Diapositiva 1

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Doris Tina
UOSD Endocrinologia
ASL - Teramo
Il Gozzo Nodulare:
“Assistenza Infermieristica”
1. Considerare la persona che affronta la malattia
2. Percorso Diagnostico e Terapeutico
3. Individuare le criticità del paziente “Bisogni
Assistenziali”
4. Evidenziare le “Competenze Infermieristiche”
LE PATOLOGIE DELLA TIROIDE
• FUNZIONALITA’
• STRUTTURA
• TUMORI
SPESSO LE DISFUNZIONI E LE ALTERAZIONI
MORFOLOGICHE COESISTONO
Con il termine di Gozzo si definisce qualsiasi
aumento volumetrico della tiroide, si parla di Gozzo
Nodulare quando all’ interno della tiroide è
presente uno o più noduli (Gozzo Multinodulare).
IN ITALIA, SI STIMA, CHE CIRCA 6 MILIONI DI PERSONE
SONO AFFETTE DA GOZZO
• INCIDENZA 10%
• NELLA POPOLAZIONE
GIOVANILE 20%
• MAGGIORE INCIDENZA
NELLE DONNE (50%)
IL CONCETTO DI MALATTIA
Traiettoria di vita
Gozzo nodulare
Traiettoria di vita
Gozzo nodulare
1) Evento traumatico
2) Attacco all’integrità personale
3) Frustrazione
IL PAZIENTE E IL CONCETTO DI MALATTIA
Possibilità del paziente nell’affrontare malattia
dipende da una serie di fattori (Lesko e Holland,
1988)
•
•
•
•
•
•
La malattia
Livello precedente di adattamento
Il significato di minaccia della malattia
Fattori culturali e religiosi
Grado di supporto disponibile
Potenzialità del paziente per una riabilitazione psicologica
(motivazione, capacità introspettive…)
• Caratteristiche di personalità
• Stile di coping
IL PAZIENTE E LA DIAGNOSI
NELLE
DONNE
IN GRAVIDANZA:
•HO UN
NODULO
= HO UN TUMORE
••PATOLOGIA
HO UN NODULO
NON POSSO =
AFFRONTARE
GRAVIDANZA
NODULARE
AUMENTOLADI
PESO
• HO UN NODULO = NON PORTERO’ A TERMINE LA GRAVIDANZA
SIGNIFICATO DELLA
•AGO
ASPIRATO = ESAME PERICOLOSO
• LA PRESENZA DEL NODULO PUO’ DANNEGGIARE IL FETO
MALATTIA
•PATOLOGIA
NODULARE
= CONTROLLI
PERIODICI
• LA GRAVIDANZA
PUO’ AVERE UN
EFFETTO NEGATIVO
SULL’
•PRESENZA
DEL NODULO
NODULO = SINTOMI
EVOLUZIONE DEL
CONSEGUENZE
SULLA
••PATOLOGIA
IN GRAVIDANZA
NON POTRO’ =
SOTTOPORMI
AGLICHIRURGICO
ESAMI
NODULARE
INTERVENTO
NECESSARI
VITA QUOTIDIANA
•PATOLOGIA NODULARE = ALIMENTAZIONE
CONSEGUENZE SULLA
CONDIZIONE FISICA
•PATOLOGIA NODULARE = ALTERAZIONI DEL CICLO
TERAPIA ETONO
•PATOLOGIA NODULARE = ALTERAZIONI
CONSEGUENZE
DELL’ UMORE
•IL MIO ASPETTO ESTERIORE
POTRA’ CAMBIARE
GOZZO NODULARE
(oftalmopatia)
NELLE DONNE:
LA DIAGNOSI INFERMIERISTICA
IL
NON IL PROBLEMA/
SIGNIFICA
SOLO
BISOGNO
INFORMARE
MA OFFRIRE AL
PAZIENTE
TUTTI
GLI
STRUMENTI
CHE
GLI
PERMETTONO DI FARE SCELTE
CONSAPEVOLI
IL MOMENTOE COERENTI,
DETERMINANDO COSI’ UN
ATTEGGIAMENTO POSITIVO
NEI
CONFRONTI
DELLA
MALATTIA E DELLA PROPRIA
GLI STRUMENTI
SALUTE.
