CONSIGLI ALIMENTARI PER LA DONNA IN MENOPAUSA DIETA VEGETARIANA INTRODUZIONE La menopausa è il fisiologico esaurimento delle mestruazioni legato a modificazioni ormonali, può avvenire prima dei 40 anni (precoce), tra i 40 e 55 anni (normale) o dopo i 55 (tardiva) oppure può essere la conseguenza di alcuni interventi medici (iatrogena). La menopausa è uno stato FISIOLOGICO pertanto non dovrebbe essere visto come una patologia, ma lo sbilanciamento ormonale a sfavore degli estrogeni che vengono a mancare, aumenta il rischio di presentare le patologie che ‘complicano’ questo stato fisiologico. Molte di donne raggiungono la fase menopausale in sovrappeso, obese o comunque con forti dubbi riguardanti l’alimentazione e, spesso, il desiderio di dimagrire e restare in salute a fronte del forte cambiamento ormonale. Con l’avvento delle tecnologie informatiche e delle Apps per smartphone e tablet le ‘conoscenze’ riguardanti vari stili alimentari e diete sono alla portata di tutti, facilmente consultabili e purtroppo altrettanto facilmente non correttamente comprese. Ciò ha portato anche all’aumento di stili alimentari scorretti, monotoni e drastici, spesso non equilibrati e con molt i deficit nutrizionali, per la moda ‘dieta fai da te’ che molte donne accolgono, sulla scia di queste conoscenze. Molte di queste diete portano ad un effettivo dimagrimento momentaneo, alle spese però della salute di chi affronta un periodo molto delicato della propria vita. E’ necessario sottolineare come le donne in menopausa, fisicamente e psicologicamente sopraffatte da questi cambiamenti del loro corpo, vanno fisiologicamente ma velocemente incontro a ‘complicanze’ e rischi di salute sovrapponibili ai loro coetanei uomini, in particolare se sussistono già in precedenza fattori di rischio sovrapponibili quali fumo, sedentarietà, obesità, abuso di alcol e stress. In particolare si ricorda l’incremento del rischio cardio-vascolare relativo al drastico calo estrogenico che fungeva da protettore nell’età fertile, l’aumentato rischio osteoporotico, che varia anche in base alle precedenti gravidanze e allattamento spesso anche legato a diete sbilanciate e povere di calcio, che peggiorano ulteriormente il deficit di calcio in menopausa. Per la mia posizione di ‘counsellor’ principale, come medico di medicina generale posso proporle un modello alimentare corretto e sensibilizzarla alla salute, a stili di vita correti per diminuire il rischio di incorrere in queste complicanze. Inoltre attraverso esami ematici e valutazione dello stato di salute posso identificare precocemente deficit nutrizionali e il rischio, in particolare il rischio cardio vascolare, e correggere stili di vita scorretti. Quanto si mangia e che cosa si mangia sono i determinanti principale del peso corporeo. Per questo motivo l'assunzione di cibo dovrebbe avere un ruolo centrale in tutti tentativi di controllo del peso. Con l’arrivo e dopo la menopausa, il metabolismo subisce un rallentamento e si riduce il fabbisogno di energia fisiologica; la diminuzione del dispendio di energia è minore di quanto comunemente ritenuto, e raramente supera le 50-70 calorie al giorno. L’aumento di peso in menopausa è anche attribuibile all’aumentata sedentarietà e da non sottovalutare sono i fattori psicologici che inducono la donna a fare più “spuntini” del dovuto. Un’ alimentazione bilanciata è spesso in grado di attenuare il forte desiderio di alimenti dolci e gli spuntini tra un pasto e l’altro che non infrequentemente si verificano in menopausa. Se si dovesse avvertire un forte desiderio di alimenti dolci è sempre bene parlarne con il Medico curante che potrà controllare che venga assunta una sufficiente quantità di carboidrati ad ogni pasto o che questo non sia la spia di una depressione in fase iniziale. La priorità nei trattamenti dell'obesità e del sovrappeso è ottenere un bilancio energetico negativo, poiché questo è l'unico modo per perdere peso e grasso corporeo. Un bilancio energetico negativo si ottiene riducendo l'introito di energia (ossia mangiando meno), aumentando il dispendio energetico (ossia svolgendo più attività fisica), ma preferibilmente entrambe le cose. Ogni paziente deve cambiare il proprio modo di alimentarsi e i ritmi di attività per perdere peso I programmi dietetici tanto di moda nei periodi che precedono le vacanze estive o invernali e che promettono risultati senza una dieta e un'attività fisica, o che propongono diete monoalimentari (es. dieta del minestrone, dieta del limone etc) sono sicuramente efficaci nel breve periodo (dopotutto si tratta di sostituire spesso la dieta variata con un solo alimento che guarda caso e quasi sempre frutta o verdura) e sono SEMPRE inefficaci a lunga scadenza. Inoltre seguire queste diete può provocare gravi deficit nutrizionali, che possono portare in persone predisposte anche a patologie conclamate. Questi consigli si focalizzano sulla dieta, seguiti da consigli sull'attività fisica. Nella donna in menopausa spesso si assiste a un aumento del peso in zona addominale, dando una conformazione a ‘mela’ o androide, mentre prima tendenzialmente la donna ha una conformazione a ‘pera’ o ginoide, dove il grasso si accumula nella parte inferiore del corpo. L’accumulo di grasso a livello addominale è indice di maggiore rischio di sviluppare malattie metaboliche (diabete, sindrome metabolica) e cardiovascolari (infarto, ictus) ma aumenta anche il rischio personale di sviluppo di tumore della mammella. Tuttavia, entro certi limiti, l’aumento del tessuto adiposo in menopausa, può parzialmente compensare la drastica riduzione degli estrogeni (il tessuto adiposo produce piccole quantità di estrogeni e rallenta la loro riduzione) contrastando l’invecchiamento. Un aumento di peso compreso tra 1,5 kg e 3 kg nei dieci anni dopo la menopausa in una donna con normale BMI e circonferenza addominale, può risultare protettivo. Innanzitutto bisogna partire decidendo lo stile alimentare che si vuole intraprendere: lei ha scelto la dieta VEGETARIANA, che a tutt’oggi risulta la più sana (insieme a quella mediterranea – vera!) per la prevenzione delle patologie croniche dell’invecchiamento. COSA SIGNIFICA MANGIARE VEGETARIANO/VEGANO? Queste sono le informazioni da cui partire per imparare quali sono i vantaggi dal punto di vista della salute della scelta vegetariana, che sono tanto maggiori quanto più l'alimentazione è basata su cibi vegetali assunti in maniera variata, piuttosto che sui derivati animali. Nella letteratura scientifica la parola ‘vegetariano’ viene utilizzata per indicare tutte le varianti dell'alimentazione a base vegetale: latto-ovo-vegetariana, latto-vegetariana, vegana (100% vegetale). Latto-ovo-vegetarismo (LOV) Una dieta LOV ben pianificata si basa principalmente su alimenti di origine vegetale, consumati in modo variato e meglio se in forma integrale o semintegrale: cereali, legumi, verdura, frutta, frutta secca e semi oleaginosi, alghe. Sono ammesse piccole quantità di cibi animali indiretti, cioè latte e suoi derivati, uova e loro derivati, mentre sono esclusi tutti i tipi di carne animale e derivati (mammiferi, uccelli, pesci, molluschi e crostacei). L'esclusione di cibi a base di carne dalla dieta favorisce un maggior consumo di cibi vegetali che apportano nutrienti protettivi, e permette di evitare gli effetti dannosi sull'organismo di alcuni nutrienti contenuti negli alimenti animali (grassi saturi, colesterolo, proteine animali