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IL GIARDINO DI CONO
Appunti di Cristian sulla realizzazione del progetto
Progetto realizzato dalla collaborazione tra Cooperativa perLuca, Azienda Usl e Cooperativa Agriverde
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n linea con gli obiettivi del sistema del Welfare del
Distretto di Casalecchio di Reno, l’integrazione rappresenta, soprattutto nell’ambito della disabilità la modalità
fondante di qualsiasi azione e a qualsiasi livello tale azione
venga posta, dalla programmazione all’attuazione degli
interventi.
La possibilità di proporre progetti personalizzati a persone
che potessero usufruire di risorse ed opportunità del territorio, è sempre stata una priorità.
A tutt’oggi molte persone disabili stanno usufruendo di
questi progetti che mirano a consolidare le autonomie della
persona integrando esperienze educative e di sostegno, per
migliorare qualitativamente la relazione con se stessi e le
persone con cui vengono in contatto.
Tramite le cooperative sociali del territorio, bacino importantissimo di risorse e disponibilità, si sono costruiti percorsi interessanti, a misura di chi ne usufruiva, mantenendo alto lo standard qualitativo di formazione ed esperienza
nella relazione e nel conseguimento di competenze specialistiche.
Con la Cooperativa per LUCA e l’associazione Gli amici
di Luca, forti sostenitori dei percorsi riabilitativi delle persone uscite dal coma, abbiamo realizzato un progetto
unico nel suo genere: costruire e mantenere, nel tempo,
uno spazio dedicato alla botanica. Progettato per un disabile del territorio e sostenuto nella parte formativa dalla
Cooperativa Agriverde e per la parte di sostegno educativo dalla Cooperativa Nuova Sanità, convenzionata con
l’AUSL.
Tale progetto, è partito con la consapevolezza che parte del
percorso stabilito fosse una diretta responsabilità del fruitore (interesse, precisione, puntualità, discussione, mantenimento e consolidamento delle competenze acquisite),
pensando che la strada e gli obiettivi proposti fossero ricavabili e determinabili dal disabile che è parte integrante e
sostenente del progetto medesimo.
Quindi un progetto altamente personalizzato, interattivo e
modificabile a seconda dell’utilizzo e della trasformazione
che la persona stessa voleva farne, rispetto al percorso
conseguito. Una forma di pensiero interattivo e consapevole per il miglioramento dell’ integrazione e della qualità
di vita.
USSI Disabili Adulti
Distretto di Casalecchio di Reno
A.USL di Bologna
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N
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el corso di questi anni, 12 precisamente, da quando
il progetto della Casa dei Risvegli Luca De Nigris è
cominciato ad essere immaginato, poi via via realizzato, la
storia di questo luogo e di questo percorso mi sembra intriso di qualcosa di fiabesco.
Come nelle fiabe, i protagonisti sono persone un po’ speciali che, forse proprio per questa loro caratteristica,
hanno il potere di affrontare prove molto difficili e riescono a superarle, spesso con l’aiuto di altri individui con doti
particolari, o un po’ magici, forse.
Cristian, per esempio, ce l’ha fatta, ha combattuto come
un San Giorgio contro il Drago, il suo Drago era il coma
e lui l’ha sconfitto, aiutato da personaggi dotati di poteri
speciali: l’amore, l’amicizia, la dedizione.
Cono è il protagonista di un’altra bella fiaba: quella
del padre anziano (Cono) che decide di aiutare a
suo modo il figlio Angelo e la sua donna Elisa
che stanno risalendo insieme il ripido pendio
nel quale il giovane è precipitato con il
coma… E li aiuta, ma nel modo più magico
e fiabesco: attorno a loro, in un pezzo di
terra incolto che gli è stato affidato alla Casa
dei Risvegli Luca De Nigris vicino alla loro
casetta, fa crescere tanti fiori bellissimi, vario4
pinti e dai diversi profumi. Per tutti coloro che hanno partecipato alla storia di Angelo, Elisa e Cono, quella terra
che fiorisce rigogliosa resta nel ricordo come un piccolo
giardino dell’Eden, dove ogni pianta nuova che cresceva
era una speranza in più di vita.
