NF 396 72 Il mercato dell’involucro Ennio Braicovich Facciatista e ingegnere energetico Nel giro di pochi anni l’efficienza energetica e la sostenibilità sono diventati elementi chiave di ogni importante progetto. Al punto che uno specialista di primo piano dell’involucro, la Focchi spa, offre a progettisti e committenti anche un servizio di energy engineering. Qualche settimana fa, la Focchi spa, uno dei maggiori costruttori italiani di involucro, facciate e serramenti, ha lanciato a chiare lettere, tramite la newsletter aziendale, un nuovo tipo di servizio al mondo della progettazione: l’energy engineering al servizio di un progetto moderno. La società riminese, sulla base della propria esperienza di involucri ingegnerizzati ad alta efficienza energetica, convinta che una filosofia progettuale moderna passi necessariamente attraverso un approccio progettuale integrato, ha sviluppato capacità interne e collaborazioni finalizzate a prestare un servizio dedicato alla preliminare definizione del concept energetico. Avanza quindi la figura dell'Ingegnere Energetico che non si sovrappone a quella dell'Ingegnere impiantista, concentrandosi sul comportamento energetico globale dell'edificio in regime dinamico sulla base delle attività svolte nell'edificio stesso. Un ingegnere che sia in grado di valutare le implicazioni energetiche delle varie ipotesi formulate in sede di concept considerando le alternative sia architettoniche che impiantistiche, anche in termini di costi e di affidabilità, e di affiancare l'architetto durante le fasi progettuali e nel dialogo con gli altri attori primari: l'investitore, l'impiantista, il costruttore, il facciatista e il gestore. Alta 202 metri la Torre Isozaki (dal nome del progettista Arata Isozaki) sarà l’edificio più alto d’Italia (al tetto). Focchi spa ne sta realizzando le facciate a triplo vetro. Un aspetto da non trascurare, soprattutto oggi, è quello economico perché, si sottolinea in azienda, un edificio a emissioni zero - come quelli che dovremo progettare e costruire a partire dal 2018 - non costa più di un edificio in Classe A quando la progettazione è veramente integrata, quando “architetto e ingegnere energetico dialogano fin dalle prime fasi di progettazione dell'edificio, integrando le rispettive competenze, laddove è fondamentale dimensionare gli impianti definendo il carico massimo richiesto attraverso simulazioni dinamiche e in seguito utilizzare sistemi di controllo e regolazione avanzati”. La novità di questo servizio è tale da imporre più di una domanda al dott. Maurizio Focchi, amministratore delegato della società, nonché da poco vicepresidente Confindustria Emilia-Romagna. Quindi un nuovo servizio da parte di Focchi Spa: un servizio di ingegneria energetica per progettisti (e, immagino, imprese, committenti). Da dove nasce l'idea e perché? "Da sempre nello svolgere la nostra attività abbiamo dovuto/voluto mantenere fermo come obbiettivo “l’efficienza” dei nostri sistemi, dedicati alla progettazione e costruzione degli involucri che sono il nostro core business. Questo ha sviluppato la nostra sensibilità ed attenzione alla progettazione di sistemi sempre più performanti che garantissero un importante apporto all’efficienza generale dell’edificio al quale erano destinati. Contemporaneamente abbiamo spesso avu- NF 396 73 Avanza la costruzione Isozaki come testimonia la foto scattata a metà ottobre. Sarà pronta nel 2014, anno del centenario della fondazione di Focchi spa. Maurizio Focchi. to la sensazione, che le figure coinvolte nello sviluppo esecutivo della progettazione delle varie altre componenti l’edificio (strutture, impianti ecc.), pur se di elevata ed indiscussa capacità professionale, fossero coinvolte in una fase già avanzata del percorso progettuale, trovandosi quindi costrette a sviluppare soluzioni compatibili con quanto già a monte da altri definito e quindi in maniera non sempre ideale. Si aggiunga a quanto sopra che è ipotizzabile che ogni competenza che si dedica allo sviluppo di una sola parte dell’opera, sia naturalmente “tentata” di pensare all’efficienza non solo in termini di equilibrio complessivo e quindi di sostenibilità generale, ma piuttosto all’efficienza di tipo funzionale della propria singola parte di competenza. Da qui la necessità di un soggetto “super partes”, che, affiancando l’architetto, intervenga nella primissima fase di definizione del progetto, individuando le linee guida generali avendo come