FAX-SIMILE domande POLITICA ECONOMICA II PARTE CAP. 5 Regimi valutari (hard e soft pegs e flessibilità controllata) e gli attacchi speculativi nelle crisi valutarie (p. 301-305) Tasso di cambio nominale e reale, bilaterale e effettivo (p. 311, Quadro 5.1) Esporre la teoria del prezzo unico (LOP) e della parità del potere d’acquisto assoluta e relativa. Qual è la conclusione del così detto Effetto Balassa-Samuelson? (p. 312-316, Quadro 5.2) La condizione di Marshall-Lerner (con bilancia commerciale in pareggio e in deficit) e la curva J (p. 317, Quadro 5.3) Rappresentare la formula che indica dB/X in funzione di dQ/Q (la condizione di Marshall-Lerner), con bilancia commerciale in pareggio e in deficit. Cosa esprime la curva J? (p. 318, Quadro 5.3, [5.3.5]) Supponiamo che l’elasticità al prezzo delle esportazioni e delle importazioni sia identica e pari a ε=0.4. Qual è il valore del tasso di copertura dell’import da parte dell’export che annulla l’effetto sulla bilancia commerciale di una diminuzione del tasso di cambio (p. 318, Quadro 5.3, formula [5.3.4], risposta 1,5) Mark-up al variare del tasso di cambio e il trasferimento sui prezzi nei mercati di esportazione. Analizzare il ruolo dell’elasticità al prezzo delle esportazioni, η. (p. 320, Quadro 5.4) Svalutazione del tasso di cambio nominale e attività economica nel breve e nel lungo periodo, sulla base del modello domanda e offerta aggregata: sviluppare l’analisi grafica (p.321-323) Shock nominali o reali: un’estensione del modello Poole (1970) e la condivisione dei rischi macroeconomici (risk sharing) di Mundell (1973) (p.340, Quadro 5.9) Formulare un breve excursus delle diverse analisi e dei diversi modelli per spiegare le crisi valutarie (p. 342-345) Scelta del regime valutario e il triangolo dell’incompatibilità di Mundell (p.348-349) L’evoluzione del sistema monetario internazionale dopo la crisi 2008-2009 e il declino del dollaro (p.363-367) CAP. 6 Esprimere la relazione tra Produttività oraria del lavoro e PIL pro-capite in base ad un’opportuna scomposizione della popolazione tra attivi e occupati (p. 373, Quadro 6.1) I diversi concetti di convergenza e la relazione tra crescita e PIL pro capite: Le variabili esogene di contesto che secondo Barro e Sala-i-Martin (1995) influenzano la dinamica del PIL pro capite e i differenziali tra paesi (p.383-385) Sia un’economia rappresentata da una funzione di produzione a rendimenti costanti di scala, e sia l’elasticità dell’output rispetto al capitale pari a 0,3. Sia la variazione del capitale per lavoratore pari al 2%. Un’accelerazione della produttività del lavoro dell’1,1% è compatibile con quale crescita della TFP? (p. 388, formula [6.5], risposta 0,5%) Descrivere le caratteristiche e i limiti del modello di crescita di Harrod- Domar (p. 394, Quadro 6.4*) Sia la propensione al risparmio pari a 0,3, la produttività del capitale 0,1 e il tasso di deprezzamento del capitale 0,02. Descrivere la dinamica dell’economia in questo scenario alla luce del modello di crescita di Harrod- Domar (0,3>0,02/0,1) Sia dell’1% la crescita della TFP e sia dell’2% la crescita della popolazione attiva. Secondo il modello di Swan-Solow, qual è il tasso di crescita rispettivamente del rapporto capitale/lavoro, del PIL pro- capite e del PIL (Quadro 6.5*p. 396, 6° rigo dal basso, risposta 1%, 1% e 3%)? Quale tasso di interesse garantisce la Regola aurea di Ramsey? (p. 397, risposta 3%). Utilizzando il grafico, individuare il livello del capitale pro-capite in stato stazionario secondo il modello di crescita di Swan-Solow. Perché si sostiene che tale soluzione è deludente e come è possibile ottenere un’interpretazione più aderente alla realtà della crescita dei paesi sviluppati (p. 396, Quadro 6.5*)? Crescita ed esternalità. Delineare le caratteristiche fondamentali del modello di learning by doing di Romer (1986) (p. 402, Quadro 6.8*) Spiegare concettualmente l’andamento