LA DIAGNOSI INFERMIERISTICA
COMUNICAZIONE
CENTRALITA’ DEL
PAZIENTE
•INTERNET
GESTIONE DELLE
INFORMAZIONI
•CONDIVISIONE CON ALTRI
PAZIENTI
•VISITA
ENDOCRINOLOGICA
• LA
NATURA DEI NODULI TIROIDEI E’, NELLA
MAGGIORANZA DEI CASI BENIGNA
• LA PRESENZA DEI NODULI, SENZA ALTERAZIONE
NELLE DONNE IN GRAVIDANZA:
FUNZIONALE, NON DETERMINA AUMENTO PONDERALE
NE ALTERAZIONI DEL TONO DELL’ UMORE
• LA SCOPERTA DI UN NODULO NON RAPPRESENTA UN
MOTIVO PER INTERROMPERE LA GRAVIDANZA
• OGNI PAZIENTE HA LA PROPRIA STORIA CLINICA E
SEGUE UN ITER DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO DIVERSO =
• LA MAGGIOR PARTE DELLE INDAGINI STRUMENTALI
MAGGIORE SERENITA’
PUO’ ESSERE ESEGUITE ANCHE IN GRAVIDANZA
• L’ INTERVENTO CHIRURGICO NON E’ L’ UNICA OPZIONE
• LA PRESENZA DEL NODULO NON HA EFFETTI SUL FETO
TERAPEUTICA PER PATOLOGIA NODULARE TIROIDEA
• VERRANO FORNITE INDICAZIONI PRECISE SULLA DIETA
E SULLA NECESSITA’ DI UTILIZZARE IL SALE IODATO
ITER DIAGNOSTICO DEL PAZIENTE AFFETTO
DA GOZZO NODULARE
CONTROLLI
AMBULATORIALI
RICOVERI
AMBULATORIALI
DAY SERVICE
DA UNA VALUTAZIONE DELLE SCHEDE DI DIMISSIONE
ORDINARIA E’ EMERSO CHE OGNI ANNI SI EFFETTUANO
30.000 RICOVERI PER LA PATOLOGIA NODULARE.
ITER DIAGNOSTICO
LIVELLI ELEVATI DI
CALCITONINA
TEST AL CALCIO
ITER DIAGNOSTICO: TEST AL CALCIO
Il test al calcio
è
ampiamente
usato per stimolare
la secrezione di
calcitonina
nei
pazienti portatori
di nodulo tiroideo
che
presentano
livelli di calcitonina
circolante elevati e
per la valutazione
di
pazienti
in
follow-up per MTC.
ORGANIZZAZIONE
BUROCRAZIA
ESECUZIONE
DEL TEST
TEST
AL
CALCIO
PREPARAZIONE
PAZIENTE
PREPARAZIONE
MATERIALE
ITER DIAGNOSTICO: TEST AL CALCIO
VERIFICARE CHE:
• Il paziente abbia eseguito gli esami propedeutici al test
• Abbia ricevuto la nota informativa sul test
• Abbia firmato il consenso informato
ITER DIAGNOSTICO: TEST AL CALCIO
MATERIALE OCCORRENTE
• Fisiologica 100 ml
• Una fiala di Calcio Gluconato
10% da 10 ml ( contiene 1000
mg di calcio gluconato)
• Siringhe da 10 ml
• Occorrente per i prelievi
venosi
• Provette etichettate
ITER DIAGNOSTICO: TEST AL CALCIO
COME RICOSTITUIRE IL CALCIO PER IL TEST
TECNICA
ASETTICA
Prendere la fisiologica da 100 ml togliere 10
ml e iniettare la fiala di calcio gluconato. A
questo punto avremo una soluzione di calcio
pari 10 mg/ml.
Il test prevede di somministrare 2.5 mg di
calcio gluconato pro Kg per cui:
•Peso del pz X 2,5= Ca++ da somministrare
•100 ml : 1000 mg = x: Ca++
Si ottiene la quantità di soluzione da prelevare
e da somministrare al paziente.
ITER DIAGNOSTICO: TEST AL CALCIO
VERIFICARE LE PRESCRIZIONI
PER IL PAZIENTE
sospendere 10 giorni prima inibitori
di pompa protonica (gastroprotettori)
tre giorni prima glucocorticoidi (se possibile),
B – bloccanti e diuretici (se necessario
sostituire con altro farmaco)
ESAMI PROPEDEUTICI AL TEST: Calcemia, Creatinina, Calciuria ed ECG.
•DIGIUNO
•CLINOSTATISMO prima e durante l’ esecuzione del Test (l’attività fisica può
determinare un aumento della calcitonina)
• RILEVARE parametri vitali (PA e FC), rilevare PESO CORPOREO
• REPERIRE accesso venoso periferico con mantenimento vena e prelevare
CALCITONINA BASALE (T 0).
