servizi per il miglioramento delle condizioni di vita nelle

SERVIZI PER IL MIGLIORAMENTO
DELLE CONDIZIONI DI VITA
NELLE PICCOLE COMUNITÀ PERIFERICHE
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opo quasi quattro anni dall’approvazione dal Programma di Azioni Innovative da parte della Commissione Europea, la sperimentazione attuata in
Valle del Chiese sta volgendo alla sua fase conclusiva.
In questi anni si è avuta, grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea, dello Stato italiano e della Provincia Autonoma di Trento, la possibilità di migliorare la qualità della
vita della popolazione e nel contempo ridurre il rischio di
isolamento delle zone periferiche svantaggiate nella Valle del Chiese, zona scelta per la sperimentazione del
Progetto.
Il Programma “Servizi per il miglioramento delle condizioni
di vita nelle piccole comunità periferiche”, incentrato sullo
sfruttamento delle possibilità offerte dalla società dell’informazione mediante l’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici,
consiste in una serie di progetti sperimentali tematici ed
interrelati aventi per oggetto, con il supporto delle moderne
tecnologie, il miglioramento delle condizioni di vita di anziani, donne, giovani e disabili residenti in zone decentrate e
meno prospere della montagna trentina.
Nello specifico si sono sviluppate 4 azioni tra loro fortemente sinergiche al fine di raggiungere l’obiettivo comune di “migliorare le condizioni di vita nelle piccole comunità periferiche”.
La prima azione, denominata “Negozio virtuale ad accesso facilitato”, ha avuto come obiettivo la riduzione dell’isolamento geografico ed economico della zona interessata favorendo le pari opportunità, diminuendo gli
svantaggi competitivi e migliorando la qualità della vita
delle collettività.
In particolare si è sviluppato un sistema telematico semplice ed economico che permette la comunicazione tra
cliente e commerciante, consentendo la consultazione
di prodotti e servizi on-line ed il conseguente acquisto
per mezzo delle nuove tecnologie informatiche.
In concomitanza allo sviluppo del sistema informatico del
modello di negozio virtuale si è sviluppato un progetto
pilota che garantisce sia ai commercianti sia agli erogatori
di servizi sociali della Valle una visibilità sul web, grazie
ad una “vetrina on-line” che permette una riduzione dell’isolamento geografico ed economico della zona favorendo le pari opportunità, diminuendo gli svantaggi competitivi e migliorando la qualità della vita delle collettività.
Il fulcro dell’intero Programma è stato il TeleCentro per
TeleServizi, un centro di servizi telematici per l’accesso
alla società dell’informazione da parte dei cittadini, che
ha visto al suo interno lo sviluppo delle singole azioni
previste dal Progetto di Azioni Innovative.
Con il TeleCentro di Pieve di Bono ed i telesportelli territoriali, dislocati in tutti i comuni e frazioni della Valle del
Chiese, si è cercato di avvicinare gli abitanti alle nuove
tecnologie ed ai servizi da esse offerti, cercando di creare un incontro capillare sul territorio tra domanda e offerta di servizi.
Il TeleCentro è stato inoltre un importante “banco di prova” per la sperimentazione di attività connesse alle nuove tecnologie informatiche, sia nel settore dell’ecommerce sopra descritto, sia nell’attività di telelavoro/
call-center. È stato poi sede di attività di sensibilizzazione
ed avvicinamento al mondo dell’informatica e sede distaccata dell’Università degli Studi di Trento per quanto
concerne il corso di laurea a distanza in “Economia delle
organizzazioni non profit e delle cooperative sociali”.
Nell’estate del 2005 il TeleCentro ha ospitato anche l’ITCirst che ha promosso il progetto Web Valley, un’esperienza destinata agli studenti delle scuole superiori incentrata sullo studio e ricerca delle moderne tecnologie informatiche basate su Internet.
L’azione 3 denominata “Obiettivo: anziano ben servito”
consta di molteplici progetti destinati al miglioramento
esperienze e buone pratiche attraverso piattaforme di
comunicazione elettronica.
