II Welfare State ti lascia da solo

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L'ECONOMISTA PHILIP BOOTH
II Welfare State
ti lasc i a d a solo
C'è stato un tempo in cui le persone vivevano
in rete e si aiutavano nel momento del bisogno.
Perché occorre recuperare la "Big Society"
A "Energie per l'Italia" è stata trasmessa
wI'intervista video a cura del sito "Fumodilondra" all'economista inglese Phibp Booth.
Ecco cosa ha detto.
EGLI U[LIMI CENTO ANNI 10 Stato
R britannico ha sviluppato un
44(
imponente Stato sociale: la
spesa sociale totale in Gran Bretagna è circa il 45 per cento del reddito totale. E una
parte consistente di questa spesa è per funzioni sociali primarie come pensioni, salute, sistema scolastico e forme di integrazione del reddito. Questo sviluppo è relativamente recente, nel senso che fino a cento anni fa lo Stato non aveva questo tipo di
preoccupazione verso il cittadino, non era
il principale erogatore di servizi educativi
e servizi sanitari, non il principale erogatore di aiuti finanziari per i bisognosi. Sotto molti aspetti quindi lo Stato ha assorbito funzioni che prima erano della società
civile o della Chiesa: in passato la Chiesa
era la principale fonte di servizi educati-
corso, avevano circa 7 milioni di membri,
coprivano un enorme porzione dei lavoratori del tempo. Molte delle critiche che,
vengono fatte oggi al Welfare State riguardavo il fatto che disincentivi il lavoro,
richieda una pesante tassazione e disincentivi la formazione della famiglia, ma
anche che sia burocratico, semplicemente eroghi alle persone un trasferimento di
reddito, ma poi le lasci sole a risolvere il
loro problema. Le persone restano intrappolate nella burocrazia e non riescono ad
ottenere i servizi cui hanno diritto perché non c'è un'altra istituzione che li può
aiutare, finiscono per dover contare sulla
beneficenza o addirittura finire letteralmente sulla strada.
Le istituzioni alternative che esistevano prima del Welfare State erano le società di mutuo soccorso e altre istituzioni
simili: erano istituzioni forti in termini
di come costruivano la comunità. Le persone che, ad esempio, svolgevano la stessa occupazione o che vivevano in tiri cer-
«CIÒ CHE LA DOTTRINA SOCIALE CATTOLICA PROPONE
Ë UNA SOCIETÀ EFFICACE, ATTRAVERSO CUI LE ISTITUZIONI,
LA FAMIGLIA, LA CHIESA AIUTINO LA GENTE»
vi e sanitari, e la famiglia, la rete allargata
dei rapporti familiari e sociali, era la principale fonte di welfare.
In Gran Bretagna perciò, prima dello
sviluppo del Welfare State, c'era una ricca
rete, un ricco tessuto di istituzioni a cui la
classe lavoratrice apparteneva e che interveniva in caso di bisogno, per esempio in
caso di infortunio sul lavoro, o quando [le
persone perdevano il lavoro. Queste reti
di aiuto, chiamate società di mutuo soc-
to luogo diventavano membri della società, pagavano il contributo, e la società
forniva aiuto in caso di bisogno. Ma non
solo aiuto monetario, che è il tipo di aiuto che si tende ad avere dal Welfare State:
poteva anche essere aiuto per una riqualificazione per rimettersi in piedi e trovare un altro lavoro, eccetera. Le società di
mutuo soccorso erano le istituzioni centrali attorno a cui si creavano legami di
comunità.
Lo Stato sociale, al contrario, è una
istituzione molto individualistica. In fondo lo Stato sociale dice: se hai abbastanza
soldi non hai bisogno di aiuto, sopravvivi
da solo, va bene. Invece se non hai abbastanza soldi allora eroghiamo un trasferimento di reddito, cosicché tu possa badare a te stesso, ti diamo quella quota di red
dito, che sia il sussidio per il cibo, la casa,
il vestiario e le tue necessità di vita. Bypassa completamente quella che era la grande rete delle vecchie istituzioni della società civile a cui la gente si rivolgeva in caso
di bisogno, e bypassa anche la famiglia,
Ora il governo conservatore, a partire dal 2010, ha sviluppato la cosiddetta "politica della Big Society", sperando
di riportare in vita molte delle istituzioni che esistevano prima ciel Welfare State. Questa politica non ]la avuto successo, ci sono stati alcuni progetti che hanno avuto un esito positivo limitato in
alcune aree, ma in fondo niente è cambiato: lo Stato resta il principale erogatore di welfare, di servizi scolastici e sanitari, e non sembra che le cose possano cambiare a breve.
La cosa interessante è che, sotto molti punti di vista, questa politica del governo conservatore, o del governo dì coalizione a partire dal 2010, si accordava con la
dottrina sociale cattolica. Spesso si pensa
che le Chiese e le persone religiose debbano credere in un grande Stato, grande
abbastanza perché possa assistere e aiutare i poveri, uno Stato che imponga tasse
ai ricchi per dare cure sanitarie e sistema
di istruzione ai poveri. Non è quello che
pensa la dottrina sociale cattolica. Ciò
che la dottrina sociale cattolica propone è una società efficace attraverso cui le
istituzioni, la famiglia, la Chiesa e altre,
aiutino le persone in termini di bisogni.
Non è affatto la stessa cosa che una grande burocrazia di Stato che tassa un gruppo di persone per provvedere un reddito
ad un altro gruppo di persone».
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