PROGETTO UNISCO a.a. 2016/2017 SCHEDA PROPOSTA CORSO UNISCO A.A. 2016/2017 TITOLO DEL CORSO: Saperi umanistici, tra creatività e conoscenza TIPOLOGIA DI CORSO: Standard DOCENTE PROPONENTE: Martina Giuffrè (M/DEA-01), Laura Luche (L/LIN-06), Giuseppe Mele ), (M/STO-02), Klaus Vogel (L/LIN-13) SSD: (M/DEA-01), (L/LIN-06), (M/STO-02), (L/LIN-13) DIPARTIMENTO: Storia, scienze dell’uomo e della formazione DESTINATARI: Studenti del III, IV e V anno delle Scuole Superiori CFU: 2 MONTE ORE COMPLESSIVO: 16 MINIMO NUMERO DI STUDENTI PER ATTIVAZIONE CORSO: 3 MASSIMO NUMERO DI STUDENTI: ____ CALENDARIO ATTIVITÀ DIDATTICA (le lezioni si dovranno tenere nel periodo: 16 gennaio-31 marzo): Ufficio Orientamento e Job Placement 1 15 febbraio 2017 (M. Giuffrè); 22 febbraio (L. Luche); 1 marzo (G. Mele); 8 marzo (K. Vogel) OBIETTIVI DEL CORSO: Gli ultimi decenni hanno visto un incremento sempre maggiore della specializzazione della conoscenza. Se questa, da un lato, consente di progredire nella ricerca e nella sperimentazione tecnico-scientifica, dall’altro se eccessivamente privilegiata, ci allontana dalla visione dell'uomo nella sua interezza. Per questa ragione il corso si propone di mettere in evidenza il potenziale cognitivo dei saperi umanistici, ovvero la loro capacità di comprendere e rappresentare la realtà umana e sociale del passato e del presente. Di mostrare, inoltre, come solo tali saperi possano sviluppare un pensiero critico, l’unico in grado di confrontarsi con un mondo globalizzato sempre più complesso, che presenta problematiche e sfide nuove: da quelle identitarie a quelle di un confronto interculturale sempre più intenso, da quelle religiose a quelle etiche. Sfide che ci costringono a una continua revisione e a un ampliamento delle nostre categorie, a una riflessione costante sui nostri modi di vivere e sulle nostre istituzioni. Infine il corso si propone di mettere in risalto come i saperi umanistici portino innovazione grazie allo sviluppo di intelligenze flessibili, creative, aperte e insegnino a vedere nelle differenze etniche e culturali, non una minaccia, ma la ricchezza del patrimonio umano e una risorsa preziosa per una società che si fondi su libertà di pensiero e di parola, su creatività e immaginazione, autonomia di giudizio ed inclusione. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: 4 moduli di lezioni frontali mediante l’ausilio di Power Point. Verranno proposte inoltre discussioni in classe sugli argomenti trattati. 2 PROPOSTA DATE ESAMI (due appelli da svolgere nel periodo: 3 aprile-28 aprile): 3 e 10 aprile PROGRAMMA: Modulo 1 – L’antropologia come critica culturale La vocazione dell’antropologia come “studio delle differenze” è alla base della sua caratterizzazione come disciplina intrinsecamente critica nei confronti della propria stessa società e cultura. Attraverso la conoscenza dell’Altro e della diversità, infatti, attuiamo quel decentramento dello sguardo che porta a un ampliamento degli orizzonti del consorzio umano, a una continua revisione delle nostre categorie e a ripensare criticamente alcuni fondamenti della nostra cultura e della nostra vita sociale. Per questo oggi l’antropologia ci offre gli strumenti per affrontare le grandi tematiche del dibattito pubblico e politico contemporaneo articolando la riflessione sulla diversità culturale in modo anti-etnocentrico e riflessivo. Modulo 2 – Magia e conoscenza in Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez Cent’anni di solitudine, pubblicato dallo scrittore colombiano Gabriel García Márquez nel 1967, mette in scena circa un secolo di storia dell’America Latina. Il romanzo — attraverso le vicende di sette generazioni di una famiglia, quella dei Buendía, e del paese da loro fondato, Macondo — cerca di comprendere le ragioni della storia tragica del continente. Il romanzo è tra le altre cose un dramma cognitivo, ovvero un dramma che nasce dalla scarsa consapevolezza storica della famiglia che, non conoscendo il proprio passato, tende a perpetuare errori che la porteranno lentamente verso un destino apocalittico. A partire dalla saga della famiglia Ufficio Orientamento e Job Placement Buendía, il testo opera una riflessione sul potere conoscitivo della scrittura, in particolare quella letteraria. Cent’anni di solitudine è una delle opere più rappresentative del cosiddetto “Realismo magico” latinoamericano, un’espressione letteraria in cui, in un contesto essenzialmente realistico, appaiono elementi magici o sovrannaturali. Nel corso del modulo si cercherà di mostrare come lo scrittore colombiano si serva di tali elementi, quali, fra gli altri, la pioggia di fiori e di uccelli morti, la levitazione dei personaggi, il ripetersi circolare degli eventi, la cancellazione del confine tra vita e morte, per potenziare il senso del testo e proporre un tipo di conoscenza della realtà non fondata esclusivamente sul potere cognitivo della ragione. Modulo 3 – Un mondo piccolo di un grande impero: l'impronta iberica nella Sardegna dei secoli XVI-XVII La rilettura critica dell’età spagnola (secoli XVI-XVII), fondata sulle ricerche d’archivio degli ultimi decenni, consente di rivalutare molti aspetti del governo asburgico nell’isola, di fare emergere il livello di omologazione della società sarda con quella iberica e di rivedere il pregiudizio antispanico e filo sabaudo utilizzato in epoche successive per rimuovere questa eredità e agevolare il processo di italianizzazione. Modulo 4 – Quali dolori? – In che cosa consiste, come si spiega il valore letterario-artistico del Werther di Goethe L’importanza letterario-culturale del ‘Werther’ è indubbia. Ma constatare l'eccezionalità del libro è una cosa, motivarla un’altra. Già la critica contemporanea trovò difficoltà nell' interpretare l’opera e spiegare il suo clamoroso successo . La lezione - attraverso un’analisi formale dell’opera – cercherà di illustrare il fatto che il Werther è letteralmente ‘epocale’ perché, nella sua forma, dà espressione a un importante cambiamento storico-culturale in atto a cavallo tra Sette- e Ottocento, un nuovo rapporto tra arte e vita, esemplificato perfettamente dal suo protagonista in quanto uomo estetico. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO: Esame finale scritto: 30 domande a scelta multipla su argomenti trattati nei 4 moduli. L’esame si intende superato con la votazione minima (18/30) rispondendo correttamente a 18 domande. Ufficio Orientamento e Job Placement 3