Politica Economica A.A. 2016-2017 IL MERCATO DEI BENI Prof. Marco Mele UNINT – UNITE dott.ssa Cristiana Fiorelli Ph.D student in GIASDI mail: [email protected] mail: [email protected] DISCLAIMER Le nozioni di base riportate di seguito non sono né esaustive e né sufficienti per acquisire le conoscenze necessarie alla comprensione della materia. Pertanto, per il superamento dell’esame, occorre integrare tale materiale, da considerarsi come un semplice canovaccio, con gli appunti delle lezioni e i capitoli del libro di volta in volta indicati. LA POLITICA ECONOMICA Le autorità di politica economica (policymaker) pongono in essere delle azioni volte a garantire: 1) 2) 3) 4) STABILITA’ DEI PREZZI PIENA OCCUPAZIONE PAREGGIO DI BILANCIO BILANCIA DEI PAGAMENTI IN EQUILIBRIO Diverse scuole di pensiero: - pensiero classico - pensiero keynesiano - rivoluzione monetarista PRODOTTO INTERNO LORDO - PIL • Definizione di PIL: 1) Il PIL è il valore dei beni e servizi finali prodotti nell’economia in un dato periodo di tempo. 2) Il PIL è la somma del valore aggiunto nell’economia in un dato periodo di tempo. 3) Il PIL è la somma dei redditi di tutta l’economia in un dato periodo di tempo. Il PIL nominale è valutato a prezzi correnti Il PIL reale è valutato a prezzi costanti (anno base) LE COMPONENTI DEL PIL π = πΆ+πΌ+πΊ+π−π • • • • • πΆ = consumi πΌ = investimenti πΊ = spesa pubblica π = esportazioni π = importazioni ππ = π − π = esportazioni nette LA DOMANDA DI BENI PER KEYNES π =πΆ+πΌ • Teoria del consumo keynesiana • πΆ = πΆ0 + πππ dove: ππ = π − π; (ππ = reddito disponibile; π = tassazione) π = propensione marginale al consumo 0<π<1 • Teoria degli investimenti • πΌ = π(π; πΈππΎ) dove: πΈππΎ è l’efficienza marginale del capitale che deve essere ≥ π (tasso di interesse) IL MOLTIPLICATORE KEYNESIANO π = πΆ0 + ππ + πΌ • πΆ0 e πΌ sono esogeni • π = ππ + πΌ π − ππ = πΌ π= Dove 1 1−π π 1−π =πΌ πΌ 1 − π = π s è la propensione marginale al risparmio VARIABILI IN ECONOMIA APERTA • π = π π·ππ₯ ; π dove π è il tasso di cambio; π·ππ₯ è la domanda di beni esteri • π = π ππ ; π∗ ; π dove π ∗ è il prezzo dei beni esteri π = πΆ0 + ππ − ππ − ππ + πΌ + πΊ + π dove m è la propensione marginale ad importare ο Moltiplicatore delle importazioni π= 1 1−π+π πΆ0 − ππ + πΌ + πΊ + π LA SPESA PUBBLICA G Il bilancio dello Stato ENTRATE c/c corrente c/c capitale 1) Entrate tributarie 2) Entrate extra tributarie 3) Alienazione 4) Accensione di prestiti T = voce 1 e 2 delle ENTRATE G = voce 1 e 2 delle USCITE USCITE 1) Spese in c/c + interessi sul debito (πβπ΅) → B = stock di debito 2) Spese in c/capitale per invest. fissi 3) Rimborso prestiti πΊ − π → π ππππ πππππππ‘π πΊ − π − πβπ΅ → π ππππ ππππππππ LA POLITICA FISCALE • Espansiva: aumento di G e/o riduzione di T • Restrittiva: riduzione di G e/o aumento di T FINANZA PUBBLICA • Finanza neutrale (classici) • Finanza keynesiana • Finanza post-keynesiana → f. funzionale f. compensativa FINANZA NEUTRALE «Mano invisibile» del mercato: • • • • stabilità dei prezzi; fattori produttivi perfettamente allocati; piena occupazione; pareggio di bilancio (G = T) ο Shock esogeno → lo Stato può sostituirsi al mercato generando dei disavanzi o deficit (G > T) Copertura: 1. prestito pubblico 2. imposta straordinaria Teorema dell’equivalenza ricardiana (Teorema di Barro-Ricardo) FINANZA KEYNESIANA (1) Crisi del ‘29 – Grande Depressione – forte disoccupazione ο Keynes suggerisce la Teoria del deficit spending per ↑Y: • effetto moltiplicatore • effetto acceleratore ↑G π = πΆ0 + ππ − ππ + πΌ + πΊ βπ = πΆ0 − πβπ + βπΌ + βπΊ π = πΆ0 − ππ + πΌ + πΊ 1 1−π ↑ G ↑ w ↓ u ↑ Y → ↑ I → ↑↑ Y 1 1−π FINANZA KEYNESIANA (2) ο Moltiplicatore dell’alleggerimento fiscale (↓ T) meno efficace dell’aumento di G 1 π > 1−π 1−π 0<π<1 DETERMINAZIONE DELLA PRODUZIONE DI EQUILIBRIO ο La domanda di beni (Y) è uguale all’offerta (produzione) di beni (Z) al netto delle scorte di magazzino π = π = ππΌπΏ = πΆ + πΌ + πΊ + ππ Z,Y Y> Z CROCE KEYNESIANA DD Z >Y 45° Y POLITICA FISCALE ESPANSIVA Z,Y DD’ ↑G DD ο DD-DD’ < Y-Y’ 45° Per effetto del moltiplicatore Y Y Y’