Influenza pandemica (A/H1N1pdm09) Aggiornamento del 05.03.12 1 INFLUENZA PANDEMICA - A/H1N1pdm09 Aggiornamento del 05 Marzo 2012 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell’influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. L’OMS sulla base di diverse consultazioni riguardanti la composizione dei vaccini anti-influenzali, ha adottato una nuova nomenclatura per identificare il virus pandemico accertato nel 2009. La nuova definizione influenza A/H1N1pdm09 sostituirà la precedente A/H1N1p. ________________________________________________________________________________ Sommario: La circolazione virale nelle regioni temperate dell’emisfero settentrionale attualmente è a livelli minimi, anche se sono stati accertai notevoli incrementi della diffusione virale in nord America e in gran parte dell’Europa. Diversamente in alcuni Paesi del sud Europa, nord Africa e Medio Oriente, nelle settimane precedenti, hanno già raggiunto il picco epidemico. In alcuni Paesi della zona tropicale è stata accertata una scarsa circolazione virale. In alcuni Paesi dell’Europa occidentale, Nord Africa e nord della Cina è stato raggiunto il picco epidemico, diversamente dall’Europa orientale dove è stato verificato un incremento della diffusione virale. Nei Paesi a clima temperato, la circolazione virale è attualmente ai livelli inter-stagionali. Il virus più frequentemente rilevato nell’area temperata dell’emisfero nord è lo stipite A/H3N2 con l’eccezione del Messico, dove è stato prevalentemente accertato il virus A/H1N1pdm09 diversamente dalla Cina e dal Canada dove è stato rilevato il virus di tipo B. La resistenza al farmaco Oseltamivir non è incrementata oltre i livelli riportati nelle precedenti stagioni. La maggior parte dei virus dell’influenza caratterizzati geneticamente dall’inizio di questa stagione, sono stati tutti correlati con i virus contenuti nel vaccino trivalente anti-influenzale disponibile in commercio. È stato accertato un evidente incremento di drift antigenico e genetico dello stipite circolante A/H3N2 e del lineaggio del virus di tipo B nei confronti dello stipite Yamagata rispetto a quello Victoria. Paesi appartenenti nelle zone temperate e nord dell’emisfero Complessivamente l'attività influenzale nell'emisfero settentrionale è in incremento, ma in alcuni Paesi (Europa, Nord Africa, Medio oriente) ha già raggiunto il picco epidemico. Nord America In Canada la circolazione virale nelle ultime due settimane è incrementata. Sei regioni hanno riferito attività influenzale localizzata e 22 regioni hanno riportato sporadica attività influenzale. Il tasso di consultazione per le malattie simil-influenzali (ILI) è aumentato dal 6,4% al 10,5%. Il livello di attività ILI accertato a livello nazionale e simile alla media nazionale riferita alle precedenti stagioni. Durante il 2012, il 35% dei ricoveri pediatrici sono stati accertati in bambini al di sotto dei 2 anni e il 49% degli stessi si è verificato in persone di età superiore ai 65 anni. Il 43% dei pazienti pediatrici sono stati associati con l’influenza di tipo B. In generale il virus di tipo A costituisce il 56% dei virus influenzali rilevati dall’inizio della stagione e il restante 44% è rappresentato dal virus di tipo B. Nelle ultime due settimane, la proporzione dei casi sostenuti dal virus di tipo B è aumentata. Nell’ambito dei virus di tipo A, sottotipizzati, l’81% è stato identificato come A/H3N2 e il 19% come virus A/H1N1pdm09. Il virus dell’influenza di tipo B è stato osservato nei pazienti al di sotto dei 5 anni (58%) e negli adulti è stato rilevato al di sopra dei 65 anni (25%). Diversamente per quanto attiene al virus A/H1N1pdm09, è stato osservato nei bambini al di sotto dei 5 anni (41%) e negli adulti al di sopra dei 65 anni (13%). 