unico compito l’efficienza energetica complessiva, appunto il concept energetico”. L'idea nasce sulla base di esperienze italiane o straniere? Avete già fornito questo servizio? se sì, dove? sul nuovo e/o rinnovo? "L’idea nasce attraverso l’opportunità che abbiamo avuto di conoscere alcuni laboratori universitari, in particolare quello di Friburgo, che svolgono da tempo questa specifica attività di consulenza. La loro attività è prestata sia per lo sviluppo di concept dedicati a nuove iniziative, sia per la ristrutturazione di edifici esistenti. Il concetto cardine, volendolo semplificare al massimo, si basa sulla capacità di verificare analiticamente la possibilità di assorbire in un tempo ragionevole il costo della ristrutturazione, attraverso i minori costi energetici di gestione che l’edificio garantirà proprio grazie alla sua maggiore efficienza. In linea di principio, è presumibile che un edificio costruito 20, 30 o anche più anni fa, abbia adottato le tecnologie disponibili in quel momento generando consumi energetici non più in linea con quanto è possibile ottenere oggi. Partendo dall’analisi dei costi che quell’edificio sostiene per la climatizzazione, l’illuminazione ecc., è possibile con ragionevole precisione ipotizzare i potenziali risparmi dei quali potrebbe usufruire sostituendo gli involucri e parte degli impianti (meccanici ed elettrici), con altri concepiti secondo le più moderne tecnologie oggi disponibili. Rapportando il costo della ristrutturazione con il risparmio ottenibile, si può costruire un business plan, che ne “racconti” la convenienza e il punto di equilibrio. Non dimentichiamo, poi, che in molti casi la necessità di interventi di ristrutturazione, si genera per altre ragioni di carattere commerciale, alle quali certamente non farebbe male sommare il risultato di cui sopra. Ad oggi abbiamo provato a sperimentare questo percorso oltreché sulla nostra sede, anche su alcuni progetti pilota, che confidiamo possano a breve essere realizzati. “ L’attenzione alla sostenibilità energetica ed ambientale è “Il Tema” del nostro futuro. „ Di fatto nei progetti c'era finora il progettista degli impianti che, sostanzialmente, si occupava di energia. Non bastava questa figura? Non temete di creare sovrapposizioni e/o conflitti? "No. Riteniamo che l’ingegnere energetico intervenendo molto prima di tutti gli altri, e definendo solo il concept generale, non si sovrappone al progettista degli impianti che si inserisce nel processo abbastanza più avanti e peraltro con una funzione più specifica e di dettaglio. Anzi è ipotizzabile che l’attività svolta preliminarmente durante la definizione del concept sia certamente propedeutica ad un migliore e più semplice lavoro del professionista degli impianti". Credo che sia un bel salto di qualità all'interno della vostra offerta e all'interno dell'azienda. Fino ad ora il costruttore di involucri vetrati era sostanzialmente un esecutore. Ora così entrate nel cuore del progetto.... "Vero. Anche se ritengo sia una naturale evoluzione della nostra attività, che non di- NF 396 74 Il mercato dell’involucro Park House a Londra a cura di Robin Partington Architects. Focchi ne ha realizzato le facciate. Torre Europarco, Roma, Studio Transit. menticare è prima di progettista e quindi di engineering dell’involucro e poi di costruttore.Sono convinto che aiuti i nostri potenziali clienti ad apprezzare quanto avanzata sia la nostra attività progettuale. Aggiungo inoltre che un risultato di qualità dei nostri progetti certamente passa per la qualità generale di tutti i processi (scelta dei materiali, capacità di costruzione e attenzione nella posa in opera), ma certamente non può prescindere dalla qualità della nostra progettazione, che ritengo poter con modestia affermare è il nostro elemento distintivo in un mercato sempre più competitivo". Europarco e il Complesso “Città del Sole”, Roma. In Gran Bretagna, ad esempio, stiamo realizzando a Londra il King’s Cross Central, Moorgate Exchange e il Riverwalk. Ad Oxford siamo invece impegnati nella OBU Oxford Brookes University". Grazie. L'occasione è perfetta per fare il punto su che cosa state facendo come progetti in Italia e all'estero “ "Come sai, i nostri mercati strutturali di riferimento sono quello italiano oltreché quello inglese, che gestiamo attraverso la nostre sedi di Rimini e di Londra. In aggiunta a questi, come sempre nella nostra storia, non rinunciamo a guardare ad altri mercati esteri come