylori si contrae, tipicamente: a.inetàadulta b.ingerendocibicontaminati c.vivendoinareesuburbane d.durantel’infanzia 2. Quale delle seguenti rappresenta una potenziale complicazione della gastrite indotta da H. pylori? a.ulcerapeptica b.linfoma c.carcinomagastrico d.tuttelepatologieelencatesonopotenzialicomplicazionidellagastriteindottadaH.pylori o o o o 3. o o o o 4. o o o o 5. o o o o Al fine di evitare risultati falsi negativi, i pazienti che devono sottoporsi al test del respiro all’urea marcata dovrebbero astenersi dall’assumere PPI quanto tempo prima? a.2giorni b.2settimane c.1mese d.2mesi 6. o o o o 7. o o o o 8. o o o Quale dei seguenti è considerato un esame non invasivo? a.testsierologici b.esameistologico c.colturamicrobiologica d.testrapidoall’ureasi o Qual è l’obiettivo primario della terapia nei pazienti positivi all’H. pylori? a.eradicazionedell’H.pylori b. rallentare il processo di cicatrizzazione delle ulcere c.prevenzionedeisintomi d.riduzionedelsanguinamentogastrointestinale o o o o 9. Quale dei seguenti esami è il più idoneo per confermare l’avvenuta eradicazione dell’H. pylori? a.testrapidoall’ureasi b.testsierologici c.testdelrespiroall’ureamarcata d.ricercadegliantigenidell’H.pylorinellefeci Quale dei seguenti principi attivi può interagire in modo significativo con l’alcol? a.metronidazolo b.claritromicina c.amoxicillina d.tetraciclina Dispensando i farmaci per la terapia dell’infezione da H. pylori quale delle seguenti informazioni il farmacista dovrebbe dare al paziente? a.spiegarel’importanzadiaderireallaterapia b. spiegare come, perché e quando assumere i farmaciprescritti c. discutere gli effetti collaterali dei farmaci prescritticonilpaziente d. tutte le informazioni riportate sono da comunicarealpaziente Quale delle seguenti reazioni NON è stato osservata con la somministrazione dei probiotici aggiunti alla terapia dei pazienti positivi all’H. pylori? a.aumentodeltassodieradicazionedell’H.pylori b.impattopositivosulladiarrea c.normalizzazionedellamicroecologiaintestinale d.aumentodellealterazionidelgusto 47 Gennaio/Febbraio 2013 OF_01-2013_01.indd 47 12/04/13 18.31