e ferro eme, nonché tossici ambientali), che rappresentano fattori di rischio delle principali malattie croniche (malattie cardiovascolari, ipertensione, obesità, diabete, alcuni tipi di tumore, etc); inoltre protegge dai tossici che si liberano in cotture non salutari (grigliatura etc). Per lo stesso motivo gli alimenti di origine animale indiretta (latticini e uova) dovrebbero venir consumati in quantità limitata, anche perché l'assunzione di cibi animali ricchi di calcio (latte e derivati) può compromettere lo stato del ferro. Latto-vegetarismo (LV) E’ uguale a quella LOV ma esclude oltre a tutti i tipi di carne animale e derivati anche le uova. L'eliminazione di uova e loro derivati contribuisce a ridurre ulteriormente, rispetto alla dieta LOV, l'assunzione di grassi di origine animale, soprattutto colesterolo. Comunque anche in questa dieta bisogna limitare l’apporto di latticini che contengono molti grassi saturi e colesterolo e possono, essendo molto ricchi di calcio, portare a un deficit di assorbimento del ferro. Veganismo Una dieta VEGAN si basa esclusivamente su alimenti di origine vegetale, che vanno consumati in modo variato e meglio se in forma integrale o semintegrale: cereali, legumi, verdura, frutta, frutta secca e semi oleaginosi, alghe. Sono esclusi tutti i cibi di origine animale e loro derivati (carni, latte e uova). L'esclusione di tutti i tipi di alimenti di origine animale e l'esclusivo consumo di cibi vegetali con caratteristiche protettive riduce il rischio di sviluppare tutte le patologie correlate all'eccesso di cibi animali e alla carenza di cibi vegetali (malattie cardiovascolari, ipertensione, obesità, diabete, alcuni tipi di tumore, etc) e riduce anche il rischio di sviluppare carenza di ferro, ma va assolutamente pianificata con un medico nutrizionista per non incorrere in errori di associazione alimentare che possono provocare il deficit di alcuni oligoelementi e in particolare di vitamina B12. PARTIAMO DALL’INZIO… COME AFFRONTARE UNA DIETA? Innanzitutto si parla di stile alimentare e non più di dieta, ormai sono finiti i tempi in cui il medico prescriveva su un foglio i cibi consentiti e non consentiti, e prescriveva una dieta spesso monotona fatta di 14 pasti settimanali (7 pranzi e 7 cene) + le colazioni e gli spuntini, che si ripetevano per mesi. Ciò rendeva assolutamente monotona e difficile da seguire la dieta, perché spesso il malcapitato si annoiava e perdeva interesse nella terapia alimentare proposta. Da qualche anno inoltre si è assistito a un cambiamento nel comportamento delle persone, che grazie a internet e agli smartphone e tablet sono sempre più informati e attenti alle novità proposte dal mercato. Messa in pensione la vecchia ‘dieta giornaliera’ , è iniziata l’era della responsabilizzazione della persona ed è nato il counselling alimentare. Dopo la visita medica completa il medico può fornire un modello alimentare ‘a scelta multipla’ basato sulle equivalenze tra cibi appartenenti allo stesso gruppo alimentare e fornisce consigli utili alla persona per gestire autonomamente il suo nuovo stile alimentare e anche, perché no il suo stile di vita quotidiano; se lei preferisce può iniziare seguendo questi semplici consigli alimentari. Quando si prescrive un modello alimentare lo si fa basandosi su dati oggettivi, ricavati da una visita medica completa e dall’anamnesi (storia famigliare e patologica) della persona. Con la visita si può calcolare il fabbisogno energetico giornaliero della persona che varia considerevolmente tra gli individui a causa di fattori genetici, fisiologici metabolici, dello stato di salute e, naturalmente, di altri fattori quali il livello di attività fisica, l'età, il sesso, il peso e la composizione corporea. Un regime dietetico adeguato al fabbisogno nutrizionale è essenziale per una buona salute Gli stati emotivi negativi quali ansia, depressione, disturbi ossessivi e compulsivi, o gli atteggiamenti culturali rigidi e pseudo salutistici, o ancora, la diffusa dismorfofobia (la visione alterata delle forme corporee spesso normali, ma che vengono viste anormale agli occhi della persona che ne soffre), si riscontrano frequentemente tra i clienti degli studi medico estetici; ma la spinta motivazionale è unica, è pressante, e si riassume nel binomio: diventare belli e magri! Questa motivazione porta a modificare la percezione del cibo e il suo consumo sino a generare modelli dietetici squilibrati, monotoni, fobici e spesso carenziali, autogestiti dal paziente, e crea inoltre circoli viziosi di modificazione del peso (effetto yo-yo) che rendono difficile una successiva adesione a stili alimentari corretti. QUALI SONO GLI OBIETTIVI DI UN CORRETTO STILE ALIMENTARE? L'obiettivo di una corretta dieta è quello di aiutare l'individuo a identificare, a raggiungere e a mantenere nel lungo termine, ragionevoli cambiamenti dello stile di vita, purché siano in linea con l'aspettativa sia estetica che obiettiva – nessuno deve perdere 10 kg in una settimana. Lo stile di vita varia da soggetto a soggetto e adeguarvi il modello dietetico è spesso faticoso, ma comunque ottenibile. Per ognuno è necessario valutare il comportamento individuale verso il cibo e verso la attività fisica, le eventuali sostanze voluttuarie (fumo, alcol etc), la disponibilità al cambiamento e alla spesa in termini sia economici che di tempo, per seguire il nuovo stile di vita. Il medico cercherà di incoraggiarti ad intraprendere un processo attivo di auto-monitoraggio e a individuare obiettivi ragionevolmente perseguibili e raggiungibili. I cambiamenti saranno identificati dal paziente stesso e valutati con estrema obiettività, lasciandogli la scelta della soluzione meglio compatibile con i suoi orari e le sue abitudini quotidiane. Per modificare la propria alimentazione occorre essere motivati e consapevoli della difficoltà nel conseguimento di progressi facili e costanti Come obiettivo del counselling alimentare, c’è anche la guida del paziente all’ascolto: occorre essere in grado di ascoltare i segnali del corpo e le pulsioni interne, occorre identificare le situazioni ad alto rischio, come il sentirsi male con se stessi, la fame, gli stati emotivi negativi, lo stress fisico, i pensieri e le idee negative, l'enfasi della magrezza. COME FUNZIONA UN CORRETTO STILE ALIMENTARE? Il razionale che segue il medico quando prescrive uno stile alimentare è il seguente: Ridistribuzione nella giornata dell'energia assunta coi pasti, al fine di evitare che al digiuno diurno venga associato un abbondante pasto serale. Saranno sempre presenti almeno cinque pasti: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda pomeridiana, cena – a questi potranno nel caso specifico essere associati spuntini serali o più spuntini pomeridiani, ad es. in quelle persone che cenano molto tardi e che fanno passare più di 5 ore tra il pranzo e la cena; E’ necessario avere un comportamento ‘sincero’ sia col medico che prescrive la dieta sia con se stesse, per capire se ci sono particolari fonti psicologiche che la ‘bloccano’ dal seguire una dieta o se ci sono comportamenti alimentari scorretti da evitare: inoltre deve imparare a percepire il senso di sazietà. Appena sente che è sazia di ciò che si sta mangiando, sarebbe consigliabile smettere di assumere cibo. Elaborerò un modello ipocalorici moderati e fattibili personalizzato, sempre prossimo al metabolismo basale e comunque calcolati sulla base del fabbisogno