STORIA DEL DIRITTO ITALIANO
Prof. Federico MARTINO
Anno accademico 2001-2002
Cd. 10-14
Prolegomena: la Storia del Diritto nel quadro degli studi storici
1 “Contemporaneità” della storia.
2. “Storia generale” e “Storie particolari”: un’artificiosa distinzione.
3. La “storicizzazione degli storici”.
4. L’idea di Medioevo: dalla damnatio rinascimentale all’esaltazione romantica.
5. L'illusoria “oggettività” del Positivismo.
6. La storiografia idealistica e le interpretazioni marxiste (B. Croce e A. Gramsci).
7. L'antropologia dalle “Annales”.
8. Aberazioni “postmoderne”: la fine della Storia.
9. Le “trappole” della Storia del Diritto: l’immobile empireo delle
categorie romanistiche e la ricerca dei “precedenti”.
I) Tardoantico ed alto Medioevo: la fine di un mondo e l’inizio di una nuova epoca
1. Dalla fine dell’Impero Romano all’invasione longobarda.
2. La campagna e la città: un'età senza mercato.
3. l’idea del potere senza radici romane: la compenetrazione di “privato” e “pubblico”.
4. Editti longobardi e Capitularia franchi.
5. La Renovatio Imperi.
6. La Chiesa e le sue norme;
7. Le trasformazioni dei secoli XI-XII.
II) Il difficile cammino verso la riscoperta di un potere “Pubblico”
1. Il Comune dell’Italia centro-settentrionale: a) il Comune Consolare; b) il Comune del Podestà; c) il
Comune del Popolo; d) la Signoria.
2). Il “Regnum Siciliane”: a) la costituzione e la fase normanno-sveva; b) l’età angio-aragonese.
III) Norme e giuristi nel tarso medioevo
1. La riscoperta delle leggi di Giustiniano.
2. L’ “aequitas” e il ruolo degli interpreti.
3. La normativa statutaria
4. Il diritto del Regnum Siciliae: a) l'idea della sovranità in epoca normanna; b) l’illusione fridericiana; c)
Angioni e Aragonesi: dal sogno alla realtà.
5. Nascita e sviluppo dell'Università medievale.
IV) la creazione del “sistema del diritto comune”: la cultura giuridica come strumento di potere del
ceto dei giuristi-dottori.
1. Irnerio e l’autonomizzazione della cultura giuridica.
2. L’ “aequitas” e il ruolo degli interpreti.
3. La costruzione del “Corpus”.
4. Il rapporto ius commune-iura propria.
5. La “dottrina degli Statuti”.
6. La valorizzazione della dialettica aristotelica.
7. I regimi signorili e la crisi del ruolo dei giuristi.
8. La prudente presa di distanza dal diritto romano: l’Umanesimo giuridico.
9. L’Europa “a due velocità”: l’Italia del tardo diritto comune e le legislazioni delle grandi monarchie
nazionali.
N.B. – La conoscenza dei Prolegomeni e dei punti IV, 8, 9 è facoltativa