L`equilibrio economico generale e l`economia del benessere

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L’equilibrio
economico generale
generale
Equilibrio economico
e l’economia
del benessere
benessere
ed
economia del
12.1
I lavoratori che mantengono il loro impiego nel settore regolamentato ottengono un guadagno pari alla superficie A, i lavoratori che perdono il loro impiego nel settore regolamentato subiscono una perdita pari alla somma delle superfici C e D, infine le imprese
che operano nel settore regolamentato subiscono una perdita pari alla somma delle superfici A e B. Le imprese che operano nel settore non regolamentato ottengono un guadagno
pari alla somma delle superfici F e G, coloro che già lavoravano nel settore non regolamentato subiscono una perdita pari alla superficie F e i lavoratori espulsi dal settore regolamentato che trovano un impiego nel settore non regolamentato ottengono un guadagno
pari alla superficie D. Quindi il guadagno netto è pari a G, mentre la perdita netta è pari
a B þ C; per cui le perdite superano i guadagni. Per quanto riguarda l’affermazione riportata, è vero che una parte dei costi ricade sulle imprese del settore regolamentato, ma anche i lavoratori subiscono una perdita (pari alla differenza tra le superfici C e G).
12.2
Occorre considerare il modello di puro scambio con il tetto massimo ai diritti che rappresenta la
dotazione iniziale. La compravendita dei diritti costituisce un miglioramento Paretiano.
12.3
Tutte le allocazioni possibili possono essere rappresentate mediante un segmento di lunghezza pari a 100 unità. Tutte le allocazioni sono Pareto-efficienti perché, in corrispondenza di ciascuna di esse, si può accrescere il benessere di un individuo solo dandogli più
Katz, Rosen, Morgan, Bollino, Microeconomia, 4a edizione, McGraw-Hill, 2011, ISBN 978-88-386-6581-3
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Capitolo 12
sacchettini di arachidi, ma cosı̀ facendo si riduce il benessere dell’altro individuo. Naturalmente questa affermazione presuppone che ciascun individuo tragga soddisfazione solo
dal suo consumo e che nessuno dei 100 sacchettini vada distrutto. Sebbene tutte le allocazioni siano Pareto-efficienti, non è detto che siano tutte eque. Per esempio, se la funzione
del benessere sociale assegnasse laE stessa importanza relativa all’utilità dei due individui
ed essi avessero la medesima funzione di utilità, solo l’assegnazione di 50 sacchettini a testa massimizzerebbe il benessere (cioè sarebbe un’allocazione equa).
100
0
Voi
0
Sacchettini di arachidi
100
L’altro
passeggero
112.4
In generale, i sussidi tra settori sono inefficienti.
12.5
a. La condizione che deve essere soddisfatta affinché l’allocazione del capitale e del lavofucili
ro sia efficiente nella produzione è: MRTSburro
KL ¼ MRTSKL .
burro
(8.4), MRTSburro
=MPburro
e, analogamente, MRTSfucili
b. In base all’Equazione (8.3),
KL ¼ MPL
K
KL ¼
fucili
fucili
¼ MPL =MPK .
c. Moltiplicando i secondi membri delle equazioni in (b) per pburro =pfucili , si ottiene l’equafucili
zione MRPburro
=MRPburro
¼ MRPfucili
L
K
L =MRPK . In base alla regola per l’utilizzo dei
burro burro
fucili fucili
=r
¼w
=r
.
fattori, essa equivale a w
12.6
Occorre considerare preferenze altruistiche per ottenere un miglioramento Paretiano, conseguente
alla condivisione del cibo.
12.7
L’allocazione delle risorse che scaturisce dal sistema di mercato (e che risulta dalla massimizzazione del profitto da parte delle imprese e dell’utilità da parte dei consumatori) è
Pareto efficiente, a condizione che nessun operatore economico faccia il prezzo e non si
verifichino fallimenti del mercato. Però non vi è alcuna garanzia che questa allocazione
Pareto efficiente delle risorse massimizzi il benessere sociale.
Katz, Rosen, Morgan, Bollino, Microeconomia, 4a edizione, McGraw-Hill, 2011, ISBN 978-88-386-6581-3
L’equilibrio economico generale e l’economia del benessere
12.8
V ¼ UM þ UA , le curve di indifferenza sociali soa. Se la funzione del benessere sociale è W
no rette parallele aventi pendenza pari a 1. Questa funzione indica che viene assegnata la stessa importanza relativa al benessere di ciascun individuo.
Utilità di Alice
Utilità di Marta
V ¼ 2UM þ UA , le curve di indifferenza sociali
b. Se la funzione del benessere sociale è W
sono rette parallele aventi pendenza pari a 1=2 . La funzione del benessere sociale indica che l’importanza assegnata al benessere di Marta è doppia rispetto a quella assegnata al benessere di Alice.
Utilità di Alice
Utilità di Marta
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Capitolo 12
c. Se la funzione del benessere sociale è quella indicata nella domanda (a), la soluzione
E A; se invece la funzione del benessere sociale è quelottimale è rappresentata dal punto
la indicata nella domanda (b), la soluzione ottimale è rappresentata dal punto B. Il benessere di Marta è maggiore nel punto B che nel punto A.
12.9
In tutti questi casi, il programma pubblico migliora l’efficienza allocativa.
12.10
1=2
1=2
3=4 1=4
l ¼ XL YL þ ðxC yC uC
0Þ
@l
1=2 1=2
1=4 1=4
¼ 1=2 xL yL þ 3=4 xC yC ¼ 0
@x
(1)
@l 1 1=2 1=2
3=4 3=4
¼ =2 xL yL þ 1=4 xC yC ¼ 0
@y
(2)
3
@l
=4 1=4
¼ xC yC UC
0 ¼ 0
@
(3)
Dividendo l’espressione (1) per l’espressione (2), otteniamo:
yL
yC
¼3 :
xL
xC
Poiché sappiamo che
yC ¼ 20 yL e xC ¼ 10 xL ,
abbiamo:
yL 3ð20 yL Þ
yL
3xL
,o
¼
¼
ð10 xL Þ
xL
20 yL 10 xL
che è l’espressione della curva dei contratti in funzione della combinazione di equilibrio
di Leonardo.
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