calorico giornaliero, ciò per evitare il fenomeno dell'adattamento metabolico; vedrà che la sensazione di mangiare poco non ci sarà e che invece spesso vorrà saltare qualche pasto. Ripartizione dei macronutrienti al fine di ottenere una dieta essenzialmente ipolipidica, soprattutto penalizzando l'apporto di acidi grassi saturi e mantenendo, o incrementando, quelli insaturi. Maggior apporto di nutrienti e di “non nutrienti” a valenza funzionale, quali DHA, PUFA in generale, Vitamine antiossidanti, Ca, Fe, K, Fibra solubile, fattori Prebiotici e Probiotici, fitosteroli, polifenoli, catechine, e altri antiossidanti. Riduzione degli alimenti acidificanti (proteine animali, sale, inscatolati..) a favore di quelli alcalinizzanti (proteine vegetali, ortaggi, frutta e verdure in genere) Formulazione di diete mirate al recupero delle funzioni metaboliche nei soggetti “resistenti”, perché caratterizzati da lungo tempo da un'alimentazione monotona e carente. Tanti fallimenti nel calo ponderale nascono proprio dalla negligenza anamnestica. COSA DEVO SAPERE PRIMA DI INIZIARE UNO STILE ALIMENTARE A ‘SCELTA MULTIPLA’? Ecco alcuni consigli da associare alla dieta personalizzata VEGETRIANA, per potersi gestire qualora si trovasse fuori casa o dovesse dimenticarsi la sua dieta quando prepara il pasto. NON SALTARE MAI I PASTI Non serve a nulla, è dannoso e certamente non è la via da seguire. Digiunare non fa dimagrire, con il digiuno di un giorno si perdono solo acqua e muscoli, non "grasso". Occorre imparare a fare le scelte giuste consultando sempre l'elenco dei cibi concessi (vedi più avanti). CONSUMARE SEMPRE I 3 PASTI PRINCIPALI (UTILE FARE ALMENO 5 PASTI 3 PRINCIPALI + 2 SPUNTINI) Colazione, pranzo e cena sono pasti importanti, ma lo sono anche gli spuntini (un frutto, un pacchetto di crackers) perchè vi consentono di arrivare a pranzo e cena con meno appetito, quindi vi aiutano ad evitare gli eccessi alimentari. VARIARE L'ALIMENTAZIONE E' il miglior sistema per garantire l'introduzione di tutte le sostanze di cui l'organismo ha bisogno. Vi renderete conto d'avere molti cibi a disposizione, tra cui poter scegliere. Non commettete l'errore di mangiare sempre le stesse cose. Utilizzando gli alimenti che vi sono concessi potrete realizzare ricette colorate e gustose. Sembra banale, ma fondamentale nella alimentazione vegetariana è la verdura e la frutta associata a cereali preferibilmente integrali e i legumi di ogni tipo, che forniscono energia e proteine vegetali di alta qualità. Per insaporire si possono usare anche le erbe aromatiche e il succo di limone; attenzione però all'uso del spezie, non esagerate, perché hanno anche potere farmacologico se usate in abbondanza e possono dare alcuni sintomi inaspettati (diarree, meteorismo, gusto metallico etc.) CONSUMARE ADEGUATA QUANTITA’ DI ALIMENTI RICCHI DI CALCIO E VITAMINA D Seguire una dieta appropriata per la menopausa, che rispetti i fabbisogni di calcio, di vitamina D e i cambiamenti metabolici, aiuta a prevenire osteoporosi e rischi legati al crollo estrogenico, oltre che rendere la dieta particolarmente appetitosa. I cibi che contengono alte quantità di calcio e vit. D sono latte di vacca, cereali integrali, mandorle e frutta oleaginosa e semi oleaginosi (semi di lino, semi di zucca, semi di sesamo) e certi tipi di verdure a foglia verde. RIDURRE IL CONSUMO DI ZUCCHERI SEMPLICI E AUMENTARE IL CONSUMO DI ZUCCHERI COMPLESSI SCEGLIERE I PRODOTTI IN BASE ALLA STAGIONALITA’ Scegliendo frutta e verdura di stagione, limiterà l’apporto di sostanze conservanti che vengono spesso utilizzate per il trasporto, e potrà anche consumare il frutto con la buccia ben lavata per mantenere tutte le sostanze nutritive (Sali e vitamine) che tendenzialmente sono contenute nella parte esterna del frutto. BERE MOLTA ACQUA NATURALE Almeno 1,5 litri/die , va bene anche gassata, considerate però che gonfia molto di più. Se avete problemi di digestione, l’acqua gassata a fine pasto può aiutarvi, l’anidride carbonica contenuta in essa regolarizza la secrezione di succo gastrico e emulsiona ulteriormente gli alimenti rendendoli più digeribili nello stomaco. NON ESAGERARE CON IL SALE Il sale favorisce la ritenzione idrica e pertanto l’ipertensione arteriosa. L 'acqua va anche eliminata in quantità adeguata. La quantità normale e consigliata per persona sana è di 7 gr di sale iodato al giorno da distribuire nei pasti (un cucchiaino raso), se soffrite di ipertensione scendete a 4 gr (mezzo cucchiaino) al giorno, se soffrite di ipertiroidismo utilizzate sale non iodato. Nel caso della menopausa, il sale è anche deleterio poichè favorisce la escrezione renale e riduce l’assorbimento intestinale del calcio alimentare, pertanto MENO SALE METTETE NEI PASTI , MEGLIO E’ PER VOI. NON BERE ALCOLICI NE' SUPERALCOLICI Gli alcolici e superalcolici danneggiano gravemente il fegato, soprattutto nelle età della vita più giovani e più anziani per la fisiologica poca funzionalità dell’organo. IN particolare donne in gravidanza, bambini e ragazzi e anziani o adulti che facciano uso di farmaci particolari dovrebbero evitare di consumare alcol. Per le persone sane adulte è concesso 2 bicchieri di vino /die alla donna e 3 bicchieri di vino/die all’uomo, meglio se assunti col pasto per ridurre gli effetti negativi sullo stomaco e il metabolismo del fegato. FARE ATTENZIONE AGLI ACQUISTI Quando andate a fare provviste organizzatevi. Se non siete certi della vostra forza di volontà, se vi è possibile, evitate di andare a fare la spesa negli orari che precedono i pasti: la fame è una cattiva consigliera, meglio comprare a stomaco pieno. Preparate l'elenco di ciò che vi occorre (in ordine progressivo se conoscete la disposizione degli alimenti negli scompartimenti e sugli scaffali), in modo da evitare di soffermarvi troppo nelle zone del supermercato dove sono esposti, a portata di mano, i prodotti "tentatori". Non assaggiate i cibi proposti dalle offerte. Quando si fa la spesa per la famiglia può capitare di dover acquistare alimenti che non ci è concesso mangiare: scegliete confezioni monoporzione, eviterete d'avere avanzi "pericolosi". Nei supermercati, quando è possibile, evitate le casse che espongono gelati e dolciumi in genere. PESARE GLI ALIMENTI ALL’INIZIO PER ‘ALLENARE L’OCCHIO’ Le diete si fanno imparando le quantità visualizzate degli alimenti. Se imparerete i primi tempi a pesare il cibo vi sarà più facile capire le quantità da assumere anche fuori casa, per non sgarrare troppo. Le grammature indicate si riferiscono sempre agli alimenti a crudo e al netto degli scarti. Questo significa che anche voi dovrete pesare gli alimenti a crudo e al netto degli scarti. In altre parole, la pasta va pesata cruda e poi cotta, la frutta e la verdura va pesata cruda e senza buccia (se la togliete) LIMITARE L'APPORTO DI COLESTEROLO E ACIDI GRASSI SATURI Gli alimenti che ne contengono quantità maggiori sono: formaggi freschi (quelli stagionati contengono meno colesterolo ma contengono tendenzialmente molto sale), carne rossa e grassi animali (che sono comunque esclusi dallo stile alimentare vegetariano). Perciò particolare attenzione va fatta alla scelta dei: Secondi piatti In una settimana si consumano 14 pasti (sette pranzi e sette cene); di questi sarebbe consigliabile farne: 5-6 a base di secondi vegetali (soja, seitan, tempeh, tofu) non nella stessa giornata 2 con formaggi e derivati dei latticini o pizza (margherita o con verdure) 