L`equilibrio economico generale e l`economia del

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L’equilibrio
economico generale
generale
Equilibrio economico
e l’economia
del benessere
benessere
ed
economia del
10.1
I lavoratori che mantengono il loro impiego nel settore regolamentato ottengono un guadagno pari alla superficie A, i lavoratori che perdono il loro impiego nel settore regolamentato subiscono una perdita pari alla somma delle superfici C e D, infine le imprese
che operano nel settore regolamentato subiscono una perdita pari alla somma delle superfici A e B. Le imprese che operano nel settore non regolamentato ottengono un guadagno
pari alla somma delle superfici F e G, coloro che gia` lavoravano nel settore non regolamentato subiscono una perdita pari alla superficie F e i lavoratori espulsi dal settore regolamentato che trovano un impiego nel settore non regolamentato ottengono un guadagno
pari alla superficie D. Quindi il guadagno netto e` pari a G, mentre la perdita netta e`
pari a B + C; per cui le perdite superano i guadagni. Per quanto riguarda l’affermazione
ripor- tata, e` vero che una parte dei costi ricade sulle imprese del settore regolamentato,
ma an- che i lavoratori subiscono una perdita (pari alla differenza tra le superfici C e G).
10.2
Occorre considerare il modello di puro scambio con il tetto massimo ai diritti che rappresenta la
dotazione iniziale. La compravendita dei diritti costituisce un miglioramento Paretiano.
10.3
Tutte le allocazioni possibili possono essere rappresentate mediante un segmento di lunghezza pari a 100 unita` . Tutte le allocazioni sono Pareto-efficienti perche´, in
corrispondenza di ciascuna di esse, si puo` accrescere il benessere di un individuo solo
dandogli più
Katz, Rosen, Morgan, Bollino, Microeconomia, 5a edizione, McGraw-Hill Education (Italy), 2015, ISBN 978-88-386-6874-6
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sacchettini di arachidi, ma cosı` facendo si riduce il benessere dell’altro individuo. Naturalmente questa affermazione presuppone che ciascun individuo tragga soddisfazione solo
dal suo consumo e che nessuno dei 100 sacchettini vada distrutto. Sebbene tutte le allocazioni siano Pareto-efficienti, non e` detto che siano tutte eque. Per esempio, se la funzione
del benessere sociale assegnasse la stessa importanza relativa all’utilita` dei due individui
ed essi avessero la medesima funzione di utilita` , solo l’assegnazione di 50 sacchettini a testa massimizzerebbe il benessere (cioe` sarebbe un’allocazione equa).
100
0
Voi
0
Sacchettini di arachidi
100
L’altro
passeggero
10.4
In generale, i sussidi tra settori sono inefficienti.
10.5
10.6
Occorre considerare preferenze altruistiche per ottenere un miglioramento Paretiano, conseguente
alla condivisione del cibo.
10.7
L’allocazione delle risorse che scaturisce dal sistema di mercato (e che risulta dalla massimizzazione del profitto da parte delle imprese e dell’utilita` da parte dei consumatori) e`
Pareto efficiente, a condizione che nessun operatore economico faccia il prezzo e non si
verifichino fallimenti del mercato. Pero`
non vi e` alcuna garanzia che questa
allocazione Pareto efficiente delle risorse massimizzi il benessere sociale.
Katz, Rosen, Morgan, Bollino, Microeconomia, 5a edizione, McGraw-Hill Education (Italy), 2015, ISBN 978-88-386-6874-6
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10.8
V = UM + UA , le curve di indifferenza sociali soa. Se la funzione del benessere sociale e` W
no rette parallele aventi pendenza pari a - 1. Questa funzione indica che viene assegnata la stessa importanza relativa al benessere di ciascun individuo.
Utilità di Alice
Utilità di Marta
M
A
b. Se la funzione del benessere sociale è WV = 2U + U , le curve di indifferenza sociali
sono rette parallele aventi pendenza pari a – 1/2 . La funzione del benessere sociale indica che l’importanza assegnata al benessere di Marta e` doppia rispetto a quella assegnata al benessere di Alice.
Utilità di Alice
Utilità di Marta
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Capitolo 12
c. Se la funzione del benessere sociale e` quella indicata nella domanda (a), la soluzione
ottimale e` rappresentata dal punto A; se invece la funzione del benessere sociale e`
quel- la indicata nella domanda (b), la soluzione ottimale e` rappresentata dal punto B.
Il be- nessere di Marta e` maggiore nel punto B che nel punto A.
10.9
In tutti questi casi, il programma pubblico migliora l’efficienza allocativa.
10.10
Katz, Rosen, Morgan, Bollino, Microeconomia, 5a edizione, McGraw-Hill Education (Italy), 2015, ISBN 978-88-386-6874-6