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Il mercato dell’involucro
Ennio Braicovich
Facciatista e ingegnere energetico
Nel giro di pochi anni l’efficienza energetica e la sostenibilità sono diventati elementi chiave di ogni importante progetto. Al punto che uno specialista di primo piano
dell’involucro, la Focchi spa, offre a progettisti e committenti anche un servizio di energy engineering.
Qualche settimana fa, la Focchi spa, uno
dei maggiori costruttori italiani di involucro,
facciate e serramenti, ha lanciato a chiare
lettere, tramite la newsletter aziendale, un
nuovo tipo di servizio al mondo della progettazione: l’energy engineering al servizio di
un progetto moderno.
La società riminese, sulla base della propria
esperienza di involucri ingegnerizzati ad alta
efficienza energetica, convinta che una filosofia progettuale moderna passi necessariamente attraverso un approccio progettuale
integrato, ha sviluppato capacità interne e
collaborazioni finalizzate a prestare un servizio dedicato alla preliminare definizione del
concept energetico.
Avanza quindi la figura dell'Ingegnere Energetico che non si sovrappone a quella dell'Ingegnere impiantista, concentrandosi sul
comportamento energetico globale dell'edificio in regime dinamico sulla base delle attività svolte nell'edificio stesso. Un ingegnere
che sia in grado di valutare le implicazioni
energetiche delle varie ipotesi formulate in
sede di concept considerando le alternative
sia architettoniche che impiantistiche, anche
in termini di costi e di affidabilità, e di affiancare l'architetto durante le fasi progettuali e
nel dialogo con gli altri attori primari: l'investitore, l'impiantista, il costruttore, il facciatista
e il gestore.
Alta 202 metri la Torre Isozaki (dal nome del progettista
Arata Isozaki) sarà l’edificio più alto d’Italia (al tetto). Focchi
spa ne sta realizzando le facciate a triplo vetro.
Un aspetto da non trascurare, soprattutto
oggi, è quello economico perché, si sottolinea in azienda, un edificio a emissioni zero
- come quelli che dovremo progettare e costruire a partire dal 2018 - non costa più di un
edificio in Classe A quando la progettazione
è veramente integrata, quando “architetto
e ingegnere energetico dialogano fin dalle
prime fasi di progettazione dell'edificio, integrando le rispettive competenze, laddove è
fondamentale dimensionare gli impianti definendo il carico massimo richiesto attraverso
simulazioni dinamiche e in seguito utilizzare
sistemi di controllo e regolazione avanzati”.
La novità di questo servizio è tale da imporre
più di una domanda al dott. Maurizio Focchi,
amministratore delegato della società, nonché da poco vicepresidente Confindustria
Emilia-Romagna.
Quindi un nuovo servizio da parte di Focchi
Spa: un servizio di ingegneria energetica per
progettisti (e, immagino, imprese, committenti). Da dove nasce l'idea e perché?
"Da sempre nello svolgere la nostra attività
abbiamo dovuto/voluto mantenere fermo
come obbiettivo “l’efficienza” dei nostri sistemi, dedicati alla progettazione e costruzione degli involucri che sono il nostro core
business.
Questo ha sviluppato la nostra sensibilità
ed attenzione alla progettazione di sistemi
sempre più performanti che garantissero un
importante apporto all’efficienza generale
dell’edificio al quale erano destinati.
Contemporaneamente abbiamo spesso avu-
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Avanza la costruzione Isozaki come testimonia la foto
scattata a metà ottobre. Sarà pronta nel 2014, anno del
centenario della fondazione di Focchi spa.
Maurizio Focchi.
to la sensazione, che le figure coinvolte
nello sviluppo esecutivo della progettazione delle varie altre componenti l’edificio
(strutture, impianti ecc.), pur se di elevata ed indiscussa capacità professionale,
fossero coinvolte in una fase già avanzata
del percorso progettuale, trovandosi quindi
costrette a sviluppare soluzioni compatibili
con quanto già a monte da altri definito e
quindi in maniera non sempre ideale.
Si aggiunga a quanto sopra che è ipotizzabile che ogni competenza che si dedica allo
sviluppo di una sola parte dell’opera, sia
naturalmente “tentata” di pensare all’efficienza non solo in termini di equilibrio
complessivo e quindi di sostenibilità generale, ma piuttosto all’efficienza di tipo
funzionale della propria singola parte di
competenza.
Da qui la necessità di un soggetto “super
partes”, che, affiancando l’architetto, intervenga nella primissima fase di definizione
del progetto, individuando le linee guida
generali avendo come unico compito l’efficienza energetica complessiva, appunto il
concept energetico”.