1-2 a base di uova 5 a base di legumi; i legumi potranno essere consumati da soli (es. insalata di fagioli) o associati a pasta o riso (es. pasta e fagioli); quando associati a pasta o cereali vengono assorbite maggiormente le vitamine , ma meno i minerali presenti nel legume, le proteine vengono assorbite in maniera indifferente se consumati da soli o associati. In ogni caso, dovranno essere utilizzati sempre in sostituzione di un secondo e non come contorno. Ricordate che, anche quando mangiate i legumi, avete sempre diritto alla vostra porzione di verdura (i legumi sono PISELLI, FAVE, CECI, FAGIOLI, FAGIOLINI, fagioli di soja, LENTICCHIE etc) Grassi da condimento Per limitare l'utilizzo dei condimenti preferite metodi di cottura semplici Metodi di cottura Cuocete alla piastra o in forno al cartoccio; utilizzate pentole e padelle antiaderenti con spatole di legno per non dovere utilizzare olio in cottura, se lo dovete usare dosatelo e usate sempre olio d’oliva, ha un punto di fumo maggiore e si conserva meglio in cottura rispetto agli oli di semi. Questi sistemi vi consentiranno di cucinare senza grassi e di utilizzare poi, a cottura ultimata, il quantitativo d'olio che vi è concesso. CONDIMENTO DI PASTA, INSALATE, POLPETTE, LEGUMI Il condimento fa parte della nostra abitudine culinaria, non per niente il nostro olio extravergine di oliva è esportato e copiato in tutto il mondo, inoltre il nostro clima permette la crescita anche sul davanzale di casa in ogni stagione di erbe aromatiche; le spezie invece sono ormai diventate parte della cucina italiana, e sono reperibili in ogni centro alimentare. Il mio consiglio, quando cucinate qualsiasi pietanza, è di condire con poche cose per non mischiare troppo i sapori, in particolare usare SEMPRE olio extravergine di oliva a crudo (non cotto!), mettere spezie ed erbe aromatiche a piacere (sia di tipo che di quantità) e giocare con le verdure che piacciono. Es. un piatto di pasta può essere condito con pomodorini freschi, olio EVO e basilico oppure con un trito di erbe miste dell’orto e qualche oliva (al posto dell’olio EVO), oppure con verdure tagliate a dadolini es. carote, zucchine, piselli, pomodorini, un trito di prezzemolo; oppure aglio olio EVO e peperoncino… insomma sta alla vostra fantasia, senza inserire BURRO, MARGARINE, CONDIMENTI GRASSI e SALE in eccesso. Per le insalate poi o per le polpette, carne e pesce possono essere anche utilizzati tutti i semi oleaginosi, che oltre a dare gusto (basti pensare al seme di zucca o al sesamo), forniscono importanti grassi poli-insaturi (Ω3 e Ω6), calcio, boro e oligoelementi che aiutano a sentirsi meglio e a far ‘funzionare’ meglio l’organismo e i suoi organi principaliIN PANINOTECA O AL BAR Scegliere pane comune o integrale (evitare i pani speciali ed accertarsi che il pane sia solo integrale, ciò che è scuro a volte contiene una parte di farina integrale ma contiene anche altri grassi). Scegliere panini imbottiti con latticini altrimenti un panino vegetariano già preparato. Fatevi sempre dire gli ingredienti per poter autonomamente capire cosa state mangiando. Farcite liberamente con fette di pomodoro crudo e verdura lessata o alla piastra. Evitate salse di ogni genere. AL RISTORANTE Prima di ordinare controllate gli ingredienti delle preparazioni e non ordinate mai pietanze di cui non conoscete l'esatta composizione e il metodo di cottura; scegliete primi semplici (es. pasta con pomodoro fresco passato); ricordatevi di consumare verdura bollita, fresca (o alla griglia, ottima anche come antipasto) e frutta. IN PIZZERIA Iniziare il pasto consumando un antipasto a base di verdura (fresca, grigliata/lessata o al vapore); scegliete preferibilmente la pizza con verdure (lessate o alla griglia); eventualmente la classica margherita anche con spezie (origano etc); evitate tutte le altre perché molto ricche di grassi ; consumate della frutta fresca. APERITIVO E’ una usanza che ha preso piede negli ultimi anni quindi tenerlo presente negli stili alimentari come ‘extra’ all’alimentazione quotidiana è uno sbaglio. Considerando che in media si fanno uno-due aperitivi a settimana con i colleghi/amici (tendenzialmente il fine settimana) si può pensare di ridurre l’introito di grassi/carboidrati o proteine della giornata in questione in base a cosa si mangerà all’aperitivo. Di regola comunque durante l’aperitivo sarebbe consigliabile : Bere bevande non zuccherate o naturalmente zuccherate (es. centrifugati, analcolici alla frutta con acqua gassata/naturale e non con gingerini/crodini o bevande ricche di zuccheri e coloranti (al limite la gassosa/acqua tonica come base dell’analcolico), oppure lasciarsi andare al bicchiere di vino (meglio rosso, che bianco e MAI a stomaco vuoto) calcolando che ogni grammo di alcol da 7 kcal, pertanto un bicchiere di ‘alcolico’ compensa per ca. 20 grammi di pane/pasta, pur non avendo le sue stesse funzionalità nutrizionali Mangiare possibilmente antipastini con verdure o con frutta, evitando gli insaccati e i fritti, evitando anche i salatini come arachidi/mandorle o frutta secca tostata e salata. Meglio una pizzetta che un tramezzino con prosciutto e maionese. Calcolate sempre un pochino di meno di grassi da cucina (olio, burro, formaggi) se decidete di mangiare un antipastino proteico (con formaggi o uova) e leggermente meno carboidrati es. -20 gr pane/pasta) ALIMENTI NON CONSENTITI Sarebbe utile evitare completamente questi alimenti, ovviamente se ci troviamo fuori a cena, da amici o a una festa, non possiamo controllare la cucina di altri. In questo caso potete vedere i consigli che ho dato prima, riguardanti la scelta degli alimenti in occasioni speciali: Condimenti grassi come burro, lardo, margarine, panna, strutto Superalcolici e alcolici Fritti in oli esausti o oli di semi misti, saltuariamente se ben fatto, potrà essere consumato qualche piatto fritto in olio EVO o olio di semi di girasole (monoseme) Intingoli e salse ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE (1 VOLTA LA SETTIMANA) Il fatto di consentire i seguenti alimenti una volta la settimana, non esime dal fatto di evitarli in uno stile alimentare corretto. Saranno occasionalmente consentiti in caso di pranzo conviviale o compleanno etc, ma non inserite nella vostra dieta settimanale ognuno di questi alimenti una volta in settimana; il limite si riferisce a uno solo di questi alimenti consumato occasionalmente una volta la settimana… Dolci come dessert, torte, pasticcini, caramelle, cioccolata, merendine, ecc., in poco volume apportano molte calorie e grassi contribuendo ad un eccessivo e rapido incremento di peso. Sarebbe utile evitarli completamente, ma come ‘premio’ o come occasione in caso di feste o compleanni o occasioni speciali, si può assumere Bevande zuccherine come cola, acqua tonica, tè freddo, ma anche succhi di frutta perché contengono naturalmente zucchero, anche se riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”. Da limitare il più possibile per il forte potere calorico Caffè, limitare il consumo a non più di 2 al giorno. Ridurre ulteriormente in presenza problemi di insonnia, fatica ad addormentarsi, risvegli frequenti o fatica a riaddormentarsi Vino da consumare ai pasti al massimo un bicchiere al giorno. Possibile il suo utilizzo per sughi e soffritti (l’alcol evapora); considerate che l’alcol è molto calorico e fatto di zucchero d’uva, pertanto 1 gr di alcol conta circa 7 Kcal, un bicchiere