2 Dei 354 virus dell’influenza caratterizzati dall’inizio della stagione, 165 virus dell’influenza di tipo A sono stati antigenicamente correlati con il virus contenuto nel vaccino trivalente antiinfluenzale. Tuttavia, solo il 54% dei virus influenzali di tipo B sono stati antigenicamente correlati con lo stipite B/Brisbane/60/2008, il restante 46% è stato correlato con lo stipite Yamagata del virus di tipo B. Dall’inizio della stagione, tutti i virus saggiati sono risultati sensibili nei confronti delle molecole Oseltamivir (279) e Zanamivir (238). Negli Stati Uniti d’America l’attività influenzale è in aumento anche se i livelli di circolazione virale rimangono bassi. La percentuale di campioni positivi nei confronti dell’influenza è incrementata al 14%. Solo nel Missuri è stato segnalato un alto livello di ILI. La percentuale di decessi per polmoniti segnalato dal sistema di sorveglianza in 122 città sentinella, ha evidenziato una soglia inferiore rispetto a quella accertata nelle ultime 3 settimane. Durante questo periodo, è stato accertato un decesso pediatrico associato ad influenza (durante tutta la stagione i decessi pediatrici sono stati 3). Tra i 347 casi ospedalizzati, 293 (84,4%) sono stati accertati come influenza di tipo A e 45 (13%) come tipo B. Nell’ambito di quelli di tipo A 87 appartenevano al virus A/H3N2 e 26 al virus A/H1N1. Le condizioni cliniche principalmente riportate tra gli adulti sono state le malattie polmonari croniche, malattie metaboliche e obesità. Diversamente nei bambini sono state accertate malattie polmonari croniche, asma, disturbi neurologici e obesità. Tuttavia il 47,5% dei bambini ricoverati in ospedale non evidenziava sintomatologia clinica apparente. In contrasto con il Canada, l’influenza di tipo B, presenta solo il 9% dei virus isolati negli Stati Uniti. La maggior parte dei virus di tipo A sono stati identificati come A/H3N2. Dei 397 virus influenzali caratterizzati antigenicamente, il 96,6% è stato identificato come A/H3N2 e il 95,2% come A/H1N1pdm09. Tutti i virus accertati sono correlati antigenicamente con quelli contenuti nel vaccino trivalente disponibile in commercio. Alcuni drift antigenici sono stati accertati in alcuni stipiti di virus A/H3N2. Ventidue dei 48 (45,8%) virus dell’influenza di tipo B, appartengono al lineaggio dello stipite Victoria e sono stati caratterizzati come B/Brisbane/60/2008-like. Tutti i 491 virus saggiati dal 1° ottobre 2011 sono sensibili agli inibitori della neuroaminidasi Oseltamivir e Zanamivir. In Messico sin dall’inizio della stagione dell’influenza, sono stati accertati 5544 casi di influenza, di cui il 90,9% sono stati identificati come A/H1N1pdm09. Tra questi si sono verificati 180 decessi, di cui il 92,2% sono stati associati al virus A/H1N1pdm09. Dopo il mese di febbraio, la percentuale di campioni positivi per influenza è diminuita al 35% da un picco di oltre il 50% all’inizio di gennaio 2012. Europa e Asia centrale In Europa è stato segnalato un incremento della circolazione virale nei 27 Paesi, ma il trend è stato variabile in tutto il territorio europeo. L’attività influenzale sembra aver raggiunto il picco epidemico in alcuni paesi europei, tra cui l’Italia e la Bulgaria, diversamente dai paesi settentrionali e orientali dell’Europa e dell’Asia centrale. La Turchia, ha raggiunto un picco epidemico prima rispetto al nord Africa e medio Oriente ed attualmente è in diminuzione. Complessivamente il 46% dei campioni sentinella raccolti nell’ultima settimana di febbraio, sono risultati positivi nei confronti del virus dell’influenza. Le percentuali di positività per ILI sono simili rispetto a quelle osservate nelle stagioni precedenti. Il virus dell’influenza di tipo A/H3N2 continua ad essere il sottotipo dominante in Europa. Il 91% dei casi confermati in laboratorio di ILI sono stati identificati con il virus di tipo A e per il 9% con quello di tipo B. Nell’ambito dei virus di tipo A, il 99% è stato sottotipizzato come virus A/H3N2. Tra i casi di gravi infezioni respiratorie acute (SARI), in sei Paesi dell’Europa occidentale l’87,8% dei 611 casi segnalati dall’inizio della stagione influenzale sono stati associati al virus dell’influenza A/H3N2, il 7% con il virus A/H1N1pdm09 e il 5,2% con quello di tipo B. In 11 Paesi sono stati segnalati 172 casi di SARI, di cui il 66,9% sono stati associati al virus dell’influenza A/H3N2, il 26,1% al virus A/H1N1pdm09 e il 2,3% al tipo B. Di 218 virus caratterizzati antigenicamente, 198 virus di tipo A sono stati correlati al virus contenuto nel vaccino trivalente disponibile in commercio. 