L'idea nasce sulla base di esperienze italiane o straniere? Avete già fornito questo servizio? se sì, dove? sul nuovo e/o rinnovo?
"L’idea nasce attraverso l’opportunità che
abbiamo avuto di conoscere alcuni laboratori universitari, in particolare quello di
Friburgo, che svolgono da tempo questa
specifica attività di consulenza.
La loro attività è prestata sia per lo sviluppo
di concept dedicati a nuove iniziative, sia
per la ristrutturazione di edifici esistenti. Il
concetto cardine, volendolo semplificare al
massimo, si basa sulla capacità di verificare
analiticamente la possibilità di assorbire in
un tempo ragionevole il costo della ristrutturazione, attraverso i minori costi energetici
di gestione che l’edificio garantirà proprio
grazie alla sua maggiore efficienza.
In linea di principio, è presumibile che un
edificio costruito 20, 30 o anche più anni fa,
abbia adottato le tecnologie disponibili in
quel momento generando consumi energetici non più in linea con quanto è possibile
ottenere oggi.
Partendo dall’analisi dei costi che quell’edificio sostiene per la climatizzazione, l’illuminazione ecc., è possibile con ragionevole
precisione ipotizzare i potenziali risparmi
dei quali potrebbe usufruire sostituendo gli
involucri e parte degli impianti (meccanici
ed elettrici), con altri concepiti secondo le
più moderne tecnologie oggi disponibili.
Rapportando il costo della ristrutturazione
con il risparmio ottenibile, si può costruire
un business plan, che ne “racconti” la convenienza e il punto di equilibrio.
Non dimentichiamo, poi, che in molti casi
la necessità di interventi di ristrutturazione,
si genera per altre ragioni di carattere commerciale, alle quali certamente non farebbe
male sommare il risultato di cui sopra.
Ad oggi abbiamo provato a sperimentare
questo percorso oltreché sulla nostra sede,
anche su alcuni progetti pilota, che confidiamo possano a breve essere realizzati.
“
L’attenzione
alla sostenibilità energetica
ed ambientale è “Il Tema”
del nostro futuro.
„
Di fatto nei progetti c'era finora il progettista
degli impianti che, sostanzialmente, si occupava di energia. Non bastava questa figura?
Non temete di creare sovrapposizioni e/o
conflitti?
"No. Riteniamo che l’ingegnere energetico
intervenendo molto prima di tutti gli altri,
e definendo solo il concept generale, non
si sovrappone al progettista degli impianti
che si inserisce nel processo abbastanza più
avanti e peraltro con una funzione più specifica e di dettaglio.
Anzi è ipotizzabile che l’attività svolta preliminarmente durante la definizione del concept
sia certamente propedeutica ad un migliore
e più semplice lavoro del professionista degli
impianti".
Credo che sia un bel salto di qualità all'interno della vostra offerta e all'interno dell'azienda. Fino ad ora il costruttore di involucri
vetrati era sostanzialmente un esecutore.
Ora così entrate nel cuore del progetto....
"Vero. Anche se ritengo sia una naturale
evoluzione della nostra attività, che non di-
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Il mercato dell’involucro
Park House a Londra a cura di Robin Partington Architects. Focchi ne ha realizzato le facciate.
Torre Europarco, Roma, Studio Transit.
menticare è prima di progettista e quindi di
engineering dell’involucro e poi di costruttore.Sono convinto che aiuti i nostri potenziali clienti ad apprezzare quanto avanzata
sia la nostra attività progettuale.
Aggiungo inoltre che un risultato di qualità
dei nostri progetti certamente passa per la
qualità generale di tutti i processi (scelta
dei materiali, capacità di costruzione e
attenzione nella posa in opera), ma certamente non può prescindere dalla qualità
della nostra progettazione, che ritengo
poter con modestia affermare è il nostro
elemento distintivo in un mercato sempre
più competitivo".
Europarco e il Complesso “Città del Sole”, Roma. In Gran Bretagna, ad esempio,
stiamo realizzando a Londra il King’s Cross
Central, Moorgate Exchange e il Riverwalk.
Ad Oxford siamo invece impegnati nella
OBU Oxford Brookes University".
Grazie. L'occasione è perfetta per fare il
punto su che cosa state facendo come
progetti in Italia e all'estero
“
"Come sai, i nostri mercati strutturali di
riferimento sono quello italiano oltreché
quello inglese, che gestiamo attraverso
la nostre sedi di Rimini e di Londra. In aggiunta a questi, come sempre nella nostra
storia, non rinunciamo a guardare ad altri
mercati esteri come la Russia, il Nord Africa ed il Medio Oriente in generale.