la Russia, il Nord Africa ed il Medio Oriente in generale. Ovviamente, a questi ultimi paesi guardiamo con una politica commerciale di “progetto” e non di “paese” come invece facciamo sui due di riferimento (Italia e Gran Bretagna), e cioè interveniamo solo in quelle singole opportunità che riteniamo possano risultare per noi interessanti. Abbiamo in corso in Italia alcuni interessanti progetti tra i quali Citylife Milano -TCA Torre Isozaki e Residenze Libeskind, la Sede G.D. Bologna, e a Roma la Torre ..Si iniziano ad avvertire i primi timidi tentativi di interventi residenziali di elevato tenore, che adottano sistemi di involucro più complessi. „ Domanda oggi inevitabile: il mercato italiano dell'involucro? come lo vedi nel medio e lungo termine. E all'estero? "Chiaramente l’attuale profonda crisi economica ha segnato anche questo settore, producendo quale ovvio primo risultato, il venir meno di un gran numero di iniziative. Questo, come è intuibile, ha avuto un immediato effetto sulla competitività e sui prezzi, rendendo specialmente in Italia molto difficile trovare un corretto equilibrio tra qualità e competitività, generando enormi difficoltà soprattutto a tutti quegli attori del mercato che, per scelta o per naturale evoluzione del loro business, si erano collocati in una fascia qualitativa medio-bassa. La cultura architettonica italiana, fino ad 75 NF 396 nei termini che hai potuto leggere nella nostra newsletter. Viceversa, il mercato inglese è in questo momento in fermento e sta già vivendo in maniera significativa quella evoluzione del settore residenziale di cui ti ho accennato prima. Riceviamo molte sollecitazioni per partecipare a progetti abitativi, dove la qualità generale e quindi anche quella dell’involucro è estremamente elevata. Difficile stimare oggi se sono segnali che preludano ad una stabile ripresa o meno (il rischio “bolla” è sempre dietro l’angolo), ma sono moderatamente ottimista. Quanto invece all’Europa dell'Est ed all’area MENA (Middle East and North Africa), nelle grandi città (Mosca, Abu Dhabi, Riyadh, Kuwait City, Doha ecc.) i progetti di grandi edifici sono molti, ma le società italiane ed europee in genere hanno come unica possibilità quella di individuare le opportunità nelle quali i soggetti investitori richiedano la nostra indubbia maggior qualità. Diversamente è impossibile per noi competere sul mero piano del prezzo con i competitor orientali che hanno grandi capacità produttive e grande competitività, ma che per nostra fortuna ancora pagano qualcosa sul piano della qualità del prodotto". Croydon Council PSDH- Civic Building, EPR Architects. Citylife, Residenze Libeskind. Intervento di pregio segnato da un “involucro complesso” a cura della Focchi spa che ha realizzato serramenti scorrevoli, a battente con anta strutturale, monoblocchi con cassonetto e tapparella motorizzata e facciate continue a doppia altezza. Così potrebbe essere la vista da un appartamento delle Residenze Libeskind, secondo un suggestivo rendering del promotore immobiliare. adesso ha concesso spazio all’involucro ingegnerizzato prevalentemente nelle destinazioni direzionali e terziarie in genere, anche se si iniziano ad avvertire i primi timidi tentativi di interventi residenziali di elevato tenore, che adottano sistemi di involucro più complessi. Sinceramente immagino che un qualche sviluppo in questa direzione possa esserci anche se non credo potrà quantitativamente essere significativo. Tuttavia, poiché il mercato degli uffici è inflazionato da enormi quantità di superfici disponibili e non occupate, è immaginabile ed auspicabile un incremento del settore del recupero e della ristrutturazione edilizia di qualità. Anche questo ci ha determinato a proporci Credi che le politiche dell'Unione europea sulla sostenibilità e le direttive sull'energia in edilizia (vedi la recente legge n. 90/13 ex DL 63/13 sugli edifici a energia zero) possano contribuire a risollevare le sorti del settore? "Da imprenditore ti dico che, partendo dal presupposto che la qualità sia la nostra unica possibile opportunità di mercato, non c’è dubbio che l’imposizione normativa che tende a rendere sempre più efficienti e quindi prestazionalmente sempre più performanti gli edifici ivi compresi i relativi involucri, è sicuramente benvenuta. Aggiungo che non solo da imprenditore ma anche da “cittadino”, non ho dubbi che l’attenzione alla sostenibilità energetica ed ambientale è “Il Tema” del nostro futuro".