Armin Linke - Arte Scienza e Conoscenza

HAPPYTECH, MACCHINE DAL VOLTO UMANO
ARMIN LINKE
Arte
Armin Linke (Milano 1966; vive tra Milano e Berlino) utilizza fotografia e video come
strumenti di riflessione sulle attività umane e sul paesaggio contemporaneo, sia questo
naturale o artificiale. Attraverso le sue opere l’artista documenta i fenomeni di
globalizzazione e gli interventi sul paesaggio, con uno sguardo ai mutamenti sociali e
politici. Uno dei suoi ultimi lavori, commissionato dal museo MAXXI di Roma ed
intitolato Il Corpo dello Stato, presenta una serie di fotografie realizzate lì dove le alte
cariche dello Stato lavorano e si riuniscono, grazie alle quali Linke racconta la storia
istituzionale italiana attraverso i luoghi che hanno visto passare problematiche e
decisioni cruciali riguardanti il nostro Paese. Allo stesso modo, nei lavori della serie
Immaginario nucleare, Linke racconta un altro pezzo della storia italiana, quello legato
al nucleare. Recuperando la tecnica stereoscopica usata negli anni Sessanta, l’artista
documenta lo stato delle centrali nucleari italiane (Latina, Garigliano), cadute in disuso
dopo il Referendum del 1987 che ne ordinava la chiusura, diretta conseguenza del
tragico incidente di Cernobyl dell’anno precedente. Guardando al passato, l’artista
riesce quindi a portare alla ribalta un tema di grande attualità. Nei suoi scatti Linke
restituisce la sensazione di luoghi senza tempo, vecchi di quasi cinquant’anni ma al
tempo stesso immagini tridimensionali di uno scenario futuribile.
Scienza
Una tecnologia è “giusta” o “sbagliata”? Dobbiamo accettarla o rifiutarla? A tutti noi
sembra di conoscere molte tecnologie, magari perché ne sentiamo parlare
continuamente, ma in realtà le conosciamo quasi sempre molto poco. In genere di una
tecnologia abbiamo un’immagine stereotipata, fatta di bianco o di nero, mentre come
ogni medaglia ha sempre un suo rovescio, positivo o negativo. Una centrale nucleare
ad esempio sembra “cattiva” perché è rischiosa, ma produce grandi quantità di energia
in poco spazio e non libera gas serra nell’atmosfera. L’energia solare invece sembra
“buona” perché è rinnovabile e non inquina, ma produce poca energia e consuma
grandi spazi. Inoltre, l’idea che abbiamo di una tecnologia si è in genere formata nel
momento in cui questa è apparsa, e poi non è mai cambiata. Le tecnologie invece si
evolvono continuamente, perché i problemi che presentano vengono un po’ alla volta
risolti. Col tempo, infatti, le centrali nucleari diventano più sicure e i pannelli fotovoltaici
più economici ed efficienti. Tutto questo vuol dire che ogni volta che scegliamo una
tecnologia – una fonte di energia, un mezzo di trasporto, un farmaco o un sistema di
comunicazione – accettiamo in realtà un compromesso. Che ogni scelta va
periodicamente riconsiderata, per verificare se sia ancora quella giusta. E che
l’innovazione non andrebbe mai fermata: grazie alla ricerca, sui tempi lunghi, tutte le
tecnologie tendono a migliorare.
Didascalia immagine
Armin Linke
Senza titolo, Garigliano, 2007
stampa fotografica con tecnica stereoscopica
cm 120 x 250
ed.5 + 2 p.a.
© Armin Linke. Courtesy Galleria Vistamare, Pescara.