di vino rosso, contiene circa 12 gr di alcol pertanto 84 kcal! Frutta più zuccherina come uva, banane, fichi, cachi, mandarini, castagne. Se consumata cotta o frullata non aggiungere zucchero Frutta secca (prugne, albicocche, uva sultanina secche) e castagne; La frutta secca e disidratata dovrebbe essere evitata per il forte potere calorico (tendenzialmente sono disidratati e coperti di ‘melassa’ o zucchero liquido per mantenere la conservazione, se invece li fate voi in casa con l’essicatore potete utilizzarli, ricordate però che se è essiccata perde tutta l’acqua presente pertanto va reintegrata la parte di acqua non assunta con la frutta)Ridurre il sale aggiunto alle pietanze dopo la cottura; una dieta variata prevede alimenti che già naturalmente contengono sale (sodio) in quantità sufficiente. Ridurre l’uso di patate e considerare che non si tratta di verdura ma di sostituto del pane o della pasta!!! Sono importanti fonti di amido quindi sono dei veri e propri sostituti di pane, pasta e riso. Possono essere perciò consumati occasionalmente in sostituzione al primo piatto. Zucchero, miele e marmellata. Limitare il loro utilizzo allo stretto indispensabile ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI I seguenti alimenti sono consigliati ogni giorno, in diverse porzioni, prevalenti sono i carboidrati complessi di pane, pasta e riso integrale, ricchi di fibre, sazianti e soprattutto ricchissimi di calcio e associati alle proteine vegetali e ad altri alimenti possono fornire le quantità di nutrienti raccomandate giornalmente dai LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata Nutrienti – Linee guida italiane): CEREALI: Pane, pasta, riso e derivati sono consigliati nella preparazione di tipo integrale, che sono più ricchi in fibra e saziano di più; in particolare il germe di grano, che viene mantenuto solo nella forma integrale delle farine, contiene fibre solubili e insolubili, proteine, oligoelementi (calcio, ferro, zinco) e partecipa a migliorare la risposta degli organi bersaglio all’azione dell’insulina, riducendo il rischio di diabete tipo II (quello legato spesso alla ‘vecchiaia’ e al sovrappeso) CEREALI CONSIGLIATI: Pasta di semola integrale, pasta di kamut, fiocchi di cereali senza zucchero, riso, riso soffiato, crema di riso, farina di mais, pasta integrale, semolino, orzo, avena, bulgur, quinoa, amaranto, miglio, cous cous, grano saraceno, farro; il seitan è un derivato dei cereali (ricco di glutine) che fornisce una buona quantità di proteine e può essere un ottimo alleato nella dieta vegetariana. Non deve essere consumato tutti i giorni poiché è comunque un prodotto trasformato. LATTE E DERIVATI (yogurt, ricotta…) perché sono gli alimenti che contengono la maggior quantità di calcio oltre ad altri minerali, proteine e vitamine essenziali; il latte contiene anche vit. B12 e del gruppo B (B1B6) che aiutano a prevenire problemi neuropatici. Se c’è una intolleranza al lattosio consumare latte delattosato, ma lo yogurt può essere liberamente assunto anche intero o scremato poiché i fermenti presenti nello yogurt contengono delle lattasi che annullano la presenza di lattosio nella sostanza. I fermenti dello yogurt NON resistono oltre lo stomaco quindi non sono utili per patologie intestinali, a meno che non si tratti di Bifidus o similari che invece sono modificati per poter passare indisturbati fino alle mucose intestinali. Preferire i prodotti scremati o parzialmente scremati, hanno meno calorie ma contengono ugualmente calcio Latticini: Formaggi due volte a settimana scegliendo tra formaggi a basso contenuto di grassi come mozzarella, caciottine (100 g) o formaggi stagionati come Grana Padano DOP (50 g) da sostituire a un secondo di carne o pesce oppure grattugiato o in scaglie (10 g equivalgono a 1 cucchiaio) su primi piatti o verdure UOVA: consumarne 1-2 alla settimana compreso il loro utilizzo per la confezione di altri piatti (es. polpette) Cotture leggere, al vapore o in padella antiaderente senza olio o grassi aggiunti, utile fare frittate con verdure al vapore, in forno o in padella antiaderente LEGUMI: Non sono da considerare verdura, vanno utilizzati in sostituzione di un secondo piatto o un piatto unico con i cereali in alternativa al secondo piatto 3-5 volta alla settimana; I legumi sono fonti di proteine ben digeribili, di fibre insolubili, di sali minerali (zinco, rame, calcio, ferro e potassio e magnesio) di vitamine e contengono fitoestrogeni naturali. Evitare quelli in scatola, sarebbe meglio utilizzare quelli freschi o secchi, ammollati e lavati e poi cotti a vapore (se cuocete in pentola a pressione meglio recuperare il liquido di cottura per cuocere la pasta per non perdere i nutrienti come vitamine e minerali contenuti nel legume); se utilizzate quelli in scatola controllate che siano cotti a vapore e che siano conservati con solo acqua e sale. Lavateli con acqua fredda e cuoceteli (poco) in pentola antiaderente con pomodorini o verdura a piacere (vedi ricette fornite alla fine dei consigli alimentari). Se il peso a secco/fresco del legume è 10 gr, una volta cotto (a vapore o lessato) duplica il suo peso, quindi questo va tenuto presente nella gestione della dieta personalizzata. I pesi dei legumi solitamente sono espressi in cucchiai da cucina, secchi o freschi. Se non li pesate, considerate si moltiplicare per 1.5 il numero di cucchiai. I legumi sono: piselli, fave, fagioli di ogni specie, ceci, lenticchie, fagioli edamame, anacardi (gli anacardi sono legumi ricchi di proteine ma molto molto ricchi di grassi sia saturi che insaturi del gruppo Ω3; non vanno mangiati come legumi, ma se si scelgono in sostituzione di mandorle o noci, vanno calcolate anche le porzioni di proteine assunte e ridotte le proteine della giornata) VERDURE: il loro consumo è abbastanza libero e consigliato in porzioni abbondanti (almeno 2 porzioni di verdura cotta o cruda al giorno, purché non si superi la quantità di condimento assegnata. Variare le verdure, tra cotte e crude permette di introdurre correttamente i sali minerali, le vitamine e molecole con proprietà antiossidanti necessari per l’organismo; per la donna in menopausa sono consigliate tutte le verdure (cotte, recuperando il liquido di cottura se lessate meglio se cotte a vapore, o crude) a foglia verde, poiché contengono antiossidanti naturali e vit. E e soprattutto FRUTTA: fresca, cotta o frullata purché sia senza zucchero aggiunto. Almeno 3 porzioni di frutta al girono, Sono tutte concesse anche a fine pasto, perché contengono fibra e pectine che legano anche alcuni minerali e ne impediscono l’assorbimento intestinale: mele, pere, albicocche, ciliegie, lamponi, mirtilli, fragole, kiwi, cocomero, melone, ananas. Il consumo di agrumi, in chi soffre di anemia, può essere aumentato per l’alto contenuto di vit. C che tende a aumentare l’assorbimento di ferro a livello intestinale. E’ importante ricordare per frutta, verdura e legumi che sono molto ricchi di fibre che è importantissima l’idratazione: tutte le fibre solubili e insolubili presenti in questi alimenti funzionano meglio e gelificano ammorbidendo le feci SOLO se accompagnate da adeguata idratazione. Una dieta ricca di fibre ma con poca idratazione porta a peggiorare una stipsi pre-esistente Soja e derivati: La soja è un legume, ha un alto potere catabolico per la presenza di ottime fonti proteiche e contiene molti oligoelementi minerali, è un ottimo sostituto di