Come ultima attività si è lavorato su un progetto che prevede la creazione di una rete di dialogo, tra le diverse
regioni europee, per lo scambio di esperienze e informazioni su progetti realizzati o in corso d’opera, i cui risultati
potrebbero essere resi noti e applicati in regioni ed aree
di montagna europee con caratteristiche simili dal punto
di vista socio-economico. A conclusione di ciò è stato
realizzato un seminario che si è concluso con la proposta ai partecipanti di coordinarsi per creare un protocollo
di intesa per lo scambio di buone pratiche, di cui si parlerà più diffusamente sul prossimo numero.
Matteo Anesin
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dei servizi offerti agli anziani attraverso l’innovazione dei
modelli organizzativi e gestionali ed il potenziamento degli
stessi con l’ausilio strumentale delle opportunità derivanti
dalla società dell’informazione.
Per migliorare detti servizi è stato attuato un progetto, in
collaborazione con l’Azienda Provinciale per i Servizi
Sanitari di Trento, dal titolo: “Realizzazione della rete per
il collegamento fra le strutture territoriali e sanitarie nella
Valle del Chiese” che ha previsto per il medico di famiglia e quelli delle residenze Sanitari e Assistenziali più
incisività nella gestione del percorso di cura del paziente
ed un più facile accesso alle prestazioni sanitarie da parte dei cittadini. Considerato l’interesse suscitato nella
popolazione da quest’ultimo progetto, si è deciso di estendere lo stesso ai comuni della Bassa Valsugana e del
Tesino che presentano le stesse difficoltà della Valle del
Chiese sia da un punto di vista del territorio che dei servizi.
Sempre all’interno della stessa azione si è puntato al miglioramento dei servizi di trasporto, grazie alla realizzazione di “Elastibus”, un servizio di trasporto pubblico locale a chiamata che permette di prenotare la corsa
personalizzandola nelle fasce orarie in cui il servizio è
attivo ed in alternanza alle corse previste dal sistema di
trasporti provinciale.
Per innalzare il livello di qualità di vita, specie per gli anziani, oltre al miglioramento del servizio di trasporto si è
lavorato anche sul settore domotica realizzando, grazie
al supporto dell’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale, uno studio mirato alla possibile integrazione tra
anziani e nuove tecnologie e alla definizione di protocolli
per l’utilizzo della domotica in casi di handicap psicofisico.
Al fine di consentire la definizione delle linee guida in
materia di integrazione e progettazione individualizzata
di servizi e tecnologie è stata composta un’équipe
multiprofessionale ed interistituzionale di operatori, grazie alla quale sono stati individuati alcuni casi pilota che
hanno fatto da traino alla sperimentazione.
Un’altra implementazione dell’azione 3, sempre indirizzata all’assistenza integrata strutture-territorio, si è avuta
relativamente ai servizi sociali.
Per permettere la permanenza dell’anziano presso l’abitazione, rimandando quindi il più possibile il ricovero presso le strutture ospedaliere o di soggiorno per anziani, si
è sviluppato il progetto di “Teleassistenza”. Si tratta di un
servizio rivolto a tutte quelle persone che, vivendo nella
propria abitazione, hanno bisogno non solo di un aiuto
tempestivo in caso di emergenza, ma anche di poter
contare su un’interazione continua con personale qualificato. é stato quindi realizzato un portale Internet grazie
al quale è possibile usufruire sia del servizio di
Telesoccorso sia del servizio di Telecontrollo.
Sempre nell’ambito dei servizi agli anziani si è introdotto,
nelle RSA della Valle e nel Comprensorio Giudicarie e
Rendena, un software che consente la gestione
informatizzata della cartella clinica del paziente.
Con la quarta azione del Programma, destinata alla
trasferibilità ed al trasferimento dei risultati a livello regionale, interregionale e trasnazionale, si è puntato alla partecipazione a reti italiane ed europee con lo scopo di
creare un network efficace alla programmazione europea su progetti di azioni innovative nell’ambito della società dell’informazione, per condividere informazioni,