MARTEDÌ 2 AGOSTO 2016- ANNO XIV - N.183 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 - Email: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente Rovereto Cultura Calcio Valduga ordina la cura dimagrante dei dirigenti Kremnitzer studia le patologie della democrazia Manfioletti carica il suo Trento «Giusta mentalità» a pagina 7 Rossi Tonon a pagina 13 Andreetto OGGI 28°C Variabile Vento: SO 3 Km/h Umidità: 65% a pagina 12 Frigo MER GIO VEN SAB 20°/ 31° 20°/ 31° 20°/ 28° 16°/25° Dati meteo a cura di 3Bmeteo.com Onomastici: Eusebio Progresso Provincia I capigruppo invocano un vertice della coalizione. La Lega annuncia: «Ostruzionismo sempre» L’INNOVAZIONE DEI GIURISTI Maggioranza, l’autunno caldo di Giovanni Pascuzzi Parità di genere, Rsa e bilancio: tre spine per la giunta Rossi. Opposizioni critiche M assimiano Bucchi, docente del Dipartimento di Sociologia della nostra università, racconta in un bel libro — intitolato «Per un pugno di idee» — la storia delle innovazioni che hanno cambiato la nostra vita: dalla caffettiera al walkman, dal mouse dei computer al contropiede nel calcio e così via. La narrazione diventa l’occasione per lumeggiare le molle che portano all’innovazione e gli ingredienti del lavoro creativo. A dispetto dello stereotipo che vede nel giurista un pedante esecutore dell’esistente, nei secoli le vite degli uomini sono state cambiate in profondità anche da innovazioni giuridiche. In Europa il periodo medievale si imperniò su un istituto, il feudo, nel quale si combinavano diversi istituti giuridici: c’era la congiunzione di un rapporto personale, il vassallaggio, con una base reale, il beneficium; unione che si completava con un terzo elemento di carattere negativo ovvero l’immunità. Una spinta al superamento del Medioevo fu poi data da un’altra invenzione dei giuristi: i titoli di credito. Si pensi alla cambiale e agli assegni. Tale innovazione consentì la mobilizzazione della ricchezza che costituì una delle premesse per l’edificazione della società capitalistica. L’epifania contemporanea di quei fenomeni è rappresenta dalla cosiddetta «cartolarizzazione dei crediti», uno strumento di ingegneria giuridicofinanziaria che consente di attualizzare (non senza ricadute negative, a volte) una ricchezza futura. Ai giuristi si deve anche l’invenzione del concetto di «persona giuridica», ossia di un soggetto astratto titolare di rapporti giuridici distinti da quelli propri delle persone, concetto grazie al quale è stato possibile costituire le società per azioni (il cui patrimonio è distinto da quello degli azionisti) e la stessa nozione di Statopersona. L’elenco è praticamente infinito e non riguarda solo i rapporti economici: si pensi all’introduzione di istituti quali l’amministratore di sostegno oppure le unioni civili. Da un certo punto di vista, il diritto è una tecnologia se con questa parola intendiamo gli artefatti che migliorano la vita dell’uomo. Il diritto è uno strumento di ingegneria sociale. I giuristi hanno il compito di individuare i problemi della società e immaginare soluzioni innovative utili a risolverli. L’innovazione è favorita quando se ne conoscono i meccanismi. Ecco perché le strategie dell’innovazione dovrebbero far parte del percorso formativo di ogni persona. © RIPRODUZIONE RISERVATA Centenario La primogenita ricorda lo statista ucciso dalle Br «Aldo Moro è senza eredi Era una figura come Gandhi» Si prospetta un autunno caldo in maggioranza. Il governatore Ugo Rossi, al rientro dalle ferie, dovrà affrontare un’agenda fitta: tra quelle che sono state definite «le priorità» ci