Recensione di Celestino Cremonesi per Non Luoghi

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Non Luoghi A Procedere
Essere-non essere: antitesi dialettica della filosofia classica e del teatro...
Luogo-non luogo: paradosso dell’architettura e della poesia.Si perchè se l’essere esclude il
non-essere,il luogo non esclude il non-luogo.In architettura il non-luogo esiste:è ciò che
l’uomo non abita abitualmente,è l’edificio di passaggio,cinema,ufficio postale,stazione
ferroviaria che dir si voglia, che l’uomo vive senza rendersi conto di percepirlo.Paradosso
per paradosso Non luoghi A Procedere, che poi è il bel titolo dell’ultima raccolta di poesie
aforismatiche di Alberto Mori, innesca un non indifferente doppio circuito mentale:quelllo
che si ingenera, in chi legge il titolo,interpretandone la chiave nella vita quotidiana come
rappresentazione:ma se il non-luogo esige il passaggio,com’è possibile il “non procedere”,
il non oltre? Quello in chi lo legge in chiave giuridico esistenziale:se ad esempio in
tribunale si arriva al “non luogo a procedere”, se si impedisce cioè la prosecuzione sia
dell’inchiesta che del rito processuale,quale spazio di movimento e di libertà si vanno a
spalancare? Alberto Mori ricalca in parte le peste del precedente e riuscito Urbanità
arricchito allora dalle “erranze segnaletiche” di Gianni Macalli.Qui come in quello conta lo
spazio esterno.Il luogo non-luogo dell’incontro o della riflessione favorita dall’anonimato
dell’edificio o della funzione di servizio che l’area assolve nell’arredo urbano, fatto di lavoro
o di semplice transizione-transazione.Una dedica a Megan Gale (“Possente Megan/il balzo
sul cofano/ti fece regina”- che auguriamo ad Alberto possa portare anche ad un differente
“procedere” sensoriale…con la diva telematica australiana) immette nella raccolta.Tutte
composizioni,ognuna brevissima,hanno per titolo dei “database consonantici”, come li
definisce Franco Gallo:delle pseudo catene consonantiche, com’è per la scrittura
aramaica,che sottostanno ad interpretazione enigmatiche e che ne chiariscono il senso
solo a posteriori(e potrebbero significare anche l’opposto con impercettibili variazioni di
vocali): SMR sta per seminterrato;MNT per mantella ecc.Anche la grafica ha il suo peso
processuale:vettori che indicano direzioni,linee grafiche che obbligano all’altrove.Non
Luoghi A Procedere, si apre con Spostamenti, il cui testo è mera grafica in equilibrio
precario contrapposto che obbliga alla stasi, e si chiude con un prosaico >End< tra
immagini di corpi estatici ed immobili ed ancora segni grafici,che però inducono
all’andarsene via.Una prova poetica quella di Alberto Mori, di conclamata maturità
espressiva.
“Prima Pagina”
2003
Celestino Cremonesi
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