Ma talvolta le fiabe si incrociano e diventano ancora più
belle. Allora il giovane vigoroso che ha vinto il Drago
trova ora, in un altro pezzo di terra attorno alla Casa dei
Risvegli Luca De Nigris, il luogo dove poter esprimere al
meglio il suo attuale grande amore per il giardinaggio; grazie ancora una volta all’aiuto di altri personaggi che incontra sul suo cammino, realizza un bel giardino di piante
aromatiche che curerà amorevolmente e che allieterà con i
suoi colori e i suoi profumi gli ospiti della Casa e tutti gli
amici che li verranno a trovare.
Cono, dal bellissimo giardino in cui si trova
ora, dove il sole non tramonta mai, guarda, sorride e approva.
A noi, con Cristian, Cono e tutti gli altri
numerosissimi protagonisti di questa
fiaba, il compito di portarla a lieto fine.
Maria Vaccari - mamma di Luca
presidente ass.ne “Gli amici di Luca”
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DA DOVE SIAMO PARTITI…
1) Abbiamo individuato la zona più
adatta per realizzare l’aiuola, tenendo
in considerazione diversi aspetti:
- La tipologia del terreno;
- L’esposizione al sole;
- La vegetazione esistente;
- La tipologia di aiuola che s’intendeva realizzare;
- La vicinanza dell’acqua per l’irrigazione.
2) Abbiamo progettato su carta come
posizionare le piante rispetto allo spazio, all’altezza, all’evoluzione delle
piante e a quelle già esistenti nell’area
individuata.
Le piante già presenti sono i LIGUSTRI a forma si siepe (dai fiori bianchi e profumati), l’ACACIA (pianta
che rilascia nella terra un essudato
radicale, che potrebbe danneggiare le
piante circostanti), la ROVERELLA
(pianta che può arrivare ad un’altezza
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di 25 metri) e la ROSA CANINA
(arbusto spinoso altro 100-200 cm).
3) Abbiamo trasportato e posizionato
7 metri cubi di terra da riporto, composta anche da detriti grossolani al
quale abbiamo aggiunto terriccio,
letame (equino/bovino) e lapillo vulcanico (proveniente dall’Etna).
La terra da riporto è stata posta in
modo tale da formare tre aiuole,
lasciando uno spazio di circa 130 cm
tra un’aiuola e l’altra per permettere il
passaggio pedonale e il passaggio delle
carrozzine.
Nel frattempo abbiamo preparato le
buche per poter, in seguito, piantare
degli arbusti intorno alle tre aiuole.
In alto a destra:
Area individuata.
A destra:
Trasporto e posizionamento della terra.
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Strumenti utilizzati:
- carriole per il trasporto della terra
- pale, badili, vanghe e palette
- forbici e metro
- il rullo a mano per compattare la
terra
4) Abbiamo appoggiato sul terreno,
dopo aver un po’ scavato, un materiale chiamato “TESSUTO NON TESSUTO” (tessuto non filato derivato
dal petrolio, tipo la plastica) intorno
e in mezzo alle tre aiuole. Le strisce
del “tessuto non tessuto” devono
essere bene soprapposte, per evitare
che lo STABILIZZATO (materiale
calpestabile composto da pietre utilizzato come passaggio pedonale) si
disperda e le erbe infestanti crescano.
Il “tessuto non tessuto” funge da supporto per lo stabilizzato.
Lo stabilizzato, diversamente dalla
ghiaia (dalle pietre dagli angoli tondeggianti), favorisce il passaggio delle
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carrozzine, perché è costituito da pietroline con gli angoli squadrati che,
con il tempo e il peso, tendono a
incastrarsi tra di loro, diventando una
superficie stabile.
5) L’IMPIANTO
DI IRRIGAZIONE.
Al tubo principale dell’acqua abbiamo collegato un TUBO DI POLIETILENE, dal diametro di circa 2 cm.
Questo tubo lo abbiamo fatto passare interrato intorno al TESSUTO
NON TESSUTO per irrigare gli
arbusti e le aiuole.