ITER DIAGNOSTICO: TEST AL CALCIO
INIEZIONE in bolo in 3 minuti circa del calcio
PRELEVARE CALCITONINA dopo :
•2 minuti (T 2)
• 5 minuti (T 5)
• 15 minuti (T 15)
DOPO IL TEST IL PAZIENTE RIMANE IN OSSERVAZIONE PER CIRCA 30 MINUTI PER
MONITORARE EVENTUALI EFFETTI COLLATERALI
Non oltre 15 minuti dal termine dell’infusione del calcio si possono avere senso
di calore transitorio associato ad arrossamento cutaneo, alterazioni del gusto e/o
parestesie facciali ( molto rare)
E’ SCONSIGLIATO ESEGUIRE IL TEST DURANTE LA GRAVIDANZA
ITER DIAGNOSTICO: ESAMI STRUMENTALI
ECO TIROIDE
• esame non invasivo
• non doloroso
• non associato a esposizione a radiazioni
• eseguibile a qualsiasi età ed in qualsiasi periodo della vita fertile
• Per le donne anche in gravidanza senza alcuna controindicazione
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE:
• POSIZIONE SUPINA / COLLO IPERESTESO
• RENDERE ACCESSIBILE LA PARTE ANTERIORE DEL COLLO
ITER DIAGNOSTICO: ESAMI STRUMENTALI
SCINTIGRAFIA TIROIDEA
La scintigrafia tiroidea è un esame non invasivo di medicina nucleare che si
basa sulla somministrazione, per via endovenosa, di un radio farmaco (Tc99 –
I131) che viene captato dalla cellule tiroidee consentendo una mappa della
funzionalità per aree. La scintigrafia tiroidea consente di valutare la
funzionalità della tiroide
• non occorre il digiuno per il paziente
• il radiofarmaco viene somministrato per via endovenosa, dopo 20 minuti il
paziente viene posizionato sul lettino della Gamma camera
• PRESCRIZIONI: sospendere 7 giorni prima i farmaci anti-tiroidei e almeno 4
settimane prima la l- tiroxina, non deve assumere da 2 settimane soluzioni o
prodotti a base di iodio, non aver eseguito esami con mezzo di contrasto iodato
da almeno 3/4 mesi. I pazienti in trattamento con l’ amiodarone devono
sospendere il farmaco 6 mesi prima.
L’ESAME NON PUO’ ESSERE ESEGUITO NELLE DONNE IN GRAVIDANZA CERTA
O PRESUNTA O IN ALLATTAMENTO.
ITER DIAGNOSTICO: ESAMI STRUMENTALI
TAC DEL COLLO SENZA MDC
Esame radiografico che permette di evidenziale i rapporti tra la tiroide e le
strutture anatomiche vicine
• nessuna preparazione o prescrizione per il paziente
• paziente supino
• eliminare tutte le componenti metalliche vicino alla zona da analizzare
per evitare artefatti
• invitare il paziente a ridurre al minimo i movimenti del corpo
L’ESAME NON PUO’ ESSERE ESEGUITO NELLE DONNE IN GRAVIDANZA CERTA
O PRESUNTA.
ITER DIAGNOSTICO: ESAMI STRUMENTALI
AGO ASPIRATO TIORIDEO
L’ago aspirato tiroideo è una metodica minimamente invasiva che
consente il prelievo di alcune cellule contenute nel nodulo sulle quali
viene eseguito un esame citologico.
Il prelievo, in base alla quantità dei materiale che viene prelevato, dura
solitamente solo pochi secondi e data la mini-invasività solitamente non
richiede mai l’anestesia locale.
ITER DIAGNOSTICO: ESAMI STRUMENTALI
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE:
• non occorre il digiuno
• precauzione solo per i pazienti in trattamento con anticoagulanti orali
• verificare che il paziente abbia ricevuto la nota informativa e che
abbia firmato il consenso informato
• posizionare il paziente supino rendendo accessibile la parte anteriore
del collo
• l’esame può essere eseguito anche
nelle donne in gravidanza o in
allattamento
ITER DIAGNOSTICO: ESAMI STRUMENTALI
MATERIALE OCCORRENTE
•
•
•
•
•
•
•
•
siringa
vetrini porta oggetto
provetta per liquido di lavaggio
aghi 21 G
disinfettante cutaneo
tamponi chirurgici
fissativo
cerotto
TECNICA ASETTICA
CORRETTA ETICHETTATURA DEI
CAMPIONI E INVIO AL
LABORATORIO DI ANATOMIA
PATOLOGICA.
ASSISTENZA AL PAZIENTE
DURANTE E DOPO LA PROCEDURA
TERAPIA
• TERAPIA MEDICA
• TERAPIA RADIOMETABOLICA
• TECNICHE MINIINVASIVE (alcolizzazione – termo ablazione )
• TERAPIA CHIRURGICA
• FOLLOW UP E SUPPLEMENTAZIONE IODICA
TERAPIA CHIRURGICA
• dovrò subire un intervento
chirurgico
• ho un tumore
• dovrò assumere una terapia per
tutta la vita
• dovrò assumere il calcio
• avrò problemi con la voce
• dovrò affidarmi ad un altro medico
(chirurgo) e ad un’altra equipe
NELLE DONNE:
• dopo l’ intervento subirò un aumento poderale
• avrò una cicatrice visibile sul collo
• avrò prima problemi con l’osteoporosi
• avrò difficoltà a gestire le attività quotidiane
• potrò avere problemi di fertilità
TERAPIA CHIRURGICA
FASE DI RECUPERO:
• ritorno alle attività quotidiane
• osservare la cicatrice
• recuperare la mobilità del collo
• seguire una dieta libera ma ricca di cibi morbidi ed acqua
• verificare la corretta assunzione della terapia sostitutiva
• riconoscere i sintomi dell’ ipocalcemia e
dell’ ipotiroidismo
“Se gli infermieri procedono verso l’omogeneità e la validità
delle misurazioni e del linguaggio che utilizzano nella pratica,
riusciranno a potenziare le fondamenta scientifiche e a
proporre strumenti e modelli pertinenti al contesto sanitario
italiano”
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