12 dei 20 virus di tipo B appartenevano al lineaggio Yamagata che non è contenuto nel vaccino antiinfluenzale. Nessuno dei 200 virus saggiati ha mostrato resistenza nei confronti dei farmaci Olsetamivir e Zanamivir. Italia In Italia durante la 8° settimana del 2012 sono stati accertati 5772 casi di influenza (incidenza totale 5.85). Nella Regione Marche durante la 8° settimana del 2012 sono stati accertati 142 casi (Incidenza totale 8.72) ed 93 (Incidenza totale 5.73) sono stati rilevati nella Regione Umbria. 3 Paesi del nord Africa e zone del Mediterraneo orientale L'attività influenzale in Africa settentrionale e orientale ha raggiunto il picco epidemico alla fine del 2011 e inizi del 2012. Diversi Paesi hanno continuato a segnalare una tendenza alla diminuzione del numero di campioni risultati positivi. Come in Europa, il virus dell’influenza predominante è stato lo stipite A/H3N2. Paesi temperati dell'Asia Le percentuali di ILI negli ospedali sentinella del nord della Cina e in Mongolia sono stati inferiori rispetto a quelli della settimana precedente e sono in diminuzione dal mese di febbraio. Generalmente le percentuali di ILI osservate durante questa stagione sono simili a quelle osservate durante l’inverno 2010/11 in entrambi i paesi. Il virus dell’influenza di tipo B è attualmente quello predominante in circolazione in entrambi i Paesi, ma si è verificata complessivamente una riduzione del numero dei casi. Diversamente nella Repubblica della Korea, è stato accertato un incremento del numero di campioni positivi di influenza nelle ultime settimane, principalmente associata al virus dell’influenza di tipo A/H3N2, ma con un incremento del virus dell’influenza di tipo B. La percentuale di ILI nella Repubblica della Korea, è simile alle percentuali accertate negli anni precedenti. In Giappone il numero dei casi di ILI sembra aver raggiunto il picco epidemico a fine gennaio 2012, con una prevalenza del virus di tipo A/H3N2, attualmente in declino. Paesi appartenenti alle zone tropicali Paesi tropicali delle Americhe È stata recentemente accertata la trasmissione del virus dell’influenza in Colombia (A/H1N1pdm09) e in Ecuador (A/H3N2 e A/H1N1pdm09), anche se i dati non sono stati aggiornati nelle ultime settimane. Africa sub-sahariana Nell'Africa sub-sahariana, sono stati accertati rilevamenti sporadici di virus influenzali. Asia tropicale In questa regione l'attività influenzale è attualmente a livelli minimi. In India, l'attività influenzale continua a diminuire e si è registrato un incremento della percentuale di influenza di tipo A. In Sri Lanka, l’influenza è rappresentata dal virus di tipo B. In Vietnam e la Repubblica democratica popolare del Laos, il virus dell’influenza di tipo B è quello predominante. Nel sud della Cina, l’influenza di tipo B è ancora lo stipite predominante. Paesi della zona temperata dell'emisfero sud Nei paesi a clima temperato dell'emisfero meridionale, l'attività influenzale è a livelli di inter-stagionali. Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (12-18 febbraio 2012), la presenza dei diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 8° settimana del 2012 (Figura 3). 4 Figura 1 5 Figura 2 6 Figura 3 7 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero della Salute http:// www.salute.gov.it/influenza/influenza.html 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/iflu/ 3) Centro Interuniversitario di ricerca sull’Influenza (CIRI) http://cirinet.it 4) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 5) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 6) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 7) L’Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 8) Sito internet dell’ WHO dedicata all’influenza http://gamapserver.who.int/GlobalAtlas/home.asp 9) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini ([email protected]) Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 8