U.S.L. n2
AZIENDA SANITARIA REGIONALE DELL’UMBRIA
SERVIZIO NEFROLOGIA E DIALISI
Cosa è il potassio ed a cosa serve nel nostro corpo
Il potassio è un sale minerale, essenziale per la vita. Nel nostro corpo la maggior parte
del potassio si trova all’interno delle cellule. Ha diverse ed importanti funzioni: è
necessario per il nutrimento cellulare; serve nella costruzione delle proteine; è importante
per la crescita; è la corrente elettrica che fa contrarre i nostri muscoli. Questo ultimo
ruolo è di grande importanza nella contrazione del muscolo cuore.
Come si introduce il potassio
Il potassio si trova nella maggior parte degli alimenti e delle bevande: una dieta
comune ne apporta circa 3000 mg. Il potassio assorbito nell’intestino passa nel sangue
e l’eccesso viene eliminato dal rene e, in parte, con le feci.
Quando il rene è malato l’equilibrio può non essere mantenuto e il potassio si può
accumulare nel sangue: in questo caso di parla di iperpotassiemia (o iperkalimia).
Livelli ottimali di potassio nel sangue
Il valore ottimale del potassio nel sangue è tra 3,5 e 5,0 mEq/l.
Valori inferiori a 3,5 mg/dl indicano ipopotassiemia (ipokaliemia). Questa condizione si manifesta
con debolezza e riflessi ridotti. Si possono avere crampi muscolari.
In corso di insufficienza renale, per la incapacità del rene a eliminare il potassio, si
presenta più frequentemente iperpotassiemia con valori nel sangue superiori a 5,5
mEq/l. Purtroppo i sintomi possono essere gli stessi: stanchezza, crampi muscolari,
sensazione di gambe pesanti, dolori addominali con nausea, vomito e diarrea.
Il danno più importante è sul cuore che viene sottoposto ad alte scariche di corrente.
Si possono avere disturbi del ritmo cardiaco, come extrasistoli e/o rallentamenti del battito fino
all’arresto cardiaco.
E poi?
Alcuni farmaci per la ipertensione possono avere come effetto collaterale un aumento della potassio
nel sangue. Sono farmaci molto importanti per controllare la progressione della malattia renale e
devono essere assunti con regolarità, come prescritto dal nefrologo.
In caso di acidosi il nostro corpo produce potassio, o meglio, il potassio, che di solito si trova
all’interno delle cellule, può passare nel sangue. Questo può succedere in seguito ad un forte
dimagrimento, per una malattia, anche un episodio di febbre, oppure se la dialisi non è sufficiente.
Come controllare il potassio nel sangue
• In caso di iper-potassiemia possono essere prescritte delle resine.
Questi farmaci agiscono nell’intestino legando il potassio contenuto negli alimenti.
Una quota maggiore di potassio viene eliminata con le feci e si riduce la quota
assorbita nel sangue. La resina può dare gonfiore intestinale oppure stipsi, ma in caso
di
bisogno è indispensabile assumerla.
• Una regolare funzione intestinale migliora il controllo del livello del potassio nel sangue.
Dott. Franca Pasticci - Dietista
Fonte: Banca Dati Composizione degli alimenti per studi epidemiologici - IEO - 2000
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SERVIZIO NEFROLOGIA E DIALISI
• Fare attività fisica può aiutare ad eliminare il potassio con la sudorazione. Non occorre fare
allenamenti estenuanti, ma basta fare una passeggiata, andare in bicicletta,
dimenticare di prendere la macchina e andare a piedi a fare la spesa.
• La dialisi rimuove efficacemente il potassio, ma non
essendo continua, può non essere sufficiente. Per fare in
modo che la dialisi permetta di rimuovere quanto più potassio possibile occorre:
eseguire lo schema di dialisi come previsto; rispettare ogni volta tutto il tempo
stabilito.