a campana della relazione tasso di crescita e pressione fiscale sulla base del modello di Barro-Sala-i-Martin (1995) (p. 404-405, Quadro 6.9*) Partendo dalla funzione di produzione aggregata, precisare su quali componenti di questa operano le diverse politiche per la crescita (p. 422-423) Delineare le implicazioni della crisi finanziaria 2007-2009 sulla crescita potenziale. Una riduzione del PIL potenziale che effetti produce sull’output gap e quindi sui vincoli di disciplina fiscale? (p. 424-425, Quadro 6.14) CAP. 7 Supponendo offerta infinitamente elastica, calcolare la perdita sociale associata ad un’imposta specifica con aliquota pari a 30 euro (differenza tra prezzo al consumo e prezzo alla produzione), elasticità della domanda compensata pari a 0.4, prezzo di equilibrio pari a 100 e quantità scambiata in equilibrio pari a 100 unità (p. 467, Quadro 7.4, risposta 180). Rappresentare formalmente la regola di Ramsey dell’ottima tassazione su merci e analizzare le implicazioni pe la politica tributaria (p. 468-469) Analizzare gli effetti delle imposte sui redditi da capitale, sul reddito corrente e sul consumo e quindi sull’offerta di risparmio (p. 473, Quadro 7.6, formula [7.6.4]) Il teorema di Coase-Cheung e correzione delle esternalità. Che uso fare del gettito delle imposte correttive? (p. 484-485) La Tobin tax: potenzialità e limiti con mobilità internazionale dei capitali (p.349-352 e p.488) L’impatto di un dazio doganale all’importazione. Aiutandosi con l’analisi grafica, determinare le perdite e i guadagni degli agenti coinvolti e la perdita sociale secca (p. 487-488, Quadro 7.10). Rappresentare la condizione di massimizzazione dell’utilità del consumatore rappresentativo rispetto ad un’imposta sul capitale produttivo in un’economia aperta. Quali sono le implicazioni della concorrenza fiscale nei confronti del livello ottimale dei beni pubblici (p. 490-491, Quadro 7.11, formula [7.11.2])? Con un salario reale di 35 € all’ora, un’aliquota del 30% (5%) dei contributi a carico dei datori di lavoro (lavoratori), un’aliquota media dell’imposta sul reddito pari al 28%, un’aliquota del 20% dell’IVA, determinare il potere d’acquisto reale e il cuneo fiscale (p. 493, formula [7.2], risposta 15,3 e 43%). CAP. 8 Le differenti tipologie di disoccupazione e la disoccupazione di equilibrio (p. 536-537). Delineare i fondamenti dell’offerta di lavoro e della domanda di lavoro nel contesto della teoria neoclassica (p. 532-534) Sia la funzione di utilità U=C0,7λ03, e il vincolo di bilancio in ore lavoro: N=(1-λ) e R≡wN=C. Si rappresenti la funzione di offerta di lavoro secondo l’impostazione neo-classica (p. 533, Quadro 8.3, risposta: Ns=1-(3R/7w) Sia la funzione di produzione di breve periodo Y=N0,4. Rappresentare la funzione di domanda di lavoro secondo l’impostazione neo-classica (p. 533, Quadro 8.3, risposta: Nd= (2,5w)(1/0,6) La curva di Phillips standard e aumentata; le critiche di Lucas e le implicazione di politica economica (p. 538, Quadro 8.4) Sia 4 il valore della costante della curva di Phillips, 2% il tasso di variazione della produttività. Ad un valore del NAIRU pari al 5% quale sensibilità del salario reale rispetto al tasso di disoccupazione corrisponde? (p. 540, Quadro 8.5, risposta 0,4) Data la curva di Phillips aumentata con aspettative razionali w p a 4 0,5u; p a p , e l’equazione di prezzo, trovare il livello % del NAIRU compatibile con una crescita della produttività del 2% (p. 540, Quadro 8.5, risposta 4%). Sia 0,04 il valore della costante della curva di Phillips, 0,02 il tasso di variazione della produttività e 0,4 la sensibilità del salario reale rispetto al tasso di disoccupazione. Determinate il valore del NAIRU (p. 540, Quadro 8.5, formula [8.5.3], risposta 0,05) I modelli di matching: delineare i passaggi logici che conducono a formulare una teoria del salario in relazione alle tensioni nel mercato del lavoro (p. 551-554)