carne e pesce e inoltre non contiene colesterolo. I derivati della soja sono tempeh (con cui si fabbricano cotolette, hamburger e pasti ‘trasformati’ ) e il formaggio di soja, il tofu che è composto di sola acqua sale e soja fatta fermentare. Se cucinati correttamente possono essere un valido alleato nella dieta, perché sostituiscono pasti proteici e risultano anche appetibili a chi non ne ha mai provato il gusto (vedi ricette) OLII E GRASSI: Utilizzare possibilmente solo olio extravergine di oliva, A CRUDO. Vanno bene anche olio di mais, di soia, di girasole, di vinaccioli sempre USATI A CRUDO. Per la cottura e la frittura è sempre consigliabile utilizzare olio extravergine di oliva, perché ha un punto di fumo più alto degli oli di semi (‘brucia ‘ a temperature più alte) e non si modifica nella cottura a livello organolettico come gli altri oli. BEVANDE: Acqua naturale, tè, caffè (max 2-3 al giorno, ridurre in caso di ipertensione già presente o in terapia a 1-2 caffè al giorno o sostituire con caffè decaffeinato), camomilla, tisane, spremute, succhi di frutta senza zucchero meglio senza agrumi per non sovraccaricare con VITAMINA C. Utili anche i surrogati del caffè come bevande d’orzo e latti fermentati che forniscono fibre e carboidrati, e in menopausa possono essere rinfrescanti e ridurre le vampate di calore. ERBE AROMATICHE e SPEZIE: Il loro consumo è libero: le erbe aromatiche forniscono altissime quantità di antiossidanti (basilico, prezzemolo e altri) a fronte di un contenuto calorico inesistente. Inoltre rendono molto più sapidi gli alimenti, riducendo il consumo di sale e condimenti. Sono a libero utilizzo (a meno che non sia specificatamente vietato da alcune patologie o consumo di farmaci speciali) anche le spezie. SEMI OLEAGINOSI: I semi oleaginosi (semi di zucca, semi di lino, semi di girasole, semi di sesamo) sono utilissimi per incrementare la quantità di antiossidanti e di PUFA all’interno della dieta (acidi grassi poliinsaturi omega 3), non sono particolarmente calorici e forniscono un sapore più intenso ai piatti riducendo la quantità di sale utilizzato. Si possono aggiungere a pane preparato in casa, a insalate e per chi soffre di stipsi è possibile utilizzare i semi di lino a scopo ‘terapeutico’ (vedi ricette) FRUTTI OLEAGINOSI: I frutti oleaginosi come anacardi (che in realtà è un legume, molto proteico), arachidi, mandorle, nocciole etc, andrebbero consumati con moderazione e sostitutivi di un pasto secondario (es. merenda, spuntino, spuntino pre-sport) poiché forniscono molte calorie per peso secco dell’alimento sia in termini di carboidrati che di grassi. Sono ottimi antiossidanti poiché contengono oli e grassi vegetali insaturi, ma bastano pochi grammi per far salire le calorie totali, sono quindi da assumere con molta attenzione. Le sostanze che si trovano negli alimenti che possono aiutare lei e le donne in menopausa a trovare un equilibrio sia ormonale che di depositi di calcio, e quindi ridurre notevolmente i fastidi legati alla menopausa e i rischi di osteoporosi e cardiovascolare. IN particolare non dovranno MAI mancare sulla sua tavola: ALIMENTI RICCHI DI CALCIO: ci sono molti alimenti che contengono naturalmente calcio e non sono latticini, pur non essendo così biodisponibile (assorbibile) come il calcio ‘animale’ il calcio vegetale funziona perfettamente: rucola, olive, agretti, cicorie ALIMENTI CONTENENTI VITAMINE K, C, A E LA VITAMINA D senza la quale il calcio degli alimenti non può essere assorbito: frutta e verdura verde e gialla che contengono queste vitamine in abbondanza come uva, papaya, melograni, kiwi, arancia, carote, peperoni, broccoli, uova, ma non dimenticare di aggiungere la vitamina E dell’olio extravergine che rende davvero efficace l’azione di queste sostanze ALIMENTI CONTENENTI FITOORMONI: riso integrale, fagioli, semi di lino, tofu, soja, melograno, rafano, rabarbaro, finocchio e semi di finocchio, the verde ALIMENTI CONTENENTI BIOFLAVONOIDI: agrumi (arance, poiché i mandarini e i mandaranci sono molto zuccherini e favoriscono quadri di iperglicemia, rispetto alle sole arance) ciliegie (se di stagione), grano saraceno, rosa canina (anche in tisana), peperoni verdi ALIMENTI CONTENENTI BORO: il boro è una sostanza presente nelle mandorle, noci e nocciole e in molte verdure a foglia verde che aumenta l’assorbimento intestinale di isoflavoni e calcio; si trova in particolare in cavolo , cavolo cappuccio verde, spinaci, broccoli e cicoria. Questi alimenti inoltre contengono anche fibre, acidi grassi essenziali e vitamine del gruppo B, vitamina C ed E. YOGURT: contiene l’essenziale vitamina D e il calcio necessario nell’apporto giornaliero con latticini, inoltre come già anticipato può essere utilizzato anche in caso di intolleranza al lattosio GERME DI GRANO (contenuto solo nei cereali in forma INTEGRALE): contiene moltissima Vitamina E che è un antiossidante naturale, oltre che contenere la maggior parte degli oligoelementi contenuti nel seme di cereale MANDORLE E NOCI: mandorle e noci contengono il boro oltre che grassi poliinsaturi della catena Ω3, anche gran quantità di vitamine del gruppo B, in particolare B1 e B6, che sono importanti nella donna in menopausa i quanto riducono i sintomi legati al climaterio (vampate, insonnia e parestesie) SEMI OLEAGINOSI: in particolare i semi di zucca contengono grandi quantità di Selenio, che aiuta nella prevenzione dei disturbi legati alla menopausa e favorisce l’assorbimento intestinale del Calcio alimentare; inoltre ha un alto potere antiossidante. TISANE E BEVANDE A BASE DI ORZO: le tisane possono essere del gusto che più piace, l’importante è che si scelgano poche piante che servano a uno scopo preciso (es. melissa, passiflora e biancospino per l’insonnia e l’ansia, finocchio per la ritenzione idrica e le vampate di calore, liquirizia e malva per il bruciore di stomaco) e le bevande a base di orzo, non zuccherate, possono aiutare con le vit. Del gruppo B e gli oligoelementi presenti in esso, a ridurre i disturbi legati alla menopausa. TUTTO QUELLO CHE NON E' RIPORTATO NELLO SCHEMA PRECEDENTE E' DA EVITARE La piramide alimentare per la dieta vegana vi guiderà alla scelta giornaliera degli alimenti: è formata da sei sezioni composte da vari elementi. Ciascun gruppo deve essere presente in modo proporzionale alla grandezza della sezione. Per la dieta ovo-latto vegetariana è possibile utilizzare anche latticini e uova, che possono essere inseriti sopra i legumi. Latticini e uova possono essere consumati 2 volte a settimana come pasto, facendo attenzione a non associarli insieme o nella stessa giornata per non incrementare troppo il carico di grassi saturi. ACQUA E BEVANDE SOSTITUTIVE DELL’ACQUA (TISANE, INFUSI) NON ZUCCHERATE + GIORNALMENTE ATTIVITA’ FISICA E ¾ VOLTE IN SETTIMANA ESERCIZIO FISICO IDEA PER GESTIRE UNA DIETA VEGETARIANA SETTIMANALE CON IL METODO DELLE RAZIONI CONSIGLI COMPORTAMENTALI Mantenere un’attività fisica regolare (vedi a seguire) Evitare la sedentarietà! Usare la bicicletta è un’ottima alternativa alla camminata o, nei brevi tragitti, alla macchina. Se si usa l’automobile, parcheggiarla a 10/20 minuti a piedi dalla destinazione. Dopo la visita avrete informazioni riguardo la vostra composizione corporea, il vostro BMI (Body mass index) e alcune circonferenze del corpo: se siete in sovrappeso, o soffrite di obesità ‘centrale’, è necessario eliminare i chili di troppo e normalizzare il “girovita” ossia