Al tubo di polietilene, abbiamo collegato le ALI GOCCIOLANTI, che
irrigano le aiuole, fissate con dei pezzi
di ferro che abbiamo tagliato e piegato a forma di U. Ogni aiuola è dotata
di un rubinetto indipendente, che
possiamo aprire in base alle necessità.
Abbiamo un quarto rubinetto centrale, che permette l’irrigazione dell’in-
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tera area (compresi gli arbusti).
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Di quanta acqua hanno bisogno le
nostre piante?
Essendo delle piante officinali non
hanno bisogno di molta acqua.
Durante la STAGIONE INVERNALE (circa da Novembre a Febbraio)
non hanno bisogno di ricevere acqua,
quindi non vanno innaffiate. Da fine
Febbraio in poi si può iniziare a irrigarle per circa 15 minuti ogni 2 giorni nel caso non dovesse piovere.
Come poter capire se le piante
hanno bisogno di acqua?
Ci sono due importanti indicatori.
Innanzitutto, bisogna OSSERVARE
LE PIANTE stesse. Ci sono alcune
piante come ad esempio la SALVIA
MAXIMA le cui foglie, se si ABBASSANO, indicano che bisogna intervenire e irrigare.
Altro indicatore importante è LA
TERRA, la quale impugnandola deve
essere sempre UMIDA ma MAI
FRADICIA.
Durante la STAGIONE ESTIVA le
nostre piante necessitano invece di
più acqua. Ad esempio nei mesi di
Luglio e Agosto bisogna irrigarle ogni
giorno per circa 1 ora.
Con il nostro sistema di irrigazione le
piante ricevono in 1 ora 24 litri di
acqua. Il momento della giornata
ideale per innaffiare è al mattino o la
sera.
Non va innaffiato quando piove!
Un’alternativa al sistema di irrigazione manuale da noi utilizzato è quello
automatico, attraverso l’utilizzo di
una CENTRALINA. La centralina
permette di regolare l’accensione e lo
spegnimento automatico del sistema
di irrigazione a seconda della necessità delle nostre piante, attraverso
l’istallazione di una elettrovalvola
(un rubinetto comandato elettronicamente).
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Che tipo di acqua utilizziamo per
irrigare le nostre piante?
Usiamo acqua dell’acquedotto, un’acqua non idonea per le piante perché
ricca di CLORO. Il cloro viene
aggiunto dall’uomo per disinfettare
l’acqua utilizzata per uso domestico.
L’ideale per le piante è utilizzare
acqua piovana o acqua proveniente
da una falda. In questo secondo caso
però avremmo il problema del CALCARE che non fa bene alle nostre
piante. In caso di eccesso di calcare si
faranno gli aggiustamenti del caso,
intervenendo con concimazioni primaverili riequilibranti (liquidi o granulari).
A sinistra (sopra e a fianco):
Il trasporto delle piante.
In alto a destra:
L’odore della Perowskia!
8
6) TRAPIANTO
DELLE PIANTE.
Abbiamo inizialmente posizionato le
nostre 150 piante per vedere l’effetto
visivo complessivo. Tra le piante
abbiamo lasciato una distanza di circa
35/40 cm.
Una volta effettuato il trapianto,
abbiamo coperto tutta la terra delle
nostre tre aiuole, con della CORTECCIA DI PINO MARITTIMO, utiliz-
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A sinistra:
Trasporto della
corteccia di Pino.
A destra:
Piante aromatiche
appena piantate.
Sotto.
Aiuola terminata.
Sotto a destra:
Sistemazione
della corteccia di Pino.
zata per proteggere le radici delle piante dal gelo invernale.
La corteccia ha però un difetto.
Provenendo da una conifera e venendo col tempo degradata si incorporerà
al terreno rendendolo acido: per le
nostre piante questo può essere un
problema. Il ph del terreno si riequilibra con la presenza del calcare nell’acqua utilizzata per l’irrigazione (il calcare dell’acqua tende a neutralizzare
l’acidità provocata dalla corteccia).