• Una dieta appropriata aiuta a limitare la quantità di potassio introdotta. L’apporto di potassio
consigliato è di circa 2000-2500 mg al giorno (in relazione al peso corporeo). Il potassio è
presente nella maggior parte degli alimenti, ma le persone che fanno dialisi hanno bisogno di
consumare regolarmente gli alimenti proteici. Frutta e verdura possono invece essere ridotti (ma
non eliminati perché oltre al potassio apportano vitamine e fibra). Infine, altri alimenti che
contengono molto potassio, ma sono meno necessari, possono essere eliminati o, almeno,
limitati. Tra questi:
la salsa ketchup, la salsa di soia,
i sali dietetici sostitutivi del sale;
il cioccolato, i biscotti e i dolci al cioccolato, la nutella, le barrette;
la frutta oleosa (noci, mandorle, olive, pinoli…);
la frutta secca (uvetta, prugne, castagne,..);
i dolci e biscotti con mandorle, pinoli, uvetta, …
le patate, in particolare le patatine fritte;
infine occorre evitare un eccessivo consumo di vino, birra, caffè.
Per non fare sempre a meno di tutto è importante
• Scegliere gli alimenti. Una insalata verde ha più volume di una porzione di pomodori, pesa
molto di meno e ha tanto potassio in meno.
• Non abbinare alimenti che contengono elevate quantità di potassio: dopo pasta e legumi evitare
di mangiare la frutta.
• Ridurre la porzione: al posto di una grossa mela si può scegliere mezza banana.
• Seguire la stagionalità nella scelta della frutta e verdura: sapete che per far maturare prima frutta
e verdura ed aumentare il contenuto di zucchero si concima con il potassio?
• Variare le scelte: il contenuto di potassio riportato nelle tabelle di composizione si riferisce ad
una media di campioni e non è un valore assoluto. Variare la scelta degli alimenti permette
quindi fare meno sbagli e di alternare alimenti a più alto contenuto di potassio con altri più
poveri.
Dott. Franca Pasticci - Dietista
Fonte: Banca Dati Composizione degli alimenti per studi epidemiologici - IEO - 2000
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Metodi di cottura per ridurre il potassio negli alimenti
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Il potassio, come il sale, si scioglie nell’acqua. È possibile sciogliere parte del potassio tagliando
a pezzi le verdure crude (finocchi, insalate, radicchio, carote,..) e lasciandole a bagno prima di
consumarle. Tanta più acqua viene usata tanto più potassio si scioglie.
Nell’acqua calda il potassio si scioglie meglio. È possibile eliminare più del 30% del potassio
lessando le verdure in molta acqua (100 grammi in 1 litro) oppure cambiando l’acqua a metà
cottura. Questo accorgimento è molto utile anche per ridurre il potassio nei legumi secchi.
Per le patate: sbucciare, tagliare a pezzi, lasciarle a bagno in acqua fredda prima di lessarle in
molta acqua. Cuocere le patate a metà è un procedimento che può essere messo in atto anche
prima di arrostire le patate al forno oppure ripassarle a spezzatino.
La frutta sciroppata e la verdura in scatola contengono meno potassio perché sono state bollite.
Buttare il liquido di cottura! Anche le verdure conservate sott’olio o sott’aceto hanno meno
potassio; possono aiutare a variare i pasti, ma sono ricche di sale.
Attenzione ai sughi per i primi piatti e alle preparazioni in umido: il pomodoro contiene molto
potassio che la cottura in pentola non riduce.
Le cotture al vapore, nella pentola a pressione, nel micro-onde sono vietate: questi metodi non
permettono alcuna riduzione del potassio.
Riassumendo
Nel lavaggio:
• Tagliare gli alimenti a pezzi prima del lavaggio (ad esempio l’insalata)
• Lavare in abbondante acqua
• Lasciare in ammollo in abbondante acqua (ad esempio gli spinaci)
Per la cottura
• Privare della buccia quando è possibile (patate, carote ecc)
• Non cuocere interi, ma tagliati a piccoli pezzi
• Cuocere in abbondante acqua e non usare l'acqua di cottura
• Cambiare l’acqua durante la cottura
• Strizzare dopo cottura per eliminare l’acqua assorbita
Alcune manipolazioni
• Frutta in macedonia, tagliata a pezzi e preparata in anticipo. Non consumare il liquido!!
• Frutta sciroppata. Non consumare il liquido!!
• Verdure surgelate: far scongelare a temperatura ambiente prima di cuocere.
• Verdure: sott’olio, sott’aceto, in salamoia, lessate in scatola. Raramente: hanno molto sodio.
Dott. Franca Pasticci - Dietista
Fonte: Banca Dati Composizione degli alimenti per studi epidemiologici - IEO - 2000