la circonferenza addominale. La circonferenza addominale è indicatore della quantità di grasso ‘non metabolico’ depositata a livello viscerale dentro e intorno agli organi interni, ed è principalmente correlata al rischio cardiovascolare. Valori di circonferenza vita superiori ad 80 cm si associano ad un "rischio moderato", valori superiori ad 88 cm sono associati ad un "rischio elevato". Non fumare!!! il fumo anticipa la menopausa e amplifica i disturbi connessi. Inoltre aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, di tumori, di osteoporosi e raddoppia il rischio di fratture. Aumentare l’esposizione solare per favorire la sintesi di vitamina D; 20-30 minuti di esposizione giornaliera di mani e viso al sole possono coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina D; in caso dagli esami risulti che siete carenti di questa vitamina, potete anche iniziare a assumere un integratore (Dibase 100.000 UI 1 flacone 1 volta al mese a digiuno, la mattina appena sveglie, aspettando almeno mezz’ora prima di assumere terapie o colazione) per qualche mese per normalizzarla. Poi esponetevi al sole, se possibile. Effettuare regolari screening preventivi concordati con il Medico Curante (PAP test, mammografia, sangue occulto fecale e/o colonscopia, DEXA-MOC una volta appena entrate in menopausa poi solo al bisogno se si manifestano fratture o dovete assumere farmaci che possono modificare l’osso). Se soffrite di ansia, angoscia, disturbi del sonno o altro, valutate con il vostro Curante se vale la pena iniziare una terapia a base di farmaci fitoterapici per controllare questi disturbi e vivere più serenamente il momento della menopausa, pre-menopausa o i disturbi legati a questo momento della vostra vita; CONSIGLI PRATICI DA APPLICARE DURANTE LA DIETA PERSONALIZZATA A SCELTA MULTIPLA Smettere di mangiare non appena ci si senti sazi, per evitare di mangiare in eccesso forzando il senso di sazietà; se si è mangiatrici veloci alzarsi da tavola con ancora un po’ di fame (il senso di sazietà viene percepito non prima di 20-25 minuti dall’inizio del pasto). Un bicchiere medio di succo di frutta non zuccherato corrisponde ad un frutto (ma se possibile preferire quest’ultimo) – se nella dieta a scelta multipla avete un frutto scegliete quello, con la buccia ben lavata se possibile, ma se non ne avete a portata di mano, va bene anche il succo di frutta senza zuccheri aggiunti I legumi nella dieta personalizzata vengono calcolati come legumi secchi o freschi e calcolati in base al cucchiaio, come detto sopra, è necessario se li comprate già in scatola cotti a vapore o lessati, sgocciolarli dal loro liquido e possibilmente lavarli (il liquido conservante contiene sale!) e moltiplicare i cucchiai definiti in dieta per 0.5: esempio ceci secchi 4 cucchiai => ceci già precotti 4 x 1.5 = 6 cucchiai Il peso dei frutti se espresso in quantità di frutti o cucchiai o bicchieri equivale a frutti medi, di cui potete trovare le pesature in fondo alla dieta nella pagina ‘unità di misura’; tutti i frutti sono calcolati con la buccia e senza semi/ossi Le verdure hanno pesature differenti, e sono sempre da pesare a crudo e private di ossa e scarti se ci sono: il misto di ortaggi equivale a 300 gr di differenti verdure crude, per arrivare a un peso complessivo di 300 gr. Verdure miste invece equivale a 200 gr di verdure cotte miste, pesate prima della cottura. Se decidete di cambiare un pasto (es. un pranzo o una cena) è consigliabile cambiare tutto il giorno in questione: es. decidete che oggi (venerdì) volete fare il pranzo di martedì, prendete tutto il giorno di martedì dalla colazione allo spuntino serale e spostatelo al venerdì. Non è consigliabile cambiare pasti tra giorni differenti, poiché gli apporti di nutrinti, vitamine e proteine saranno sicuramente differenti. Potete invece se lo desiderata cambiare il pasto nella stessa giornata, es. spostare il pranzo a cena e viceversa. Non potete però ripetere lo stesso pasto due volte nella giornata. (es. stesso pranzo anche a cena) QUALE ATTIVITA’ FISICA è MIGLIORE PER ME? La risposta è semplice: quella che vi fa stare bene. Zumba, pilates, corsa, nuoto, sci, pallavolo… qualunque sia la vostra attività fisica, purchè si tratti di esercizio fisico. Mentre l’attività fisica sono anche le scale che fate per raggiungere il mio ambulatorio (come? Avete preso l’ascensore?) e deve essere quotidiana, l’esercizio fisico è intenso e provoca una modificazione sia nei processi metabolici del corpo sia nel respiro e nell’apparato cardiovascolare. Non c’è una regola su quanto fare e cosa fare, dovete scegliere qualcosa che vi faccia star bene anche psicologicamente e far leva sulla vostra forza di volontà per iniziare. Quanto? Attiività fisica quotidiana: almeno 60 Minuti al giorno non continuativi (20-20-20 ad esempio) di attività fisica come cammino veloce, salire e scendere le scale, camminare in salita o in discesa – deve provocare un leggero aumento della frequenza respiratoria e del battito cardiaco ma non farvi sudare o non permettervi di intrattenere una conversazione (telefonica o reale che sia) – l’deale è parcheggiare lontano e farsi la strada a piedi per il lavoro , la spesa, visitare un amico etc… Esecizio fisico: almeno 45 minuti di esercizio fisico moderato-intenso 3-4 volte alla settimana, meglio nella prima parte della giornata, meglio lontano dal pasto. L’esercizio fisico può essere corsa, bicicletta, zumba, yoga, pilates, free climbing, trekking, sci… basta che incrementi sia frequenza respiratoria che battito cardiaco nei limiti dell’esaurimento cardiovascolare. Dovreste riuscire a intrattenere comunque una breve conversazione durante l’esercizio fisico, non abbandonate al primo ‘fiatone’. L’ideale è partire con un obiettivo (raggiungibile) a breve termine e ogni volta incrementare di poco fino a raggiungere un obiettivo stabile (che deve essere obiettivamente raggiungibile) che manterrete nel corso dei successivi ‘allenamenti’. Es. Corsa leggera o svelta – in base alle vostre capacità cardiovascolari Primo giorno: 5 minuti di corsa svelta, 5 minuti di camminata veloce , 10 minuti di corsa svelta, 5 minuti di camminata veloce, 15 minuti di corsa svelta, 5 minuti di camminata veloce e recupero Secondo giorno: 10 minuti di Corsa, 5 minuti di camminata veloce, 15 minuti di corsa svelta, 5 minuti di camminata veloce, 20 minuti di corsa svelta e recupero Terzo giorno: 20 minuti di corsa svelta, 5 minuti di camminata veloce, 25 minuti di corsa svelta e 10 minuti di camminata veloce e recupero Quarto giorno: 25 minuti di corsa svelta, 5 minuti di camminata veloce, 25 minuti di corsa svelta e recupero Quinto giorno: 30 minuti di corsa svelta, 5 minuti di camminata veloce, 20 minuti di corsa svelta e recupero Sesto giorno: 35 minuti di corsa svelta, 10 minuti di camminata veloce e recupero Settimo giorno: 40 minuti di corsa svelta, 5 minuti di camminata veloce e recupero Mantenere i 40 minuti di corsa svelta e 5 minuti di camminata veloce per il periodo desiderato. Es. Nuoto leggero o veloce (stile libero, rana, dorso alternati per non sentire troppo monotono l’allenamento, ma a vostra scelta – tenendo conto delle preferenze personali, meglio alternare per utilizzare tutti i gruppi muscolari) Primo giorno: 10 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento (saltelli sul posto, sforbiciate con le gambe a bordo piscina), 15 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento, 