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Gli ARBUSTI presenti
intorno alle aiuole:
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1
... da Fioritura
- Melo da fiore (Golden Hornet)
1) Melo da fiore
(Golden Hornet)
... aromatici
- Alloro (Laurus Nobilis)
2) Fiore delle farfalle
(Buddleja Davidii)
4
3) Scotano
(Cotinus Coccygria)
4) Fiore d’angelo
(Philadelphus Coronarius)
7
3
10
6
... dalla Colorazione e Fioritura Estiva
- Fiore delle farfalle (Buddleja Davidii)
6) Calicanto
(Calycanthus Floridus)
7) Alloro
(Laurus Nobilis)
8) Evonimo
Berretto da prete
(Evonymus Alatus)
... dalla Colorazione Autunnale
- Evonimo – detto Berretto da prete
(Evonymus Alatus)
- Scotano (Cotinus Coccygria)
5) Melograno
(Punica Granatum)
5
... da Frutti
- Melograno (Punica Granatum)
... dalla Fioritura Primaverile precoce
- Fiore d’angelo
(Philadelphus Coronarius)
8
- Calicanto (Calycanthus Floridus)
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PIANTE AROMATICHE
presenti nelle aiuole:
TIMO
(Thymus Vulgaris, Citriodorus,
Serpyllum)
LAVANDA
(Lavandula Angustifolia,
Stoechas)
ELICRISO
(Helichrysum Italicum
o semprevivo)
ORIGANO
(Origanum Majorana, Vulgare)
2
3
LIPPIA
(Aloysia Triphylla)
PIANTE
TAPPEZZANTI
DRAGONCELLO
(Artemisia Dracunculus)
ERBA CIPOLLINA
(Allium Schoenoprasum)
SANTOREGGIA
(Satureja Montana)
ISSOPO
(Hyssopus officinalis)
SALVIA
(Officinalis, Variegata, Maxima,
Sclarea)
PEROVSKIA
(Perovskya atriplicifolia)
ROSMARINO
(Rosmarinus Prostratus,
Tuscan Blue)
MENTA
(Mentha Marocchina,
Piperita)
5
4
6
1) Salvia
(Officinalis, Variegata,
Maxima, Sclarea)
2) Cotoneaster
(C. Horizontalis)
3) Geranio
(Geranium Cantabrigiense)
4) Rosa - Fata amorevole
(Lovely Fairy)
5) Ceratostigma
(C. Plumbaginoides)
Sono piante sia aromatiche
che da fioritura che hanno
la caratteristiche di coprire
la terra. Abbiamo piantato
le seguenti piante tappezzanti:
- GERANIO
(Geranium Cantabrigiense)
- CERATOSTIGMA
(C. Plumbaginoides)
- COTONEASTER
(C. Horizontalis)
- ROSA - Fata amorevole
(Lovely Fairy)
6) Callistemon
- CALLISTEMON
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Alcune curiosità sulle nostre
PIANTE AROMATICHE
TIMO (Thymus):
È un piccolo arbusto
ramificato, con numerose foglie piccole,
appuntite, fortemente
aromatiche e di colore
verde chiaro. È molto diffuso nel
Mediterraneo Occidentale.
Il suo nome scientifico Thymus deriva dal
greco forza, coraggio, che risveglierebbe in
coloro che ne odorano il profumo balsamico.
Il timo possiede notevoli proprietà antisettiche a livello gastrointestinale, note
fin da tempi antichissimi. Costituiva, con
altri oli essenziali, sostanza base usata dagli
Antichi Egizi nel processo di imbalsamazione.
In erboristeria il suo uso è consigliato nelle
affezioni dell'apparato respiratorio quali
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tosse o asma, visto che svolge una funzione espettorante, aumentando la produzione di secreto bronchiale e facilitandone
l'espulsione.
Può essere usato come infuso (tipo tè)
oppure come condimento nelle pietanze,
facilitando la digestione di cibi grassi.
Habitat: cresce in terreni ben drenati e
soleggiati.