sono il disegno di legge Maestranzi-Bezzi sulle quote rosa, il bilancio di previsione il piano di razionalizzazione delle Rsa. I capigruppo chiedono un vertice di coalizione, mentre le opposizioni sono critiche e la Lega Nord annuncia: «Ostruzionismo sempre». a pagina 3 Romagnoli di Simone Casalini LA SEGRETERIA S abato Bellamonte ricorderà la figura di Aldo Moro: il 23 settembre scoccano i cento anni dalla nascita. «Ma lui non ha eredità perché non ha eredi» chiarisce la primogenita Maria Fida Moro che vive a Predazzo e sarà presente alla cerimonia. «Papà era un pacificatore, una figura come Gandhi o Martin Luther King. È stato ucciso per distruggere l’Europa e per evitare che l’Italia approdasse ad una democrazia compiuta». Ai membri delle Brigate rosse dice: «Il perdono rimane, ma vedo comportamenti che non sinceramente apprezzo». a pagina 6 Upt, Mellarini accelera Dentro i «dellaiani» a pagina 7 RELIGIONI CONTRO IL TERRORISMO Islam e Chiesa, un’alleanza duratura «Altri incontri» «Siamo tutti padre Jacques». Lo hanno detto domenica in Duomo monsignor Giulio Viviani e l’imam di Trento Aboulkheir Breighche, preannunciando altri incontri. L’alleanza tra Islam e Chiesa durerà. È il messaggio ribadito domenica. «L’immigrazione— afferma Viviani— è una sfida comune». L’imam: «Molti musulmani mi hanno telefonato commossi». a pagina 2 Pagliuca GIUSTIZIA PATRON DIATEC A PROCESSO L’OCCUPAZIONE NEL MIRINO I LEADER DEL MOVIMENTO Uno sponsor sulle scommesse inguaia Mosna Centro sociale Bruno Piazza Dante fa causa e chiede 119.000 euro Il patron della Trentino Volley, Diego Mosna, è finito a processo per uno spot pubblicitario sul gioco d’azzardo online. Il presidente della Diatec è accusato di aver consentito di pubblicizzare sul sito della «trentinovolley.it», sulle maglie degli atleti e sui cartelloni, il marchio di un broker europeo non autorizzato a operare in Italia. Mosna: «C’è un’autorizzazione europea». a pagina 5 Roat La Provincia fa causa ai leader del centro sociale Bruno. Chiesti 119.000 euro a Federico Zappini, Fabiano Malesardi, Stefano Bleggi, Maria Vittoria Cicinelli, Donatello Baldo, Milo Tamanini al risarcimento dei danni conseguenti all’occupazione abusiva dell’edifi- Imprenditore Diego Mosna cio ex Dogana. La difesa: «L’edificio era destinato alla demolizione, danno da provare. La Provincia invece di chiederci i danni dovrebbe apprezzare le migliorie che abbiamo fatto. Il vero degrado è quello degli immobili sfitti». a pagina 4 Romagnoli Federcoop, nuova proposta di dialogo Ancora un documento indirizzato al gruppo di Gios. Le regole sono il nodo di Enrico Orfano IL CONTRATTO F edercoop cerca di far ripartire il dialogo con i giossiani. Diffuso un nuovo documento che dovrebbe servire da base per tornare a trattare, in vista dell’individuazione di un candidato unico. Le regole sono ancora il nodo centrale della discussione, ma non sembra che ci siano novità sostanziali rispetto a quanto proposto a metà luglio. Adesso i giossiani devono decidere: si tratta, oppure si sceglie un candidato. a pagina 11 L’AZIENDA Tagli record Marangoni Il settore porfido I Cobas bocciano è in fibrillazione l’accordo Le aziende vogliono un nuovo contratto provinciale del porfido e impongono tagli pesanti agli stipendi. I sindacati non accettano, ma trattano. Il Coordinamento invece vuol far saltare il tavolo. Marangoni, siamo alle curve finali. Ieri Cgil, Cisl e Uil hanno condiviso l’ipotesi di accordo con l’azienda e oggi i dipendenti votano. I Cobas invece, all’ultimo momento, si sono sfilati. a pagina 11 a pagina 11 Codice cliente: 784332