Ovviamente, a questi ultimi paesi guardiamo con una politica commerciale di
“progetto” e non di “paese” come invece
facciamo sui due di riferimento (Italia e
Gran Bretagna), e cioè interveniamo solo
in quelle singole opportunità che riteniamo possano risultare per noi interessanti.
Abbiamo in corso in Italia alcuni interessanti progetti tra i quali Citylife Milano
-TCA Torre Isozaki e Residenze Libeskind,
la Sede G.D. Bologna, e a Roma la Torre
..Si iniziano ad avvertire i primi timidi tentativi
di interventi residenziali di elevato tenore, che
adottano sistemi di involucro più complessi.
„
Domanda oggi inevitabile: il mercato italiano dell'involucro? come lo vedi nel medio
e lungo termine. E all'estero?
"Chiaramente l’attuale profonda crisi economica ha segnato anche questo settore,
producendo quale ovvio primo risultato,
il venir meno di un gran numero di iniziative.
Questo, come è intuibile, ha avuto un immediato effetto sulla competitività e sui
prezzi, rendendo specialmente in Italia
molto difficile trovare un corretto equilibrio tra qualità e competitività, generando
enormi difficoltà soprattutto a tutti quegli
attori del mercato che, per scelta o per
naturale evoluzione del loro business, si
erano collocati in una fascia qualitativa
medio-bassa.
La cultura architettonica italiana, fino ad
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nei termini che hai potuto leggere nella
nostra newsletter. Viceversa, il mercato
inglese è in questo momento in fermento
e sta già vivendo in maniera significativa
quella evoluzione del settore residenziale
di cui ti ho accennato prima.
Riceviamo molte sollecitazioni per partecipare a progetti abitativi, dove la qualità generale e quindi anche quella dell’involucro
è estremamente elevata. Difficile stimare
oggi se sono segnali che preludano ad una
stabile ripresa o meno (il rischio “bolla” è
sempre dietro l’angolo), ma sono moderatamente ottimista.
Quanto invece all’Europa dell'Est ed all’area MENA (Middle East and North Africa), nelle grandi città (Mosca, Abu Dhabi,
Riyadh, Kuwait City, Doha ecc.) i progetti
di grandi edifici sono molti, ma le società
italiane ed europee in genere hanno come
unica possibilità quella di individuare le
opportunità nelle quali i soggetti investitori richiedano la nostra indubbia maggior
qualità. Diversamente è impossibile per
noi competere sul mero piano del prezzo
con i competitor orientali che hanno grandi
capacità produttive e grande competitività,
ma che per nostra fortuna ancora pagano
qualcosa sul piano della qualità del prodotto".
Croydon Council PSDH- Civic Building, EPR Architects.
Citylife, Residenze Libeskind. Intervento di pregio
segnato da un “involucro complesso” a cura della Focchi
spa che ha realizzato serramenti scorrevoli, a battente con
anta strutturale, monoblocchi con cassonetto e tapparella
motorizzata e facciate continue a doppia altezza.
Così potrebbe essere la vista da un appartamento delle
Residenze Libeskind, secondo un suggestivo rendering del
promotore immobiliare.
adesso ha concesso spazio all’involucro
ingegnerizzato prevalentemente nelle destinazioni direzionali e terziarie in genere,
anche se si iniziano ad avvertire i primi
timidi tentativi di interventi residenziali di
elevato tenore, che adottano sistemi di
involucro più complessi.
Sinceramente immagino che un qualche
sviluppo in questa direzione possa esserci
anche se non credo potrà quantitativamente essere significativo.
Tuttavia, poiché il mercato degli uffici è
inflazionato da enormi quantità di superfici
disponibili e non occupate, è immaginabile
ed auspicabile un incremento del settore
del recupero e della ristrutturazione edilizia
di qualità.
Anche questo ci ha determinato a proporci
Credi che le politiche dell'Unione europea
sulla sostenibilità e le direttive sull'energia
in edilizia (vedi la recente legge n. 90/13
ex DL 63/13 sugli edifici a energia zero)
possano contribuire a risollevare le sorti
del settore?
"Da imprenditore ti dico che, partendo dal
presupposto che la qualità sia la nostra
unica possibile opportunità di mercato,
non c’è dubbio che l’imposizione normativa che tende a rendere sempre più efficienti e quindi prestazionalmente sempre
più performanti gli edifici ivi compresi i relativi involucri, è sicuramente benvenuta.
Aggiungo che non solo da imprenditore
ma anche da “cittadino”, non ho dubbi che
l’attenzione alla sostenibilità energetica
ed ambientale è “Il Tema” del nostro futuro".