LAVANDA (Lavandula):
Molto diffusa nel Mediterraneo, sono note
ventotto specie di questo arbusto aromatico
sempreverde.
La lavanda è conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà antisettiche, analgesiche, antinevralgiche.
In aromaterapia, viene utilizzata come
tranquillizzante, equilibrante del sistema
nervoso e come decongestionante contro i
raffreddori e l'influenza.
Qualche goccia di olio essenziale, aggiun-
ta nell'acqua del bagno, aiuta a rilassarsi.
Utilizzata nell'ultimo risciacquo quando si
lavano i capelli, oltre a dare un profumo
delizioso, aiuta a combattere i capelli grassi.
I fiori di lavanda, contrariamente a tante
altre specie, conservano a lungo il loro
aroma anche se secchi. È consuetudine,
infatti, mettere nei cassetti della biancheria, dei sacchetti di tela riempiti di fiori di
lavanda, per profumare gli indumenti.
Habitat: luoghi soleggiati
ELICRISO (Helychrysum):
Cresce
nell'Europa
meridionale, ma è nella
zona Mediterranea che
ha la sua maggiore diffusione. È comune
nelle zone pietrose e
aride, sulle colline calcaree. Fiorisce in
estate e il nome Elicriso deriva dal greco
"helios" = sole e "chrysos" = oro, e si riferisce alla forma e al colore giallo dorato
molto luminoso dei suoi fiori.
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In erboristeria viene utilizzato per le sue
proprietà antiasmatiche e, per uso esterno,
come lenitivo antinevralgico.
Le foglie dell’elicriso forniscono un moderato aroma di curry e possono essere
impiegate per insaporire risotti, minestre,
carne di pollame e ripieni.
Habitat: luoghi particolarmente soleggiati.
ORIGANO (Origanum):
È un arbusto con foglie
di colore verde scuro.
L'origano è una delle
erbe aromatiche più
utilizzate nella cucina
mediterranea in virtù
del suo intenso e stimolante profumo.
Il suo olio essenziale è molto utilizzato
nell'aromaterapia. I suoi infusi sono consigliati contro la tosse, le emicranie, i
disturbi digestivi e i dolori di natura reumatica svolgendo una funzione antinfiammatoria.
L'Origano è anche un buon repellente per
le formiche: basta cospargerlo nei luoghi
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frequentati e ricordarsi di sostituirlo spesso per tenerle lontane.
Habitat: zone collinari, distese erbose.
SALVIA:
È una specie aromatica
sempre verde diffusa
nel Mediterraneo e
nell’Africa Settentrionale.
L'estratto di salvia è un
eccellente fissatore per profumi. Rafforza
le gengive ed è indicato per lo smalto dei
denti.
Tra i principali effetti, la salvia ha efficacia
antisettica ed è anche digestiva e calmante. Le foglie della Salvia possiedono un
sapore intenso, vengono adoperate in
quantità limitate per aromatizzare i cibi e
per facilitarne la digestione.
La salvia contiene una sostanza (il tuione)
che può risultare tossico ad alte dosi. Ciò
ha impatto sia sull'uso culinario che su
quello medicinale e spiega perché la salvia
è stata usata come aroma ma non, per
esempio, come insalata.
Habitat: terreni secchi ben drenati.
ROSMARINO (Rosmarinus):
Diffuso nel Mediterraneo è un arbusto aromatico, sempre verde,
compatto e con foglie
persistenti aghiformi,
impiegate molto comunemente nella cucina italiana. Si tratta di
un arbusto che in natura può raggiungere i
3 metri d'altezza. I suoi fiori, di colore
azzurro-malva, sbocciano a partire dalla
primavera.
I rametti e le foglie raccolti da Maggio a
Luglio e fatti seccare all'ombra, hanno
proprietà aromatiche, stimolano l'appetito
e le funzioni digestive.
L'infuso aggiunto all'acqua da bagno aiuta
a purificare e tonificare la pelle.
Il rosmarino (specie l'olio essenziale ricco
di canfora) è controindicato in persone
che soffrono di epilessia.