20 minuti di nuoto veloce, 5 minuti di riposo in movimento Secondo giorno: 15 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento (saltelli sul posto, sforbiciate con le gambe a bordo piscina), 25 minuti di nuoto veloce, 5 minuti di riposo in movimento Terzo giorno: 20 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento (saltelli sul posto, sforbiciate con le gambe a bordo piscina), 25 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento Quarto giorno: 25 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento (saltelli sul posto, sforbiciate con le gambe a bordo piscina), 30 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento Quinto giorno: 30 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento (saltelli sul posto, sforbiciate con le gambe a bordo piscina), 30 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento Sesto giorno: 35 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento (saltelli sul posto, sforbiciate con le gambe a bordo piscina), 25 minuti di nuoto veloce, 2 minuti di riposo in movimento Settimo giorno: 40 minuti di nuoto veloce, 5 minuti di riposo in movimento (saltelli sul posto, sforbiciate con le gambe a bordo piscina) Mantenere i 40 minuti di nuoto veloce, 5 minuti di riposo in movimento per il periodo desiderato. Es. Zumba Lezioni di 40/45 minuti – Iniziare con salti più limitati e attenzione ai movimenti per imparare a farli correttamente piuttosto che muoversi e basta, rischiando di inciampare e farsi male, con le lezioni si avrà sempre più dimestichezza e ci si potrà lasciare andare al ballo senza problemi, soprattutto di fiato. QUALCHE RICETTA CON I SAPORI DIMENTICATI DELLA DIETA MEDITERRANEA RICETTE DI LEGUMI POLPETTE DI CECI SAPORITE (dosi per quattro persone) 250 gr ceci in scatola cotti al vapore o secchi (peso 100 gr) ammollati e cotti al vapore 150 gr di erbette o biete lessate o al vapore 3 carote crude sbucciate e lavate 1 gambo di sedano bianco o verde mondato e lavato Prezzemolo, timo e maggiorana q.b. a piacere tritate 1 cucchiaio di parmigiano reggiano (in alternativa per chi non ama latticini aggiungere poco sale) 3 cucchiai di pangrattato (da pane integrale se possibile) + quello per ‘fermare’ le polpette 2 uova intere Un cucchiaio d’olio extravergine di oliva + q.b. per bagnare le mani in preparazione Prendere tutti gli ingredienti e tritare insieme fino a raggiungere il grado di trito desiderato, sporcare le mani con un filo d’olio e pan grattato e iniziare a fare delle palline delle dimensioni di una prugna lasciano che il pangrattato ‘fermi’ la polpetta, ma non la copra completamente. Posizionare su una teglia con carta da forno le polpette e versarci sopra un filo d’olio a crudo e infornare in forno caldo 180 ° per 20 minuti . Lo stesso procedimento si può fare con lenticchie, piselli o fagiolini, assicurandosi di averli ben scolati dopo averli cotti per non bagnare troppo le polpette. HAMBURGER DI CECI ALLE ERBE AROMATICHE (dosi per quattro persone) 250 gr ceci in scatola cotti al vapore o secchi (peso 100 gr) ammollati e cotti al vapore Prezzemolo, timo e maggiorana q.b. a piacere tritate Poco sale Un cucchiaio d’olio extravergine di oliva + q.b. per bagnare le mani in preparazione Prendere tutti gli ingredienti e tritare insieme fino a raggiungere un trito fine, sporcare le mani con un filo d’olio e formare delle palline delle dimensioni di una pesca grande. Schiacciare le palline dentro un coppapasta largo oppure lasciarle circa ½ cm di altezza formando degli hamburger. Gli hamburger possono essere cotti al forno (180° 15 minuti) o in pentola antiaderente (senza condimento, 5 minuti per parte) . Servire come hamburger nel pane integrale tagliato a metà con verdure a piacere (pomodoro, insalata). Lo stesso procedimento si può fare con lenticchie, piselli o fagiolini, assicurandosi di averli ben scolati dopo averli cotti per non bagnare troppo le polpette, alla preparazione può essere aggiunto a fine tritatura, mescolando bene, due cucchiai di semi di sesamo che forniranno un gusto più piccante all’hamburger e verranno tostati dalla cottura. RICETTE DI TOFU INSALATA DI TOFU ALLA PIASTRA PICCANTE (dosi per due persone) 200 gr di tofu al naturale tagliato a dadini Paprika, curry, zenzero in polvere mischiati Pochissimo sale (se desiderato) Un cucchiaio di olio extravergine di oliva Insalata a scelta (lattuga, indivia, lattughino, valeriana, misticanza) tagliata a mano 2Carote tagliate a julienne o grattugiate Due pomodori maturi tagliati a dadini Sesamo q.b. per ornare Scaldare una pentola antiaderente senza condimento, quando è ben calda versare i cubetti di tofu e rigirarli per pochi secondi con un cucchiaio di legno, versare le spezie e il sale continuando a mescolare il tofu con le spezie, dopo circa un minuti versare il cucchiaio di olio continuando a mescolare finchè il tofu abbia ottenuto un colorito dorato e sia sodo all’assaggio. Lasciare raffreddare qualche minuto, intanto preparare l’insalata mista, versare il tofu e il sesamo a piacere e mescolare il tutto. E’ possibile evitare il sale, se si condisce l’insalata con salsa di soja. Accompagnare con pane integrale secondo schema alimentare fornito. LO stesso procedimento può essere fatto con le erbe aromatiche miste al posto delle spezie, con unico accorgimento che si metta prima l’olio e poi le erbe aromatiche per evitare che si brucino sulla padella antiaderente calda. INFORMAZIONI DI APPROFONDIMENTO Ecco alcuni opuscoli GRATUITI da cui iniziare a esplorare la scelta vegetariana e in cui trovare indicazioni su come modificare la propria alimentazione in modo da trarre i maggiori vantaggi per la salute, passando da un'alimentazione onnivora a una basata sui cibi vegetali, PER TUTTI DAL BAMBINO ALLA DONNA IN GRAVIDANZA ALL’ANZIANO - WWW.SCIENZAVEGETARIANA.IT Opuscolo: impariamo a mangiare sano con i cibi vegetali Un opuscolo che illustra i vantaggi dell'alimentazione a base vegetale per la nostra salute, descrive quali sono e dove si trovano i nutrienti principali, e fornisce complete ed aggiornate linee guida per pianificare i pasti in modo ottimale in tutti gli stadi del ciclo vitale. Opuscolo: Introduzione alla cucina vegan Introduzione alla cucina vegan: ingredienti, consigli e 60 ricette complete. Opuscolo di 50 facciate, a colori. Questo opuscolo è per chi vuole imparare a cucinare piatti vegan, vale a dire 100% vegetali: spiega in dettaglio quali sono gli ingredienti di base, come utilizzarli, dà alcuni consigli su come "veganizzare" i piatti che già si conoscono e fornisce infine molte ricette di esempio. Opuscolo: L'alimentazione a base vegetale in gravidanza Un breve manualetto con tutti i consigli per le donne vegetariane in gravidanza. Spiega come impostare l'alimentazione in questa fase delicata della vita di una donna, con tanti consigli utili su quali cibi consumare e in che quantità, dove trovare i nutrienti più importanti, quali cibi evitare. Seguendo un'alimentazione 100% vegetale in gravidanza, potrete godere di tutti i benefici che tale alimentazione comporta alla vostra salute e regalarli a quella di vostro figlio. Opuscolo: Bambini vegan e svezzamento http://www.agireoraedizioni.org/materiali/opuscolo-bambini-vegan-svezzamento-ricette-low.pdf Per e ricette vegane/vegetariane con i cibi ‘nuovi’ che avete inserito nella dieta (es. miglio, orzo, grano saraceno, avena, tofu, seitan, tempeh, soja, legui) potete andare sul sito: www.almacabio.it