Habitat: si adatta a zone con clima mite.
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LIPPIA - Citronella (Aloysia triphylla)
Originale del Sud
America (Argentina e
Cile) fiorisce in agosto-settembre, con piccoli fiori bianchi sfumati di rosa. Le foglie
sono utilizzate per aromatizzare olio e
aceto, tè, dolci e ogni piatto che richiede
l’aroma del limone. Questa specie ha
diverse proprietà terapeutiche, soprattutto
digestive, antispasmodiche e diuretiche.
La tisana di lippia cura congestioni bronchiali e nasali.
L'olio essenziale, estratto dalle foglie, è
impiegato nell'industria dei profumi e dei
saponi.
Habitat: zone ben drenate e temperate.
DRAGONCELLO
(Artemisia dracunculus):
Molto diffusa nell’Europa Orientale, possiede
fiori di colore verdastro
e foglie strette che pos14
sono essere raccolti nei mesi più caldi.
È molto utilizzata nella cucina per insaporire pesce, uova ed altre pietanze.
Ha proprietà antisettiche e digestive.
Masticare le foglie riduce le sensibilità
delle papille gustative, favorendo l'assunzione di medicine amare.
Solitamente le foglie si usano tramite un
infuso e hanno la proprietà di stimolare
l'appetito. Le radici del dragoncello danno
sollievo al mal di gola.
Habitat: zone soleggiate.
ERBA CIPOLLINA
(Allium schoenoprasum):
Originale
dell’Asia
Centrale, l’erba cipollina è una pianta perenne, caratterizzata da
foglie fini, cilindriche, erette, di un bel
colore verde smeraldo brillante. Le foglie,
di struttura elastica in lunghezza, "scrocchiano" sotto le dita se schiacciati e sprigionano un sottile aroma di cipolla. A fine
primavera o in estate appaiono in cima
agli steli i piccoli e graziosi fiori sferici,
comunemente di un bel color malva, più
raramente bianco-rosati.
L'erba cipollina si usa quasi esclusivamente fresca poiché ha un aroma lieve che si
perde facilmente.
È nota e usata in erboristeria come antisettico, cardiotonico, cicatrizzante e vermifugo.
Habitat: suoli ben drenati, climi temperati.
SANTOREGGIA
(Satureja montana):
Diffusa nell’Europa Meridionale è caratterizzata da foglie molto aromatiche, utilizzate per
dare sapore a piatti di carne e pesce.
Le sommità fiorite si usano in infuso, digestioni difficili, disturbi gastrointestinali,
per fluidificare catarro nei raffreddori e
bronchiti, per lavare ferite e piaghe, e
quale collutorio per la gola e la cavità
orale infiammata.
Aggiunta nell’acqua del bagno, toglie la
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stanchezza, tonifica, purifica e deodora il
corpo, usata nel pediluvio toglie il gonfiore delle caviglie. Il suo infuso frizionato sui
capelli, fortifica il bulbo pilifero e tiene
lontano i pidocchi.
Habitat: terreni ben drenati.
MENTA (Mentha):
Esistono più di 600
varietà di questa erbacea perenne rustica,
vigorosa a tal punto
che si incrocia spontaneamente e dà vita a
sempre nuove varietà.
In medicina ha funzioni di digestivo, stimolante delle funzioni gastriche, antisettico e tonificante; si possono preparare decotti e infusi.
In cucina si usa nelle zuppe, nelle salse,
nella carne, in special modo per preparare liquori, sciroppi e caramelle. Le caramelle alla menta sono largamente usate
per il loro gusto e per la loro capacità di
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rinfrescare l'alito e lenire il mal di gola.
Molto usata per aromatizzare alcune
varietà di tè verde: tipico il tè verde
maghrebino.
Dalla menta si estrae il mentolo, che è
un ingrediente di molti profumi, cosmetici, medicinali e viene usato persino per
aromatizzare le sigarette.
Habitat: terreni freschi, ma ben drenati
e piuttosto ricchi di sostanze nutritive.
Esposizione sia mezz'ombra che pieno
sole.
ISSOPO (Hyssopus)
Molto diffuso nell’Europa
Meridionale,
l’Issopo è un arbusto
di piccola dimensione
semi-sempreverde.
Le foglie contengono un olio antisettico e
antivirale. Sulle foglie di questa pianta
cresce una muffa da cui si ottiene la penicillina.
L’issopo ha un sapore di menta un po'
amaro e può essere aggiunto alle minestre,
alle insalate o alle carni, anche se dovrebbe essere usato con moderazione poiché il
sapore è molto forte.
Habitat: luoghi soleggiati, ben drenati.
Europa Meridionale.
PEROVSKIA
Originaria dell’Asia è
un’erbacea perenne che
sviluppa un arbusto
legnoso. Dalla primavera inoltrata, fino
all'estate, all'apice dei fusti sbocciano piccoli fiori di colore blu, simili ai fiori di
lavanda, riuniti in lunghe spighe. Le foglie
argentate se stropicciate emanano un gradevole e intenso profumo di salvia.
Habitat: terreni sabbiosi, molto ben drenati e soleggiati.
Le informazioni qui riportate hanno solo un
fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.
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GIARDIN
IL GIARDINO DI CONO
La Casa dei Risvegli Luca De Nigris è un centro pubblico innovativo, di riabilitazione e
ricerca dell’Azienda Usl di Bologna, per persone in stato vegetativo o post vegetativo in
fase post-acuta con ancora un potenziale di
cambiamento. Attiva dal Marzo 2005 è un
nodo di una rete per grave o gravissima cerebrolesione acquisita che, a Bologna, assiste
circa 200 persone all’anno, fra le quali circa 40
necessitano di assistenza ospedaliera protratta.
Il centro è caratterizzato da una offerta assistenziale specifica, da un adeguato livello di
osservazione, cura e riabilitazione della persona con esito di coma ma anche di aiuto alle
famiglie nella fase postacuta riabilitativa.
Nella struttura si assiste all’integrazione fra
Azienda Sanitaria e Associazione di Volontariato
nei processi di assistenza, riabilitazione e ricerca e alla sperimentazione di un nuovo tipo di
setting con una ecologia sociale non tradizionalmente ospedaliera per permanenze prolungate.
www.casadeirisvegli.it
L’Associazione “Gli Amici di Luca” nasce
nel 1997 per provvedere, attraverso un
appello alla solidarietà, alle cure necessarie
per risvegliare Luca. Dalla sua vicenda
Fulvio De Nigris e Maria Vaccari, i suoi
genitori, hanno fatto nascere un sogno che
si è fatto realtà: la “Casa dei Risvegli” a lui
dedicata. Il progetto si è realizzato grazie al
felice incontro con l’Azienda Usl di
Bologna, il Comune di Bologna e le istituzioni locali.
L’Associazione svolge inoltre attività di
informazione e sensibilizzazione sul tema
del coma e del risveglio e forma volontari
qualificati per aiutare chi si trova in condizioni di estrema difficoltà, per sorreggere le
famiglie e lavorare insieme ad esse, per contrapporre una cultura della cura a una prassi dell’abbandono.
La cooperativa perLUCA nasce da professionisti non sanitari che operano nella
Casa dei Risvegli Luca De Nigris. Offre
una serie di servizi per il recupero e la valorizzazione delle risorse e delle potenzialità
di persone che si trovano a vivere una
situazione difficile, con specifico riferimento agli esiti di coma e alla condizione clinica di stato vegetativo e di minima coscienza, anche sul piano assistenziale complessivo della famiglia.
La cooperativa intende portare avanti, con
professionalità e convinzione, la realizzazione sul territorio di ciò che avviene quotidianamente all’interno della “Casa dei
Risvegli Luca De Nigris”, un importante
apporto socio-educativo al percorso medico-sanitario della persona con esito di
coma.
www.perluca.it
www.amicidiluca.it
Comaiuto numero verde 800998067
Pubblicazione a cura de Gli Amici di Luca / via Saffi, 10 / 40131 Bologna / tel. 051.6494570
Stampa: Corgae